Angelo Mattea

allenatore di calcio e calciatore italiano

Angelo Mattea (Santhià, 21 ottobre 1892Torino, 13 ottobre 1960[1]) è stato un allenatore di calcio e calciatore italiano, di ruolo attaccante.

Angelo Mattea
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Bandiera dell'Italia Italia (dal 1946)
Calcio
Ruolo Allenatore (ex attaccante)
Termine carriera 1932 - giocatore
1948 - allenatore
Carriera
Squadre di club1
1911-1912Piemonte? (?)
1912-1915Casale51 (26)
1915-1920Juventus20 (4)
1920-1921US Torinese? (?)
1921-1928Casale143 (34)
1929-1932Casale46 (21)
Nazionale
1914-1921Bandiera dell'Italia Italia5 (1)
Carriera da allenatore
1927-1928Casale
1928-1929Carrarese
1930-1933Casale
1933-1935Atalanta
1935-1936Messina
1936Bandiera dell'Italia ItaliaVice
1936-1938Napoli
1938-1939Novara
1939-1940Torino
1940-1943Biellese
1945-1946Juventus
1947-1948Reggiana
Palmarès
 Olimpiadi
Oro Berlino 1936
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Biografia modifica

Era il fratello dell'arbitro Francesco Mattea, con cui giocò nel Piemonte per breve tempo. La notizia della sua morte fu data su la Stampa da Vittorio Pozzo.[1]

Carriera modifica

Giocatore modifica

Particolarmente bravo nel dribbling e nel palleggio[2], dopo essere cresciuto tra le file del Piemonte passa al Casale, con cui vince uno scudetto nella stagione 1913-1914, nella quale segna 22 reti, ottenendo quattro convocazioni con la Nazionale maggiore.

Nel 1914 è vicino a essere ingaggiato dal Genoa a fronte di un compenso in denaro, ma la circostanza, vietata dai regolamenti di allora che prescrivevano l'assoluto dilettantismo dei calciatori, causa l'intervento della FIGC contro il sodalizio genovese. La Federazione commina varie sanzioni al Genoa e una squalifica a Mattea, vanificando ogni possibilità di trasferimento del calciatore alla corte rossoblù.[3][4]

Durante la prima guerra mondiale passa alla Juventus, mentre nel 1920 approda alla Torinese con cui, nel 1921, ritorna in Nazionale[5].

Ritorna quindi al Casale, collezionando un totale di 240 partite e 81 reti. Nella stessa società ricopre anche il ruolo di allenatore-giocatore nella stagione 1927-1928, mentre nella successiva passa ad allenare la Carrarese.

Nel 1929 torna in campo per altre due stagioni con i piemontesi, contribuendo al loro ritorno nel massimo campionato dopo un anno tra i cadetti.

Allenatore modifica

Terminata la carriera di calciatore, ricomincia ad allenare e lo fa prendendo per mano il Casale, società che guida per due stagioni (in Serie A), subendo un esonero prima del termine del torneo 1932-1933.

L'anno successivo passa all'Atalanta, in Serie B, guidandola ad un piazzamento di centroclassifica, ripetuto anche l'anno successivo. Nel 1935-1936 allena il Messina con cui sfiora la promozione nel massimo campionato. L'estate seguente ricopre il ruolo di vice-allenatore della Nazionale olimpica che, guidata da Vittorio Pozzo, vince i Giochi di Berlino.

Si siede quindi per due stagioni sulla panchina del Napoli in Serie A, diventandone il secondo allenatore italiano della storia, dopo Gianni Terrile, il primo italiano a rimanere per l'intera stagione alla guida[6], debuttando in campionato il 13 settembre 1936 con il pareggio casalingo contro la Roma per 0-0. Il primo anno la squadra si piazza al tredicesimo posto nella classifica finale del campionato, con tre punti di vantaggio sul retrocesso Novara in una stagione che vede come unico acuto la vittoria casalinga del 27 dicembre 1936 sull'Ambrosiana per 2-1[7] mentre l'anno successivo fu esonerato dopo la quattordicesima giornata[8], con la squadra all'undicesimo posto in classifica con quattro punti di vantaggio sull'Atalanta ultima in classifica[9].

Arriva quindi un'esperienza a Novara, sempre nel massimo campionato. Passa quindi al Torino dove viene esonerato prima della fine del torneo.

Le ultime stagioni prima dell'interruzione delle attività sportive, dovuta alla seconda guerra mondiale, le trascorre sulla panchina della Biellese, con cui sfiora più volte la promozione tra i cadetti.

Al termine del conflitto guida la Juventus, per concludere poi la carriera alla Reggiana, in Serie B.

Statistiche modifica

Cronologia presenze e reti in nazionale modifica

Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Italia
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Reti Note
11-1-1914 Milano Italia   0 – 0   Austria Amichevole -
29-3-1914 Torino Italia   2 – 0   Francia Amichevole -
5-4-1914 Genova Italia   1 – 1   Svizzera Amichevole 1
17-5-1914 Berna Svizzera   0 – 1   Italia Amichevole -
6-3-1921 Milano Italia   2 – 1   Svizzera Amichevole -
Totale Presenze 5 Reti 1

Palmarès modifica

Giocatore modifica

Club modifica

Competizioni nazionali modifica
Casale: 1913-1914

Allenatore modifica

Club modifica

Competizioni nazionali modifica
Casale: 1929-1930
Biellese: 1942-1943

Note modifica

  1. ^ a b La Stampa, 14 ottobre 1960, pagina 8 archiviolastampa.it
  2. ^ Gazzetta dello Sport, 14 ottobre 1960, pagina 3
  3. ^ U campu du Zena. Archiviato il 9 marzo 2016 in Internet Archive. Fondazionegenoa.com
  4. ^ 1912 - 1915 IL GENOA D'ORO (prima parte) (a cura di Aldo Padovano) Genoacfc.it
  5. ^ Pierre Bonello, Forza Azzurri statistics, su forza_azzurri.homestead.com. URL consultato il 7 marzo 2009.
  6. ^ Carratelli, p.418.
  7. ^ Carratelli, p.62.
  8. ^ Carratelli, p.65.
  9. ^ Italy 1937-1938 rsssf.com

Bibliografia modifica

Collegamenti esterni modifica