Autostrada A2 (Italia)

autostrada italiana

L'autostrada A2, detta anche autostrada del Mediterraneo oppure Salerno-Reggio Calabria, è un'autostrada italiana che collega Salerno a Reggio Calabria passando per Cosenza e Vibo Valentia. Lunga 432,660 km, è interamente gestita dall'Anas ed è gratuita.

Autostrada A2
Autostrada del Mediterraneo
Salerno - Reggio Calabria
Denominazioni precedentiAutostrada A3 nel tratto Salerno-Reggio Calabria
Raccordo autostradale 2 nel tratto Salerno-A30
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regioni  Campania
  Basilicata
  Calabria
Province  Salerno
  Potenza
  Cosenza
  Catanzaro
  Vibo Valentia
  Reggio Calabria
Dati
ClassificazioneAutostrada
InizioInnesto in A30 presso Fisciano
FineInnesto in A2dir RC presso Villa San Giovanni
Lunghezza432,6 km
Direzionenord-sud
Data apertura1963-1974 - Vecchio tracciato
22/12/2016 - Nuovo tracciato con anticipo del cambio di nome da A3 ad A2
13/06/2017 - Rinomina in A2 del Mediterraneo e ufficializzazione del nuovo tracciato
Provvedimento di istituzioneDecreto ministeriale 13/06/2017 (G.U. n.153 del 03/07/2017)
GestoreAnas
Pedaggiogratuita
Percorso
Località serviteSalerno, Cosenza, Vibo Valentia e Reggio Calabria
Principali intersezioniA30 e RA2 a Fisciano, A2dir a Salerno, RA5 a Sicignano degli Alburni e A2dir a Campo Calabro
Strade europee ·
Il logo dell'Autostrada del Mediterraneo, utilizzato anche per ragioni di sponsorizzazione e promozioni turistiche dell'autostrada.

È la quarta autostrada italiana per lunghezza dopo la A1, A14 e A4.

È parte delle strade europee E45 e E841 e rappresenta la prosecuzione naturale dell'itinerario che nasce con la A1 del Sole a Milano, proseguendo per la A30 Caserta-Salerno, con termine a Villa San Giovanni, svincolo fungente da porta d'accesso per la Sicilia.[1]

Classificazioni modifica

Precedenti modifica

Fino al 13 giugno 2017, l'autostrada aveva due denominazioni in base al percorso:

  • da Fisciano a Salerno era denominata RA2 Salerno-Avellino (denominazione ora rimasta solo per il tratto Innesto A2/A30 - Atripalda con nuova denominazione "Raccordo di Avellino");
  • da Salerno a Reggio Calabria era denominata A3 Napoli-Reggio Calabria (denominazione ora rimasta solo al tratto Napoli-Salerno).

Fino al 1988, anno di apertura della bretella Fiano Romano-San Cesareo presso Roma, la denominazione A2 era assegnata all'autostrada che collegava Roma a Napoli, comprendendo quella che oggi è la diramazione Roma Sud dell'autostrada A1 e il rimanente percorso da San Cesareo a Napoli, che oggi è invece parte dell'autostrada A1.

Attuale modifica

L'attuale denominazione (diramazioni incluse) è entrata in vigore il 13 giugno 2017 tramite il decreto ministeriale 13/06/2017 (G.U. n. 153 del 03/07/2017). Il cambio di denominazione è stato deciso in seguito alla fine dei lavori di ammodernamento.[2][3][4] Sono entrate in vigore le seguenti tre denominazioni:

  • A2 diramazione Napoli - Innesto A2 presso Salerno est - Innesto A3 presso Salerno Centro, di lunghezza 2,335 km;
  • A2 del Mediterraneo - Innesto A30 e RA2 presso Fisciano - Innesto A2dir RC presso Villa San Giovanni - 432,600 km (su strada sono rimasti invariati i capisaldi, Salerno e Reggio Calabria);
  • A2 diramazione Reggio Calabria - Innesto A2 presso lo svincolo di Villa San Giovanni - Innesto RA4 presso Reggio Calabria nord, di lunghezza 9,048 km.

Contestualmente è stata lanciata una campagna pubblicitaria a scopo turistico, con dieci percorsi culturali[5] e uno spot interpretato da Giancarlo Giannini.

Storia modifica

Nei primi anni 1960, il governo italiano decise di finanziare la costruzione di un'autostrada che collegasse il resto dell'Italia alla Calabria, regione fino a quel momento considerata "l'Isola nella Penisola" o "la Terza Isola" perché gli aspri rilievi non permettevano di raggiungerla facilmente.[6] A differenza dell'Autostrada del Sole, tuttavia, la realizzazione della Salerno-Reggio Calabria non poté contare sulla partecipazione di capitali privati, e lo Stato dovette farsi interamente carico dell'opera.[7] Il 24 luglio del 1961 venne approvata la legge n. 729[8][9] (cosiddetta legge Zaccagnini) che definiva il nuovo Piano di costruzioni stradali e autostradali e assegnava all'Anas la costruzione e la futura gestione della Salerno-Reggio Calabria, autorizzandola a contrarre mutui per 180 miliardi di lire, costo iniziale stimato dell'opera.[10]

I lavori iniziarono il 21 gennaio 1962 in località Montevergine (Reggio Calabria) alla presenza del Presidente del Consiglio Amintore Fanfani[11] il quale, nella cerimonia della posa della prima pietra in cui prevedeva che l'infrastruttura sarebbe stata completata entro tre anni, posò una lapide che recitava:[12]

«Dopo XXI secoli la via che Roma aprì a unire le genti del Mezzogiorno, si riapre oggi sulle antiche orme da Salerno a Reggio Calabria per continuare e completare fra il Settentrione e il Meridione d'Italia la grande via del traffico e del lavoro»

L'autostrada venne aperta all'esercizio tra Salerno e Lagonegro nel 1967, l'anno successivo raggiunse Cosenza e nel 1969 arrivò a Gioia Tauro. Nel 1972 una frana nei pressi di Lagonegro danneggiò i viadotti Taggine e Sirino; ciò causò chiusura di parte dell’autostrada e l'apertura di una deviazione (e una strozzatura tra gli ex km 131 e il km 132, attualmente 135). Nel 1974 l'autostrada raggiunse Reggio Calabria.

L'autostrada realizzata era a due corsie per ciascun senso di marcia, priva di corsie d'emergenza e con sole piazzole di sosta distanziate tra loro.

