Bracciano

comune italiano

Bracciano è un comune italiano di 18 389 abitanti della città metropolitana di Roma Capitale nel Lazio, in posizione dominante sull'omonimo lago detto anche lago Sabatino.

Bracciano
comune
Bracciano – Stemma
Bracciano – Bandiera
Bracciano – Veduta
Bracciano – Veduta
Panorama di Bracciano
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Lazio
Città metropolitana Roma
Amministrazione
SindacoMarco Crocicchi (centro-sinistra) dal 18-10-2021
Data di istituzione1696
Territorio
Coordinate42°06′N 12°11′E / 42.1°N 12.183333°E42.1; 12.183333 (Bracciano)
Altitudine280 m s.l.m.
Superficie143,06 km²
Acque interne27,62 km² (19,31%)
Abitanti18 389[1] (31-7-2023)
Densità128,54 ab./km²
FrazioniPisciarelli, Castel Giuliano, Sambuco, Vicarello, Vigna di Valle.
Comuni confinantiAnguillara Sabazia, Cerveteri, Manziana, Tolfa, Trevignano Romano, Bassano Romano (VT), Oriolo Romano (VT), Sutri (VT)
Altre informazioni
Cod. postale00062
Prefisso06
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT058013
Cod. catastaleB114
TargaRoma
Cl. sismicazona 3B (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona D, 1 786 GG[3]
Nome abitantibraccianesi
Patronosan Sebastiano
Giorno festivo20 gennaio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Bracciano
Bracciano
Bracciano – Mappa
Bracciano – Mappa
Posizione del comune di Bracciano nella città metropolitana di Roma Capitale
Sito istituzionale

Geografia fisica modifica

Territorio modifica

 
Cartello di ingresso a Bracciano

Situato nel cuore della Tuscia Romana, Bracciano sorge sulle alture dei Monti Sabatini, più precisamente sulla cresta occidentale dall'antico vulcano Sabatino, da cui si è originato il lago di Bracciano. Parte del territorio comunale prospiciente il lago ricade nel parco naturale regionale di Bracciano-Martignano.

Clima modifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Stazione meteorologica di Bracciano Vigna di Valle.

Storia modifica

Probabilmente le origini dell'insediamento urbano risalgono al X secolo. Dalla fine del IX secolo i saraceni iniziarono le loro incursioni nel territorio, saccheggiando e diffondendo insicurezza e paura tra le popolazioni. I grandi proprietari terrieri costruirono fortificazioni e castelli e molti contadini trasferirono la loro residenza all'interno delle aree fortificate, chiamate castrum. I proprietari diventarono di fatto i signori dei borghi che andavano formandosi.

Il nome "Castrum Brachiani", che risulta nei documenti fino al XV secolo, evidenzia l'origine fortificata del luogo. Verso la fine dell'XI secolo il territorio di Bracciano divenne proprietà della famiglia dei Prefetti di Vico, che trasformò la preesistente torre in una rocca e realizzò nuove fortificazioni. Il nome di Braccio è probabilmente legato a quello della città. Il condottiero aveva costruito molte piccole strutture fortificate nei territori da lui controllati. Esse erano dette "Casa di Braccio". Sono caratterizzate da posizioni strategiche e fuori dei centri abitati (Todi, Cascia…). Il cognome Fortebraccio fu assunto solo più tardi per distinguere il suo ramo dagli altri rami: Bracci (io appartengo a quella famiglia, dice). Il braccio vestito di rosso è infatti lo stemma della famiglia Bracci di Firenze e Montepulciano, già dal '300. La riconciliazione con Martino V nel 1418 a Firenze, permette la cessione della struttura al Papa e la successiva donazione all'Orsini (1419) che militava nelle forze di Braccio. A suggellare l'amicizia tra i due condottieri lo stemma del braccio che regge la rosa. Lo stemma che Braccio assumerà (un montone nero su campo d'oro) non vi compare perché successivo ai fatti.

