Bupivacaina

coppia di enantiomeri
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La bupivacaina è un anestetico locale amminoammidico,[2] scoperta nel 1957[3] e presente nella lista dei farmaci essenziali dell'Organizzazione mondiale della sanità.[4]

Bupivacaina
Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolareC18H28N2O
Massa molecolare (u)288.43 g/mol
Numero CAS36637-18-0
Numero EINECS253-911-2
Codice ATCN01BB01
PubChem2474
DrugBankDB00297
SMILES
CCCCN1CCCCC1C(=O)NC2=C(C=CC=C2C)C
Dati farmacocinetici
Emivita3,5 ore - 8 ore
Indicazioni di sicurezza
Simboli di rischio chimico
tossicità acuta
pericolo
Frasi H300+310+330
Consigli P260 - 264 - 280 - 284 - 301+310 - 302+350 [1]

Viene utilizzato in chirurgia e in odontoiatria, talvolta associato con un agente vasocostrittore per prolungarne la durata d'azione, come l'adrenalina o la noradrenalina.[2]

In genere inizia ad avere effetto entro 15 minuti e la sua durata di azione varia dalle 2 alle 8 ore.[2][5]

I possibili effetti collaterali includono sonnolenza, contrazioni muscolari, ronzio alle orecchie, alterazioni della vista, bassa pressione sanguigna e frequenza cardiaca irregolare.[2]

La bupivacaina è disponibile come farmaco generico e non è molto costosa.[2][6]

Struttura chimica modifica

Il gruppo aromatico e la catena idrocarburica sono collegate da un legame ammidico. Di conseguenza, gli anestetici ammino-ammidici sono più stabili e hanno meno probabilità di causare reazioni allergiche.

A differenza della lidocaina, la porzione amminica terminale della bupivacaina è un anello piperidinico.[7]

Farmacologia modifica

Farmacodinamica modifica

La bupivacaina si lega alla porzione intracellulare dei canali del sodio e blocca l'afflusso di sodio nelle cellule nervose, prevenendo la depolarizzazione. Senza depolarizzazione, non può verificarsi alcuna conduzione degli stimoli dolorosi.

Farmacocinetica modifica

Il tasso di assorbimento sistemico di bupivacaina e altri anestetici locali dipende dalla dose e dalla concentrazione del farmaco somministrato, dalla via di somministrazione, dalla vascolarizzazione del sito di somministrazione e dalla presenza o assenza di epinefrina nella preparazione.

  • Inizio dell'azione (via e dose-dipendente): 1-17 min
  • Durata dell'azione (via e dose-dipendente): 2-9 ore
  • Emivita: neonati, 8,1 ore, adulti: 2,7 ore
  • Tempo al picco della concentrazione plasmatica (per blocco periferico, epidurale o caudale): 30-45 min
  • Legame proteico: circa il 95%
  • Metabolismo: epatico
  • Escrezione: renale (6% invariato)

Usi modifica

La bupivacaina, come tutti gli anestetici locali è indicata nell'anestesia locale, regionale e locoregionale, incluse l'anestesia spinale, peridurale e caudale, blocco dei nervi periferici e dei nervi simpatici. Talvolta viene usato in combinazione con epinefrina per prevenire l'assorbimento sistemico e prolungare la durata dell'azione.

La formulazione allo 0,75% viene utilizzata nel blocco retrobulbare.

È l'anestetico locale più usato nell'anestesia epidurale durante il travaglio e nella gestione del dolore postoperatorio.[7]

Le formulazioni liposomiche di bupivacaina non sono più efficaci delle soluzioni semplici.[8][9]

Controindicazioni modifica

La bupivacaina è controindicata nei pazienti con reazioni di ipersensibilità alla bupivacaina o agli anestetici ammidici. È anche controindicata nell'anestesia regionale endovenosa per il rischio di assorbimento sistemico del farmaco con conseguente arresto cardiaco. La formulazione dello 0,75% è controindicata nell'anestesia epidurale durante il travaglio perché può dare arresto cardiaco refrattario.

La bupivacaina attraversa la placenta. Tuttavia, è approvato per l'uso in anestesia ostetrica. La bupivacaina viene escreta nel latte materno.

Effetti collaterali modifica

Le reazioni avverse da bupivacaina sono rare se viene somministrata in maniera corretta. La maggior parte delle reazioni sono causate dall'accelerato assorbimento nel sito di iniezione, dall'iniezione intravascolare involontaria o dalla lenta degradazione metabolica.

Fra gli effetti collaterali più frequenti ritroviamo fotofobia, nausea, vomito, disorientamento, orticaria. Raramente possono verificarsi reazioni allergiche. Gli effetti collaterali più severi sono rappresentati da cardiotossicità: rispetto ad altri anestetici locali, la bupivacaina è marcatamente cardiotossica.[10]

A basse concentrazioni il farmaco inibisce selettivamente le vie inibitorie corticali, causando sintomi di eccitazione neuronale. A concentrazioni plasmatiche più elevate, vengono inibite sia le vie inibitorie che quelle eccitatorie, causando depressione del SNC fino ad arrivare al coma. Concentrazioni plasmatiche più elevate comportano anche effetti cardiovascolari, anche se il collasso cardiovascolare può verificarsi anche con basse concentrazioni.[11] Gli effetti avversi sul SNC possono essere predittivi del sopraggiungere della cardiotossicità e devono essere attentamente monitorati.

