Claudio Gentile

allenatore di calcio e calciatore italiano (1953-)

Claudio Gentile (Tripoli, 27 settembre 1953) è un dirigente sportivo, ex calciatore e allenatore di calcio italiano, di ruolo difensore, campione del mondo con la nazionale italiana nel 1982.

Claudio Gentile
Gentile alla Juventus nella stagione 1981-1982
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Altezza 178 cm
Peso 71 kg
Calcio
Ruolo Allenatore (ex difensore)
Termine carriera 1º luglio 1988 - giocatore
10 giugno 2014 - allenatore
Carriera
Giovanili
1964-1968Maslianico
1968-1971Varese
Squadre di club1
1971-1972Arona34 (4)
1972-1973Varese34 (1)
1973-1984Juventus283 (9)
1984-1987Fiorentina70 (0)
1987-1988Piacenza20 (0)
Nazionale
1974Bandiera dell'Italia Italia U-232 (0)
1975-1984Bandiera dell'Italia Italia71 (1)
Carriera da allenatore
1998-2000Bandiera dell'Italia Italia U-20
2000Bandiera dell'Italia ItaliaVice
2000-2006Bandiera dell'Italia Italia U-21
2004Bandiera dell'Italia Italia olimpica
2014Sion
Palmarès
 Olimpiadi
Bronzo Atene 2004
 Mondiali di calcio
Oro Spagna 1982
 Europei di calcio Under-21
Bronzo Svizzera 2002
Oro Germania 2004
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Considerato uno dei migliori terzini della storia del calcio italiano[1][2], legò la sua attività calcistica principalmente alla Juventus, squadra nella quale militò per undici stagioni a cavallo tra gli anni 1970 e 1980, vincendo sei campionati di Serie A, due coppe nazionali, una Coppa delle Coppe e una Coppa UEFA, e disputando inoltre una finale di Coppa dei Campioni. Assieme al portiere Dino Zoff, al libero Gaetano Scirea e al terzino sinistro Antonio Cabrini, tutti e tre compagni di club e nazionale, Gentile fu membro di una delle migliori linee difensive di sempre[3].

In nazionale ha totalizzato 71 presenze, partecipando a due mondiali (Argentina 1978 e Spagna 1982) e a un europeo (Italia 1980), distinguendosi in più occasioni come uno dei pilastri della squadra[4][5].

Da allenatore, alla guida dell'Italia Under-21, ha vinto un europeo di categoria nel 2004.

Biografia modifica

Nato nell'allora Regno Unito di Libia[6] da genitori originari di Noto[7][8], a loro volta cresciuti in Libia durante gli anni della colonizzazione italiana, da bambino Gentile inizia a giocare nei vicoli di Tripoli con compagni arabi e altri figli di coloni[9][10]: qui acquisisce la grinta e la cattiveria agonistica che lo avrebbero contraddistinto lungo la sua carriera professionistica[9][10]. Prevenendo le persecuzioni agli italiani che avranno inizio qualche anno dopo con l'instaurarsi del regime gheddafiano, all'età di otto anni rientra frettolosamente in Italia con la sua famiglia[6][9] e si stabilisce a Brunate, nel Comasco[9].

Proprio le origini libiche gli hanno valso l'appellativo di Gheddafi[9][10], tuttavia mai amato dallo stesso Gentile per via dei succitati eventi che avevano portato alla brusca separazione dalla sua terra natale – «non si rendevano conto di quanto detestassi quel soprannome [...]: non lo sopportavo perché sapevo che cosa aveva fatto [Gheddafi, ndr] agli italiani e ai miei parenti» –[11], preferendo essere identificato con il semplice vezzeggiativo del proprio cognome, Gento[10].

Nel 2013 il suo nome compare inizialmente tra gli indagati in un'inchiesta fiorentina su false fideiussioni per l'iscrizione di alcuni club alla Lega Pro[12]; per lui, sei mesi dopo, il Tribunale di Firenze richiede l'archiviazione del procedimento in quanto «del tutto estraneo» ai fatti[13].