Nel 1419 papa Martino V cedette il feudo per un triennio in vicariato ad un ramo della famiglia Orsini, quello di Tagliacozzo. Da allora il modesto borgo di pescatori ed agricoltori legò il suo destino ad una più potenti famiglie baronali del tempo, trasformandosi in una fiorente cittadina. Il castello, mirabile opera di architettura militare e civile dell'epoca, è diventato il più caratteristico simbolo di Bracciano. Sull'omonimo lago si affacciano altri due paesi (Anguillara Sabazia e Trevignano). Una leggenda narra che sotto le acque del lago di origine vulcanica esista una parte della città sommersa; la parte emersa sarebbe stata denominata Bracciano in seguito alla forma presa.

 
Comune di Bracciano, piazza IV Novembre.

La trasformazione della rocca dei Vico in quello che diverrà il maestoso castello attuale fu voluta da Napoleone Orsini nel 1470 e da suo figlio, Virginio.

Nel 1481 il castello ospitò papa Sisto IV, in fuga dalla peste che devastava la città di Roma. Nel 1485 le truppe papali guidate da Prospero Colonna devastarono e saccheggiarono il castello. Risalgono agli anni novanta del Quattrocento gli affreschi del castello realizzati dalla scuola di Antoniazzo Romano. Nel 1548 il dominio degli Orsini si estese fino ad Anguillara. Per difendere la città gli Orsini fecero costruire, probabilmente intorno al 1480, una nuova cinta muraria intorno al borgo, ancora oggi in gran parte esistente, nella quale fu compreso il convento di Santa Maria Novella (posto allora fuori porta). Si accedeva alla città da due porte principali dotate di ponte levatoio.

Nel 1494 il castello offrì ospitalità al re di Francia Carlo VIII ed alle sue truppe in marcia verso Napoli. Tale circostanza comportò la scomunica di Gentil Virginio Orsini, che era uno dei capi delle truppe aragonesi alleate del papa contro i francesi. Papa Alessandro VI Borgia mosse guerra allo stato Orsini assediando nel 1496 anche Bracciano. Fu in quell'occasione che fu edificato al margine est delle mura un nuovo bastione, detto della sentinella, divenuto oggi un panoramico belvedere sul lago e sui monti circostanti. L'assedio delle truppe pontificie non poté nulla contro le mirabili fortificazioni del castello e del borgo; dopo qualche mese di assedio le truppe papali lasciarono Bracciano per spostarsi nel viterbese, sui monti Cimini, dove furono definitivamente sconfitte dagli Orsini nella battaglia di Soriano.

Dall'archivio della Società romana di storia patria:

Gli Orsini acquistarono Bracciano da Manfredo di Vico, nel 1290 (come dote delle figlia Giovanna in sposa a Giovanni o Giacomo Orsini), erano presenti all'atto per la porzione di ognuno nº15 discendenti dei Vico e secondo una regola germanica con madri e mogli.

Don Eugenio Gamurrini Cassinese nel 1671 scriveva:

[…] di Tagliacozzo per mancamento di linea mascolina, e volere dell'ultimo possessore, pervenne in Carlo, uno dei figlioli di Giovanni Orsini chiamato il Senatore, il quale comprò da' Castelli Prefetti di Vico la Terra di Bracciano posta sopra il Lago, anticamente chiamato Sabatino […]

il Gamurrini conosceva il cognome dei Vico Castelli ancor oggi molti scrittori brancolano nel buio.[poco chiaro]

Braccio o Fortobraccio Orsini figlio di Giovanni o Giacomo Orsini e Giovanna figlia di Manfredo dei Prefetti di Vico Braccio o Fortebraccio († ante 1310 o post 1304), Nobile Romano, Signore di Sant'Angelo, Apollonio, Palmarolo e Torre Merlata dal 3-4-1282 dopo le divisioni con i fratelli, tenne indiviso con questi il dominio sulla parte superiore di Vicovaro; Consignore di Riofreddo e Monte Sant'Elia dal 1296, Consignore di San Vito e Pisciano dal 1297, Senatore di Roma nel 1310. Braccio Orsini prese il nome da Bracciano o lo diede, Giavanni o Giacomo Orsini e Giovanna Vico ebbero 10 figli, Napoleone II, Braccio o Fortobraccio, Giovanna, Leandro, Giovanni, Orso, Francesco, Porcello, Giacoma, Angelo.