Il costo finale fu calcolato in 368 miliardi di lire.[14]

Lavori di ammodernamento (1997 - 22 dicembre 2016) modifica

L'impetuosa motorizzazione del Paese degli anni '60 e '70 rese presto evidente l'inadeguatezza delle infrastrutture della tratta Salerno-Reggio Calabria. A causa delle curve pericolose e delle corsie strette (3,5 metri di larghezza), negli anni a venire si verificarono numerosi incidenti e ingorghi.

Il primo governo a mettere in agenda un consistente piano di interventi sulla Salerno-Reggio Calabria fu il secondo governo Craxi, nel 1987, con lo stanziamento di 1000 miliardi di lire.[10]

Negli anni seguenti si sono susseguiti progetti di ammodernamento e ampliamento, che hanno portato alla progressiva cantierizzazione di tratte per l'ampliamento a due carreggiate (tra l'innesto con la A2dir NA presso Fratte e Sicignano degli Alburni la tratta è stata ammodernata a 3 corsie più corsia d'emergenza). Considerata l'importanza dell'opera, l'attività di ammodernamento ha visto diverse indagini sulle infiltrazioni della 'Ndrangheta nei relativi appalti, alcune operazioni di polizia finite sulle cronache nazionali[15] e il presenziamento dei cantieri da parte delle forze dell'ordine.[16]

Il concreto avvio dei lavori di ammodernamento avvenne nel 1997, seppur con una certa lentezza, con l'appalto di pochi lotti di modeste dimensioni; subì un'importante accelerazione con l'approvazione della legge Obiettivo n. 443 del 21 dicembre 2001 e la riprogettazione della cantierizzazione dell'autostrada da parte dell'Anas. Sopraggiunte difficoltà tecniche, crisi finanziarie delle ditte appaltatrici e infiltrazioni mafiose nei lavori hanno, in più occasioni, rallentato o arrestato la prosecuzione dei lavori di ammodernamento con aumento consistente di costi e tempistiche, creando notevoli disagi al territorio interessato e ai fruitori dell'autostrada.

L'ammodernamento non è consistito semplicemente in un allargamento della vecchia sede stradale (attuato in alcuni tratti), ma anche nella vera e propria costruzione di una nuova autostrada con graduale abbattimento della precedente, in presenza di costante flusso di traffico[17] spesso predisposto su singola carreggiata a doppio senso di circolazione, con continue deviazioni. Il nuovo tracciato (costruito sia con il riutilizzo del percorso precedente sia in variante) è stato frutto di numerose rettifiche, con profilo più lineare, diminuzione delle pendenze e addolcimento delle curve. Il primo tratto è caratterizzato da tre corsie per senso di marcia più corsia di emergenza per circa 50 km (dal km 8 a Sicignano, km 58) e da due corsie per senso di marcia più corsia di emergenza per la rimanente tratta ammodernata.

Vi sono alcuni tratti ammodernati senza corsia di emergenza; si segnalano tra i principali:

  • Viadotto Torbido, km 135,5, 280 metri circa, ammodernato senza corsia di emergenza per terreno franoso durante la manomissione;
  • Tratto di circa 5 km dall'area di servizio Galdo (km 151,5) allo svincolo di Laino Borgo (km 156,5), ammodernato senza corsia di emergenza ma con banchina pavimentata a destra per motivi tecnici.
  • Viadotto Italia, km 161,1, ammodernata la campata centrale senza corsia di emergenza per preservare una parte del vecchio viadotto.
  • Viadotto Rago, km 181,9, 400 metri circa, ammodernato senza corsia di emergenza per motivi tecnici.
  • Galleria Romania, km 186,6, 75 metri circa, ammodernata senza corsia di emergenza per motivi tecnici.
  • Viadotto Sfalassà, km 415,0, ammodernata la campata centrale senza corsia di emergenza per la stessa motivazione del viadotto Italia.

Al 26 luglio 2016, con l'apertura del lotto tra Laino Borgo e Campotenese in Calabria (in cui rientra anche il viadotto Italia)[18], sono stati completati 374,15 km (di cui 3,935 km stralciati dai lavori), mentre 68,77 km dovevano ancora essere cantierizzati.

Il 22 dicembre 2016, con l'apertura al traffico della galleria "Larìa", sono stati completati i lavori di ricostruzione dell'autostrada con standard moderni ed attuali con carreggiate più larghe.[14]

Il piano di manutenzione (2016-2017) modifica

Nel mese di marzo 2016, d'intesa con il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, Anas presentò il cosiddetto "Piano di Manutenzione", una manovra di project review che accantonava i lavori di ricostruzione dei tre tratti non ammodernati Morano - Firmo, Cosenza - Altilia e Pizzo - Vibo Valentia per complessivi 60,4 km (a cui, erroneamente, si è fatto spesso riferimento come a "gli ultimi 58 km da ammodernare") in favore di un rinnovamento in sede. La scelta del Piano di Manutenzione, il cui costo stimato era di 1 miliardo di euro, interamente finanziato, avrebbe, secondo Anas, comportato notevoli vantaggi tra cui il dimezzamento della durata dei lavori e un minore impatto sull'ambiente e la viabilità, rispetto ad una ricostruzione adottata negli altri tratti. Il piano prevede, in particolare:

  • L'adeguamento delle barriere di sicurezza (i cosiddetti guardrail), tramite la loro sostituzione con barriere tipo H2, con profilo salva motociclisti;
  • L'installazione di barriere fonoassorbenti o fonorepellenti, ove necessario;
  • Il rinnovo della pavimentazione, tra cui la posa di nuovo asfalto e nuova segnaletica orizzontale;
  • L'installazione di centraline meteorologiche e apparecchiature per la connettività wireless, pannelli a messaggio variabile e telecamere di videosorveglianza;
  • L'installazione di impianti d'illuminazione in corrispondenza degli svincoli, nonché di nuova segnaletica turistica in prossimità di essi;
  • Il restauro di elementi ammalorati su ponti e viadotti, compreso il rinforzo e l'adeguamento alle norme antisismiche, nonché la posa di reti di protezione;
  • La sostituzione della segnaletica verticale con la nuova denominazione A2;
  • L'adeguamento delle gallerie, con l'installazione di luci a LED, ventilatori e altri elementi per la sicurezza.

Inizialmente tra Cosenza e Altilia si è studiata la costruzione di una nuova carreggiata sud complanare (in direzione Reggio Calabria), in modo da destinare, nello stesso tratto, entrambe le attuali carreggiate al traffico in direzione nord, di cui una riservata all'arrampicamento dei mezzi pesanti, ma il progetto fu definitivamente scartato.

