Broccolo romanesco

Variante della pianta del cavolo

Il broccolo romanesco è una cultivar di cavolo appartenente al gruppo botrytis[1]. I broccoli rientrano nel gruppo di piante di cui non vengono mangiate le foglie bensì le infiorescenze non ancora mature.

Broccolo romanesco
Origini
Luogo d'origineBandiera dell'Italia Italia
Dettagli
Categoriaortofrutticolo
SettoreProdotti vegetali
Dettagli dell'infiorescenza

Storia modifica

Questo broccolo è conosciuto in tutta la campagna romana da tempo remoto. Nel 1834 Giuseppe Gioacchino Belli, uno dei poeti in romanesco più noti ed importanti insieme a Trilussa, nel suo sonetto Er testamento der Pasqualino chiama l'ortolano "Torzetto" perché coltivava e vendeva i broccoli romaneschi[2].

Descrizione modifica

 
Broccolo romanesco nel campo

Il broccolo romanesco assomiglia ad un cavolfiore, ma è verde chiaro, ha una forma piramidale e tante piccole rosette disposte a spirale, rosette che riproducono la forma principale e si ripetono con regolarità. Ogni rosetta è composta da numerose rosette più piccole.

La forma è interessante perché mostra un aspetto frattale. Infatti l'infiorescenza ha una forma piramidale e lungo una spirale la stessa forma piramidale viene ripetuta più in piccolo e così via per un certo numero di livelli (autosomiglianza).

Proprietà nutritive modifica

Questo vegetale è formato per il 92% da acqua e presenta una piccola percentuale di fibre e proteine. Contiene, poi, alcuni sali minerali come potassio, calcio, magnesio e fosforo.

È ricco di antiossidanti e vitamine C, A e di quelle del gruppo B. Presenta inoltre usi terapeutici come cibo vermifugo, emolliente e antianemico.

Si registra anche la presenza degli isotiocianati[3].

Note modifica

  1. ^ (EN) Brassica oleracea L., su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 22 marzo 2021.
  2. ^ Er testamento der Pasqualino, su roma-gourmet.net.
  3. ^ Cavolo romano: proprietà, benefici e ricette, su tuttogreen.it.

Altri progetti modifica