Caivano

comune italiano
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Caivano è un comune italiano di 35 795 abitanti[1] della città metropolitana di Napoli in Campania.

Caivano
comune
Caivano – Stemma
Caivano – Bandiera
Caivano – Veduta
Caivano – Veduta
Il Castello di Caivano
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Campania
Città metropolitana Napoli
Amministrazione
SindacoGianfranco Tomao (commissario prefettizio) dal 4-8-2023
Territorio
Coordinate40°57′N 14°18′E / 40.95°N 14.3°E40.95; 14.3 (Caivano)
Altitudine27 m s.l.m.
Superficie27,22 km²
Abitanti35 795[1] (31-5-2022)
Densità1 315,03 ab./km²
FrazioniCasolla, Pascarola, Parco Verde, Valenzano
Comuni confinantiAcerra, Afragola, Cardito, Crispano, Marcianise (CE), Orta di Atella (CE)
Altre informazioni
Cod. postale80023
Prefisso081
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT063011
Cod. catastaleB371
TargaNA
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[2]
Cl. climaticazona C, 1 090 GG[3]
Nome abitanticaivanesi
PatronoMaria Santissima di Campiglione
Giorno festivoseconda domenica di maggio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Caivano
Caivano
Caivano – Mappa
Caivano – Mappa
Posizione del comune di Caivano nella città metropolitana di Napoli
Sito istituzionale

Geografia fisica modifica

Caivano è situato nella vasta pianura campana a nord dell'area metropolitana di Napoli, in posizione baricentrica tra il capoluogo di regione, Caserta, l'agro aversano, l'agro nolano e la Valle Caudina.

Storia modifica

Il nome Caivano ha origine gentilizia, proviene dal latino Calvius a cui è stato aggiunto nel tempo il suffisso anus, che indica la proprietà feudale, inoltre nel tempo la "L" è stata sostituita con la vocale "I".

Ritrovamenti archeologici fanno risalire ad epoca osca i primi insediamenti abitativi. Furono gli Etruschi, nel VI secolo a.C. che, effettuando bonifica del paludoso territorio di Caivano, ne resero possibile l'abitabilità.

Nel IV secolo a.C. si insediarono i Sanniti. L'attuale territorio di Caivano era parte di quello facente capo all'antica città di Atella, distante circa 8 km dall'attuale Caivano. Con la dominazione Romana il territorio veniva suddiviso in grandi latifondi patrizi, da cui lo stesso significato del nome, maggiormente accreditato, che fa derivare Caivano da “fundus Calvanium” – proprietà della famiglia Calvanium.

Il nome del luogo favoreggia a farci credere che il luogo fosse già abitato in epoca romana come proprietà dei coloni. Con l'invasione longobarda la zona appartenne al Principato di Benevento e Caivano fu forse sottoposto a S. Arcangelo, all'epoca villaggio fortificato longobardo a sua volta dipendente dal gastaldato di Suessula. Il territorio fu oggetto di centuriazione sia all'epoca dei Gracchi che in età augustea. La centuriazione più antica sembra aver influenzato la collocazione delle chiese e della torre del castello mentre per l'altra non vi sono tracce evidenti. Con l'avvento dei normanni, la cui esistenza è attestata da documenti scritti a partire dal X secolo, divenne un casale del Ducato di Napoli. Alfonso d'Aragona occupò Caivano, per conquistare il Regno di Napoli circondato da mura, dovette assediare per ben tre mesi il forte castello, ottenendone alla fine la resa a patti.

