Boleslao V di Polonia

sovrano polacco

Boleslao V il Casto (in polacco Bolesław Wstydliwy; 21 giugno 12267 dicembre 1279) fu un sovrano della Polonia dal 1243 al 1279.

Boleslao V
Boleslao V, opera di Jan Matejko
Granduca di Polonia
In carica1243 –
1279
PredecessoreCorrado I
SuccessoreLeszek II
Nascita21 giugno 1226
Morte7 dicembre 1279 (53 anni)
DinastiaPiasti
PadreLeszek I
ConiugeCunegonda

Boleslao era il figlio di Leszek I di Polonia. Diversi anni dopo la morte di Enrico II nella battaglia di Legnica (1241), divenne principe a Cracovia, e di conseguenza il principe più importante e influente nella Polonia frammentata.

Sposò Cunegonda (Kinga), figlia del re d'Ungheria Béla IV. Secondo le cronache medievali, il matrimonio non fu mai consumato poiché Kinga, estremamente devota, era avversa a onorare gli obblighi matrimoniali. Dapprima Boleslao tentò di farle cambiare idea, ma vista la sua ferrea morale, fu obbligato a rinunciare e ad accettare la situazione; inoltre le sue convinzioni religiose gli impedivano di cercarsi un'amante. Da qui è nato l'epiteto "il Casto" o "il Timido".[1]

A partire dal 1257, durante il regno di Boleslao V, fu avviata la ricostruzione della città di Cracovia, che era stata distrutta nel 1241 dai Tartari durante la prima invasione della Polonia. Nel 1259, la Polonia dovette fronteggiare la seconda invasione dei Tartari, mentre Sandomierz, Cracovia e altre città furono invase dalle forze comandate da Nogai Khan.

Ascendenza modifica

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Boleslao III di Polonia Ladislao Ermanno di Polonia  
 
Giuditta di Boemia  
Casimiro II di Polonia  
Salomea di Berg Enrico di Berg  
 
Adelaide di Mochental  
Leszek I di Polonia  
Corrado II di Znojmo Luitpoldo di Znojmo  
 
Ida d'Austria  
Elena di Znojmo  
Maria di Serbia Uroš I di Serbia  
 
Anna Diogenissa  
Boleslao V di Polonia  
Jaroslav II Izjaslavič Izjaslav II di Kiev  
 
Agnese di Franconia  
Ingvar di Kiev  
Richeza di Boemia Vladislao II di Boemia  
 
Gertrude di Babenberg  
Grzymislawa di Luck  
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Note modifica

  1. ^ Cunegónda, beata, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.

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