Biancaneve (fumetto)

serie a fumetti per adulti

Biancaneve è un fumetto italiano per adulti, creato nel 1972 da Renzo Barbieri e Giuseppe Pederiali e disegnato da Leone Frollo, nato come parodia dell'omonima fiaba. Venne pubblicato in Italia dalla Edifumetto in diverse serie fino al 1978.[1][2] Nel 1982 ne è stata tratta una trasposizione cinematografica.[3]

Biancaneve
serie regolare a fumetti
Lingua orig.italiano
PaeseItalia
AutoreRenzo Barbieri, Rubino Ventura
DisegniLeone Frollo, Alessandro Biffignandi
EditoreEdifumetto
1ª edizionenovembre 1972 – settembre 1978
Periodicitàmensile
Albi94 (completa)
ColoreB/N
Genereerotico

Trama modifica

Basata sull'omonima fiaba, racconta le vicende dell'ingenua protagonista che viene iniziata alle gioie del sesso dai sette nani, qui noti come Masoccolo, Occhiolo, Brutolo, Segolo, Anulo, Chiappolo e Montolo. Altri personaggi comprimari sono il re Kurt, il principe Harold e Naga, la perfida regina.[1] La serie racconta le avventure sessuali della protagonista in un mondo di principi, regine e mostri, riuscendo a restare vergine sotto continui assalti sessuali per i primi quattro episodi, per poi divenire la principessa del sesso libero e gioioso per tutti.

Storia editoriale modifica

La serie venne edita dal 1972 al 1978 prima dalla Segi (Società Editoriale Generale Italiana) e poi dalla Edifumetto, entrambe di proprietà di Barbieri, in quattro serie per un totale di 94 volumi con storie scritte da Giuseppe Pederiali (Rubino Ventura) e disegnate da Leone Frollo (primi 26 numeri) e StudiOriga (Edoardo Morricone), copertine di Alessandro Biffignandi:[2]

  • prima serie: 2 volumi da novembre a dicembre 1972 (disegni Leone Frollo, copertine Alessandro Biffignandi);
  • seconda serie: 12 volumi da gennaio a dicembre 1973 (disegni Leone Frollo, copertine Alessandro Biffignandi);
  • terza serie: 12 volumi da gennaio a dicembre 1974 (disegni Leone Frollo, copertine Alessandro Biffignandi);
  • quarta serie: 68 volumi da gennaio 1975 a settembre 1978 (disegni StudiiOriga ed Edoardo Morricone, copertine Alessandro Biffignandi).

Impatto storico-culturale modifica

L'uscita nelle edicole italiane nel 1972 del fumetto di Biancaneve ebbe un impatto molto forte sull'opinione pubblica e suscitò scalpore e, per certi aspetti, sconcerto,da una geniale intuizione dell'editore Renzo Barbieri per la prima volta infatti la favola, intesa come racconto per bambini e con una morale intrinseca, veniva stravolta e riproposta in veste erotica e trasgressiva, come mai era stato fatto prima, dove il sesso diventava il fulcro trainante della storia.[4][5]

L'impatto culturale e mediatico fu molto controverso, suscitando imbarazzo e anche posizioni nettamente contrarie a questo genere di fumetto, considerato "amorale" e diseducativo; il successo però fu travolgente, in virtù anche di storie geniali ricche di umorismo e di invenzioni fantastiche, scritte da Giuseppe Pederiali, giornalista, romanziere e sceneggiatore di fumetti, descritte poi nei disegni di Leone Frollo.[6][5]

Esse segnarono una svolta nel fumetto italiano dell'epoca e grazie all'ormai consolidato successo del personaggio, da li a poco uscirono altri personaggi tratti dalle classiche fiabe per bambini, come Cenerentola, Pinocchio, Cappuccetto Rosso, Fata Turchina, Maghella, o raccolte, come Sexy Favole, Fiabe Proibite, creando un genere che imperversò nelle edicole italiane per oltre dieci anni, e dove si misurarono artisti di primo livello, come Milo Manara, Emanuele Taglietti, Averardo Ciriello, Magnus, Alessandro Biffignandi, Leone Frollo.[7]

Fu un'epoca fertile di grandi innovazioni e di grandi personaggi oltre che di grandi artisti, il che attenuò la critica e la disapprovazione per questo genere di fumetti.[6][7]

Oggi a distanza di oltre cinquanta anni, molti di questi fumetti sono stati "riabilitati" e vengono (giustamente) considerati e riconosciuti come autentici piccoli capolavori, ricercatissimi dai collezionisti, sono stati anche oggetto di saggi e di analisi storico,sociale da vari studiosi del settore, acquisendo quella dignità artistica culturale, che all'inizio della loro avventura editoriale gli fu pregiudizialmente negata. Naturalmente Biancaneve è al vertice di questa riscoperta ed è considerata parte insostituibile della storia del fumetto italiano.[7]

Il nuovo genere delle sexy favole modifica

Novembre 1962: nelle edicole italiane esce il numero uno di Diabolik "Il re del terrore" una rivoluzione assoluta nel fumetto tradizionale: per la prima volta l'eroe non è il buono che cerca e ottiene il bene, che veicola messaggi di integrità e giustizia, ma il nuovo eroe è quello che uccide e rapina, e si fa beffe dell'ordine costituito e della giustizia; nasce così il fumetto per adulti, che darà il via al genere del Fumetto nero, sconvolgendo tutti i parametri che fino ad allora avevano sostenuto il fumetto come lo avevamo conosciuto sin dalla sua nascita, un media per bambini che diffondeva valori positivi e buoni sentimenti e in cui l'eroe vinceva sempre e la giustizia trionfava contro ogni sopruso. Dopo Diabolik il fumetto come lo intendevamo non sarà mai più come prima.[8]

