Cantalice

comune italiano

Cantalice è un comune italiano di 2 428 abitanti della provincia di Rieti nel Lazio. Fino al 1927 faceva parte della provincia dell'Aquila, in Abruzzo, e, dal 1233 al 1861, per più di 600 anni, è stato parte del giustizierato d'Abruzzo e della provincia Abruzzo Ultra II del Regno di Napoli, e in particolare del distretto di Cittaducale.[4]

Cantalice
comune
Cantalice – Stemma
Cantalice – Bandiera
Cantalice – Veduta
Cantalice – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Lazio
Provincia Rieti
Amministrazione
SindacoSilvia Boccini (lista civica) dal 26-5-2014 (2º mandato dal 27-5-2019)
Territorio
Coordinate42°28′N 12°54′E / 42.466667°N 12.9°E42.466667; 12.9 (Cantalice)
Altitudine660 m s.l.m.
Superficie37,62 km²
Abitanti2 428[1] (31-1-2022)
Densità64,54 ab./km²
FrazioniCapolaterra, Case Strinati, Cazzocchia, Civitella, Collemare, Colli, Cruciano, Fantauzzi, Gli Osti, Lasca, Pecce, Porzia, San Liberato, Santa Croce, Santa Margherita
Comuni confinantiLeonessa, Micigliano, Poggio Bustone, Rieti
Altre informazioni
Cod. postale02014
Prefisso0746
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT057009
Cod. catastaleB627
TargaRI
Cl. sismicazona 2A (sismicità media)[2]
Cl. climaticazona E, 2 566 GG[3]
Nome abitanticantaliciani
Patronosan Felice da Cantalice
Giorno festivo18 maggio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Cantalice
Cantalice
Cantalice – Mappa
Cantalice – Mappa
Posizione del comune di Cantalice nella provincia di Rieti
Sito istituzionale

Geografia fisica modifica

Territorio modifica

 
L'estensione dell'antico lago Velino

Cantalice poggia sulle pendici dei Monti Reatini e si affaccia sulla piana di Rieti dominandola dall'alto con una vista sui tre laghi che ricadono nel suo territorio: il Lago Lungo o 'di Cantalice', il Lago di Ripasottile (che insieme formano la Riserva parziale naturale dei Laghi Lungo e Ripasottile) e il più nascosto Lago di Ventina.

Questi laghi, insieme al Lago di Piediluco, rappresentano ciò che oggi rimane dell'antico Lago Velino, che nel periodo pliocenico ricopriva tutta la valle da Rieti a Piediluco alimentato da numerose sorgenti sotterranee e dai ghiacci del massiccio del Terminillo. Nel periodo romano, attorno all'anno 272 a.C. fu scavato un canale di drenaggio (noto come "Cava Curiana") che permise lo svuotamento del lago Velino con la bonifica dell'intero territorio alluvionale originando in tale tratto il corso del fiume Velino che prima alimentava il lago e le cascate delle Marmore.

Nel territorio di Cantalice si trova la Riserva naturale dei Laghi Lungo e Ripasottile dove un percorso naturalistico intorno ai laghi connette alcune cascine su palafitte per l'avvistamento e la fotografia della fauna lacustre presente sulle rive dei laghi.

Il paesaggio della riserva naturale è caratterizzato da numerosi corsi d'acqua incluso il fiume Velino con le sue acque trasparenti ricche di trote fario facilmente visibili dalla riva. Lungo il sentiero della riserva naturale si incontrano boschi palustri, canneti e la diffusissima ninfea bianca o gialla che circonda tutto il perimetro dei laghi. La fauna è ricca e tipica delle zone umide.

