Blinisht

villagio albanese

Blinisht è una frazione del comune di Alessio in Albania (prefettura di Alessio).

Blinisht
frazione
Blinishti
Blinisht – Veduta
Blinisht – Veduta
Veduta con il monte Mali i Shitës sullo sfondo
Localizzazione
StatoBandiera dell'Albania Albania
PrefetturaAlessio
ComuneAlessio
Amministrazione
Amministratore localeLuiza Marku[1]
Territorio
Coordinate41°53′N 19°38′E / 41.883333°N 19.633333°E41.883333; 19.633333 (Blinisht)
Altitudinem s.l.m.
Abitanti5 776[3] (cens. 2019)
Altre informazioni
Cod. postale4505[2]
Fuso orarioUTC+1
TargaLE
Nome abitantiblinishtor
Cartografia
Mappa di localizzazione: Albania
Blinisht
Blinisht

Fino alla riforma amministrativa del 2015 era comune autonomo, dopo la riforma è stato accorpato, insieme agli ex-comuni di Balldren, Dajç, Kallmet, Kolsh, San Giovanni di Medua, Shënkoll, Ungrej e Zejmen a costituire la municipalità di Alessio.

Geografia fisica modifica

Il comune di Blinisht è situato sopra una collina e attorniato da una vasta pianura che a sua volta è circondata da montagne.

Toponimo modifica

Il nome di Blinisht si pensa che derivi dalla pianta di Bli (tiglio), per cui blinisht è come dire terreno dove cresce il tiglio.

Storia modifica

La regione, fra i più antichi insediamenti dei Balcani, è stata abitata dalle antiche tribù illire.

Nel 1345, dalla divisione dell'Impero serbo, nacquero tre famiglie potenti che dominarono tutta la regione di Lezha, le famiglie erano: Balshajt, Blinishtët e Dukagjinajt. I Blinishtajt erano governatori della valle di Zadrima, vicino Lezha, con sede a Blinisht. Il capostipite di questa famiglia era Vladimir Blinishti. Essendo contrario all'occupazione di Carlo I, re di Brindisi, fu preso e incarcerato a Brindisi. Questo portò alla perdita di tutte le ricchezze della famiglia Blinishti, ma questo durò fino al 1305, quando Filippo di Taranto, nipote di Carlo I, perdonò la famiglia Blinishti e le restituì le terre. Egli diede a Guljelm Blinishti (Guglielmo Bliniscti), nipote di Vladimir Blinishti, il grado di Marashall i Arbëris ("Maresciallo di Arbëria"). Negli anni successivi nella storia non si sente più parlare di questa famiglia.

Nei secoli questa zona, Zadrima, ha dato importantissimi contributi alla liberazione dell'Albania, alla letteratura albanese

A Blinisht è stata aperta anche una delle prime scuole in Albania, che risale all'anno 1628. Questa scuola fu aperta e diretta dai Francescani sotto la direzione di Roma e di propaganda fide, organizzazione della Santa Sede, la quale in quel tempo era impegnata a difendere la cultura cristiana opponendosi a quella islamica imposta forzatamente dell'Impero ottomano. All'inizio le lezioni in questa scuola erano soltanto in lingua latina. Qui studiavano i clerici albanesi, i quali dopo gli studi a Blinisht viaggiavano verso l'Italia per compiere gli studi superiori nelle università italiane. Dopo diversi anni la direzione della scuola, notando gli scarsi risultati delle lezioni in lingua latina, decise di fare lezioni solo in lingua albanese.

Località modifica

Il comune era formato dall'insieme delle seguenti località:[4]

  • Blinisht
  • Troshan
  • Fishtë
  • Krajnë
  • Piraj
  • Baqël
  • Kodhel

Religione modifica

A Blinisht ha sede la missione cattolica Daniel Dajani fondata nel 1993 da don Antonio Sciarra, parroco a Blinisht dal 1992 alla sua morte nel 2012, che opera principalmente proprio nell'ampio territorio di Blinisht.

Nel marzo 2006 è stata consacrata, con solenne celebrazione, la chiesa dedicata ai "Martiri albanesi". Blinisht, con tutti i suoi vicini villaggi, spicca per le vocazioni alla vita consacrata e sacerdotale.

Note modifica

  1. ^ (SQ) Amministratori del comune di Alessio, su lezha.gov.al (archiviato dall'url originale il 23 marzo 2020).
  2. ^ CAP prefettura di Alessio, su geopostcodes.com. URL consultato il 2 aprile 2010.
  3. ^ (SQ) Population and housing Census 2019 (PDF), su lezha.gov.al (archiviato dall'url originale il 29 novembre 2020).
  4. ^ Elenco località, su aac-al.org. URL consultato il 31 agosto 2010 (archiviato dall'url originale il 3 marzo 2012).
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