Black Widow Records

etichetta discografica italiana

La Black Widow Records è una casa discografica italiana, fondata a Genova da Massimo Gasperini nel 1990.[1] Il nome è un omaggio all'omonimo gruppo di rock progressivo.[2] L'etichetta è conosciuta nell'underground per aver rispolverato artisti e gruppi misconosciuti dell'ambiente progressive, psichedelico, heavy metal, hard rock e sperimentale degli anni settanta, in alcuni casi portandoli a riprendere l'attività dopo molti anni.[2] Dopo un inizio come negozio di dischi usati e da collezione cominciò a pubblicare produzioni proprie, comprendenti sia nuove uscite di gruppi contemporanei che la pubblicazione di opere musicali, rimaste del tutto inedite o molto rare, degli anni passati.[2]

Black Widow Records
StatoBandiera dell'Italia Italia
Fondazione1990
Fondata daMassimo Gasperini
Sede principaleGenova
SettoreMusicale
Prodottiprogressive rock, rock psichedelico, heavy metal, doom metal, hard rock
Sito webwww.blackwidow.it/

La produzione discografica modifica

Le produzioni dell'etichetta ligure hanno spesso interessato un contesto rock progressivo, fra cui si possono citare realtà importanti come Delirium, Latte e Miele, Jacula e Antonius Rex, il Tempio delle Clessidre, Il Cerchio d'Oro, Sophya Baccini, Il Segno del Comando, Malombra, la Universal Totem Orchestra e i progetti di Paolo Negri quali i Wicked Minds e i G.O.L.E.M..

La prima uscita targata Black Widow è stata l'album di debutto omonimo dei Crystal Phoenix, one woman band piemontese tra rock progressivo, folk, epic metal, doom ed heavy metal classico, ristampato in quanto di difficile reperibilità, seguito immediatamente da un LP contenente materiale raro dei Men of Lake, dal titolo Looking for the Sun, per poi dare finalmente alle stampe la prima produzione propria: l'esordio omonimo dei genovesi Malombra.[3] Da allora nel catalogo sono comparse altre produzioni heavy & doom metal, come Pentagram, L'Impero delle Ombre[2], Abysmal Grief, Bedemon,[4][5] sinfoniche (Dunwich), la psichedelia dei californiani Spirits Burning e il folk di Gian Castello.

Nell'autunno del 2011 l'etichetta genovese ha pubblicato un vecchio album italiano inedito, registrato dai toscani Spettri nel 1971 ma mai pubblicato in precedenza.[6] Successivamente alla sua pubblicazione, la band è rientrata in attività, producendo nuovo materiale per conto della stessa Black Widow,[2] fino alla morte di Vincenzo Ponticiello, sopraggiunta a causa del COVID-19.[7][8] Qualcosa di simile era avvenuto qualche anno prima anche con gli statunitensi Bedemon che, ormai sciolti da decenni e avendo subìto, nel 2002, la scomparsa del chitarrista originario, si riformarono durante gli anni 2000 e, dopo la pubblicazione da parte della Black Widow della raccolta Child of Darkness: From the Original Master Tapes, contenente brani registrati negli anni '70 (ma del tutto inediti), registrarono e pubblicarono poi il loro primo album nel 2012.[9]

La Black Widow distribuisce in esclusiva le uscite della Blood Rock Records, piccola casa discografica genovese.

Note modifica

  1. ^ Eduardo Vitolo, Sub Terra, 2012, p.71.
  2. ^ a b c d e Aleksey Evdokimov, Black Widow Records Interview - It's Psychedelic Baby Magazine, su psychedelicbabymag.com, Psychedelic Baby Magazine, 15 gennaio 2020. URL consultato il 20 giugno 2020.
  3. ^ Catalogo
  4. ^ Greg Prato, Child of Darkness - Bedemon | Overview, All Music Guide. URL consultato il 10-01-2021.
  5. ^ Child of Darkness su Discogs
  6. ^ Addio a Vincenzo Ponticiello, anima di Spettri e Dennis & The Jets - Controradio, http://www.controradio.it, 21 aprile 2020.
  7. ^ Michele Manzotti, Rock in lutto per la scomparsa di Vincenzo Ponticiello, [http://www.lanazione.it Tutte le ultime notizie in tempo reale dalla Toscana e dall'Umbria], 21 aprile 2020. URL consultato il 10-01-2021
  8. ^ Fulvio Paloscia, Firenze coronavirus: è morto Vincenzo Ponticiello, anima dei Dennis & the Jets, firenze.repubblica.it, 21 aprile 2020. URL consultato il 10-01-2021.
  9. ^ The Saddest of Anniversaries, bedemon.com URL consultato il 12-01-2021

Bibliografia modifica

  • Eduardo Vitolo, Sub Terra. Rock estremo e cultura underground in Italia. 1977-1998, Tsunami Edizioni, 2012, pp.71-77, ISBN 9788896131411.
  • Antonello Cresti, Solchi Sperimentali Italia, CRAC Edizioni, 2015, pp.473-475, ISBN 978-88-97389-24-8.
  • Daniele Follero, Luca Masperone, La storia di Hard Rock ed Heavy Metal, Hoepli, 2021, pp.464-465.

Collegamenti esterni modifica