Il Ducato modifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Ducato di Bracciano.

Nel 1560 Paolo Giordano I Orsini ricevette dal papa Pio IV l'investitura di duca di Bracciano e i suoi eredi amministrarono il feudo fino al 1696. Bracciano conobbe in tale periodo un forte sviluppo economico a seguito delle nuove attività economiche impiantate dal duca, come la lavorazione del ferro e dello zolfo e la lavorazione degli arazzi (da cui la via dell'Arazzeria, nel borgo medievale), rese possibili grazie all'abbondante disponibilità di acqua che proveniva da un acquedotto fatto costruire nel 1573-75 dal duca. L'acquedotto attingeva dalle sorgenti della Fiora; sulla sorgente all'origine dell'acquedotto fu edificata una cappella, Santa Maria della Fiora, ancora esistente allo stato di rudere. Il paese, grazie allo sviluppo economico, aveva nel 1575 settecento famiglie, quindi presumibilmente 3.000-3.500 abitanti.
Le difficoltà economiche degli Orsini portarono alla vendita di Bracciano e del rango ducale, che furono acquistati nel 1696 dalla famiglia Odescalchi, alla quale tuttora appartiene il castello.

Epoca moderna modifica

Nel 1803 il Ducato fu venduto da Livio II Odescalchi, in difficoltà economiche, alla famiglia Torlonia. Anni dopo, nel 1848, il nipote Livio III Odescalchi lo riacquistò con la dote della moglie, la principessa polacca Sofia Branicka.

Nel 1894 venne inaugurata la Ferrovia Roma-Viterbo, transitante per Bracciano. Il 9 agosto 1910 la Scuola d'Artiglieria da Fortezza venne stabilita a Bracciano, ove già dal 1894 esisteva un poligono di tiro e nel 1920 divenne Scuola Centrale di Artiglieria. Trasferita nel 1925 a Civitavecchia, nel 1945 fece definitivamente ritorno a Bracciano, col nome di Reggimento di Addestramento di Artiglieria, cambiato l'anno successivo in quello di Scuola di Artiglieria. Nel settembre del 1943 la zona fu teatro di vari combattimenti tra reparti del Regio Esercito e forze di occupazione tedesche a seguito dell'Armistizio di Cassibile. Durante gli scontri perse la vita, tra gli altri, Udino Bombieri, ricordato oggi da un monumento a lui dedicato posto nei pressi del luogo del combattimento.

 
Lo stemma comunale in una lastra degli anni cinquanta conservata al Museo Civico.

Simboli modifica

Lo stemma comunale è stato riconosciuto con regio decreto del 3 maggio 1940.[4]

«D'azzurro, al destrocherio vestito di verde, tenente una rosa di rosso, gambuta e fogliata pure di verde. Ornamenti esteriori da Comune.»

Il braccio piegato che impugna una rosa è il simbolo di Bracciano almeno dal XVI secolo. L'origine dello stemma risale al condottiero perugino Braccio da Montone della casata Bracci, proprietario del castello di Bracciano: costui consegnò il feudo di Bracciano al suo sottoposto Orsini dietro richiesta del Papa. Braccio da Montone mise lo stemma della sua famiglia con il braccio che tiene una rosa (simbolo degli Orsini) come simbolo che avrebbe protetto la famiglia Orsini. Lo stemma del braccio che impugna una rosa in campo azzurro fu adottato nel 1870, dopo l'annessione all'Italia: durante il fascismo, fu inserito nella parte superiore dello stemma il fascio Littorio, eliminato dopo la caduta del regime.

Il gonfalone è un drappo partito di rosso e di azzurro.

Monumenti e luoghi d'interesse modifica

 
Facciata del Duomo di Santo Stefano.
 
