Carlo Giovanni Battista di Dietrichstein

nobile, alchimista e massone boemo

Carlo Giovanni Battista di Dietrichstein (Mikulov, 27 giugno 1728Vienna, 25 maggio 1808) è stato un nobile, alchimista e massone boemo. Fu principe di Dietrichstein dal 1784 fino alla sua morte.

Carlo Giovanni, VII principe di Dietrichstein
Principe di Dietrichstein
Stemma
Stemma
In carica1784 –
1808
PredecessoreCarlo Massimiliano
SuccessoreFrancesco Serafino Giuseppe (non più sovrano)
Nome completoCarlo Giovanni Battista Walther Sigismondo Ernesto Nepomuceno Luigi
NascitaMikulov, 27 giugno 1728
MorteVienna, 25 maggio 1808 (79 anni)
DinastiaDietrichstein
PadreCarlo Massimiliano di Dietrichstein
MadreMaria Anna Giuseppa di Khevenhüller-Aichelberg
ConsorteMaria Christina Josepha von Thun-Hohenstein

Biografia modifica

Carlo Giovanni Battista nacque a Mikulov nel 1728, figlio di Carlo Massimiliano di Dietrichstein, VI principe di Dietrichstein, e di sua moglie, la contessa Maria Anna Giuseppa di Khevenhüller-Aichelberg.

Col fratello minore Francesco di Paola studiò a Vienna dove si diplomò, spostandosi poi all'Università di Lipsia per studiare legge. Poco dopo, Carlo Giovanni Battista e suo fratello iniziarono un Grand Tour in Europa. I due si portarono nell'Hannover, nei Paesi Bassi, in Belgio ed in Italia, dove completarono il loro tour con una permanenza a Roma. Tornarono alla corte imperiale alla fine del 1752.[1]

Il fratello ottenne il titolo di Kämmerer imperiale, ma Carlo Giovanni entrò invece nel novero dei Konferenzminister. Nel 1756 ottenne il ruolo di ambasciatore in Danimarca, ottenendo il compito di negoziare una tregua per combattere i prussiani. Durante questo viaggio diplomatico, si legò alla massoneria.[1] Nel 1763 si portò da Copenaghen a Berlino, dove discusse con re Federico II dell'investitura dell'arciduca Giuseppe a imperatore del Sacro Romano Impero. Dopo essere tornato alla corte imperiale venne degnamente ricompensato.

Poco dopo il suo ritorno a Vienna si sposò. Secondo il diario personale di suo zio materno, il principe Giovanni Giuseppe di Khevenhüller-Metsch, il principe ereditario non era particolarmente incline al matrimonio, ed anzi si era detto persino pronto a rinunciare ai propri diritti in favore di suo fratello Francesco di Paola. Ad ogni modo, grazie all'intervento dell'amico Franz Moritz von Lacy, Carlo Giovanni Battista incontrò la contessa Maria Cristina di Thun-Hohenstein, di cui ben presto si innamorò. Il matrimonio ebbe luogo nel gennaio del 1764 a Vienna, alla presenza tra gli altri dell'imperatore Francesco I e dell'imperatrice Maria Teresa. Dopo il matrimonio la coppia visse alla corte imperiale di Vienna.[1]

Carlo Giovanni Battista (assieme al conte e poi principe Franz Xaver Wolfgang von Orsini-Rosenberg ed a Franz Moritz von Lacy) fu tra i principali confidenti del futuro imperatore Giuseppe II. Spesso lo accompagnavano nei suoi viaggi, come quello ad esempio compiuto in Italia nel 1769.[1] Nel 1767, come ricompensa per i suoi servigi, Carlo Giovanni Battista venne nominato cavaliere dell'Ordine del Toson d'oro.

Nel 1769, Carlo Giovanni Battista ricevette da suo padre la reggenza dei possedimenti della casata in Boemia, che comprendevano anche la contea di Proskau in Slesia. Malgrado queste nuove responsabilità, Carlo Giovanni Battista continuò a trascorrere gran parte del suo tempo alla corte di Vienna dedicandosi allo studio dell'esoterismo;[1] dell'amministrazione delle sue proprietà si occupò la moglie Maria Cristina. Sul finire del 1781 ricevette da suo padre la gestione di Nikolsburg e, un anno dopo, Carlo Giovanni vendette le sue proprietà in Slesia, dopo la perdita dell'area nelle mani della Prussia a scapito dell'Impero.

Dopo che un rovinoso incendio distrusse gran parte di Nikolsburg il 14 settembre 1784, Carlo Giovanni (che erediterà il titolo di principe un mese dopo con la morte di suo padre), decise di spostarsi in maniera permanente alla corte imperiale di Vienna, mentre sua moglie rimase al castello di Židlochovice, dove morirà nel 1788.[1]

Nel 1777 Carlo Giovanni Battista venne nominato Gran Maestro della Loggia Massonica di Germania.[1] ed apertamente iniziò a mostrare il proprio interesse per l'esoterismo: dal 1780 fu un attivo rappresentante del rosacrocianesimo e talvolta negli scritti viene indicato anche come il rappresentante del movimento nei territori della monarchia asburgica.