Le acque del lago ospitano prevalentemente la scardola, la carpa, il luccio e l'anguilla nonché anfibi come il tritone crestato e il rarissimo tritone punteggiato. Lungo le sponde dei due laghi sono visibili specie stanziali e specie di passaggio che si soffermano soprattutto nel periodo invernale. La folaga, lo svasso maggiore, la gallinella d'acqua, il tuffetto, la garzetta, la sgarza ciuffetto, il tarabusino, l'airone cenerino e occasionalmente l'airone rosso. Sono presenti inoltre l'alzavola, il germano reale, la moretta e la marzaiola, il piro-piro piccolo, il beccaccino, la pettegola, oltre alla pavoncella, ai corrieri e a rallidi come il voltolino e il porciglione.In alcune annate si è avuta anche la presenza eccezionale di piccoli stormi di fenicotteri. La vegetazione lungo le rive dei laghi premette di osservare l'usignolo di fiume, il pendolino, con i suoi caratteristici nidi sui salici, il cannareccione, il forapaglie e la cannaiola. Sono presenti anche numerosi rapaci predatori quali il falco di palude, il falco cuculo, il raro falco pescatore e l'albanella minore.

Cantalice, inoltre, è uno dei quattro comuni in cui ricade il territorio del Monte Terminillo, con le sue bellezze naturali.

Nel territorio del comune è presente 'A Cerella, un antichissimo acero monumentale.

Clima modifica

Classificazione climatica: zona E, 2566 GR/G

Origini del nome modifica

Cantalice potrebbe derivare dall'evoluzione di catà ed ilex (presso il leccio), in relazione al fatto allora accaduto e ritenuto miracoloso che un piccolo leccio nacque improvvisamente dalle fessure di una roccia proprio dietro la sacrestia all'interno della chiesa di Santa Maria delle Grazie in Cantalice.

Da alcune ricerche storiche molto frammentate, sembrerebbe che tale roccia, ritenuta miracolosa per propiziare la fecondità, fu rimossa dalla sua originale posizione intorno al 1200 per ordine di Papa Innocenzo III, preoccupato dalla devozione definita "troppo pagana" verso questa pietra. Segretamente custodita per alcuni secoli, alcune fonti indicano che riapparve improvvisamente intorno al 1610 dove si trova tutt'oggi sul lato destro della fontana "Scentella" (visibile lungo la strada tra Cantalice inferiore e Cantalice superiore).

Qui è rimasta per ben 4 secoli dimenticata dalla tradizione popolare riuscendo a superare anche i restauri che nel 1952 trasformarono questa rudimentale fonte in fontana ampliandola anche con la costruzione di una vasca rettangolare laterale utilizzata come lavatoio dalle genti del paese. In quel restauro la pietra venne asportata dal muro a secco di pietre che circondava la sorgente e reincastonata nuovamente vicino alla fontana, dove è tuttora visibile sul lato destro.

Storia modifica

L'abitato del nucleo storico di Cantalice sembra essere sorto intorno al XII secolo dalla fusione del Castello di Rocca di Sopra, della piccola Rocca della Valle e della Rocca di Sotto, elementi urbanistici disposti, come bene esprimono i nomi, lungo il declivio collinare che scende fino alle propaggini della Piana Reatina.

Nel 774, con l'estensione dell'autorità di Carlo Magno sull'Italia, la Sabina rappresentò una frontiera lineare tra il Ducato di Spoleto ed il nascente Stato Pontificio. Questa separazione perdurò tra il IX ed il XII secolo. Nel 1200, dopo l'annessione della Diocesi di Rieti allo Stato Pontificio, la Sabina tornò ad unificarsi lasciando però alcuni territori nord-orientali al Regno normanno-svevo e poi a quello angioino. Nel 1216 il confine cambiò nuovamente attraversando il gruppo di monti reatini tra Leonessa e Cantalice, che furono assegnate al Regno di Sicilia.

In virtù di questo nuovo confine, Re Carlo II di Napoli, preoccupato per la sua vulnerabilità, ordinò nel 1302 la fondazione di Cittaducale, visti anche i problemi già in essere tra Cantalice e Rieti. I conflitti di Cantalice con Rieti continuarono per secoli toccando l'apice nel 1557, quando i reatini assaltarono violentemente il paese che resistette e ricacciò i nemici. A seguito di tale episodio, Cantalice si fregiò del motto “Fortis Cantalica Fides”[5] tuttora associato allo stemma civico, composto da un'aquila ad ali aperte su una torre fiancheggiata da un leone ed un leccio.

