Battaglia di Luzon

La battaglia di Luzon fu la conquista da parte americana dell'isola di Luzon nelle Filippine tra il 9 gennaio e il 30 giugno 1945. I combattimenti furono particolarmente estesi e furono segnati da sanguinose, dure battaglie per la riconquista di Clark Field, la liberazione di Manila (che fu in larga parte distrutta) e l'annientamento della guarnigione giapponese sull'isola di Corregidor. Anche dopo il giugno 1945, però, una parte non indifferente del 14º Gruppo d'armate del tenente generale Tomoyuki Yamashita continuò a combattere nella porzione orientale dell'isola.

Battaglia di Luzon
parte della campagna delle Filippine della Seconda guerra mondiale
Truppe americane si avvicinano alle posizioni giapponesi presso Baguio
Data9 gennaio - 15 agosto 1945
LuogoLuzon, Filippine
EsitoVittoria alleata
Modifiche territorialiGli Alleati liberano l'isola di Luzon
Schieramenti
Comandanti
Effettivi
250.000 uomini, poi 500.000265.000 uomini
232 carri armati
Perdite
10.380 uccisi, 36.550 feriti e 260 morti di malattia205.535 morti (soprattutto di malattie e fame), 9.050 catturati e tutti i carri armati persi
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Svolgimento della battaglia modifica

Il generale statunitense MacArthur aveva svolto intensi preparativi per la battaglia. Aveva infatti radunato 250.000 uomini per la battaglia, tutti bene armati e con un potente appoggio aereo e navale. Inoltre erano truppe ben addestrate per la guerra e con un morale alto. Dall'altra parte Yamashita disponeva di 265.000 uomini. Ma nella pratica era come se fossero molto di meno perché erano truppe male armate e per la maggior parte con scarso addestramento. Inoltre non c'era un preciso piano di difesa giapponese e c'erano poche navi ed aerei a disposizione.

Quindi malgrado il 9 gennaio gli americani sbarcati avessero trovato una dura resistenza, questa fu rapidamente sopraffatta dagli attaccanti i quali riuscirono a far sbarcare in giornata quasi tutte le truppe e a costituire un caposaldo offensivo. Ma l'avanzata delle truppe americane era lenta e difficoltosa con continue perdite e contrattacchi giapponesi. Manila fu raggiunta solo il 4 febbraio e l'avanzata si arrestò lì per la difesa giapponese. In realtà Yamashita non era intenzionato a difendere la città, ma c'erano 16.000 uomini sui quali non aveva controllo che erano intenzionati a combattere fino all'ultimo sangue.

MacArthur volle prendere la città a tutti i costi e fece combattere le truppe, per l'unica volta in tutta la guerra, per le vie cittadine. Il 5 marzo l'ultima resistenza cessò, ma l'ostinazione di MacArthur aveva fatto morire 100.000 cittadini. I giapponesi si fecero massacrare tutti e 17.000 e gli americani fecero non più di 20 prigionieri e persero, secondo MacArthur 1.000 morti e 5.500 feriti ma tali cifre sono probabilmente sottostimate. Una volta conquistata Manila gli americani conquistarono il resto dell'isola. I combattimenti non furono duri come in precedenza, ma la campagna durò quasi 4 mesi. Verso il 30 giugno i giapponesi lasciarono definitivamente l'isola. MacArthur annunciò che gli americani avevano subito 8.000 morti e 30.000 feriti contro i 190.000 morti giapponesi ma queste cifre probabilmente sono lontanissime dalla realtà.

Note modifica

  1. ^ Con lo Squadrone 201, una squadriglia messicana che partecipò ai combattimenti durante l'ultima fase della battaglia.

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