Bubalus depressicornis

specie di animali della famiglia Bovidae

L'anoa di pianura (Bubalus depressicornis C. H. Smith, 1827) è un bovino indonesiano endemico dell'isola di Sulawesi. È strettamente imparentato con l'anoa di montagna, con il quale viene talvolta raggruppato dagli studiosi come un'unica specie[2].

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Anoa di pianura
Anoa di pianura (Bubalus depressicornis) nello zoo di Londra.
Stato di conservazione
In pericolo[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Mammalia
Ordine Artiodactyla
Famiglia Bovidae
Sottofamiglia Bovinae
Genere Bubalus
Specie B. depressicornis
Nomenclatura binomiale
Bubalus depressicornis
(C. H. Smith, 1827)
Anoa di pianura in un disegno del 1895.

Descrizione modifica

L'anoa di pianura misura circa 160–170 cm di lunghezza e 70–106 cm di altezza al garrese; con un peso che raggiunge i 150 kg nelle femmine e i 300 kg nei maschi, è uno dei bovini più piccoli. La sua coda non supera i 30 cm. Come si verifica anche per altri mammiferi delle foreste, l'anoa è più alto alla groppa che alle spalle; ciò gli consente di penetrare con facilità sotto ai rami e attraverso le macchie. Le corna dell'anoa, corte, diritte e appuntite, costituiscono delle armi offensive e difensive molto pericolose. La loro lunghezza va da 27 a 37 cm nel maschio, e da 18 a 26 cm nelle femmine; impiantate molto vicino alla parte superiore degli occhi, esse sono, alla base, di sezione triangolare. Le zampe sono corte e ricordano quelle dell'antilope; fornite di zoccoli arrotondati, hanno degli speroni cornei diretti all'indietro. Il colore del mantello è bruno scuro, ma spesso, nelle femmine, è più chiaro. Il mento a volte porta una piccola macchia bianca; la coda termina con un ciuffo di peli sottili. Il pelame è corto e di aspetto lanoso. Negli esemplari giovani il manto lanoso è particolarmente abbondante, mentre i vecchi maschi sono talvolta quasi glabri. Gli anoa giovani sono di un bruno rossiccio tendente al giallastro; il loro manto si scurisce man mano che crescono. L'anoa di pianura si distingue da quello di montagna per la coda più lunga, una diversa disposizione delle macchie bianche e le corna più lunghe[3].

Distribuzione e habitat modifica

La specie è endemica dell'isola indonesiana di Sulawesi, ed occupa un areale che si estende su circa 5000 km². Come indica il nome, abita nelle foreste di pianura. Si incontra anche in aree paludose e in passato veniva avvistato anche nelle zone costiere. Talvolta viene rinvenuto in zone montuose, a quote piuttosto elevate[1].

Biologia modifica

Questo bufalo «in miniatura» è erbivoro e si nutre di piante acquatiche, felci, erba, alberelli, frutti caduti, palme e zenzero. Come altri bufali, anch'esso ama sguazzare in pozze di acqua e fango; per ricavare i sali minerali di cui necessita, lecca dagli affioramenti di sale o beve l'acqua di sorgenti minerali o addirittura quella di mare[3].

Gli anoa di pianura conducono vita per lo più solitaria, ma le coppie costituite dalla madre con il piccolo sono piuttosto comuni e sono stati registrati anche piccoli gruppi composti da un massimo di cinque esemplari. Le ricerche effettuate indicano che i maschi sono territoriali, in quanto sono stati visti marcare gli alberi con le corna e grattare il suolo con gli zoccoli dopo aver urinato. Gli accoppiamenti possono avvenire in ogni periodo dell'anno e, dopo un periodo di gestazione di 275-315 giorni, le femmine partoriscono un unico piccolo[3].

Conservazione modifica

La popolazione di questo bovino è notevolmente diminuita rispetto al passato. Le principali minacce alla sua sopravvivenza sono la caccia e la distruzione dell'habitat, dovuta al prosciugamento delle aree palustri, allo sviluppo dell'agricoltura e alla deforestazione. Gli anoa vengono cacciati per la loro carne, che viene venduta nei mercati locali. Inoltre, il cranio e le corna vengono trasformati in trofei e souvenir o impiegati nella medicina tradizionale. Per questi motivi, la specie si è ritirata nelle aree di foresta più remote di Sulawesi. In natura, la popolazione attuale viene stimata a non più di 2500 unità, ma fortunatamente un discreto numero di esemplari è presente negli zoo di tutto il mondo. La IUCN colloca Bubalus depressicornis tra le specie in pericolo (Endangered)[1].

Note modifica

  1. ^ a b c (EN) Burton, J., Wheeler, P. & Mustari, A. 2016, Bubalus depressicornis, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Bubalus depressicornis, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
  3. ^ a b c Lowaland anoa on Ultimate Ungulate.

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

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