Se da un lato l'attuazione del piano di manutenzione ha condannato i tratti non ammodernati a rimanere sostanzialmente identici nella struttura, dall'altro ha messo finalmente inizio a un'importante azione di manutenzione straordinaria per l'intero tracciato autostradale, in particolar modo proprio per i tratti non ammodernati la cui cura è sempre stata messa in secondo piano, nell'ottica di ricostruirli in futuro, spingendo, quindi, alla realizzazione di interventi che avrebbero dovuto essere attuati già da molto tempo, primo fra tutti il rinnovo della pavimentazione.

Al giorno d'oggi i tratti non ammodernati sono in fase di ammodernamento, con allargamento delle corsie, sostituzione delle barriere di sicurezza, nuovo asfalto drenante e costruzione della nuova banchina laterale. Non è prevista la corsia di emergenza per i suddetti tratti.

La ricostruzione delle opere complementari modifica

Sebbene i lavori dell'autostrada finirono il 22 dicembre 2016, non furono ammodernate, nel progetto dell'ammodernamento dell'autostrada, le aree di servizio ed alcune opere complementari.

Il 13 dicembre 2019 l'area di servizio Galdo ovest viene temporaneamente dismessa a seguito di fatturati bassi e per la distanza dell'edificio vetusto dall'autostrada[19]. Sono attualmente in corso i lavori per la riapertura nei nuovi locali, sotto gestione del gruppo Sarni, prevista per la prima metà del 2024[20].

Nel 2021, a seguito dell'aggiudicamento di appalti oil e ristorazione, si conclusero le operazioni di rinnovamento "parziale" delle aree di servizio. A partire dal 2024 e fino al 2026, le aree di servizio saranno subordinate ad una ricostruzione totale, visti i fabbricati vetusti[21]. Successivamente, tra giugno e luglio 2022, nel tratto calabrese, in alcune aree di servizio, sono stati rinnovati i servizi igienici, altre aree sono state escluse poiché verranno successivamente ricostruite, o, in altri casi, i gestori provvedono autonomamente al rinnovo dei locali.[22]

Il 6 luglio 2023 viene rinnovata l'area di servizio Cosenza ovest, capofila dei lavori di ammodernamento che si susseguiranno fino al 2025[23][24].

A novembre 2023 inizia il rinnovo dell'area di servizio Sala Consilina est, tuttavia, per la area opposta, ovvero Sala Consilina ovest, si dovrà aspettare ulteriore tempo per il termine dell'aggiudicazione della gara.[25] Una volta terminati i lavori delle due aree di servizio Sala Consilina, si procederà all'ammodernamento delle restanti aree di servizio, come pianificato da Anas durante il triennio 2024-2026[26][27][28].

L'autostrada oggi modifica

Il 22 dicembre 2016, in occasione della cerimonia conclusiva dei grandi lavori di ammodernamento della A3 - Salerno/Reggio Calabria, fu annunciato che l'infrastruttura avrebbe cambiato nome in A2 - Autostrada del Mediterraneo e che il nuovo itinerario sarebbe partito da Fisciano «come naturale prosecuzione dell’itinerario Nord-Sud che nasce a Milano con l’autostrada A1» e terminato a Villa San Giovanni «porta di accesso alla Sicilia e naturale conclusione dell’itinerario internazionale E45», escludendo quindi il tratto iniziale di 2,335 km da Salerno Centro e Salerno Fratte, in seguito denominato A2 dir NA, e quello terminale di 9,17 km da Villa San Giovanni a Reggio Calabria Nord, in seguito denominato A2 dir RC, tratti entrambi non interessati da lavori di ricostruzione bensì da successivi lavori di restyling, come gli altri tratti non ammodernati.

Il nome Autostrada del Mediterraneo venne scelto poiché tale autostrada è la porta di accesso verso il Mezzogiorno d'Italia, e con conseguente porta di accesso al mare più a sud della penisola italiana, ovvero il Mar Mediterraneo, ed anche per la prosecuzione naturale dell’itinerario Nord-Sud che nasce a Milano con l’autostrada A1.[29][2]

Inoltre Anas rilanciò l'A2 come circuito di opportunità per la valorizzazione turistica del territorio attraversato. Con il cambio di denominazione, la modifica dei capisaldi di itinerario e la campagna di valorizzazione turistica del tracciato dell'A2, a partire dal primo semestre 2017 e proseguendo fino a marzo 2019, Anas attuò l'installazione della nuova segnaletica turistica nei pressi degli svincoli e la sostituzione dei pannelli di numerazione cavalcavia (che tenevano conto anche della A3) e delle progressive chilometriche. Ancora oggi invece è in via di sostituzione della segnaletica in generale (preavvisi, opere, indicatori), adottando l'utilizzo di nuova segnaletica andando a sostituire la segnaletica vetusta della ex autostrada, dove in alcuni casi vi è riportata ancora la precedente denominazione.

Durante i grandi lavori di ammodernamento l'asse originario, tra l'innesto dell'ex raccordo Salerno-Avellino[30] (ex km 2,335) e lo svincolo di Campo Calabro (ex km 433,75) subì una riduzione di quasi 8 km (7,485 per la precisione), portando il nuovo asse autostradale, che include i primi 8,035 km dell'ex raccordo autostradale 2 e il tratto Salerno-Villa San Giovanni, togliendo gli ultimi 9 km fino a Reggio Calabria classificati come A2dir, a misurare complessivamente 432,600 km. Le indicazioni riportanti i capisaldi di itinerario riportate sulla segnaletica stradale sono rimaste invariate: Salerno in direzione nord e Reggio Calabria in direzione sud.[31]

La ricostruzione dei circa 370 km di nuovo asse autostradale ha comportato una spesa approssimativa di 7,5 miliardi di euro con costo medio di 20-21 milioni di euro al chilometro.[17]

I tratti completi sono quelli tra gli svincoli di:

Come previsto dal piano manutenzione[32], attualmente 60,4 km sono interessati da interventi di miglioramento tra gli svincoli di:

Gli svincoli di Morano, Castrovillari, Rogliano, Altilia, Pizzo, Sant'Onofrio sono attualmente in rifacimento in vista dell’ammodernamento completo dei tratti non ammodernati in precedenza.

