Antimassoneria

opposizione alla massoneria

Per antimassoneria si intende un tipo di attività che avversi o che sia ostile alla massoneria. Può assumere diverse caratteristiche, spaziando da semplice, da critica, opposizione, repressione ed anche persecuzione nei confronti dei massoni.

Propaganda antimassonica di Léo Taxil

Storia modifica

 
Propaganda antimassonica cattolica, Francia, 1902.
 
Propaganda antimassonica cattolica, Francia, 1902.

La Chiesa cattolica ha sempre avuto un ruolo centrale nell'attività antimassonica; la prima bolla papale di scomunica contro la massoneria risale al 28 aprile 1738; da allora se ne sono susseguite altre. La Chiesa ha dichiarato incompatibili i principi della massoneria con quelli della fede cristiana.[1]

 
Propaganda antimassonica tedesca, 1935.

L'attività di antimassoneria ha avuto diverse argomentazioni, soprattutto riguardo a diversi accadimenti storici nei quali è stato ipotizzato un forte coinvolgimento della massoneria: la rivoluzione francese, la rivoluzione americana, le grandi crisi economiche e i grandi cambiamenti politici. La massoneria inoltre è spesso stata al centro, più o meno debitamente, di varie teorie del complotto, ed in particolare la teoria del complotto del Nuovo ordine mondiale.

Caratteristiche generali modifica

L'antimassoneria è un fenomeno che viene riscontrato a più riprese ed in varie parti del mondo, in particolare sotto i regimi totalitari, che oltre a creare un clima negativo nei confronti della massoneria stessa, hanno promulgato leggi contro di essa.

Ad esempio nella Germania nazista i massoni venivano inviati nei campi di concentramento e molto spesso bollati con il "triangolo rosso" dei dissidenti politici[2][3] e tutte le logge massoniche furono chiuse e spesso i suoi adepti incarcerati. I massoni tedeschi adottarono il "nontiscordardimé" come modo segreto di riconoscimento e come sostituto per il troppo noto e riconoscibile simbolo della squadra e del compasso[4][5][6][7]. Così anche per quanto riguarda i regimi totalitari comunisti, con l'eccezione di Cuba, dove la massoneria è sempre stata ammessa. In Italia la massoneria è stata dichiarata fuorilegge nel 1925, durante il fascismo: nell'ottobre dello stesso anno, subito prima della approvazione della legge che la vietava, numerose Logge erano state devastate dai fascisti: Mola cita quelle di "Bari, Genova, Forlì, Modena"[8], ma noti sono anche i danni subiti da parte degli squadristi alle logge di Perugia[9][10] e Bologna (nel 1924)[11][12][13][14][15].

L'opposizione e la diffidenza è spesso dovuta all'esistenza del cosiddetto "segreto massonico", visto nei regimi totalitari come una rete (o lobby) parallela al potere dello Stato con lo scopo di favorire i propri affiliati. Anche le religioni rivelate si sono talvolta opposte alla Massoneria, in virtù del suo carattere laico ed anticlericale.

Nel mondo modifica

Germania modifica

Nella Germania nazista, ove la massoneria era stata dichiarata fuorilegge, i massoni venivano inviati nei campi di concentramento e tutte le logge massoniche furono chiuse e spesso distrutte. I massoni tedeschi adottarono il nontiscordardimé come modo segreto di riconoscimento e come sostituto per il troppo noto e riconoscibile simbolo della squadra e del compasso. Spesso negli stessi campi di sterminio, i massoni venivano etichettati col "triangolo rosso" dei "dissidenti politici". È stata documentata la presenza di logge massoniche (la più celebre è la Liberté chérie) attive clandestinamente all'interno degli stessi campi di concentramento[16].

Italia modifica

Dal 26 settembre al 30 settembre del 1896 si tenne a Trento, allora sotto dominio asburgico, il primo congresso antimassonico internazionale.

Il 13 febbraio 1923 il Partito Nazionale Fascista (PNF) dichiarò l'incompatibilità tra l'appartenenza al partito ed alla massoneria. Durante il governo Mussolini la Camera dei deputati promulgò la legge 26 novembre 1925, n. 2029 che metteva di fatto al bando la libera muratoria. Diciannove delle oltre trecento vittime delle Fosse Ardeatine erano massoni, tra cui Placido Martini, allora Maestro venerabile.

Nel 1982 la loggia massonica P2, aderente al Grande Oriente d'Italia (GOI), fu sciolta dal Parlamento italiano con la legge 25 gennaio 1982 n. 17 (cosiddetta legge Anselmi)[17].

Nel 1993 la sezione disciplinare del Consiglio Superiore della Magistratura (CSM) ha dichiarato incompatibile l'appartenenza alla magistratura con l'affiliazione alla massoneria, ipotizzando l'imputabilità di un illecito disciplinare nei confronti dei magistrati massoni[18]. Nel 1995 le Sezioni Unite civili della Cassazione hanno confermato la posizione del CSM[18].

Negli anni 2000 l'Italia, caso unico tra i paesi democratici, è stata ripetutamente condannata dalla Corte europea dei diritti dell'uomo per violazione dei diritti umani poiché alcune leggi dello Stato e di alcune regioni risultavano discriminatorie nei confronti dei massoni[19][20][21]. Sul punto è da rilevare che pronunzie del Consiglio Superiore della Magistratura degli anni novanta del secolo scorso ritennero censurabile finanche la remota affiliazione di un magistrato all'istituzione[22][23][24].

