Carlo di Borbone-Vendôme

cardinale e arcivescovo cattolico francese

Carlo di Borbone-Vendôme (La Ferté-sous-Jouarre, 22 settembre 1523Fontenay-le-Comte, 9 maggio 1590) è stato un cardinale e arcivescovo cattolico francese, fratello minore di Antonio di Borbone e quindi zio di Enrico IV. Era figlio di Carlo IV, duca di Vendôme e di Francesca d'Alençon.

Carlo di Borbone-Vendôme
cardinale di Santa Romana Chiesa
Ritratto del cardinale di Borbone-Vendôme del XVII secolo
Auctor ego audendi
 
Incarichi ricoperti
 
Nato22 settembre 1523 a La Ferté-sous-Jouarre
Nominato vescovo5 luglio 1540 da papa Paolo III
Consacrato vescovoin data sconosciuta
Elevato arcivescovo3 ottobre 1550 da papa Giulio III
Creato cardinale9 gennaio 1548 da papa Paolo III
Deceduto9 maggio 1590 (66 anni) a Fontenay-le-Comte
 
Carlo X di Francia
Incisione raffigurante una medaglia di Carlo X, 1861, Gazette des Beux-Arts
Re di Francia
(proclamato dalla lega cattolica)
Stemma
Stemma
In carica7 agosto 1589 –
9 maggio 1590
(in opposizione ad Enrico IV)
PredecessoreEnrico III
SuccessoreEnrico IV
NascitaLa Ferté-sous-Jouarre, 22 settembre 1523
MorteFontenay-le-Comte, 9 maggio 1590
PadreCarlo IV di Borbone-Vendôme
MadreFrancesca di Alençon
Religionecattolicesimo

Biografia modifica

Nell'adolescenza ebbe un figlio illegittimo e accumulò benefici ecclesiastici fino a divenire abate commendatario di più di venti abbazie, le cui rendite lo resero uno dei principi più ricchi d'Europa.

Il 5 luglio 1540, a diciassette anni, fu eletto vescovo di Nevers. Il 23 gennaio 1544 aggiunse alla sede di Nevers anche quella di Saintes, per poi rinunciare all'una e all'altra rispettivamente il 5 maggio 1546 e il 19 marzo 1550.

Il 9 gennaio 1548 era intanto divenuto cardinale e poiché non era ancora stato ordinato presbitero il titolo cardinalizio che gli fu conferito il 25 febbraio 1549, quello di San Sisto fu dichiarato diaconia pro illa vice.

Il 9 marzo 1550 ebbe la diocesi di Carcassonne in amministrazione e la mantenne fino al 15 dicembre 1553. Ma sempre nel 1550, il 3 ottobre era stato eletto arcivescovo di Rouen. Aggiunse a questi titoli, oltre a numerose commende di importanti abbazie, l'amministrazione della diocesi di Beauvais, che ebbe dal 26 agosto 1569 al 24 agosto 1575. Dal 1565 al 1585 fu co-legato pontificio di Avignone insieme al cardinale Georges d'Armagnac.

Nel 1584, alla morte del duca di Alençon, la Lega lo considerò come erede al trono di Francia, escludendo dalla successione tutti i protestanti. Enrico III lo fece arrestare e, nel 1589, la Lega lo proclamava re di Francia con il nome di Carlo X, mentre rimaneva imprigionato a Fontenay-le-Comte. Fu lui stesso a rinunciare alla successione e a riconoscere la legittimità di suo nipote Enrico IV.

Morì in carcere l'anno successivo. Fu sepolto nella certosa di Gaillon che aveva fondato, ma nel 1764 la certosa subì un incendio, dopo il quale le ceneri furono inumate e il monastero ricostruito, per poi essere nuovamente distrutto durante la Rivoluzione.

Conclavi modifica

Durante il suo periodo di cardinalato, Carlo di Borbone-Vendôme partecipò ai seguenti conclavi:

non partecipò invece ai:

Successione apostolica modifica

La successione apostolica è:

Ascendenza modifica

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Giovanni VIII di Borbone-Vendôme Luigi I di Borbone-Vendôme  
 
Giovanna di Montfort  
Francesco di Borbone-Vendôme  
Isabelle de Beauvau Luigi di Beauvau  
 
Margherita di Chambley  
Carlo IV di Borbone-Vendôme  
Pietro II di Lussemburgo-Saint-Pol Luigi di Lussemburgo-Saint-Pol  
 
Giovanna di Marle  
Maria di Lussemburgo-Saint-Pol  
Margherita di Savoia Ludovico di Savoia  
 
Anna di Lusignano  
Carlo di Borbone-Vendôme  
Giovanni II d'Alençon Giovanni I d'Alençon  
 
Maria di Bretagna  
Renato d'Alençon  
Maria d'Armagnac Giovanni IV d'Armagnac  
 
Isabella di Navarra  
Francesca d'Alençon  
Federico II di Vaudémont Antonio di Vaudémont  
 
Maria d'Harcourt  
Margherita di Lorena  
Iolanda d'Angiò Renato d'Angiò  
 
Isabella di Lorena  
 

Bibliografia modifica

  • E. Saulnier, Le rôle politique du cardinal de Bourbon (Charles X), 1523-1590, Paris, Librairie ancienne Honoré Champion, Bibliothèque de l'École des Hautes Études publiée sous les auspices du Ministère de l'Instruction publique, Sciences historiques et philologiques, cent quatre-vingt-treizième fascicule, 1912.
  • Frederic J. Baumgartner, « The Case for Charles X », in The Sixteenth Century Journal, Vol. 4, No. 2 (oct. 1973), pp. 87–98.

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Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN42667013 · ISNI (EN0000 0001 2130 0668 · SBN BVEV032354 · BAV 495/9714 · CERL cnp01231920 · LCCN (ENnr94036741 · GND (DE120334925 · BNE (ESXX1777802 (data) · BNF (FRcb13521503h (data) · J9U (ENHE987007424939205171 · WorldCat Identities (ENlccn-nr94036741