Le due diramazioni della A2 hanno seguito programmi di lavori diversi fra loro:

  • A2dir RC: i lavori sono stati completati da un ammodernamento straordinario iniziato nel mese di giugno 2018 e terminato nel mese di giugno 2021, servito a rendere l'autostrada conforme alle normative standard, con la sola mancanza della corsia di emergenza. Vi è stata installata nuova segnaletica, nuove protezioni, nuovi dispositivi di comunicazione elettronici (pannelli a messaggio variabile), nuovo asfalto e restyling delle gallerie.
  • A2dir NA: anche per essa, sono stati installati nuovi dispositivi di comunicazione elettronici ed è stata sostituita la segnaletica. Nelle gallerie è stata esclusivamente cambiata l'illuminazione. In corso di rifacimento vi sono asfalto, guardrail e gallerie.

Percorso modifica

L'autostrada si estende per 432,6 km nelle province di Salerno, Potenza, Cosenza, Catanzaro, Vibo Valentia e Reggio Calabria. Attraversa tre regioni: la Campania per 123 km (km 0 - 123), la Basilicata per 28 km (km 123 - 151) e la Calabria, dove snoda gran parte del suo percorso, per i restanti 281 km (km 151 - 432).

Il suo percorso si snoda in gran parte su territorio montano. Il 50% della tratta attraversa l'Appennino lucano e quello calabro. Comprende 190 gallerie e 480 tra ponti e viadotti. Dei suoi 432 km, 125 km si percorrono in galleria e 97 km tra viadotti e ponti. 35 gallerie hanno una lunghezza che oltrepassa i 1000 metri e 70 ponti superano la lunghezza di 300 metri.

L'inizio dell'autostrada è collocato nell'innesto tra l'autostrada A30 proveniente da Caserta e il raccordo autostradale 2 proveniente da Avellino. Subito dopo l'innesto vi è lo svincolo di Fisciano sud (in uscita solo in carreggiata nord e in entrata solo in carreggiata sud). Subito dopo vi sono gli svincoli di Baronissi nord-Lancusi e Baronissi sud, intervallati da due aree di servizio, che portano il nome del paese alla quale sono adiacenti, costruite quando il tratto tra la A30 e la A2 diramazione Napoli era ancora parte del RA 2.

Dopo un breve tratto, si arriva nella località di Fratte, dove si trova il bivio per la A2 diramazione Napoli, la quale si raggiunge proseguendo a destra, mentre proseguendo dritto, in direzione sud, si rimane in A2 in direzione di Reggio Calabria.

Superato il bivio si apre un tratto a tre corsie più quella di emergenza, con gallerie e viadotti che attraversano: San Mango Piemonte, Pontecagnano (fine Tangenziale di Salerno), Montecorvino, Battipaglia, Eboli, Campagna, Contursi Terme, Sicignano degli Alburni (collegamento con Potenza).

Superato lo svincolo di Sicignano degli Alburni l'autostrada prosegue a due corsie più quella d'emergenza (salvo i tratti non ammodernati e alcuni tratti per natura tecnica ammodernati, ma privi di corsia di emergenza), passando per Petina, Polla, Atena Lucana, Sala Consilina e Padula.

All'inizio del viadotto Pennarone I (km 123,5) entra in Basilicata. Nel breve tratto lucano l'autostrada percorre il Parco Nazionale dell'Appennino Lucano ed il Parco Nazionale del Pollino. Tra gli svincoli di Lauria Nord e Lauria Sud è presente la galleria Serra Rotonda, lunga 3.800 metri.

A metà della galleria Fossino (km 151) l'autostrada entra in Calabria, fino al termine della stessa a Villa San Giovanni (km 432). L'autostrada è l'arteria principale della Calabria, collegata con strade trasversali anche al principale asse viario del versante ionico, la SS 106 Jonica/E-90[33]. Nel superare il tratto iniziale del fiume Lao, tra Laino Borgo e Laino Castello è presente il viadotto Italia che, con i suoi 260 metri, è il viadotto più alto d'Italia e il secondo in Europa.

Superato lo svincolo di Mormanno è presente lo svincolo di Campotenese, dopo il quale, si raggiunge il punto più alto dell'autostrada a quota 1016 (valico di Campotenese) per scendere di altimetria fino a Cosenza. A Morano Calabro incontriamo uno dei primi 3 tratti non ammodernati, in fase di ammodernamento, che termina a Sibari. Superato lo svincolo di Sibari, si percorre la A2 fino a Cosenza prevalentemente in pianura. Superato lo svincolo di Cosenza, l'autostrada risale di altimetria e attraversa le varie montagne in direzione Altilia, la quale si raggiunge dopo aver oltrepassato, prima dello svincolo di Rogliano, il valico di Piano Lago a quota 636. Qui troviamo un tracciato impervio risalente ai primi anni 70, con carreggiate in ammodernamento in quanto non conformi alle normative europee. Arrivati ad Altilia inizia il nuovo tratto ammodernato che costeggia il Tirreno, attraversando Lamezia Terme, con lo svincolo per la città e l'aeroporto, fino a Pizzo Calabro, dove scende nuovamente di altimetria e ritorna all'interno con lo svincolo di Vibo Valentia, percorrendo un altro pezzo di vecchio tracciato di circa 10 km tra i due svincoli (Vibo Valentia e Pizzo), anche quello in fase di ammodernamento.

L'autostrada attraversa successivamente la parte costiera della piana di Rosarno e della piana di Gioia Tauro, per finire nei comuni costieri di Bagnara Calabra, Scilla, Villa San Giovanni (con imbarchi per la Sicilia), comune presso il quale l'autostrada ha termine e il percorso, senza soluzione di continuità, prosegue per Reggio Calabria tramite la A2 diramazione Reggio Calabria.

 
L'autostrada A2 nei pressi del viadotto Sciabica, all'altezza di Nocera Terinese
 
Autostrada A2 - uscita Rosarno - Località raggiungibili (tra cui la SS682)

Le trasversali principali di collegamento con il mar Jonio modifica

Vi sono diverse strade che collegano l'autostrada allo Jonio, tra queste le più importanti partono dagli svincoli:

I viadotti modifica

 
Il viadotto Sfalassà visto da Solano
 
Il viadotto Favazzina
 
Il viadotto Rago

Realizzata su terreni irregolari, l'autostrada richiese la costruzione di numerosi viadotti, alcuni dei quali demoliti e sostituiti nel corso dell'opera di ammodernamento.

Viadotti campani modifica

I viadotti realizzati dopo l'uscita di Salerno, sono stati demoliti e sostituiti con viadotti in sistema misto. I viadotti originari erano in calcestruzzo e furono caratterizzati dalle diverse tecniche costruttive, ad esempio il viadotto Tanagro, lungo 100 metri ed alto 30 era costituito da un arco parabolico a via superiore iperstatico, fu fatto brillare nei lavori di adeguamento e sostituito. Molto frequente fu la tipologia a stampella,[N 1] il vecchio viadotto Lontrano (progetto dell'ingegnere Riccardo Morandi) ne era un esempio.