Veduta del Castello dalla Piazza Principale.
 
Facciata del castello da sotto le mura.
 
Veduta della Sentinella.
 
Panorama visto dalla Sentinella.
 
Palazzo Patrizi - Castel Giuliano

Architetture religiose modifica

Duomo di Santo Stefano modifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Duomo di Santo Stefano (Bracciano).

Il Duomo di Santo Stefano Protomartire è il principale luogo di culto del paese. Costruito nel XIII secolo, è stato più volte restaurato sino alla prima parte del '600, periodo nel quale il rifacimento della facciata ha fatto assumere al Duomo le sembianze attuali. Inizialmente nata come chiesa privata della famiglia Orsini, dopo la cessione agli Odescalchi diviene il centro della vita religiosa della cittadina. Ospita un museo contenente vari cimeli religiosi appartenuti alla comunità ecclesiastica locale. Tra il 2010 e il 2015 subisce alcuni interventi di restauro esterni.

Chiesa di Santa Maria Novella modifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Chiesa di Santa Maria Novella (Bracciano).

Altre modifica

  • Chiesa di San Lorenzo, Pisciarelli
  • Chiesa della Visitazione
  • Chiesa di San Sebastiano
  • Chiesa della Misericordia
  • Chiesa di Santa Maria del Riposo
  • Chiesa di San Filippo Neri
  • Chiesa di San Rocco

Architetture militari modifica

Castello Orsini-Odescalchi modifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Castello Orsini-Odescalchi.

Il Castello, costruito dalla famiglia Orsini e successivamente rilevato dagli Odescalchi, domina la cittadina e il lago sottostante. È stato costruito nel XV secolo ed ha una forma pentagonale ai cui vertici si ergono delle torri a forma circolare. La struttura originaria di forma rettangolare, risalente al 1200, è rimasta pressoché intatta all'interno della struttura rinascimentale. Il castello conserva al suo interno un'ampia collezione di armi da taglio e da sparo, nonché una collezione di armature e varie opere pittoriche. La struttura è visitabile ed utilizzata per ospitare eventi e ricevimenti.

Altre modifica

  • Mura medioevali e rinascimentali
  • Sentinella

Architetture civili modifica

 
Palazzo Patrizi, Castel Giuliano.

Altro modifica

  • Fontana del Palazzo Comunale
  • Piazza Primo Maggio
  • Piazza Mazzini

Aree naturali modifica

Geografia antropica modifica

Il territorio di Bracciano è suddiviso storicamente in quattro Rioni, corrispondenti alle zone abitate del centro cittadino più antiche, in alcune zone abitative (Bracciano Nuova, Rinascente, Montebello e il Lungolago) e nelle Frazioni.

Rioni modifica

La tradizione cittadina applica una divisione rionale alle varie zone abitate del centro storico di Bracciano. Nel corso del 1900 la geografia rionale si è andata a modificare varie volte, ma è solo nel 1966 che i rioni acquisirono dei confini ben precisi all'interno della cittadina grazie all'istituzione del "Torneo dei Rioni", competizione calcistica alla quale annualmente i rioni si scontrarono per circa un ventennio. Storicamente i Rioni braccianesi sono: Monti, Borgo, Stazione e Cartiere.

Rione Monti modifica

Il Rione Monti coincide con l'intero centro storico medievale della cittadina. Risulta essere il più antico Rione, presente legalmente come associazione dal 1972.[5]

Rione Borgo modifica

Il Rione Borgo è invece l'area abitata realizzata appena all'esterno della cinta muraria rinascimentale e che coincide, quindi, con lo spazio abitato costruito tra la fine del XVIII secolo e l'inizio del XX secolo.

Frazioni modifica

Le frazioni riconosciute storicamente all'interno del comune sono Vicarello, Pisciarelli, Vigna di Valle, Castel Giuliano e Sambuco.

