Clarence Thomas

giudice statunitense

Clarence Thomas (Pin Point, 23 giugno 1948) è un magistrato statunitense. Dal 1991 è giudice della Corte Suprema degli Stati Uniti d'America, carica alla quale è stato nominato dal presidente George H. W. Bush.

Clarence Thomas

Giudice associato della Corte Suprema degli Stati Uniti d'America
In carica
Inizio mandato23 ottobre 1991
PredecessoreThurgood Marshall

Dati generali
Partito politicoPartito Repubblicano
Titolo di studioJuris Doctor
UniversitàConception Abbey, College of the Holy Cross, Yale Law School, St. Pius X Catholic High School e Saint Louis University School of Law
FirmaFirma di Clarence Thomas

È il secondo afroamericano a far parte della Corte dopo Thurgood Marshall, a cui successe dopo il pensionamento di quest'ultimo. Con un mandato ultra trentennale, è il giudice col servizio più lungo rispetto ai suoi colleghi all'interno dell'organo.

È considerato il membro più conservatore della Corte.[1][2][3][4][5].

Biografia modifica

Infanzia modifica

È nato nel 1948 a Pin Point, in Georgia, una piccola comunità prevalentemente nera nei pressi di Savannah fondata da liberti dopo la guerra civile. Era il secondo di tre figli nati da M.C. Thomas, contadino, e Leola "Pigeon" Williams, collaboratrice domestica.[6][7][8] Erano discendenti di schiavi americani e la famiglia parlava come prima lingua il gullah[9] (un idioma creolo di alcune comunità afroamericane della Georgia e del Sud Carolina). I primi antenati di cui si potesse risalire erano due schiavi di nome Sandy e Peggy, nati alla fine del 18º secolo, di proprietà di Josiah Wilson, un ricco proprietario di piantagioni della contea di Liberty, in Georgia. Suo padre lasciò la famiglia quando lui aveva due anni. Sebbene sua madre lavorasse sodo, a volte veniva pagata solo pochi centesimi al giorno e doveva lottare per guadagnare soldi sufficienti a sfamare la famiglia, costretta a volte a fare affidamento sulla carità.[10] Dopo che un incendio domestico li lasciò senza casa, Insieme al fratello minore Myers, fu portato a vivere a Savannah con i nonni materni, Myers e Christine Anderson (nata Hargrove) .[11]

Fu allora che fece per la prima volta esperienza di servizi domestici come l'acqua corrente in casa, e poté godere della disponibilità di pasti regolari.[6] Myers Anderson aveva un basso livello di istruzione formale, ma aveva messo in piedi una fiorente attività commerciale incentrata sulla vendita di olio combustibile, ma anche di ghiaccio. Thomas ha definito Anderson "il più grande uomo che abbia mai conosciuto".[11] Quando Thomas aveva 10 anni, Anderson iniziò a portare la famiglia ad aiutare in una fattoria, ogni giorno, dall'alba al tramonto.[11] Anderson credeva nel duro lavoro e nell'autosufficienza e consigliava ai bambini di "non lasciare mai che il sole ti prendesse a letto". Ha anche trasmesso ai nipoti l'importanza di una buona istruzione.[6]

Studi modifica

Cresciuto come cattolico, ha frequentato per due anni la scuola superiore St. Pius X, prevalentemente nera, prima di trasferirsi al Seminario minore di St. John Vianney, sull'isola di Hope, dove era tra i pochi studenti di colore.[11][12] Ha anche frequentato brevemente il Conception Seminary College, un seminario cattolico nel Missouri, primo, in famiglia, ad aver mai frequentato un college.[12] Lasciò il seminario all'indomani dell'assassinio di Martin Luther King. Dopo la sparatoria, aveva sentito uno studente affermare: "Bene, spero che il figlio di puttana sia morto",[8][13] e non pensava che la chiesa avesse fatto abbastanza per combattere il razzismo.

Su suggerimento di una suora, si iscrisse al College of the Holy Cross a Worcester, nel Massachusetts, come studente del secondo anno.[14] Negli anni al college, partecipò alla fondazione della Black Student Union. Una volta ha partecipato a uno sciopero della scuola dopo che alcuni studenti neri erano stati puniti per una violazione che, invece, era stata considerata una semplice indisciplina per gli studenti bianchi.[12] Da studente, ha partecipato a marce contro la guerra, ha assistito alle rivolte di Harvard Square del 1970 e ha affermato di attribuire a loro il merito della disillusione nei confronti dei movimenti di sinistra e della svolta verso il conservatorismo.[15][16][17][18]

Avendo parlato Gullah da bambino, si rese conto che al college veniva considerato ancora rozzo, nonostante il livello di istruzione in grammatica ricevuto a scuola. Così, "per impadronirsi della lingua", scelse di specializzarsi in letteratura inglese, materia in cui si è laureato a Holy Cross nel 1971, riportando una votazione summa cum laude.

