Cerbero (astronomia)

satellite naturale di Plutone

Cerbero, ufficialmente noto come Kerberos[1] e precedentemente conosciuto come P4 o S/2011 (134340) 1, è un satellite naturale di Plutone, la sua scoperta è stata annunciata il 20 luglio 2011. È la quarta luna conosciuta di Plutone. Prende nome da Cerbero, il cane tricefalo a guardia dell'Ade.

Cerbero
(Plutone IV)

(134340 Pluto IV)
Satellite diPlutone
Scoperta28 giugno 2011 verificato il 20 luglio 2011
ScopritoriShowalter, M. R. et al.
Parametri orbitali
(all'epoca J2000)
Semiasse maggiore59000±2000 km
Periodo orbitale32,1 ± 0,3 giorni
Inclinazione rispetto
all'equat. di Plutone
≈0
Eccentricità0,00328
Dati fisici
Diametro medio13-34 km
Pressione atm.nulla
Dati osservativi
Magnitudine app.26,1
Kerberos, all'epoca della sua scoperta evidenziato come P4

La scoperta è avvenuta tramite immagini riprese dalla Wide Field Camera 3 del telescopio spaziale Hubble, che nel 2011 era puntato sul sistema di Plutone alla ricerca di anelli che avrebbero potuto compromettere la missione della New Horizons durante il fly-by, previsto quattro anni più tardi.[2]

Denominazione modifica

La convenzione per la denominazione dei satelliti di Plutone è quella di scegliere nomi legati al dio Plutone e al mondo sotterraneo della mitologia classica.[3] Il team di scoperta doveva proporre un nome formale all'Unione Astronomica Internazionale; essendo già noti tre satelliti di Plutone, Cerbero e Stige furono provvisoriamente chiamati "P4" e "P5". Il leader del gruppo Mark Showalter e il SETI Institute avviarono nel 2013 un sondaggio online affinché il pubblico potesse esprimere alcune preferenze su nomi comuni da attribuire ai nuovi satelliti. I partecipanti potevano scegliere un nome da un elenco di nomi mitologici legati al dio Plutone o proporre altri nomi.[4]

Dopo l'annuncio iniziale, William Shatner, l'attore che interpreta il capitano James T. Kirk nel franchise di Star Trek, propose i nomi Vulcano e Romolo per i due nuovi satelliti scoperti, riferendosi al dio del fuoco Vulcano (nipote di Plutone) e Romulus (in latino, il fondatore di Roma), ma anche ai pianeti immaginari Vulcano e Romulus dell'universo di Star Trek.[5][6]

Dopo il tweet di Shatner, Vulcano è stato il nome che ha ottenuto il maggior numero di voti, mentre Cerberus (il cane che custodisce gli inferi di Plutone) è arrivato secondo e Styx (l'eponima dea fluviale degli inferi) fu la terza scelta del pubblico.[7] I nomi vincitori furono inviati all'Unione Astronomica Internazionale, tuttavia, l'UAI rigettò il nome Vulcano per non essere un dio degli inferi e perché quel nome era già stato scelto per designare un ipotetico pianeta situato all'interno dell'orbita di Mercurio, oltre a dare il nome anche alla classe degli asteroidi vulcanoidi.[5]

Il 2 luglio 2013, l'UAI ha annunciato l'approvazione dei nomi Styx per P5 e Kerberos per P4, preferendo, per quest'ultimo, usare la dizione greca Kerberos, invece del latino Cerberus, così da evitare confusione con l'asteroide 1865 Cerberus.[8][9]

Parametri orbitali modifica

Le osservazioni indicano un'orbita circolare equatoriale attorno al baricentro del sistema Plutone-Caronte a una distanza di 57783 km.[10] Tutte le lune di Plutone, incluso Kerberos, hanno orbite molto circolari con inclinazioni orbitali molto basse rispetto all'equatore di Plutone. Kerberos orbita tra Notte e Idra e compie un'orbita completa attorno a Plutone all'incirca ogni 32,167 giorni.[11]

Il suo periodo orbitale è vicino a una risonanza orbitale di 1:5 con Caronte[12] con una discrepanza temporale dello 0,7% circa. Come con le risonanze vicine tra Notte o Idra e Caronte (1:4 e 1:6, rispettivamente), determinare quanto questa relazione sia vicina a una vera risonanza richiederà una conoscenza più accurata dell'orbita di Kerberos, in particolare del suo tasso di precessione.

Caratteristiche fisiche modifica

Cerbero è formato da una struttura a doppio lobo, che ricorda quella di altri corpi del Sistema solare, come la cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko e l'asteroide 486958 Arrokoth.

I dati suggeriscono dimensioni di circa 12 km lungo l'asse maggiore e 4,5 km lungo l'asse minore.[13] È la seconda luna più piccola di Plutone dopo Stige.[14] Il range di diametro è stato calcolato ipotizzando un range tipico di albedo di 0,06 - 0,35.

Note modifica

  1. ^ L'Unione Astronomica Internazionale ha seclto la grafia Kerberos per marcare la distinzione con l'asteroide 1865 Cerberus.
  2. ^ Alan Stern e David Grinspoon, capitolo 12: Into Unknown Danger, in Chasing New Horizons: Inside the Epic First Mission to Pluto, Picador, 1º maggio 2018, ISBN 9781250098962.
  3. ^ International Astronomical Union – IAU, su iau.org.
  4. ^ Help Us Name the Moons of Pluto!, su plutorocks.com. URL consultato il 19 ottobre 2022 (archiviato dall'url originale il 16 febbraio 2013).
  5. ^ a b Marcia Dunn, Capt. Kirk's Vulcan entry wins Pluto moons contest, su phys.org, 25 febbraio 2013.
  6. ^ Alexandra Witze, Moon and planet names spark battle : Nature News & Comment, in Nature, vol. 496, n. 7446, 23 aprile 2013, p. 407, DOI:10.1038/496407a.
  7. ^ Miriam Krame, 'Vulcan' and 'Cerberus' Win Pluto Moon Naming Poll, su space.com.
  8. ^ Names for New Pluto Moons Accepted by the IAU After Public Vote, su iau.org, IAU, 2 luglio 2013.
  9. ^ Pluto's Smallest Moons Receive Their Official Names, su seti.org, SETI Institute, 2 luglio 2013. URL consultato il 19 ottobre 2022 (archiviato dall'url originale il 5 luglio 2013).
  10. ^ M. R. Showalter e D. P. Hamilton, Resonant interactions and chaotic rotation of Pluto's small moons, in Nature, vol. 522, n. 7554, 3 giugno 2015, pp. 45–49, DOI:10.1038/nature14469, PMID 26040889.
  11. ^ E. Lakdawalla, A fourth moon for Pluto, su planetary.org, The Planetary Society, 20 luglio 2011.
  12. ^ NASA’s Hubble Finds Pluto’s Moons Tumbling in Absolute Chaos, su nasa.gov, NASA, 3 luglio 2015.
  13. ^ Tricia Talbert, Last of Pluto’s Moons – Mysterious Kerberos – Revealed by New Horizons, su NASA, 22 ottobre 2015. URL consultato il 14 aprile 2020 (archiviato dall'url originale il 23 ottobre 2015).
  14. ^ (EN) NASA's Hubble Discovers Another Moon Around Pluto, su nasa.gov. URL consultato il 25 luglio 2011.

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