L’accesso medievale al paese di Cantalice avveniva attraverso due strade, una che costeggiava le dorsali delle montagne a nord congiungendo il centro abitato al paese di Leonessa e un'altra meno impervia che salendo dalla piana di Rieti e da Cittaducale si inerpicava lungo i pendii sino ad arrivare alla attuale Cantalice Superiore.

La storia di Cantalice e il suo stesso nome sono da sempre legati ai termini "leccio" o "quercia". Lo testimonia anche il fatto che il punto di ingresso nel territorio di Cantalice già nel medioevo era segnato da due grandi querce posizionate nei pressi dell’attuale abitato di Vazia. Di questo confine compaiono numerose tracce storiche nei vari secoli. Non ultima è la testimonianza presente in uno scritto del Procuratore inviato dal Vicario Generale d’Abruzzo in occasione del Terremoto del 1703 che colpì tutta la zona del reatino arrivando sino a Tivoli.

Qui si legge testualmente “Lungo il sentiero che sale verso [...], superato il passo delle due querce si scorgono vistosi danni, e benché una casa sola sia diroccata da’ fondamenti si contano però dentro l’incasato quarantatré edifìcii inabitabili, ed il restante è risarcibile, ma non senza grandissima spesa [...]".

Da alcune ricerche sulle poche tracce cartografiche esistenti si evidenziano due aspetti interessanti . Il primo riguarda il vecchio sentiero, che è rimasto praticamente ancora attivo e fiancheggia la strada asfaltata che da Vazia sale verso Cantalice. In alcuni tratti coincide con quello asfaltato, in altri attraversa la zona boschiva e le colline come una scorciatoia che permette di raggiungere il paese attraverso un percorso, più breve di quello attuale, che tutt'oggi viene utilizzato da chi si sposta a piedi.

Ma la cosa ancora più sorprendente è il fatto che ancora oggi esista il Passo delle due Querce. Questo portale d'ingresso a Cantalice è tuttora visibile sul lato destro della strada asfaltata, poco prima del termine del rettilineo, che all’altezza del km 1 sale da Vazia verso Cantalice in prossimità della segnaletica di benvenuto. Poco prima si possono vedere due grandi querce secolari, la prima che lambisce la strada asfaltata, che rappresentano tuttora il portale d’ingresso al paese .

Monumenti e luoghi d'interesse modifica

 

Il borgo medievale arroccato su una collina, si divide in due parti:

  • Cantalice Superiore, comprendente il centro storico
  • Cantalice Inferiore, costituita dalla parte moderna del paese

Architetture religiose modifica

Chiesa di San Felice da Cantalice

L'antico paese medievale è sovrastato dalla Chiesa di San Felice da Cantalice realizzata direttamente sull'area dove sorgeva l'antica casa del santo. Di stile barocco, mostra una pianta a croce latina con raffigurazioni dei miracoli attribuiti al Santo nella sua cupola. Un organo a canne del '700 è visibile all'interno.

Chiesa di Santa Maria

Circa a metà del percorso la scalinata che attraversa il paese si apre su una piccola piazza nei pressi della chiesa di Santa Maria costruita per sancire l'unione delle antiche rocche che costituirono il Castello di Cantalice. Caratteristico il suo antico portale datato del 1548. Sulla sinistra della chiesa si può ammirare un antico portico.

Architetture civili modifica

Borgo medievale

L'antico borgo medievale è tagliato da una caratteristica scalinata che lo percorre tutto. Al di sopra domina la cima del Terminillo. Il borgo culmina nella torre difensiva e nell'imponente chiesa di San Felice.

La scalinata di Cantalice dalla cima sino alla piazza di Cantalice inferiore è fatta di case in pietra, scale, fontane e piccole chiesette o icone di culto. Lo spazio ristretto dei vicoli è in netto contrasto con gli improvvisi spazi aperti che si possono godere affacciandosi da un muro o da una delle antiche porte di accesso del paese.

Palazzo Ramacogi

Antico palazzo, sopra al portone d'ingresso è possibile notare lo stemma della Famiglia Ramacogi, raffigurante una sorta di scudo con una rosa nella sua sommità.