Il castello di Caivano è anche menzionato in un documento del 1432 in cui si parla della consegna delle fortificazioni di Capua. Inutilmente gli aversani chiesero a re Alfonso di Aragona il ritorno di Caivano sotto il loro diretto dominio. Nel Cinquecento, come risulta anche da una testimonianza in lingua spagnola, l'abitato era composto da tre nuclei: Caivano, il Borgo Lupario ed il borgo S. Giovanni. Tra la fine del Quattrocento e la prima metà del secolo successivo vi risiedette un piccolo nucleo di ebrei, alcuni dei quali provenienti da Fondi, che esercitarono il prestito e commercio di prodotti agricoli. Fino al XVI secolo Caivano fu il più popoloso dei centri ricadenti sul territorio dell'antica Atella, per cedere poi il passo a Frattamaggiore. Con la costituzione murattiana dei comuni, a Caivano furono aggregati i casali di Pascarola e Casolla Valenzano e il territorio di S. Arcangelo, ormai casale disabitato. Oggi Caivano, su 92 comuni appartenenti alla provincia di Napoli, si piazza al 18º posto per popolazione residente, al 10º per estensione territoriale e al 62º per densità di popolazione.

Simboli modifica

Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 24 maggio 2005.[4]

«Stemma inquartato: il primo e il quarto di verde; il secondo e il terzo d'oro. Ornamenti esteriori da Comune.»

Il gonfalone è un drappo di giallo con la bordatura di verde.

Monumenti e luoghi d'interesse modifica

Architetture religiose modifica

  • Chiesa di Campiglione
  • Chiesa di Sant'Antonio
  • Santuario di Maria Santissima di Campiglione
  • Chiesa di San Pietro
  • Chiesa di Santa Barbara
  • Chiesa Maria Madre
  • Chiesa Annunziata
  • Chiesa San Paolo Apostolo
  • Chiesa di Santa Maria (in frazione Casolla Valenzano)

Architetture civili modifica

  • Castello di Caivano, è il principale monumento della città. Dal 1981 è sede della biblioteca comunale che dispone di 6000 monografie[5]
  • Torre dell'orologio
  • Villa Comunale di Caivano
  • Palazzo Capece, palazzo della famiglia Capece
  • Palazzo marchesale Cimino, edificato alla fine del XVIII secolo (in frazione Casolla Valenzano)

Società modifica

Evoluzione demografica modifica

Abitanti censiti[6]

Etnie e minoranze straniere modifica

Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2018 i cittadini stranieri residenti a Caivano erano 800 corrispondenti al 2,1% della popolazione. Le nazionalità maggiormente rappresentate erano:[7]

  1. Ucraina 162 0,4%
  2. Marocco 122 0,3%
  3. Albania 82 0,2%
  4. Ghana 72 0,1%
  5. Montenegro 71 0,1%
  6. Algeria 53 0,1%
  7. Romania 50 0,1%
  8. Burkina Faso 49 0,1%

Religione modifica

Quasi tutta popolazione professa la fede cattolica. L'altra confessione cristiana presente è quella evangelica, con due chiese, di cui una è valdese e l'altra è pentecostale. È presente una sala dei Testimoni di Geova.

Tradizioni e folclore modifica

La festa patronale cade la seconda domenica di maggio in cui si festeggia la Madonna di Campiglione, raffigurata in un affresco bizantino in cui si nota la Madonna con le mani alzate attorniata dai dodici Apostoli. Tale immagine è venerata da secoli nel santuario a Lei dedicato retto dai padri Carmelitani dal 1902. Dopo il miracolo del 1483 l'affresco è meta di pellegrinaggi.

Economia modifica

Nella frazione di Pascarola ospita una delle maggiori aree industriali dell'Italia meridionale[senza fonte] (Oceano Distribuzione, Algida, Magneti Marelli, la stamperia del giornale Il Mattino, LFA Editore, OLR, FOM e il Gruppo Mar.vit per quanto riguarda l'abbigliamento), concepita in stretta correlazione con quella della vicina Marcianise. Ospita inoltre il noto impianto CDR che produce le ecoballe da smaltire nel termovalorizzatore della vicina Acerra.

Il piccolo abitato di Casolla, noto anche come Casolla Valenzano, è suddiviso con il comune di Afragola.

Infrastrutture e trasporti modifica

Strade modifica

Caivano è collegata alla SS 87 NC Sannitica nuova, all'SS 7 bis var Asse di Supporto Nola-Villa Literno e alla Strada statale 162 NC Asse Mediano.

Mobilità urbana modifica

I trasporti interurbani di Caivano vengono svolti con autoservizi di linea gestiti da ex CTP (Compagnia Trasporti Pubblici Napoli).

