Beatrice d'Este (regina d'Ungheria)

sovrana di Ungheria

Beatrice d'Este (1215Gemola, 1245) è stata una contessa italiana e in seguito regina d'Ungheria.

Beata Beatrice d'Este
 

Contessa

 
Nascita1215
MorteGemola, 1245
Venerata daChiesa cattolica
Stemma della famiglia d'Este

Nel 1233 si fidanza con Andrea II d'Ungheria, allora in visita in Italia; nel 1234 si sposano in Ungheria. Alla morte del marito annunciò di essere incinta; accusata di aver procreato il bambino con un aristocratico ungherese, fu fatta arrestare.

Durante il funerale del marito viene liberata dagli ambasciatori imperiali, che riescono a portarla in Germania, dove nel 1236, mette al mondo Stefano il postumo, l'ultimo re di casa d'Arpad, padre di Andrea III d'Ungheria. Ritornata in Italia, morì nel convento di Gemola.

Biografia modifica

Beatrice, figlia di Aldobrandino I d'Este, è una delle tre donne della casata degli Este, nate tra il 1192 e il 1226, nei Colli Euganei, che furono dichiarate beate, ed è l'unica fra queste che si sposò, divenne regina e non si fece monaca. Beatrice I (monaca), Aldobrandino e Azzo VII sono 3 fratelli, da Aldobrandino nasce nel 1215[1] Beatrice III mentre da Azzo VII nasce nel 1226 circa Beatrice II: dunque Beatrice III e Beatrice II sono tra di loro cugine e entrambe nipoti di Beatrice I. La vita della corte Estense si svolgeva nel tal periodo tra Este, Calaone e Monselice. Beatrice è la sorella di San Contardo, in seconde nozze del padre, e per sua intercessione viene nominato Miles Sancti Spulcri dal marito Andrea II d'Ungheria . I menestrelli hanno lasciato nelle loro poesie dei versi che testimoniano la vita di corte nel castello di Calaone[2].

Beatrice III, dopo la morte dello sposo Andrea II d'Ungheria, fu costretta a fuggire per un colpo di Stato portato a termine dai figli dei matrimoni precedenti del re. Per difendere il figlio Stefano, legittimo erede al trono, si nascose tra le monache del convento fondato dalla zia Beatrice I sul Monte Gemmola (Baone – Padova). Questo può aver indotto persone a pensare che si fece monaca, in realtà Beatrice non diede mai i voti e si preoccupò di far tornare al trono d'Ungheria il figlio.

Il corpo della beata, che era stato sepolto nel monte Gemmola, è scomparso da alcuni secoli. [3]

Ascendenza modifica

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Obizzo I d'Este Folco I d'Este  
 
 
Azzo VI d'Este  
Sofia da Lendinara  
 
 
Aldobrandino I d'Este  
 
 
 
Sofia degli Aldobrandini  
 
 
 
Beatrice d'Este  
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Note modifica

  1. ^ Gli Estensi- La Corte di Ferrara, op.cit, p.15
  2. ^ F.Mostardi, op.cit, Beata Beatrice II, capitolo I, Luce in Calaone
  3. ^ F. Mostardi, op.cit, pag.14 nota 8

Bibliografia modifica

  • Faustino Mostardi, La Beata Beatrice II d'Este (contiene numerose notizie su Beatrice III), Venezia, Fondazione Cini, 1963
  • A cura di Roberta Iotti, Gli Estensi - La Corte di Ferrara, Ministero per i beni culturali Modena, Biblioteca Estense Universitaria, ed. il Bulino
  • Filippo Mocenigo, Veneziani ed Ungheresi fino al XV secolo, Biblioteca La Marciana Venezia, gennaio-febbraio 1905
  • Mino Baldi, Carlo Orsi, autori vari, San Contardo d'Este : pellegrino, confessore, patrono di Broni con annotazioni completate da notizie su le Beate Beatrice II e III d'Este, Broni , Litografia Pironi, 1996
  • Bibliotheca Sanctorum, Beatrice , Abbazia benedettina di Praglia vol. II pag 994, 1962
  • Vittorio Felisatti, Ferrara madre di Santi : cenni biografici dei Santi ferraresi… Beatrice d'Este I - Beatrice d'Ungheria - Beatrice 2 d'Este, Ferrara : SATE, 1969
  • Oreste Ferdinando Tencajoli, Estratto dalla rivista "Corvina", vol. 19.-20. (1930). Contiene: Beatrice d'Este regina d'Ungheria , Budapest : Tip. Franklin, 1931
  • Enciclopedia, Storia della cultura veneta dalle origini al trecento. Volume I, presso libreria Marciana Venezia, , Ed. Neri Pozza, 1976
  • Chiappini Luciano, Gli Estensi a Ferrara e Modena ,Roma ,1994.
  • Sautto Alfonso, Le tre Beatrici d'Este, conferenza tenuta dall'associazione Cattolica di Cultura, 1933, dattiloscritto presso il Monastero di Sant'Antonio di Ferrara

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