Il candelabro è un oggetto con la funzione di reggere le candele e con aspetto artistico[1]. Un candelabro è un candeliere dotato di due o più braccia; solitamente è di notevoli dimensioni[2]. L'inventario dei beni culturali del Cantone Ticino definisce candelabro anche un candeliere di dimensioni superiori ai 50 cm di altezza[3].

Candelabro di ottone

Utilizzo modifica

Oltre a essere un antico sistema di illuminazione, ha una funzione artistica o decorativa. Spesso è utilizzato durante riti e presente in luoghi di culto; un esempio è la Menorah ebraica, candelabro a sette bracci.

Dall'inizio della diffusione della luce elettrica[4] il termine candelabro è diventato un termine di uso comune per indicare anche gli apparecchi di illuminazione di locali, installati sul soffitto o sulle pareti, che danno luce con lampadine ad incandescenza, neon o altre fonti di luce.

Storia modifica

 
Candelabro elettrico della metropolitana di Parigi
 
Moderno candelabro per uso domestico

Il candelabro era già noto presso gli etruschi e gli antichi romani. A Roma si diffusero due tipi di candelabri: uno bronzeo costituito da un fusto sagomato e quattro piedi a zampa di animale per un uso prettamente casalingo; l'altro, più grande, in marmo o in bronzo ricco di decorazioni, installato nei luoghi di culto e negli edifici pubblici.

Intorno all'VIII secolo si imposero nei luoghi di culto cristiani e non furono rari quelli prodotti con oro e argento. Durante il periodo romanico l'oggetto subì alcune varianti, come quella dei candelabri a foggia di colonna e poggianti su basi decorate. Nel periodo Gotico fiorì la produzione religiosa inglese, francese e germanica che solamente nel tardo barocco tese ad esaurirsi.[5]

Nel Novecento si è diffusa sia la ricerca dei pezzi di antiquariato riguardanti candelabri di vari paesi europei, sia la tendenza a imitare alcuni modelli del passato, tra i quali si annoverano le appliques ("candelabri") francesi dei tempi di Luigi XVI, in bronzo dorato, e quelli veneziani in vetro con cristallo tagliato a goccia.[6]

Per quanto oggigiorno abbia spesso un uso marginale o nullo, a causa della luce elettrica, i candelabri e i candelieri sono ancora spesso inseriti come accessori d'arredamento anche nelle case moderne.

Note modifica

  1. ^ Candelabro, in Treccani.it – Vocabolario Treccani on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
  2. ^ Raffaello Bianchi e Onorio Lelli, Parole e civiltà: il libro delle affinità e delle diversità lessicali fra italiano e latino, pagina 13, Le Monnier, 1964
  3. ^ Candelabro. Candeliere di altezza superiore ai 50 cm e/o a più bracci. Definizione data all'interno del Prontuario PCi-PBC. Inventario dei beni culturali, redatto dall'Ufficio dei beni culturali Bellinzona e dalle Regioni di protezione civile del Cantone Ticino, versione novembre 2018, p. 8.
  4. ^ Gustavo Stafforello, La Scienza per Tutti, pagina 175, Paravia, Torino, 1869
  5. ^ "Le Muse", De Agostini, Novara, 1964, Vol. III, pag.35
  6. ^ "Le muse", De Agostini, Novara, Vol. I, pag.302

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