Fra il 1904 e il 1961 la città rappresentò il capolinea settentrionale della tranvia Napoli-Caivano, gestita dalla società belga Société Anonyme des Tramways Provinciaux (SATP).

Amministrazione modifica

Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
7 giugno 1988 8 dicembre 1989 Domenico Ambrosio Partito Comunista Italiano Sindaco [8]
21 dicembre 1989 23 novembre 1990 Raffaele Del Gaudio Partito Socialista Italiano Sindaco [8]
22 gennaio 1991 26 marzo 1992 Bartolomeo Ummarino Partito Socialista Democratico Italiano Sindaco [8]
26 marzo 1992 26 novembre 1992 Gaspare Mannelli Comm. pref. [8]
5 dicembre 1992 21 aprile 1993 Giacinto Libertini Partito Socialista Italiano Sindaco [8]
20 giugno 1993 14 dicembre 1993 Raffaele Del Gaudio Partito Socialista Italiano Sindaco [8]
14 febbraio 1994 27 giugno 1994 Mario Savoia Comm. pref. [8]
27 giugno 1994 14 maggio 1997 Francesco Russo - Sindaco [8]
17 novembre 1997 20 luglio 2000 Francesca Falco centro-sinistra Sindaco [8]
20 luglio 2000 28 maggio 2001 Paola Basilone Comm. straordinario [8]
28 maggio 2001 13 giugno 2006 Domenico Semplice centro-sinistra Sindaco [8]
28 luglio 2006 29 maggio 2007 Elisabetta Lignola Comm. straordinario [8]
29 maggio 2007 7 maggio 2009 Giuseppe Papaccioli centro-destra Sindaco [8]
5 giugno 2009 28 agosto 2009 Patrizia Paba Comm. pref. [8]
28 agosto 2009 13 aprile 2010 Marco Valentini Comm. straordinario [8]
13 aprile 2010 20 giugno 2014 Antonio Falco centro-sinistra Sindaco [8]
20 giugno 2014 16 giugno 2015 Antonio Contarino Comm. straordinario [8]
16 giugno 2015 15 settembre 2017 Simone Monopoli centro-destra Sindaco [8]
18 settembre 2017 9 settembre 2018 Vincenzo De Vivo Comm. straordinario [8]
10 settembre 2018 22 settembre 2020 Fernando Mone
Giovanni Cirillo
Roberto Andracchio
Commissione straordinaria [8]
22 settembre 2020 3 agosto 2023 Vincenzo Falco centro-sinistra Sindaco [8]
4 agosto 2023 in carica Gianfranco Tomao Comm. pref. [8]

Sport modifica

Ha sede nel comune la società di calcio Unione Sportiva Dilettantistica Nuova Boys Caivanese, nata nel 1908. Nel 2017 il kickboxer Giuseppe Angelino vinse il campionato del mondo di kickboxing nella categoria -79 kg.[9]

Note modifica

  1. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2023 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Caivano (Napoli) D.P.R. 24.05.2005 concessione di stemma e gonfalone, su Governo Italiano, Ufficio Onorificenze e Araldica, 2005. URL consultato il 16 novembre 2020.
  5. ^ Dettaglio Biblioteca, su iperteca.it. URL consultato il 1º settembre 2015 (archiviato dall'url originale il 24 settembre 2015).
  6. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  7. ^ ISTAT 31 dicembre 2018, su demo.istat.it. URL consultato il 4 novembre 2019 (archiviato dall'url originale il 6 agosto 2017).
  8. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v Anagrafe degli amministratori locali e regionali, su dait.interno.gov.it, interno.gov.it. URL consultato il 27 agosto 2023.
  9. ^ WAKO Senior World Championships 2017 - All Disciplines, su sportdata.org. URL consultato l'11 febbraio 2024.

Bibliografia modifica

Voci correlate modifica

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

  • Cartografia dettagliata, su comunedicaivano.it. URL consultato il 25 agosto 2006 (archiviato dall'url originale il 22 novembre 2008).
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