Società modifica

Evoluzione demografica modifica

Abitanti censiti[6]

Etnie e minoranze straniere modifica

Al 31 dicembre 2022 la popolazione straniera era di 1.750 abitanti, pari al 9,45% della popolazione.[7]

Istituzioni, enti e associazioni modifica

Base Scout di Bracciano modifica

A Bracciano ha sede una delle basi scout più importanti d'Italia, e la più antica dopo quella di Colico.

La base ha una superficie di 2,4 ettari, e si trova lontano dal centro abitato, a 500 m dal lago di Bracciano, vicino al bosco "La Piantata", all'interno del Parco naturale regionale di Bracciano-Martignano. Ha spazio sia per tende che per dormire al coperto.

Il primo a parlare dell'apertura di un campo scuola Gilwell a Bracciano fu Gino Armeni, negli anni cinquanta. Nel 1954 l'Associazione Scouts Cattolici Italiani (ASCI) lanciò una pubblica sottoscrizione, che permise l'acquisto della base nel 1957, sotto la presidenza di Salvatore Salvatori. La base fu inizialmente utilizzata per campi di formazione capi, ma ben presto fu usata anche per campi di specializzazione ed altre attività. Nel 1975 vi si tenne il primo Consiglio Generale dell'Associazione Guide e Scouts Cattolici Italiani (AGESCI) che l'anno prima aveva preso il posto dell'ASCI.[8]

La vicinanza col lago consente anche attività di scautismo nautico, ed infatti in questa base scout si sono tenuti i Campi Nazionali Nautici del 1993 e del 2001.[9]

Cultura modifica

Istruzione modifica

Biblioteche modifica

A Bracciano vi è una sola biblioteca comunale, situata in Piazzale dei Pasqualetti.

Scuole modifica

  • Liceo Scientifico, Classico e Linguistico Statale "Ignazio Vian"[10]
  • Istituto Tecnico Statale "Luca Paciolo"[11]
  • Istituto Tecnologico Paritario "Salvo D'Acquisto"[12]

Musei modifica

  • Museo civico di Bracciano, situato nel chiostro degli agostiniani in via Umberto I, nei pressi del castello. Raccoglie diversi manufatti storici appartenenti a Bracciano.
  • Collezione di pezzi d'artiglieria, uniformi, cimeli e parti d'equipaggiamento del Comando Artiglieria (visitabile gratuitamente in occasione di Caserme Aperte e manifestazioni consimili) in via Principe di Napoli.
  • Museo storico dell'Aeronautica Militare, situato a Vigna di Valle. Contiene aerei di ogni genere, utilizzati dall'Aeronautica Militare e da altre forze aeree di tutto il mondo.
  • Museo delL'Opera del Duomo di Bracciano, dove sono conservati dipinti e cimeli d'arte sacra.
 
Mura del Castello.

Media modifica

Bracciano è stata il set di molti film e serie TV, tra i quali:

Infrastrutture e trasporti modifica

Presso la frazione di Vigna di Valle, lungo la sponda del Lago di Bracciano, nel 1908 venne inaugurato l'aeroporto di Bracciano-Vigna di Valle che risulta la più antica infrastruttura aeroportuale italiana[13] e che dal 1977 ospita il Museo storico dell'Aeronautica Militare.

Ferrovie modifica

Nel territorio braccianese sono presenti 2 stazioni/fermate, entrambi posizionate lungo la Ferrovia Roma-Capranica-Viterbo.

  • Bracciano: si trova alle porte del centro storico, è un capolinea di notevole importanza per la linea, in quanto segna l'inizio della frequenza dei treni in direzione di Roma ogni 30 minuti.
  • Vigna di Valle: serve l'omonima frazione, a differenza della stazione principale di Bracciano, offre una frequenza dei treni dimezzata.

Porti modifica

Bracciano è collegata ad Anguillara Sabazia e Trevignano Romano anche per mezzo della motonave Sabazia II, gestita dal Consorzio Lago di Bracciano.[14]

Mobilità urbana ed extraurbana modifica

La cittadina è servita dalle linee autobus della Cotral.