Viadotti lucano-calabri modifica

Il tracciato dell'autostrada si sviluppa in un territorio geologicamente complesso e con un profilo altimetrico piuttosto movimentato: le catene montuose di Pollino e Sila (l'Aspromonte viene solamente costeggiato dal tracciato autostradale) vengono superate attraverso i due valichi di Campotenese e Piano Lago. All'epoca della costruzione si preferì, per motivi tecnici, la costruzione in viadotto piuttosto che in galleria e da questo è derivato un tracciato a tratti tortuoso e con raggi di curvatura molto stretti. Questi ultimi rappresentano uno dei maggiori sforzi dell'ingegneria civile impegnata nella progettazione e realizzazione di viadotti a grandi luci in sistema misto (acciaio e calcestruzzo armato) e altezze notevoli. Furono impegnati anche alcuni degli ingegneri più noti del panorama italiano, ci furono anche i progettisti degli arditi viadotti dell'A1 realizzati circa un decennio prima, tra questi ci sono anche Silvano Zorzi e Fabrizio de Miranda. I più noti sono:

  • il viadotto Italia sul Lao (1967-1973) fu progettato da Fabrizio de Miranda che utilizzò la soluzione calcestruzzo-acciaio che in quegli anni volle diffondere, per massimizzare con la loro interazione, le migliori caratteristiche di questi due elementi. Vinse il concorso nazionale di progettazione. L'opera è lunga 1.122 metri e la parte centrale è costituita da una lunga trave metallica di 425 metri tripartita in due luci di 125 metri e una, quella centrale, da 175 metri di luce. L'altezza dal fondovalle al piano stradale è di 261 metri. Tale quota altimetrica ha reso questo viadotto il più alto d'Europa fino al 2004, quando il Viaduc de Millau in Francia strappò il primato svettando a 271 metri sul fondo valle (dal piano stradale, 343 dai piloni). La pila est raggiunge l'altezza di 171 metri (record europeo) ed affonda sulla roccia che fa da insenatura al Fiume Lao. Resta il quarto ponte al mondo come viabilità ordinaria.[34]
  • il viadotto Sfalassà a Bagnara Calabra, fu progettato da Zorzi nel 1967 nello studio IN-CO di Milano assieme a Sabatino Procaccia e Luciano Lonardo. L'opera è lunga 769 metri (742 m Sfalassà-151 m Vardaru I), la campata centrale in acciaio ha luce 376 m ed è alta dal fondovalle alla sede stradale 253 metri.[35] Lo Sfalassà ha vinto il premio Europeo Cecm nel 1970, 1971 e 1972. Rimane il ponte ad arco portale spingente più alto del mondo, mentre è il terzo d'Europa e il sesto a livello mondiale come viabilità ordinaria. Per la sua valenza tecnica e storica, lo Sfalassà è l'unico ponte che non è stato demolito durante i lavori del tra Scilla e Gioia Tauro, ma soltanto ammodernato sulla base del precedente e preservando la campata centrale, rimasta senza corsia d'emergenza.[36]
 
Il viadotto Italia
  • il viadotto Stupino a Carpanzano, si sviluppa per 635 metri ed è alto dal fondovalle 150 metri, l'altezza della pila centrale 135 metri ed è caratterizzato dalle due campate centrali in calcestruzzo armato lunghe 120 metri. Esse sono realizzate attraverso il metodo cantilever.
  • il viadotto Rago a Morano Calabro, si sviluppa per 399 metri ed è alto dal fondovalle 147 metri, l'altezza delle pile raggiunge i 150 metri ed è caratterizzato da una trave metallica di 122 metri di luce.
  • il viadotto Coscile a Castrovillari, si sviluppa per 637 metri ed è alto dal fondovalle 140 metri, l'altezza delle pile raggiunge 140 metri ed è caratterizzato da una struttura in travi in C.A.P.
  • Il viadotto Serra a Lagonegro, si sviluppa per 231 metri ed è alto dal fondovalle alla sede stradale 125 metri, l'altezza delle pile è 90 metri, l'impalcato è costituito da due piastre ortotrope di altezza variabile (sul pilastro è 8,5 metri e alla spalla 5 metri).

Inoltre vi sono altri viadotti di notevole altezza realizzati sull'Appennino lucano e calabro, caratterizzati dalle diverse tecniche costruttive adottate dai progettisti. La maggior parte di essi sono stati demoliti a favore di nuovi viadotti a 11 metri di larghezza, con tre corsie (due di marcia e una di emergenza) realizzati durante l'adeguamento generale dell'autostrada.

Obblighi modifica

Sono obbligatorie le dotazioni invernali dal 15 novembre al 15 aprile tra lo svincolo di Padula/Buonabitacolo (km 108,1) e lo svincolo di Frascineto (km 196,2), ed inoltre, tra lo svincolo di Cosenza (km 261,0) e lo svincolo di Altilia/Grimaldi (km 287,4).[37]

Invece, altamente consigliate come da cartellonistica presente ad ogni ingresso dell’autostrada, le dotazioni nello stesso periodo sull'intera autostrada.

Sistema Vergilius modifica

Dal 2012, in via sperimentale nel tratto a tre corsie Salerno - Sicignano degli Alburni, e definitivamente dal 2015 nel tratto Salerno (km 8) - Padula/Buonabitacolo (km 108), sulla A2 è attivo il sistema di rilevamento della velocità media ed istantanea Vergilius, simile al Tutor.

Tutto il tratto sorvegliato dal Vergilius ha il limite imposto a 130 km/h.[38]

Nei restanti tratti tra la A30 (km 0) - Salerno (km 8) e tra Padula/Buonabitacolo (km 108) - Villa San Giovanni (km 432), salvo postazioni mobili, non vi è alcun tipo di rilevatore di velocità.

