Castel di San Michele

castello di San Lorenzo di Sebato
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Il castello di San Michele[1] (in tedesco Michelsburg) è un castello che si trova a San Lorenzo di Sebato, vicino a Brunico, in Provincia di Bolzano. Il castello è anche noto con il nome "Castello del Principe Vescovo Andrea". Il nome italiano, san Michele, è stato creato solo nel corso dell'italianizzazione ad opera del fascismo, ed è un'invenzione, riferendosi il nome originario, Michelsburg, non al nome proprio "Michele", ma all'aggettivo alto tedesco medio "michel" che significa "grande, maestoso" (il "grande castello").[2]

Castel San Michele
Michelsburg
Un'immagine del castello
Ubicazione
Stato attualeBandiera dell'Italia Italia
RegioneTrentino-Alto Adige
CittàSan Lorenzo di Sebato
IndirizzoSan Lorenzo di Sebato
Coordinate46°46′16.25″N 11°53′29.66″E / 46.771181°N 11.891572°E46.771181; 11.891572
Mappa di localizzazione: Trentino-Alto Adige
Castel di San Michele
Informazioni generali
TipoCastello
Altezza956 m
Termine costruzione1165
Condizione attualeRistrutturato
VisitabileNo
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Storia del castello modifica

 
Un'immagine del castello
 
Un'immagine del castello

Il castello si trova sopra una collina a 956 m s.l.m., nei pressi del centro abitato di San Martino (St. Martin o Martinsdorf) nel territorio comunale di San Lorenzo di Sebato. Il castello fu eretto attorno all'anno 1165, in stile romanico, e oggi ne restano soltanto alcuni ruderi, in buono stato, ma non è comunque visitabile.

Nella storia il castello è stato un feudo dei principi vescovi di Bressanone. In seguito passò ai Conti di Andechs, ai Conti di Gorizia, ai Conti di Tirolo nel 1500 e successivamente nel 1678 ai Künigl.

Durante la sua vita, la fortezza ha subito alcune modifiche nella struttura, ad esempio fu costruita una seconda torre, e nel XVI secolo fu eseguito un completo restauro.

Attualmente il castello si presenta con le mura che cingono la costruzione attorno ad un cortile centrale, caratterizzata da due torri ravvicinate. Recentemente è stata anche costruita una piattaforma d'atterraggio per elicottero.

Il castello e gli anabattisti modifica

Nel 1538 due hutteriti anabattisti, Martin da Villgraten e Kaspar Schuster, rei di professare una fede diversa, vi furono reclusi per lungo tempo e alla fine furono uccisi con un colpo di spada.

Spesso il castello si trova menzionato come luogo di detenzione: infatti dalla metà del XIV secolo la sua amministrazione era stata affidata dai Conti di Gorizia a giudici rurali, il cui tribunale aveva sede proprio nel castello. Si stima che almeno 24 persone furono messe a morte perché non vollero abiurare, tra cui il noto Jakob Hutter, e Jörg Wenger che invece fu catturato nel 1590 in val Pusteria ed imprigionato a San Lorenzo di Sebato; egli fu torturato al castello e morì nel 1591 a Bressanone.[3]

Curiosità modifica

  • Vicino al castello si trova la chiesetta di Santa Maria di Sares (Maria Saalen), dove si venera la Madonna Nera.
  • La strada che da San Lorenzo di Sebato passa per il castello, e poi Sares, fino ad arrivare a Pederoa, è la strada più antica della val Badia, che fu sostituita dalla nuova strada nel 1892.

Note modifica

  1. ^ Castello di San Michele - San Lorenzo di Sebato - Val Pusteria
  2. ^ Magdalena Hörmann-Weingartner (a cura di), Tiroler Burgenbuch 9: Pustertal, Bolzano, Athesia, 2003. ISBN 978-8882661632
  3. ^ Astrid von Schlachta, Jakob Huter aus St. Lorenzen und die Hutterer, in "Südtirol in Wort und Bild", 54, 2010, pp. 15-19.

Bibliografia modifica

  • Il libro dei canti - Liederbuch, il libro degli Hutteriti
  • (DE) Hartmann Ammann, Die Wiedertäufer in Michelsburg im Pusterthale und deren Urgichten, 2 voll., Bressanone, Weger, 1896-97.
  • (DE) Erika Prast, Die vier Pustertaler Herrschaften - St. Michelsburg, Schöneck, Uttenheim und Heunfels - unter Brixner Pfandherrschaft 1500-1570, Innsbruck, Università di Innsbruck, 1975.
  • (DE) Harald Toniatti, Hans Nothdurfter e Maria Nothdurfter, Michelsburg, in Magdalena Hörmann-Weingartner (a cura di), Tiroler Burgenbuch, vol. IX, Pustertal, Verlagsanstalt Athesia, Bolzano, 2003, ISBN 978-88-8266-163-2, pp. 125–152.
  • (DE) Michael Span, „Samentlich verhandene Piecher“. Inventare aus dem Landgericht St. Michaelsburg als Quellen zur Erforschung des Buchbesitzes in Tirol 1750–1850, in Geschichte und Region/Storia e regione, 29, 2020, n. 1, pp. 78–106.

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