La tossicità può verificarsi anche durante l'iniezione subaracnoidea nell'anestesia spinale. Gli effetti includono: parestesia, paralisi, apnea, ipoventilazione, incontinenza fecale e incontinenza urinaria. Inoltre, la bupivacaina è tossica per la cartilagine, le infusioni intra-articolari possono portare a condrolisi gleno-omerale postartroscopica.

Trattamento del sovradosaggio modifica

Studi sugli animali indicano che un'emulsione lipidica endovenosa può essere efficace nel trattamento della cardiotossicità grave dovuta al sovradosaggio di anestetico.[12][13] Sono stati riportati casi clinici umani conclusi con successo grazie all'uso idi questo metodo.[14][15]

Note modifica

  1. ^ Sigma Aldrich; rev. del 05.09.2013, riferita al cloridrato
  2. ^ a b c d e (EN) Bupivacaine Hydrochloride Monograph for Professionals, su Drugs.com. URL consultato il 31 luglio 2020.
  3. ^ (EN) Hugh C. Hemmings, BS, MD PhD e Talmage D. Egan MD, Pharmacology and Physiology for Anesthesia: Foundations and Clinical Application, Elsevier Health Sciences, 25 gennaio 2013, ISBN 978-1-4377-1679-5. URL consultato il 31 luglio 2020.
  4. ^ (EN) World Health Organization, World Health Organization model list of essential medicines: 21st list 2019, 2019. URL consultato il 31 luglio 2020.
  5. ^ Skinner, David V., Cambridge textbook of accident and emergency medicine, Cambridge University Press, 1997, ISBN 0-521-43379-7, OCLC 36041827. URL consultato il 31 luglio 2020.
  6. ^ Tarascon pocket pharmacopoeia 2015 deluxe lab coat edition., Jones & Bartlett Learning, 2014, ISBN 1-284-05756-9, OCLC 922644939. URL consultato il 31 luglio 2020.
  7. ^ a b c Pardo, Manuel, Jr., 1965-, Miller, Ronald D., 1939- e Preceded by (work): Miller, Ronald D., 1939-, Basics of anesthesia, Seventh edition, ISBN 0323401155, OCLC 989157369. URL consultato il 31 luglio 2020.
  8. ^ (EN) Jianbing Ma, Weijie Zhang e Shuxin Yao, Liposomal bupivacaine infiltration versus femoral nerve block for pain control in total knee arthroplasty: A systematic review and meta-analysis, in International Journal of Surgery, vol. 36, 1º dicembre 2016, pp. 44–55, DOI:10.1016/j.ijsu.2016.10.007. URL consultato il 31 luglio 2020.
  9. ^ Mark C. Kendall, Lucas Jorge Castro Alves e Gildasio De Oliveira, Liposome Bupivacaine Compared to Plain Local Anesthetics to Reduce Postsurgical Pain: An Updated Meta-Analysis of Randomized Controlled Trials, in Pain Research and Treatment, vol. 2018, 15 luglio 2018, DOI:10.1155/2018/5710169. URL consultato il 31 luglio 2020.
  10. ^ J. E. de La Coussaye, J. J. Eledjam e J. Brugada, [Cardiotoxicity of local anesthetics], in Cahiers D'anesthesiologie, vol. 41, n. 6, 1993, pp. 589–598, PMID 8287299. URL consultato il 31 luglio 2020.
  11. ^ Rossi, Simone(ed), Australian Medicines Handbook 2006, Australian Medicines Handbook Pty Ltd, 2006, ISBN 0-9757919-2-3, OCLC 224831213. URL consultato il 31 luglio 2020.
  12. ^ G. L. Weinberg, T. VadeBoncouer e G. A. Ramaraju, Pretreatment or resuscitation with a lipid infusion shifts the dose-response to bupivacaine-induced asystole in rats, in Anesthesiology, vol. 88, n. 4, 1998-04, pp. 1071–1075, DOI:10.1097/00000542-199804000-00028. URL consultato il 31 luglio 2020.
  13. ^ Guy Weinberg, Richard Ripper e Douglas L. Feinstein, Lipid emulsion infusion rescues dogs from bupivacaine-induced cardiac toxicity, in Regional Anesthesia and Pain Medicine, vol. 28, n. 3, 2003-05, pp. 198–202, DOI:10.1053/rapm.2003.50041. URL consultato il 31 luglio 2020.
  14. ^ Meg A. Rosenblatt, Mark Abel e Gregory W. Fischer, Successful use of a 20% lipid emulsion to resuscitate a patient after a presumed bupivacaine-related cardiac arrest, in Anesthesiology, vol. 105, n. 1, 2006-07, pp. 217–218, DOI:10.1097/00000542-200607000-00033. URL consultato il 31 luglio 2020.
  15. ^ R. J. Litz, M. Popp e S. N. Stehr, Successful resuscitation of a patient with ropivacaine-induced asystole after axillary plexus block using lipid infusion, in Anaesthesia, vol. 61, n. 8, 2006-08, pp. 800–801, DOI:10.1111/j.1365-2044.2006.04740.x. URL consultato il 31 luglio 2020.

Bibliografia modifica

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