Tabella percorso modifica

  SALERNO - REGGIO CALABRIA
Autostrada del Mediterraneo
Tipo Indicazione ↓km↓ ↑km↑ Provincia Strada europea
    Caserta
    Roma
    Canosa - Bari
0,0 432,6 SA  
      Avellino[39] 0,1 432,5
  Fisciano Sud
  Università - Campus di Fisciano[N 2][40][N 3]
- 432,4
  Baronissi Nord - Lancusi
  Università - Campus di Baronissi
1,3 431,3
  Area di servizio "Baronissi" 2,0 430,6
  Baronissi Sud 3,7 428,9
  Salerno
    Napoli
    Napoli - Salerno
8,4 424,4  
  Area di servizio "Salerno" 13,0 419,6
  San Mango Piemonte 13,5 419,1
  Pontecagnano
  Tangenziale di Salerno
18,7 413,9
  Montecorvino Pugliano-Pontecagnano Sud
  Aeroporto di Salerno-Costa d'Amalfi
23,4 409,2
  Battipaglia 28,3 404,3
  Eboli
  Polizia Stradale
35,8 396,8
  Campagna 41,9 390,7
  Area di servizio "Campagna" 47,8 384,8
  Contursi Terme - Postiglione 51,9 380,7
  Sicignano degli Alburni
    Potenza
  Basentana

Posto Manutenzione Anas
58,0 374,6
  Petina 68,9 363,7
  Area di parcheggio "Tanagro"[N 4] - 354,6
  Polla 80,0 352,6
  Atena Lucana
  di Fondovalle dell'Agri
86,9 345,7
  Sala Consilina
  Polizia Stradale
92,8 339,8
  Area di servizio "Sala Consilina" 95,8 336,8
  Padula - Buonabitacolo 108,1 324,5
  Lagonegro nord
Maratea - Tortora - Praia a Mare
  di Fondovalle del Noce
127,8 304,8 PZ
  Lagonegro sud
  Polizia Stradale
129,9 302,7
  Area di parcheggio "Sirino"[N 5] 135,5 -
  Lauria nord
  della Valle del Sinni
141,1 291,1
  Lauria sud
  Parco nazionale del Pollino
148,9 283,7
  Area di servizio "Galdo"[N 6] - 281,1
  Laino Borgo 156,5 286,1 CS
  Area di parcheggio "Pietragrossa"[N 5] 163,3 269,3
  Mormanno - Laino Castello 165,9 266,7
  Campotenese
  Parco nazionale del Pollino
177,1 255,5
  Area di parcheggio "Rago"[N 5] 183,1 -
  Area di parcheggio "Colloreto"[N 4] - 246,9
  Morano Calabro - Castrovillari Nord 187,2 245,4
  Area di servizio "Frascineto" 195,0 237,6
  Frascineto - Castrovillari
Posto Manutenzione Anas
  Polizia Stradale
196,2 236,4
  Area di parcheggio "Salso" 205,6 227,0
  Firmo - Sibari - Saracena
    di Cammarata e degli Stombi
210,5 222,1
  Altomonte 216,0 216,6
  Area di Parcheggio "Grondo"[N 5] 216,7 -
  Tarsia nord - Spezzano Terme
Posto Manutenzione Anas
222,3 210,3
  Tarsia 227,8 204,8
  Area di servizio "Tarsia" 228,1 204,5
  Torano Castello-Bisignano 237,0 195,6
  Area di Parcheggio "Buca del Duca"[N 5] 238,8 -
  Area di Parcheggio "S. Marinella"[N 4] - 187,2
  Montalto Uffugo - Rose 246,8 185,8
  Rende - Cosenza nord
    Silana Crotonese
  Parco nazionale della Sila

  Polizia Stradale
255,0 177,6
  Area di servizio "Cosenza"[N 7] 255,4 177,2
  Cosenza
Sede Autostrada del Mediterraneo
261,0 171,6
  Area di parcheggio "Bella Vista"[N 4] 263,1 168,2
  Rogliano
Posto Manutenzione Anas
275,0 157,6
  Area di servizio "Rogliano" 276,3 156,3
  Altilia - Grimaldi 287,4 145,2
  Area di Parcheggio "Savuto"[N 4] - 141,6 CS/CZ
  San Mango d'Aquino 295,9 136,7 CZ
  Area di Parcheggio "Dragona"[N 5] 298,2 -
  Falerna 305,3 127,3
  Area di Parcheggio "Lamezia"[N 4] - 118,6
  Area di servizio "Lamezia" 318,8 113,8
  Lamezia Terme - Catanzaro[41]
  Aeroporto di Lamezia Terme
    dei Due Mari

  Tirrena Inferiore
    Jonica
Posto Manutenzione Anas
  Polizia Stradale
321,8 110,8
  Pizzo
  Vibo Marina
  ex strada statale 522 di Tropea
  Tirrena Inferiore
337,0 92,6 VV
  Area di Parcheggio "Pizzo"[N 5] 343,0 -
  Area di servizio "Pizzo"[N 4] - 89,6
  S. Onofrio - Vibo Valentia
Posto Manutenzione Anas
347,9 82,7
  Vazzano [N 8]
  Serra San Bruno
357,9 74,7
  Gerocarne - Soriano Calabro [N 9]
  delle Serre Calabre
360,2 72,4
  Mileto 370,7 61,9
  Rosarno
  Porto di Gioia Tauro
  Jonio-Tirreno
  Parco nazionale dell'Aspromonte

  dir. Raccordo al Porto di Gioia Tauro
  Tirrena Inferiore
    Jonica
383,2 49,4 RC
  Area di servizio "Rosarno" 390,1 42,5
  Gioia Tauro 394,0 38,6
  Palmi
  Costa Viola
  Polizia Stradale
401,1 31,5
  Area di parcheggio "Santa Lucia"[N 4] - 28,1
  Bagnara Calabra [N 10]
  di Bagnara Calabra
  Tirrena Inferiore
408,6 24,0
  Area di parcheggio "Monumento ai Caduti"[N 5] 421,9 -
  Scilla
  di Scilla
  Tirrena Inferiore
  Costa Viola
422,9 9,7
  Santa Trada[N 11] - 6,1
  Area di Parcheggio "Santa Trada"[N 5] 426,7 -
  Area di servizio "Villa San Giovanni" 429,5 0,7
  Villa San Giovanni
  Traghetti per Messina
    di Villa San Giovanni
432,0 0,6
    Diramazione Reggio Calabria 432,6 0,0
  1. ^ La tipologia a stampella è formata da pile aventi sulla sommità la struttura a sbalzo di una porzione della carreggiata e le diverse strutture a sbalzo sono connesse fra loro da elementi prefabbricati (travi) che completano l'impalcato.
  2. ^ Svincolo completato il 5 febbraio 2010
  3. ^ Solo uscita in direzione Salerno/A30; solo entrata in direzione Reggio Calabria
  4. ^ a b c d e f g h Solo in direzione Salerno
  5. ^ a b c d e f g h i Solo in direzione Reggio Calabria
  6. ^ Dismessa in direzione sud il 13/12/2019. Attiva temporaneamente solo in direzione nord. In ricostruzione su entrambi i lati, prossime a essere cedute e diventare di proprietà Sarni in entrambe le direzioni. Riapertura prevista per l'estate 2023.
  7. ^ Altro nome: Rende
  8. ^ Svincolo aperto il 26 ottobre 2018
  9. ^ Già Serre fino al 2019
  10. ^ Fino al 2013 S. Elia - Melicuccà
  11. ^ Solo uscita in direzione Salerno; solo entrata in direzione Reggio Calabria