Mentre era a Holy Cross, ha avuto una serie di rinvii del servizio militare ma infine non è stato arruolato, non avendo superato la visita medica di leva a causa di un'anomala curvatura della colonna vertebrale.

Formazione giuridica modifica

Entrato alla Yale Law School, ha conseguito una laurea in giurisprudenza (Juris Doctor-JD) nel 1974. Ha affermato che gli studi legali a cui si è proposto dopo la laurea a Yale non hanno preso sul serio il suo titolo in giurisprudenza, pensando che l'avesse ottenuta in quanto studente di colore. Louis Pollak, preside della Yale Law School, aveva scritto, nel 1969, che la facoltà stava espandendo il programma di quote per i candidati neri, con un massimo di ventiquattro ammessi in quell'anno, attraverso un sistema che sviliva i voti. Secondo Thomas, gli studi legali "ponevano anche domande puntuali, mostrando in modo impercettibile di dubitare che fossi intelligente come indicavano i miei voti".[19] Nelle sue memorie del 2007 scrisse: "Ho staccato un adesivo da quindici centesimi da un pacchetto di sigari e l'ho incollato sulla cornice della mia laurea in giurisprudenza per ricordarmi dell'errore che avevo fatto andando a Yale. Non ho mai cambiato idea sul suo valore".

Carriera modifica

 
Thomas con il Presidente degli Stati Uniti Ronald Reagan nel 1986, mentre presiede la Commissione per le pari opportunità di lavoro

È stato ammesso all'albo degli avvocati del Missouri il 13 settembre 1974. Dal 1974 al 1977 è stato assistente del procuratore generale del Missouri sotto il procuratore generale dello stato John Danforth, anch'egli ex studente di Yale. Si ritrovò unico membro afroamericano dello staff di Danforth. Ha lavorato prima nella divisione dei ricorsi penali dell'ufficio di Danforth e successivamente nella divisione delle entrate e delle tasse. Ha detto che considera l'assistente del procuratore generale il miglior lavoro mai avuto. Quando Danforth fu eletto al Senato degli Stati Uniti nel 1976, Thomas se ne andò per diventare avvocato dell'azienda chimica Monsanto a St. Louis.

Si trasferì poi a Washington, DC, e di nuovo lavorò per Danforth, dal 1979 al 1981, come assistente legislativo che si occupava di questioni energetiche per la commissione per il commercio del Senato. Danforth lo ha poi sostenuto per la nomina alla Corte Suprema.

Il 1º maggio 1981 il presidente Ronald Reagan lo nominò assistente segretario dell'istruzione per l'Ufficio per i diritti civili presso il Dipartimento dell'istruzione degli Stati Uniti.[20][21] La nomina fu ricevuta dal Senato il 28 maggio 1981 e la conferma in quell'incarico avvenne il 26 giugno, subentrando così a a Cynthia Brown.[22] Thomas ha presieduto l'EEOC dal 1982 al 1990. Il giornalista Evan Thomas una volta ha affermato che, durante l'incarico presso l'EEOC, lui coltivava apertamente ambizioni per una carica più alta. In qualità di presidente, ha promosso una dottrina dell'autosufficienza[23] e perseguito atti di discriminazione individuale.[24] Nel 1984 affermò anche che i leader neri, mentre indirizzavano insulti verso Reagan, stavano "assistendo alla distruzione della nostra razza", invece di collaborare con l'amministrazione presidenziale per alleviare la disoccupazione.[25]

Il 24 giugno 2022 la Corte Suprema ha ribaltato a maggioranza la sentenza Roe vs Wade (sei giudici contro tre, con Thomas a favore) che garantiva da cinquant'anni il diritto all'aborto delle donne americane.[26]