Note modifica

  1. ^ Inconciliabilità tra fede cristiana e Massoneria, su vatican.va. URL consultato il 4 maggio 2010.
  2. ^ L'altro Olocausto : Igiene razziale, sterminio degli oppositori politici e degli altri "indesiderati", su shoah-nakba.it. URL consultato il 18 agosto 2018 (archiviato dall'url originale il 17 novembre 2018).
  3. ^ 27 gennaio, Shoah e il dovere della memoria
  4. ^ IL "NON TI SCORDAR DI ME", su philadelphia1774.eu. URL consultato il 18 agosto 2018 (archiviato dall'url originale il 19 agosto 2018).
  5. ^ Loggia Giuseppe Garibaldi 1436 Oriente di Follonica, Non ti scordar di me
  6. ^ Non ti scordar di me, tra mito e realtà – Erbe e dintorni
  7. ^ Rito Simbolico Italiano - Studi
  8. ^ Aldo A. Mola, Storia della massoneria Italiana, Bompiani, Milano 1994, p. 570.
  9. ^ Vittorio Gnocchini, Sergio Bellezza (a cura di), Logge e massoni in Umbria, Perugia, Futura, 2013
  10. ^ Vittor Ugo Bistoni, Paola Monacchia, Due secoli di massoneria a Perugia e in Umbria, 1775-1975, Perugia, Volumnia, 1975
  11. ^ Gli antifascisti, i partigiani e le vittime del fascismo nel bolognese, 1919-1945, Bologna, Comune-ISREBO, vol. I, Nazario Sauro Onofri, Bologna dall'antifascismo alla Resistenza, 2005, p. 179
  12. ^ Bologna massonica. Le radici, il consolidamento, la trasformazione, a cura di Giovanni Greco, Bologna, CLUEB, 2007, pp. 161-163
  13. ^ Brevi notizie sulla distruzione della sede e sulle persecuzioni subite dai fratelli bolognesi durante il periodo fascista, a cura della Massoneria bolognese, Modena, La tipografica, 1968
  14. ^ Il Consiglio provinciale. La storia attraverso le strade, Bologna, a cura della Presidenza Consiglio della Provincia, 2011, p. 86 e 111
  15. ^ Nazario Sauro Onofri, Gli anni della dittatura (1920-1943), in: Storia di Bologna, a cura di Renato Zangheri, Bologna, Bononia University Press, 2013, vol. 4., tomo 2., Bologna in età contemporanea 1915-2000, a cura di Angelo Varni, p. 415
  16. ^ Liberté chérie. Una loggia massonica nel campo di concentramento di Esterwegen (1943-1944), traduzione di Claudio Masini, prefazione di Stefano Bisi, Firenze, Bastogi, 2016, 170 p., ISBN 9788899376444
  17. ^ le sanzioni previste dalla legge Anselmi
  18. ^ a b Cassazione: incompatibili magistratura e massoneria, in Corriere della Sera, 09 dicembre 1995. URL consultato il 4 maggio 2010 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2016).
  19. ^ La corte europea tutela la libertà dei massoni italiani, su fainotizia.it. URL consultato il 22 gennaio 2009 (archiviato dall'url originale il 21 settembre 2011).
  20. ^ La Corte di Strasburgo, la libertà d'associazione e la massoneria", su personaedanno.it. URL consultato il 22 gennaio 2009 (archiviato dall'url originale il 22 luglio 2011).
  21. ^ (PDF) Corte Europea dei Diritti dell'Uomo - Caso : N.F. contro ITALIA - Sentenza del 02 agosto 2001. Ricorso n° 37119/97. (PDF), su hochma182.com. URL consultato il 22 gennaio 2009 (archiviato dall'url originale il 30 aprile 2015).
  22. ^ R:. L:. PITAGORA 1065 Archiviato l'8 ottobre 2009 in Internet Archive.
  23. ^ massoneria: Corte diritti umani condanna due volte l'Italia
  24. ^ (PDF) Nota alla sentenza della Corte europea dei diritti dell'uomo sul caso Maestri vs Repubblica italiana del 17 febbraio 2004 Archiviato il 23 febbraio 2013 in Internet Archive.

Bibliografia modifica

  • Bernardino Fioravanti, Attacco alla democrazia, attacco alla massoneria, Mimesis ed., Milano, 2018, 126 pagine.
  • Luigi Pruneti, La sinagoga di Satana. Storia dell'antimassoneria 1725-2002, Bari, Edizioni Giuseppe Laterza, 2002, ISBN 978-88-8231-191-9.
  • Luigi Pruneti, Antimassoneria ieri e oggi, EDIMAI, Roma 1995.
  • (FR) Alain Dierkens (éd.), Les Courants anti maçonniques hier et aujourd'hui, Bruxelles, Éditions de l'université de Bruxelles, 1993.
  • (FR) Michel Jarrige, L'Antimaçonnerie en France à la Belle époque.
  • (FR) Jean-Pierre Laurant & Émile Poulat, L'Anti maçonnisme catholique. Les francs-maçons, par Mgr de Ségur, Paris, Berg International, 1994.
  • (FR) Jacques Lemaire, L'Antimaçonnisme. Aspects généraux (1738-1998), coll. Encyclopédie maçonnique, Paris, Éditions maçonniques de France, 1998.
  • (FR) Jacques Lemaire, Les Origines françaises de l'antimaçonnisme, Bruxelles, Éditions de l'université de Bruxelles, 1985.
  • (FR) Jérôme Rousse-Lacordaire, Antimaçonnisme, coll. B.A-BA, Puiseaux, Pardès, 1998.

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