A2 diramazione Napoli modifica

Autostrada A2 dir
Diramazione Napoli
 
Denominazioni precedentiAutostrada A3
Localizzazione
Stato  Italia
Regioni  Campania
Dati
ClassificazioneAutostrada
InizioInnesto sulla A2 presso Salerno est
FineInnesto sulla A3 presso Salerno centro
Lunghezza2,335 km
Provvedimento di istituzioneDecreto ministeriale 13/06/2017 (G.U. n.153 del 03/07/2017)
Percorso
Principali intersezioniA3 presso lo svincolo di Salerno centro, A2 presso lo svincolo di Salerno est
Strade europee 

L'A2 diramazione Napoli è una diramazione autostradale lunga 2,335 km che collega l'autostrada A2, partendo da Fratte, con l'autostrada A3, innestandosi presso Salerno centro/Costiera Amalfitana.

È interamente parte della strada europea E45.

Costeggia il lato nord-ovest della città di Salerno per creare un collegamento veloce tra Napoli e Reggio Calabria, inclusa la parte ovest della città a quella est e viceversa.

Fino al 13 giugno 2017 la diramazione era parte integrante dell'autostrada A3 Napoli-Reggio Calabria.[31] Per distinguere questa tratta dalle altre diramazioni, questa tratta è numerata come A2 dir NA. Il raccordo ha una progressiva chilometrica indipendente, con il km 0 posizionato nei pressi dell'innesto con la A2 al km 8.

  DIRAMAZIONE NAPOLI
Tipo Indicazione ↓km↓ ↑km↑ Provincia Strada europea
      Salerno-Reggio Calabria 0,000 2,335 SA  
  Salerno - Fratte
  Tangenziale di Salerno
0,500 1,835
  Salerno  
  Tirrena Inferiore
  Porto di Salerno
  Costiera Amalfitana
2,230 0,105
      Napoli-Salerno 2,335 0,0

A2 diramazione Reggio Calabria modifica

Autostrada A2 dir
Diramazione Reggio Calabria
 
Denominazioni precedentiAutostrada A3
Localizzazione
Stato  Italia
Regioni  Calabria
Dati
ClassificazioneAutostrada
InizioInnesto in A2 presso Villa San Giovanni
FineReggio Calabria
Lunghezza9,048 km
Provvedimento di istituzioneDecreto ministeriale 13/06/2017 (G.U. n.153 del 03/07/2017)
Percorso
Principali intersezioniA2 a Villa San Giovanni, RA4 a Reggio Calabria
Strade europee 

L'A2 diramazione Reggio Calabria è una diramazione autostradale lunga 9,048 km che collega l'autostrada A2, partendo da Villa San Giovanni, fino a Reggio Calabria, terminando con l'innesto nella tangenziale di Reggio Calabria e l'ingresso nord di Reggio Calabria.

È interamente parte della strada europea E90.

La diramazione costeggia il paese di Campo Calabro e i quartieri nord di Reggio Calabria.

Fino al 13 giugno 2017 la diramazione era parte integrante dell'autostrada A3 Napoli-Reggio Calabria.[31] Per distinguere questa tratta dalle altre diramazioni, questa tratta è numerata come A2 dir RC. Il raccordo ha una progressiva chilometrica indipendente.

Lavori di riqualificazione (2018 - 2021) modifica

Nel piano dei lavori per l’ammodernamento dell’arteria era incluso anche questo tratto come parte dei lavori che avrebbero dovuto estendersi oltre Campo Calabro fino a Reggio Calabria per ulteriori 10 km, che nel 2007 vennero stralciati su pressioni dell’allora sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Scopelliti per evitare disagi alla circolazione.

L'intervento venne quindi modificato in una riqualificazione del tracciato esistente e i lavori partirono nell'estate 2018. Il termine, originariamente previsto per dicembre 2019, è successivamente slittato ed i lavori si sono conclusi a giugno 2021.

Attualmente l'intera tratta è stata riaperta ed è sgombra da cantieri, con limite di velocità di 80 km/h, ridotto a 70 km/h nei pressi di alcune curve pericolose.

 
Termine dell'autostrada A2 dir RC e e innesto sul RA 4
  DIRAMAZIONE REGGIO CALABRIA
Tipo Indicazione ↓km↓ Provincia Strada europea
      Salerno-Reggio Calabria 0,0 RC  
  Campo Calabro 1,0
  Catona - Arghillà 2,0 Solo in direzione Salerno
  Reggio Calabria Gallico
  Tirrena Inferiore
  ex strada statale delle Gambarie
3,0
  Reggio Calabria Porto
  Porto di Reggio Calabria
  Traghetti per Messina
7,6
      Tangenziale di Reggio Calabria
    Jonica
8,5
  Reggio Calabria Nord 9,048