Novembre 1972: a dieci anni esatti dalla nascita di Diabolik e del fumetto nero, esce nelle edicole italiane, da una intuizione di Renzo Barbieri, Biancaneve, la favola per antonomasia per bambini, in versione erotica per adulti ed è un'altra rivoluzione nel mondo del fumetto italiano: la fiaba che per definizione, e per cultura e tradizione, è la quintessenza del messaggio di bontà, buoni sentimenti e lieti fini, diventa una fiaba provocante e eroticamente devastante e che si farà beffa di tutti i buoni sentimenti luoghi comuni e degli stereotipi che fino ad allora erano i valori fondanti delle fiabe tradizionali. [9][10]

Insomma Biancaneve, come Diabolik dieci anni prima, rivoluzionerà il modo di intendere e usufruire del fumetto, stravolgendo i luoghi comuni e gli stereotipi della società dell'epoca, inserendo nelle storie una provocante satira sociale e una, non velata, denuncia alla società bigotta, moralista e conservatrice, e creando così un nuovo genere, le Sexy Favole per adulti, con decine di personaggi tratti dalle fiabe per bambini più famose e conosciute, sexy fiabe che allieteranno per circa dieci anni gli amanti del fumetto erotico per adulti. Sexy Favole che avranno un grande successo, e che avranno il merito di parlare in modo diverso, con leggerezza, fantasia e gioia, di sesso e sessualità in tutte le sue sfaccettature e senza nessun pregiudizio, oltre a smascherare i pregiudizi e i vizi della società italiana dell'epoca.[11]

Personaggi e collane del genere erotico favolistico ( 1972-1981) modifica

  • Pinocchio. Geis. Serie completa n.14 albi. (1974-75).
  • Maghella. Publistrip. serie completa n. 140 albi. (1974-81).
  • Pinocchio. Ediz. Ellepi - Ediz. Spada.- Ediz Serafini. serie completa n. 21 albi. (1974-76).
  • Strafiabe. Edifumetto. Serie completa n. 4 albi. (1974-75).
  • Sexy fiabe. Edimarket- G Spada. Serie completa n. 15 albi.(1974-76).
  • Alice. Edizioni Ellepi. Serie completa n. 11 albi. (1974-76).
  • Fata Turchina. Geis. Serie completa n. 8 albi. (1975).
  • Le fiabotte. Edizioni Ellepi. Serie completa n. 6 albi. (1975-76)
  • Cappuccetto rotto. Edinational-MEC. serie completa n. 48 albi. (1975-79).
  • Fior di Neve, Edinational. serie completa n. 6 albi. (1975?).
  • Fiabe Colorate. Edifumetto. Serie completa n. 8 albi. (1975).

Traduzioni estere modifica

La serie è stata tradotta e pubblicata in diversi paesi: in Francia da Elvifrance con il nome di Contes malicieux[12], in Brasile come Branquela da Idéia Editoral (una sussidiaria di Editora Três), in Danimarca come Snehvide og de 7 frække dværge da Forlaget Holme, in Portogallo come Branca De Neve da Interpresse, in Spagna come Blancanieves in Gran Bretagna come Snow White, e nei Paesi Bassi con il titolo Erotische L'ertellingen.[13] in Grecia viene tradotto nella collana contenitore, Eikonografimenes Istories, edizione, Panaiotidis Kostas, G. Hayzidimitrioy.[14]

Collezionismo modifica

È una delle collane più collezionate e quotate nel panorama del collezionismo fumettistico italiano, raggiungendo prezzi significativi nelle aste specializzate anche estere, come succede in particolare in Francia e Spagna.[senza fonte]

Note modifica

  1. ^ a b Gianni Bono, BIANCANEVE EROTICA (0) BIANCANEVE, su Guida Fumetto Italiano, 25 aprile 2015. URL consultato il 31 luglio 2023 (archiviato dall'url originale il 14 agosto 2022).
  2. ^ a b Gianni Bono, BIANCANEVE EROTICA (1) BIANCANEVE, su Guida Fumetto Italiano, 25 aprile 2015. URL consultato il 31 luglio 2023 (archiviato dall'url originale il 4 giugno 2023).
  3. ^ Roberto Chiavini, Andrea Lazzeretti, Luca Somigli e Michele Tetro, Il cinema dei fumetti: dalle origini a Superman Returns, Roma, Gremese, 2006, ISBN 8884404428, OCLC 76784498.
  4. ^ Tentori e Giovannini.
  5. ^ a b Luca Airoldi e Giorgio Manacorda, Le orge di Biancaneve, in Playmen, n. 12, dicembre 1973, p. 66.
  6. ^ a b L'arte di Leone Frollo.
  7. ^ a b c Bernardi e Ferriani.
  8. ^ nero,nerissimo,100 anni di fumetto italiano, Panini Comics,Corriere Della Sera, Gazzetta Dello Sport, 2008, Fabio Licari. 2008
  9. ^ Biancaneve i quaderni del fumetto italiano, Paolo Ferriani editore 1988
  10. ^ Roban Gubern,il Fumetto,De Agostini.1976
  11. ^ L'arte di Leone Frollo, Glittering images, edizioni d'essai. 1990
  12. ^ (FR) Il était une fois... Biancaneve, su Elvifrance (archiviato il 3 aprile 2023).
  13. ^ Tentori e Giovannini, p. 71.
  14. ^ Vintagerotika, ( Sexy Pocket all'italiana), Luca Laca Montagliani. Anexia, 2023.

Bibliografia modifica

Monografie e Saggi modifica

Articoli e Dossier modifica

Altri media modifica

Collegamenti esterni modifica