Aznar Galíndez[1] (Aznar anche in spagnolo, in aragonese, in galiziano e in portoghese, Asnar in catalano; seconda metà dell'VIII secolo – Urgell, dopo l'838), fu conte d'Aragona dall'809 all'823, poi conte di Urgell e Cerdagna dall'823 alla sua morte.

Aznar I
Aznar I
Conte di Aragona
In carica809 - 823
PredecessoreAureolus
SuccessoreGarcía Galíndez il Malvagio
Conte di Urgell e di Cerdagna
In carica823 - 838
PredecessoreBorrel
SuccessoreGalindo I Aznárez
Nome completoAznar Galíndez
Nascitaseconda metà dell'VIII secolo
MorteUrgell, dopo l'838
PadreGalindo Garcés
MadreGuldregut
ConsorteEneca Garcés
FigliCentulo Aznárez
Galindo Aznárez
Matrona Aznárez
Eilona Aznárez
La Marca di Spagna (Marca Hispanica), nell'806
La marca di Spagna ai tempi di Carlo Magno.

Origine modifica

La sua origine è alquanto incerta, ma secondo alcune fonti, egli era figlio di Galindo Garces[2], che secondo il Cartulario de San Juan de la Peña era conte in Aragona (in un documento di una donazione al Monastero di San Juan de la Peña, dell'agosto 828, Galindo Garces, viene citato come conte[3]) e di Guldregut, di cui non si conoscono le ascendenze, che in un documento (una donazione al monastero di San Pedro de Siresa) del novembre 823, viene citata come moglie del conte Galindo[3].

Biografia modifica

Nell'809, alla morte del primo conte d'Aragona Aureolus, ricevette, dal re d'Aquitania, il figlio dell'imperatore, Carlo Magno, Ludovico, il titolo di conte d'Aragona, come vassallo dell'impero dei Franchi, con dominio su tutta la valle del fiume Aragón. Forse fu anche conte di Jaca, da cui dominava la valle.

Secondo il codice di Roda[4], sposò Eneca Garcés, figlia di Garcia Eneco[5] probabilmente di famiglia guascona o basca.

In seguito sembra che Aznar si alleasse con i Baschi per combattere i Banu Qasi nella valle dell'Ebro. A seguito di questa guerra, secondo il codice di Roda[4], fu deposto a vantaggio di, suo genero, García Galíndez il Malvagio (?-844) e fu cacciato dall'Aragona; suo figlio Centulo fu ucciso dallo stesso García Galíndez il Malvagio, che aveva anche ripudiato Matrona, la figlia di Aznar[6].
Sempre secondo il codice di Roda, García Galíndez il Malvagio si era alleato invece con i Mori (i Banu Qasi) e con il re di Pamplona[7], Íñigo I Arista, di cui avrebbe sposato la figlia, Nunila[6].
L'esilio di Aznar, viene confermato dal documento n° III delle Memorias de la Real Academia de la Historia, Tomo IV, datato 26 agosto 863, in cui Guitisclo dichiara di avere ricevuto una proprietà dalla zia paterna, Eilona, che a sua volta l'aveva ricevuta dal padre, Aznar, quando era andato in esilio[8].

Secondo il codice di Roda queste vicende avvennero prima dell'814, perché Aznar andò nel regno dei Franchi e si prostrò ai piedi dell'imperatore, Carlo Magno[9].
Secondo lo storico, filologo e medievalista spagnolo José María Lacarra, specializzato nella Storia dell'Aragona e della Navarra, originario della Navarra, questi avvenimenti sarebbero invece posteriori di qualche anno, dopo l'820 e l'imperatore era Ludovico il Pio[10].
Chiunque sia stato l'imperatore, comunque, compensò Aznar con le contee di Urgell e Cerdagna[9], che dall'824, governò assieme al figlio, Galindo I Aznárez.

Secondo gli ANNALES REGNI FRANCORUM i conti Aznar e Ebalus, nell'824, furono inviati con le loro truppe a combattere nella zona di Pamplona, ma furono sconfitti e, mentre Aznar veniva lasciato libero di rientrare nelle sue contee, mentre Ebalus fu inviato prigioniero a Cordova[11]; questo Aznar potrebbe essere però Aznar I Sánchez, Conte della Guascogna citeriore.

Non si conosce l'anno esatto della morte, ma secondo il codice di Roda, morì nella contea di Urgell, dove fu tumulato[9] dopo l'838.

Discendenza modifica

Aznar da Eneca, ebbe, secondo il codice di Roda, tre figli[5] (oppure quattro o cinque[2]):

Note modifica

  1. ^ Per alcuni storici Aznar I Galíndez e Aznar I Sánchez, conte di Guascogna, sono la stessa persona. Mentre, per altri, la maggioranza, no.
  2. ^ a b (EN) #ES Foundation for Medieval Genealogy : Dinastie comitali aragonese-AZNAR Galíndez
  3. ^ a b (EN) #ES Foundation for Medieval Genealogy : Dinastie comitali aragonese-GALINDO García
  4. ^ a b Il codice di Roda, compilato nel X secolo con qualche aggiunta dell'XI secolo, si occupa della storia e delle genealogie del periodo alto-medioevale della zona a cavallo dei Pirenei, quindi soprattutto regno di Navarra e Marca di Spagna.
  5. ^ a b (LA) Codice di Roda, par. 18 pag 240
  6. ^ a b c d e (LA) Codice di Roda, par. 19 pag 241
  7. ^ Il regno di Pamplona in breve tempo si era allargato su tutta la regione, che a cavallo dei Pirenei, era chiamata Navarra; però i suoi re continuarono a titolarsi ufficialmente, re di Pamplona. Solo nel corso del XII secolo il titolo di re di Navarra si impose definitivamente.
  8. ^ a b c (LA) Memorias de la Real Academia de la Historia, Tomo IV, doc. III, pag 56
  9. ^ a b c (LA) Codice di Roda, par. 20 pag 242
  10. ^ (LA) Codice di Roda, par. 20, nota 20, pag 242
  11. ^ (LA) ANNALES REGNI FRANCORUM, anno 824
  12. ^ (LA) Codice di Roda, par. 21, pag 242

Bibliografia modifica

Fonti primarie modifica

Letteratura storiografica modifica

  • Rafael Altamira, Il califfato occidentale, in «Storia del mondo medievale», vol. II, 1999, pp. 477–515.
  • Gerhard Seeliger, Conquiste e incoronazione a imperatore di Carlomagno, in «Storia del mondo medievale», vol. II, 1999, pp. 358–396
  • René Poupardin, I regni carolingi (840-918), in «Storia del mondo medievale», vol. II, 1999, pp. 583–635.
  • (EN) The Development of Southern French and Catalan Society, 718-1050, su libro.uca.edu.

Voci correlate modifica

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