Banca Nazionale dell'Agricoltura

banca italiana (1921-2000)

La Banca Nazionale dell'Agricoltura o BNA fu una banca italiana esistita dal 1921 al 2000.

Banca Nazionale dell'Agricoltura
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StatoBandiera dell'Italia Italia
Forma societariaSocietà per azioni
Fondazione1921 a Milano
Chiusura2000
Sede principaleRoma
GruppoBanca Antoniana Popolare Veneta
Persone chiaveMirko Monterosso
SettoreBancario
Prodottiservizi finanziari

Storia modifica

La Banca Nazionale dell'Agricoltura fu costituita nel 1921 a Milano dal conte Giovanni Armenise (cui, alla morte, succedette il nipote Giovanni Auletta Armenise, presidente dell'istituto fino al 1995); nel 1938 la sede fu spostata a Roma e fu autorizzata a operare nel campo del credito agrario sia di esercizio sia di miglioramento[1].

Nel 1977 la BNA era la decima banca italiana per raccolta[2].

Nel 2000 avvenne la fusione per incorporazione nella Banca Antoniana Popolare Veneta, poi Banca Antonveneta, a sua volta confluita prima in ABN AMRO e poi nel Monte dei Paschi di Siena.

Attentato dinamitardo del 12 dicembre 1969 modifica

Il nome della Banca Nazionale dell'Agricoltura è legato alla strage di piazza Fontana, un attentato terroristico avvenuto in una filiale dell'istituto nel centro di Milano: ivi un ordigno esplose il 12 dicembre 1969 alle 16:37 uccidendo diciassette persone (quattordici immediatamente) e ferendone altre ottantotto.

Note modifica

  1. ^ Banca Nazionale dell'Agricoltura, su sapere.it, http://www.sapere.it/.
  2. ^ Un anno che ha pagato bene, in Lotta Comunista, luglio 1978, 4-5.

Voci correlate modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN150717108 · LCCN (ENn94070428 · GND (DE276323-0 · WorldCat Identities (ENlccn-n94070428
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