Charadrius dubius

specie di uccello

Il corriere piccolo (Charadrius dubius Scopoli, 1786) è un uccello migratore della famiglia Charadriidae.[2]

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Corriere piccolo
Charadrius dubius
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Subphylum Vertebrata
Classe Aves
Sottoclasse Neognathae
Superordine Neornithes
Ordine Charadriiformes
Famiglia Charadriidae
Genere Charadrius
Specie C. dubius
Nomenclatura binomiale
Charadrius dubius
Scopoli, 1786
Sottospecie
  • Charadrius dubius dubius
  • Charadrius dubius curonicus
  • Charadrius dubius jerdoni

Descrizione modifica

È un piccolo limicolo dal becco corto e scuro e zampe rosate non particolarmente lunghe, con parti inferiori bianche e parti superiori marrone chiaro. Il capo ha un complicato disegno bianco e nero evidente soprattutto nel maschio adulto in piumaggio estivo.[3]

È lungo circa 15 - 18 cm, con un'apertura alare che può raggiungere i 35 cm.[3]

Biologia modifica

Il corriere piccolo è carnivoro, e si ciba soprattutto di insetti (specialmente le larve), piccoli crostacei, molluschi e vermi.[1]

Il nido viene ricavato scavando una buca poco profonda nel terreno sabbioso.[1]

Nidifica tra aprile e giugno, poi migra verso le aree di svernamento, dove arriverà entro settembre. La migrazione di ritorno avviene intorno a marzo. Si sposta generalmente da solo o in piccoli gruppi da non più di 10 individui, e anche durante la nidificazione difficilmente forma colonie.[1]

Il suo verso più comune è un "piu", spesso ripetuto molte volte in caso di allarme.[3]

Distribuzione e habitat modifica

Il corriere piccolo è un uccello migratore: nidifica d'estate principalmente in Europa e Asia, e sverna principalmente in Africa centrale, Asia meridionale e Sud-Est asiatico. La popolazione mondiale è stimata essere di alcune centinaia di migliaia di individui.[1]

Nidifica vicino a corsi d'acqua o laghi, su terreni sabbiosi o sassosi con poca vegetazione, generalmente a bassa quota, ma occasionalmente anche fino a 2000 m. Si può trovare anche in ambienti simili creati dall'uomo, come le cave di ghiaia.[1]

Tassonomia modifica

Il corriere piccolo ha tre sottospecie:[2]

  • Charadrius dubius dubius Scopoli, 1786
  • Charadrius dubius curonicus Gmelin, 1789
  • Charadrius dubius jerdoni (Legge, 1880)

Specie simili modifica

  • Corriere grosso (Charadrius hiaticula): si distingue dal corriere piccolo per avere zampe arancioni, becco tozzo, maschera scura sopra le orecchie arrotondata anziché appuntita, e in volo per una evidente barra bianca lungo tutte le ali. In estate, negli adulti la base del becco è arancione, inoltre non c'è nessun anello perioculare giallo, e il nero sopra la fronte è a diretto contatto con il marrone chiaro della nuca, mentre nel corriere piccolo è separato da una striscia bianca. Il giovane di corriere grosso ha sempre un evidente sopracciglio bianco dietro l'occhio, diversamente dal giovane di corriere piccolo.[3]
  • Fratino (Charadrius alexandrinus): rispetto al corriere piccolo ha il piumaggio più chiaro, la banda pettorale nera non si chiude davanti al petto. In volo anche il fratino, come il corriere grosso ma a differenza del corriere piccolo, ha una banda bianca lungo le ali. Nel fratino maschio adulto, d'estate, la nuca è colorata di rossiccio, e la mascherina facciale è differente (la fronte nera è separata dall'occhio da un sopracciglio bianco).[3]

Conservazione modifica

La specie è considerata a rischio minimo secondo la lista rossa IUCN. La principale minaccia per questa specie è la perdita di habitat, dovuta ad esempio alla regimazione o all'inquinamento dei corsi d'acqua.[1]

Galleria d'immagini modifica

Note modifica

  1. ^ a b c d e f g (EN) BirdLife International 2016, Charadrius dubius, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020. URL consultato il 12 agosto 2018.
  2. ^ a b (EN) F. Gill e D. Donsker (a cura di), Family Charadriidae, in IOC World Bird Names (ver 9.2), International Ornithologists’ Union, 2019. URL consultato il 12 agosto 2018.
  3. ^ a b c d e Lars Svensson, Guida degli uccelli d'Europa, Nord Africa e vicino oriente, Ricca Editore, 2009, p. 139, ISBN 9788866940005.

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàGND (DE4317267-2 · J9U (ENHE987007595352305171
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