Trasporto pubblico locale modifica

è gestito da cilia italia S.R.L. (gruppo RATP)

Attualmente il servizio è costituito da 13 linee. tutte partono e terminano la corsa al capolinea Pasqualetti.

Amministrazione modifica

Sindaci eletti dal Consiglio comunale (1946-1994)[15][16][17][18][19][20]
Nominativo Partito Mandato Elezione
Inizio Fine
  Alfredo Mancini Democrazia Cristiana 10 gennaio 1989 7 agosto 1989
  Massimo Virgilio
(Commissario prefettizio)
7 agosto 1989 3 gennaio 1990
  Alfredo Mancini Democrazia Cristiana 3 gennaio 1990 9 luglio 1991
  Fiorenzo Bergodi Democrazia Cristiana 9 luglio 1991 31 marzo 1992
  Pietro Stefanelli Democrazia Cristiana 22 giugno 1992 31 marzo 1993
  Patrizia Riccioni Partito Socialista Italiano 26 marzo 1993 22 ottobre 1993
  Raffaele Campogiani
(Commissario prefettizio)
22 ottobre 1993 13 giugno 1994
Sindaci eletti direttamente dai cittadini (dal 1994)[21][22][23][24][25][26][27][28][29][30][31]
Nominativo Partito Mandato Elezione
Inizio Fine
  Giuliano Sala Lista Civica di Centro-Sinistra Progressisti 13 giugno 1994 24 maggio 1998 Elezione 1994
Liste Civiche di Centro-Sinistra 24 maggio 1998 25 maggio 2002 Elezione 1998
  Enzo Negri Casa delle Libertà 25 maggio 2002 1º maggio 2006 Elezioni 2002
  Patrizia Riccioni

(Vicesindaco)

Casa delle Libertà 2 maggio 2006 12 febbraio 2007
  Raffaele Bonanno

(Commissario prefettizio)

13 febbraio 2007 27 maggio 2007
  Giuliano Sala Lista civica di Centro-sinistra

Unione Democratica

28 maggio 2007 6 maggio 2012 Elezione 2007
6 maggio 2012 30 novembre 2015 Elezione 2012
Alessandra de'

Notaristefani di Vastogirardi

(Commissario prefettizio)

1º dicembre 2015 19 giugno 2016
  Armando Tondinelli Liste civiche di Centro-destra

PATTO PER BRACCIANO, NOI PER TONDINELLI

19 giugno 2016 18 ottobre 2021 Elezione 2016
Marco Crocicchi Liste civiche di Centro-sinistra

UNA COSTITUENTE PER BRACCIANO, BRACCIANO ORA CAMBIA

18 ottobre 2021 in carica Elezione 2021

Linea temporale modifica

Gemellaggi modifica

Inoltre, il comune di Bracciano, intrattiene accordi con:

Sport modifica

Atletica leggera modifica

  • Atletica Sabatina.[32]

Badminton modifica

  • A.S.D. Bracciano Badminton

Calcio modifica

Sport Natatori modifica

  • S.S.D. Athena Sporting Club, Nuoto, Pallanuoto, Salvamento, Sincronizzato. fondata nel 2013

Pallacanestro modifica

  • A.S.D. Bracciano Basket che nel 2019-2020 milita nel campionato maschile di Serie D.[33]

Pallavolo modifica

  • A.S.D. Bracciano Volley

Impianti sportivi modifica

  • Lo Stadio Massimiliano Vergari ha una capienza di circa 500 spettatori, una pista da atletica di 400 metri ed un campo da calcio in erba. Nel gennaio 2018,viene definitivamente chiuso.
  • Palazzetto dello sport Aldo Starnoni ha una capienza di 266 spettatori.
  • Campo da equitazione a prato pianciano.
 
Bracciano ed il castello sullo sfondo.