Nella facciata esterna del Palazzo Ramacogi, è presente una loggia cinquecentesca a cinque arcate.

Aree naturali modifica

  • Riserva parziale naturale dei Laghi Lungo e Ripasottile;
  • Da Cantalice partono molti percorsi naturalistici che inerpicandosi lungo sentieri o sterrate abbracciano tutta la catena di montagne circostanti il Terminillo sino ad arrivare a Leonessa. Terreno ideale per gli amanti della mountain bike, permette di effettuare un percorso di 47 km su un dislivello di oltre 1600 metri attraverso il passo del Lupo tra boschi e panorami notevoli.
  • Il paese è inserito anche all'interno dell'itinerario noto come Cammino di Francesco che ripercorre lungo i suoi 80 km i luoghi più suggestivi della valle reatina attraversando il paese.

Società modifica

Evoluzione demografica modifica

Abitanti censiti[6]

Tradizioni e folclore modifica

Festa di San Felice

Il 18 maggio ricorre la festa di San Felice e la statua del santo, vestito con l'abito tipico dei Cappuccini, viene portata in processione dai confratelli della confraternita lungo le scale dell'antico paese. Musica ed eventi culturali e religiosi allietano il paese in questo periodo.

Economia modifica

Di seguito la tabella storica elaborata dall'Istat a tema Unità locali, intesa come numero di imprese attive, ed addetti, intesi come numero addetti delle unità locali delle imprese attive (valori medi annui).[7]

2015 2014 2013
Numero imprese attive % Provinciale Imprese attive % Regionale Imprese attive Numero addetti % Provinciale Addetti % Regionale Addetti Numero imprese attive Numero addetti Numero imprese attive Numero addetti
Cantalice 112 1,15% 0,02% 192 0,84% 0,01% 113 213 121 236
Rieti 9.765 2,14% 22.908 1,49% 10.044 23.834 10.407 25.272
Lazio 455.591 1.539.359 457.686 1.510.459 464.094 1.525.471

Nel 2015 le 112 imprese operanti nel territorio comunale, che rappresentavano l'1,15% del totale provinciale (9.765 imprese attive), hanno occupato 192 addetti, lo 0,84% del dato provinciale (22.908 addetti); in media, ogni impresa nel 2015 ha occupato una persona (1,71).

Amministrazione modifica

Nel 1927, a seguito del riordino delle circoscrizioni provinciali stabilito dal regio decreto n. 1 del 2 gennaio 1927, per volontà del governo fascista, quando venne istituita la provincia di Rieti, Cantalice passò dalla provincia dell'Aquila a quella di Rieti.

Periodo Primo Cittadino Partito Carica Note
2004 2009 Paolo Patacchiola Lista civica Sindaco
2009 2014 Paolo Patacchiola Lista civica Sindaco
2014 2019 Silvia Boccini Lista civica Sindaco
2019 in carica Silvia Boccini Uniti per Cantalice Sindaco

Altre informazioni amministrative modifica

Sport modifica

Calcio modifica

  • Polisportiva D. Cantalice (colori sociali Bianco Rosso) che, nella stagione 2022-2023, milita nel campionato maschile di Promozione.
  • A.S.D. Atletico Cantalice (colori sociali Bianco Rosso) che, nella stagione 2021-2022, milita nel campionato maschile di Seconda Categoria.

Note modifica

  1. ^ Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ http://ilcentro.gelocal.it/laquila/cronaca/2012/0814/news/comuni-reatini-pronti-a-lasciare-il-lazio-1.5546103
  5. ^ Giovanni Pansa, Bibliografia storica degli Abruzzi - terzo supplemento alla biblioteca storico-topografica degli Abruzzi, Lanciano, 1891, p. 124.
  6. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  7. ^ Atlante Statistico dei comuni dell'Istat, su asc.istat.it. URL consultato il 5 marzo 2020 (archiviato dall'url originale il 14 gennaio 2020).

Bibliografia modifica

  • Cantalice Descritto ed Illustrato, di Andrea Fulio Bragoni, Il Velino 1982;

Voci correlate modifica

Altri progetti modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN129997665 · WorldCat Identities (ENviaf-129997665
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