Note modifica

  1. ^ Autostrada del Mediterraneo, su Anas S.p.A., 6 dicembre 2016. URL consultato il 4 gennaio 2023.
  2. ^ a b A2 - Autostrada del Mediterraneo, su lestradedelcuore.it.
  3. ^ La Salerno-Reggio Calabria diventa A2 Autostrada del Mediterraneo, su ilmattino.it. URL consultato il 14 giugno 2017.
  4. ^ lametino10, Delrio firma il decreto che rinomina la ex A3: da oggi è ufficialmente 'A2 autostrada del Mediterraneo', su il Lametino.it - il giornale di Lamezia Terme e del lametino. URL consultato il 2 agosto 2021.
  5. ^ La Sa-Rc cambia nome, nasce l'Autostrada del Mediterraneo: dieci vie per il turismo, su salernotoday.it. URL consultato il 14 giugno 2017.
  6. ^ Stefano Perri, Memorie-Storia della Salerno-Reggio Calabria. Quando il Sole si fermò a Napoli. Da li in poi, il buio, su strill.it, 16 novembre 2011. URL consultato il 19 luglio 2018.
  7. ^ Salerno-Reggio Calabria - L'autostrada che non c'è, su lastoriasiamonoi.rai.it. URL consultato il 19 giugno 2017 (archiviato dall'url originale il 3 agosto 2018).
  8. ^ Legge n. 729 del 24 luglio 1961, su gazzettaufficiale.it. URL consultato il 19 giugno 2017.
  9. ^ Legge 24 luglio 1961, n. 729
  10. ^ a b Autostrada Salerno-Reggio Calabria, su stradeanas.it. URL consultato il 19 giugno 2017 (archiviato dall'url originale il 6 luglio 2017).
  11. ^ Fanfani dà il via ai lavori della Salerno-Reggio Cal., in La Stampa, 22 gennaio 1962. URL consultato il 19 giugno 2017.
  12. ^ Il riferimento era all'antica strada romana via Capua-Regium.
  13. ^ Carlo Guccione, Autostrada Salerno-Reggio Calabria, correva il 1962. Cinquanta anni dopo rimane una eterna incompiuta, Corriere della Calabria, 14 settembre 2012.
  14. ^ a b La storia della A2 raccontata da Anas (PDF), su stradeanas.it.
  15. ^ ‘Ndrangheta, doppio blitz: dai lavori sull’A3 ai certificati medici falsi per i boss, in il Fatto Quotidiano, 17 luglio 2012. URL consultato il 19 giugno 2017.
  16. ^ Vincenzo Foti, A3 Salerno-Reggio Calabria: arriva l'esercito, su trasporti-italia.com, 10 febbraio 2011. URL consultato il 19 giugno 2017.
  17. ^ a b Autostrada del Mediterraneo, in Anas S.p.A., 6 dicembre 2016. URL consultato il 5 novembre 2017.
  18. ^ Daniele Eboli, Salerno-Reggio Calabria: aperto l'ultimo tratto. Questa estate sarà percorribile senza interruzioni, in il Giornale, 26 luglio 2016. URL consultato il 19 giugno 2017.
  19. ^ Gianfranco Aurilio, Il gestore cede, chiude la stazione di servizio Galdo Ovest, su Il Quotidiano del Sud. URL consultato il 26 luglio 2023.
  20. ^ Francesco Bonaduce-montaggio di Francesco Pafundi, Aree di servizio di Galdo, i lavori vanno avanti, 14 giugno 2023. URL consultato il 26 luglio 2023.
  21. ^ Aree di servizio, su Anas S.p.A., 23 novembre 2016. URL consultato il 26 luglio 2023.
  22. ^ A2 Salerno-Reggio, lavori di ammodernamento in 10 aree di servizio della Calabria, su www.ecodellalocride.it. URL consultato il 1º settembre 2023.
  23. ^ S.M, A2, Anas completa la ristrutturazione dell'area di servizio Cosenza Ovest, su quicosenza, 6 luglio 2023. URL consultato il 26 luglio 2023.
  24. ^ A2 AUTOSTRADA DEL MEDITERRANEO, ANAS: MANUTENZIONE DELLE AREE DI SERVIZIO PER UNA MAGGIORE QUALITA' ED EFFICIENZA A FAVORE DEGLI UTENTI IN VIAGGIO, su Anas S.p.A., 6 luglio 2023. URL consultato il 1º settembre 2023.
  25. ^ Ammodernamento dell'area di servizio di Sala Consilina Est: via libera per l'affidamento dei lavori, su SalernoToday. URL consultato il 21 novembre 2023.
  26. ^ Lavori di restyling delle aree di servizio di Sala Consilina sull'A2 del Mediterraneo, su www.ilmattino.it, 28 giugno 2023. URL consultato il 26 luglio 2023.
  27. ^ Anna Sarno, Lavori nell'area di servizio di Sala Consilina, su LIRATV, 28 giugno 2023. URL consultato il 26 luglio 2023.
  28. ^ Pagina 4, aree di servizio della A2 (PDF), su stradeanas.it.
  29. ^ Autostrada del Mediterraneo, su Anas S.p.A., 6 dicembre 2016. URL consultato il 9 febbraio 2023.
  30. ^ Ora rinominato in Raccordo di Avellino. Dal 13 giugno 2017 è parte integrante la A2; vi prosegue per 8 km successivamente sino a intersecare l'A30 e il RA2.
  31. ^ a b c http://www.gazzettaufficiale.it/eli/gu/2017/07/03/153/sg/pdf
  32. ^ Piano manutenzione Anas 2016-17, accantonato e attuato soltanto a partire dal 2021
  33. ^ Vedi paragrafo "Le trasversali principali che collegano la A2 allo Jonio"
  34. ^ Cestelli Guidi C., De Miranda F. e Pellegrino Gallo C., Il progetto del viadotto sul fiume Lao dell'Autostrada Salerno-Reggio Calabria, in Costruzioni Metalliche, n. 6/1965.
  35. ^ (EN) Sfalassa Bridge, su structurae.de. URL consultato l'11 marzo 2012.
  36. ^ Francesco Romeo, Sfalassà, il colosso dei record, in Il Quotidiano della Calabria, 25 luglio 2011, p. 14. URL consultato il 12 marzo 2014 (archiviato dall'url originale il 7 settembre 2014).
  37. ^ CALABRIA, ANAS: OBBLIGO DI CATENE A BORDO O PNEUMATICI INVERNALI, su Anas S.p.A., 10 novembre 2023. URL consultato il 19 gennaio 2024.
  38. ^ Controlla la velocità, su Anas S.p.A., 28 novembre 2016. URL consultato il 30 settembre 2022.
  39. ^ Per chi viene dalla A30 lo svincolo per uscire è posto sulla A30; per entrare invece si entra direttamente in A2 a 100m dopo l'inizio competenza
  40. ^ Fisciano - Aperto nuovo svincolo per l'università, su Cilento Notizie, 5 febbraio 2010. URL consultato il 6 novembre 2022.
  41. ^ Gli svincoli della A2 (PNG), su stradeanas.it.

Bibliografia modifica

  • Agostino Sajeva, L'autostrada Salerno - Reggio Calabria, in Le Strade, anno XLVIII, n. 8-9, Milano, Touring Club Italiano, agosto-settembre 1968, pp. 428-443.
  • Leandra D'Antone, Senza pedaggio. Storia dell'autostrada Salerno-Reggio Calabria, Donzelli, 2008, ISBN 88-6036-223-7
  • Vittorio Mete, I lavori di ammodernamento dell'autostrada Salerno-Reggio Calabria. Il ruolo delle grandi imprese nazionali, in: Rocco Sciarrone (a cura di), Alleanze nell'ombra. Mafie e economie locali in Sicilia e nel Mezzogiorno, Fondazione Res, Donzelli, Roma, 2011.

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