In Moravia, fondò e diresse l'Ordine di Diana Cacciatrice, un'onorificenza che concesse ai suoi amici coi quali sovente svolgeva delle cacce, ponendovi la sede nella sua tenuta di caccia di Kupařovice.[1]

Carlo Giovanni fu anche un alchimista, con una biblioteca personale piena di libri di alchimia ed esoteriso.[1] La sede di questi suoi esperimenti era probabilmente il castello di Nikolsburg dove lo storico Antonín Luboš menziona la presenza di un laboratorio alchemico. Parte della sua biblioteca era posta a Lipník nad Bečvou dopo che fu ereditata dalla sua pronipote Gabriella di Dietrichstein, per matrimonio contessa e principessa di Hatzfeld-Wildenburg.[1]

La fine del regno di Carlo Giovanni venne adombrata dalla sua malattia mentale. L'Europa, coinvolta nelle Guerre napoleoniche, che coinvolsero anche Nikolsburg. Nel 1798 le truppe russe guidate dal generale Aleksandr Suvorov oltrepassarono Nikolsburg nel corso del suo viaggio verso l'Italia per combattere contro i francesi. I negoziati per ottenere dai russi un passaggio senza danni alla città venne condotto dal principe ereditario Francesco Giuseppe.[1]

Nel 1801, il Trattato di Lunéville costrinse Carlo Giovanni a rinunciare alla contea imperiale di Tarasp, che divenne parte della Svizzera.[1] In cambio, ricevette il distretto slesiano di Neu-Ravensburg.[2]

Dopo la morte senza eredi di un suo lontano cugino Anton Joseph Leslie, conte Leslie di Balquhaine (22 febbraio 1802),[3] Carlo Giovanni Battista ereditò i suoi titoli e le sue terre. La famiglia si rinominò in Dietrichstein-Proskau-Leslie.[1]

Malgrado i molti eventi storici che ebbero luogo nella sua epoca, Carlo Giovanni non ne rimase coinvolto particolarmente, disinteressandosi anche quasi all'amministrazione delle sue terre che vennero gestite da sua moglie.[1] Ad ogni modo, nel 1802, dopo la morte della prima moglie, decise inaspettatamente di risposarsi con Maria Anna von Baldtauff, di 29 anni più giovane di lui.

Carlo Giovanni Battista morì a Vienna all'età di 79 anni. Il suo corpo venne sepolto nella cripta di famiglia a Nikolsburg.[1]

Matrimonio e figli modifica

A Vienna il 30 gennaio 1764 Carlo Giovanni Battista sposò in prime nozze Maria Cristina di Thun-Hohenstein (25 aprile 1738 – 4 marzo 1788), figlia di Jan Josef František Antonín, conte di Thun-Hohenstein, e della sua prima moglie Maria Cristina di Hohenzollern-Hechingen.[4] La coppia ebbe otto figli, di cui cinque raggiunsero la maggiore età:[5][6]

Sposò in seconde nozze nella chiesa di San Michele a Vienna il 23 luglio 1802 la nobile Maria Anna von Baldtauff (6 febbraio 1757 – 25 febbraio 1815). La coppia non ebbe figli.

Onorificenze modifica

Albero genealogico modifica

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Ferdinando Giuseppe di Dietrichstein, III principe di Dietrichstein Massimiliano di Dietrichstein, II principe di Dietrichstein  
 
Anna Maria del Liechtenstein  
Gualtiero Francesco Saverio di Dietrichstein, V principe di Dietrichstein  
Maria Elisabetta di Eggenberg Giovanni Antonio I di Eggenberg  
 
Anna Maria di Brandeburgo-Bayreuth  
Carlo Massimiliano di Dietrichstein, VI principe di Dietrichstein  
Georg Christoph von Proskau Georg Christoph Pruskovsky von Proskau  
 
Anna Maria Juliana Kochticky von Kochtitz  
Karolina Maximiliana von Proskau  
Marie Rosalie von Thurn-Valsassina Johann Ambros von Thurn-Valsassina  
 
Beatrix Regina von Thurn-Hofer  
Carlo Giovanni Battista di Dietrichstein, VII principe di Dietrichstein  
Johann Ehrenreich Khevenhüller Siegmund Khevenhüller  
 
Siguna Elisabeth zu Stubenberg  
Sigismund Frederick Khevenhüller-Aichelberg  
Benigna Rosina zu Herberstein Ernst Friedrich von Herberstein  
 
Anna Regina von Falbenhaupt  
Maria Anna Josepha Khevenhüller-Aichelberg  
Franz Andrä Orsini-Rosenberg Wolfgang Andreas Orsini-Rosenberg  
 
Eva Regina von Welz  
Ernestine von Orsini-Rosenberg  
Amalie Theodora von Löwenstein-Wertheim-Rochefort Ferdinand Karl zu Löwenstein-Wertheim-Rochefort  
 
Anna Maria von Fürstenberg  
 

Note modifica

  1. ^ a b c d e f g h i j k l m n o Jan Karel – 6. kníže Dietrichstein, hrabě Proskau-Leslie in: rmm.cz Archiviato il 7 giugno 2015 in Internet Archive. [retrieved 21 April 2015].
  2. ^ Genealogisch-historisch-statistischer Almanach: auf das Jahr..., p. 428 [consultato il 18 aprile 2015].
  3. ^ Anton Leslie (Anton Joseph Leslie), Reichsgraf in: worldhistory.de [consultato 18 aprile 2015].
  4. ^ Miroslav Marek, Genealogy of the House of Thun, su genealogy.euweb.cz. URL consultato il 18 aprile 2015.
  5. ^ Miroslav Marek, Genealogy of the House of Dietrichstein (Nikolsburg branch), su genealogy.euweb.cz. URL consultato il 18 aprile 2015 (archiviato dall'url originale il 7 maggio 2021).
  6. ^ DIETRICHSTEIN & MENSDORFF-POUILLY in: angelfire.com [consultata il 18 aprile 2015].

Bibliografia modifica

  • (DE) J. S. Ersch, J. G. Gruber: Allgemeine Encyklopädie der Wissenschaften und Künste (reprint of the original edition of the 19th century) Akad Print & Publishing House, Graz, 1971.

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