Note modifica

  1. ^ (EN) Sheryl Gay, An Older, More Conservative Court, in The New York Times, 27 giugno 2012. URL consultato l'11 dicembre 2012 (archiviato dall'url originale il 1º luglio 2012).
  2. ^ (EN) Nina Totenberg, Clarence Thomas' Influence On The Supreme Court, su NPR, 11 ottobre 2011. URL consultato l'11 dicembre 2012 (archiviato dall'url originale il 23 marzo 2013).
  3. ^ (EN) Jeffrey Toobin, Partners, in The New Yorker, 29 agosto 2011 (archiviato dall'url originale il 20 novembre 2012).
  4. ^ (EN) Amelia Thomson-DeVeaux, Roberts Is The New Swing Justice. That Doesn't Mean He's Becoming More Liberal., su fivethirtyeight.com, 16 luglio 2020. URL consultato il 7 gennaio 2022.
  5. ^ (EN) Michael A. Bailey, Is Today's Court the Most Conservative in Sixty Years? Challenges and Opportunities in Measuring Judicial Preferences, in The Journal of Politics, vol. 75, n. 3, 2013, pp. 821–834, ISSN 0022-3816 (WC · ACNP).
  6. ^ a b c (EN) The Oyez Project Supreme Court media, Clarence Thomas biography, su oyez.org. URL consultato il 27 giugno 2017 (archiviato dall'url originale il 13 maggio 2003).
  7. ^ (EN) Jeffrey Toobin, Unforgiven: Why Is Clarence Thomas So Angry?, in The New Yorker, 4 novembre 2007. URL consultato il 24 giugno 2021 (archiviato dall'url originale il 22 aprile 2021).
  8. ^ a b (EN) Diane Brady, The Holy Cross Fraternity, in Bloomberg BusinessWeek, 11, marzo 2007. URL consultato il 29 febbraio 2016 (archiviato dall'url originale il 20 agosto 2020).
  9. ^ (EN) In His Own Words: Justice Clarence Thomas, in The New York Times, New York City, 14 dicembre 2000. URL consultato il 25 marzo 2010 (archiviato dall'url originale il 3 aprile 2012).
  10. ^ (EN) Kevin Merida e Michael A. Fletcher, Supreme Discomfort, in Washington Post Magazine, 4 agosto 2002. URL consultato il 14 giugno 2019 (archiviato dall'url originale il 1º settembre 2002).
  11. ^ a b c d (EN) Monica Dolin, Anger Still Fresh in Clarence Thomas's Memoir, in ABC News, 3 ottobre 2007. URL consultato il 19 ottobre 2008 (archiviato dall'url originale il 28 luglio 2020).
  12. ^ a b c (EN) Diane Brady, Supreme Court Justice Clarence Thomas Speaks, in BusinessWeek, New York City, 12 marzo 2007. URL consultato il 27 luglio 2018 (archiviato dall'url originale il 12 marzo 2007).
  13. ^ (EN) David Margolick, Judge Portrayed as a Product Of Ideals Clashing With Life, in The New York Times, 3 luglio 1991. URL consultato il 19 ottobre 2008 (archiviato dall'url originale il 19 giugno 2012).
  14. ^ (EN) Jodi Kantor e David Gonzalez, For Sotomayor and Thomas, Paths Diverge at Race, in The New York Times, 6 giugno 2009. URL consultato il 7 giugno 2009 (archiviato dall'url originale il 6 dicembre 2020).
  15. ^ (EN) Vicki Cox, Clarence Thomas, Infobase Publishing, 2009, p. 44–, ISBN 978-1-4381-1849-9.
  16. ^ (EN) Myron Magnet, Clarence Thomas and the Lost Constitution, Encounter Books, 7 maggio 2019, ISBN 978-1-64177-053-8.
  17. ^ (EN) Speech to the National Bar Association by Clarence Thomas, July 28, 1998, su teachingamericanhistory.org. URL consultato il 22 febbraio 2022.
  18. ^ (EN) Danny Hakim e Jo Becker, The Long Crusade of Clarence and Ginni Thomas, in New York Times, 22 febbraio 2022. URL consultato il 22 febbraio 2022 (archiviato dall'url originale il 22 febbraio 2022).
  19. ^ (EN) Dahlia Lithwick, From Clarence Thomas to Palin, in Newsweek, New York City, 27 settembre 2008. URL consultato il 18 ottobre 2008 (archiviato dall'url originale il 13 ottobre 2008).
  20. ^ (EN) Nomination of Clarence Thomas To Be an Assistant Secretary of Education, su presidency.ucsb.edu. URL consultato il 26 marzo 2022 (archiviato dall'url originale il 26 marzo 2022).
  21. ^ (EN) Weekly Compilation of Presidential Documents, in Office of the Federal Register, 1981, p. 488. URL consultato il 26 marzo 2022.
  22. ^ (EN) Clarence Thomas — Department of Education, su congress.gov, 26 giugno 1981. URL consultato il 26 marzo 2022.
  23. ^ (EN) September 2019 | Volume 48, Issue 9, Clarence Thomas and the Lost Constitution, su Imprimis, 27 settembre 2019. URL consultato il 9 giugno 2023.
  24. ^ (EN) Evan Thomas, Where Does He Stand?, in Newsweek, New York City, 15 luglio 1991. URL consultato il 20 aprile 2009 (archiviato dall'url originale il 12 giugno 2011).
  25. ^ (EN) Juan Williams, EEOC Chairman Blasts Black Leaders, in The Washington Post, 25 ottobre 1984. URL consultato il 27 luglio 2018 (archiviato dall'url originale il 28 luglio 2018).
  26. ^ Usa, abolita storica sentenza a favore dell'aborto, su repubblica.it, 24 giugno 2022. URL consultato il 2 giugno 2022.

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN10647527 · ISNI (EN0000 0001 2120 5943 · SBN MILV127188 · LCCN (ENn82137324 · GND (DE11906863X · BNF (FRcb165270150 (data) · J9U (ENHE987007273158305171 · WorldCat Identities (ENlccn-n82137324