Note modifica

  1. ^ Bilancio demografico mensile anno 2023 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Bracciano, decreto 1940-05-03 DCG, riconoscimento di stemma, su Archivio Centrale dello Stato, Ufficio araldico - Fascicoli comunali, busta 188, fascicolo 2871.6.
  5. ^ Copia archiviata, su old.braccianorionemonti.it. URL consultato il 10 novembre 2018 (archiviato dall'url originale il 19 marzo 2017).
  6. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  7. ^ demo.istat.it, https://demo.istat.it/app/?i=P03&l=it.
  8. ^ Storia delle basi scout Agesci
  9. ^ Eventi storici dello scautismo nautico sul sito MASCI Emilia-Romagna
  10. ^ Ignazio Vian, su liceovian.gov.it. URL consultato il 3 gennaio 2020 (archiviato dall'url originale il 14 maggio 2019).
  11. ^ Luca Paciolo, su iisslucapaciolo.it. URL consultato il 2 luglio 2017 (archiviato dall'url originale il 17 luglio 2017).
  12. ^ Salvo D'Acquisto
  13. ^ aeronautica.difesa.it
  14. ^ Consorzio Lago di Bracciano
  15. ^ Alfredo Mancini, su amministratori.interno.gov.it.
  16. ^ Massimo Virgilio, su amministratori.interno.gov.it.
  17. ^ Fiorenzo Bergodi, su amministratori.interno.gov.it.
  18. ^ Pietro Stefanelli, su amministratori.interno.gov.it.
  19. ^ Patrizia Riccioni, su amministratori.interno.gov.it.
  20. ^ Raffaele Campogiani, su gazzettaufficiale.it.
  21. ^ Risultato delle elezioni amministrative del 12 giugno 1994, Archivio storico delle elezioni del Ministero dell'Interno, su elezionistorico.interno.gov.it.
  22. ^ Risultato delle elezioni amministrative del 24 maggio 1998, Archivio storico delle elezioni del Ministero dell'Interno, su elezionistorico.interno.gov.it.
  23. ^ Risultato delle elezioni amministrative del 26 maggio 2002, Archivio storico delle elezioni del Ministero dell'Interno, su elezionistorico.interno.gov.it.
  24. ^ Gazzetta Ufficiale, Serie n. 148 del 14 giugno 2006, Decreto presidente della Repubblica 14 giugno 2006, su gazzettaufficiale.biz.
  25. ^ Gazzetta Ufficiale, Serie n. 87 del 14 aprile 2007, Decreto presidente della Repubblica 28 marzo 2007, su gazzettaufficiale.biz.
  26. ^ Risultato delle elezioni amministrative del 27 maggio 2007, Archivio storico delle elezioni del Ministero dell'Interno
  27. ^ Risultato delle elezioni amministrative del 6 maggio 2012, Archivio storico delle elezioni del Ministero dell'Interno
  28. ^ Comune di Bracciano, Comunicazione nomina Commissario prefettizio, su halleyweb.com, 2 dicembre 2015.
  29. ^ Gazzetta Ufficiale, Serie n. 23 del 29 gennaio 2016, Decreto presidente della Repubblica 7 gennaio 2016, su gazzettaufficiale.biz.
  30. ^ Risultato delle elezioni amministrative del 5 giugno 2016, Archivio storico delle elezioni del Ministero dell'Interno
  31. ^ Risultato delle elezioni amministrative del 3 ottobre 2021, Archivio storico delle elezioni del Ministero dell'Interno
  32. ^ La società sul sito della Fidal (funzione cerca sulla mappa)
  33. ^ Il campionato regionale sul sito della FIP

Bibliografia modifica

  • AA.VV., Lago di Bracciano, Roma, 2005.
  • Ramella E., Quando i buoi tiravano il carro. L'Agro Braccianese ai tempi della meccanizzazione, Bracciano, Tuga Edizioni, 2016, ISBN 978-88-99321-07-9, OCLC 1016362368.
  • Cavallaro A., Tantillo M. A. e Siligato A. (a cura di), Bracciano e gli Orsini. Tramonto di un progetto feudale, in Il '400 a Roma e nel Lazio, vol. 4, Roma, De Luca edizioni d'arte, 1989 [1981], ISBN 9788878131996, LCCN 81189938, OCLC 889405002.

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