Caratteristiche tecniche modifica

Giocatore modifica

 
Gentile (a sinistra) esce dal campo con Antonio Cabrini, coppia di terzini della Juventus e della nazionale tra gli anni 1970 e 1980[14].

Già distintosi come difensore eclettico e tenace nelle file del Varese[15], poco più che ventenne seppe emergere quale «rivelazione» della Juventus vincitrice del campionato 1974-1975[16], grazie alla sua abilità nel coniugare una costante partecipazione alla manovra con il controllo dell'«avversario più pericoloso»[17], ispirandosi sul piano difensivo a specialisti della marcatura a uomo come Tarcisio Burgnich e Angelo Anquilletti[7].

Dapprima schierato nel ruolo di terzino destro, agli ordini di Giovanni Trapattoni si spostò sulla corsia opposta: pur essendo inizialmente poco avvezzo all'uso del sinistro[10], acquisì la capacità di effettuare precisi traversoni anche col piede debole, in virtù di un progressivo raffinamento tecnico voluto dall'allenatore[18], confermandosi protagonista dei due successivi Scudetti bianconeri, nelle stagioni 1976-1977[10] – «il mio miglior campionato in assoluto»[7] – e 1977-1978[19].

Negli anni a seguire, l'affermazione di Antonio Cabrini come fluidificante mancino lo restituì alla fascia destra[20], stavolta con compiti più difensivi per via di esigenze tattiche[21]: la propensione al gioco d'attacco restò comunque tra i suoi punti di forza, consentendogli di formare con il compagno di squadra un duo atipico, vista l'abilità di entrambi nell'arrivare sul fondo[22], e a lungo decisivo per i successi della Juventus e della nazionale italiana[14].

 
Gentile (a sinistra) in marcatura sul fantasista Zico nel campionato di Serie A 1983-1984. In precedenza, il loro "duello" con le maglie di Italia e Brasile era stato tra i momenti salienti del campionato del mondo 1982[4][5].

Oltre che da terzino, poteva essere impiegato in varie zone del centrocampo[7] – specialmente nel ruolo di mediano, a lui piuttosto gradito – rivelandosi invece refrattario ad agire da stopper, posizione ricoperta con profitto in caso di necessità, ma che lo costringeva a minimizzare le sortite offensive[23]. In forza alla Fiorentina, ultratrentenne, tornò a disimpegnarsi come terzino di spinta[21], per poi concludere la carriera da libero nelle file del Piacenza[24].

«Irriducibile combattente»[19], nel 2007 è stato inserito dal quotidiano inglese The Times all'ottavo posto nella classifica dei calciatori più rudi di tutti i tempi[25]; nonostante questo, ha ricevuto una sola espulsione in carriera[26], peraltro per somma di ammonizioni[27].

Carriera modifica

Giocatore modifica

Club modifica

Gli esordi: Arona e Varese modifica
 
Un giovane Gentile (in piedi, secondo da destra) al Varese nella stagione 1972-1973

Inizia l'attività nel settore giovanile del Maslianico[9], da cui lo preleva il Varese dopo una trattativa col presidente del Maslianico, R. D'Angelo, che cedette assieme a lui i giovani promettenti Garganigo (poi diventato professionista come Gentile) Secchi e Bianchi. La precedente trattativa con il Como era saltata per motivi economici[9]. Con i biancorossi lombardi compie tutta la trafila delle giovanili[9], tuttavia non viene ancora considerato all'altezza della prima squadra[9] sicché viene ceduto in prestito all'Arona[15], dove disputa la stagione 1971-1972 nel campionato di Serie D.

Le prestazioni di Gento inducono il Varese a riportarlo alla base[9]: gioca una stagione da titolare tra i cadetti (1972-1973), segnalandosi tra i migliori giovani della categoria[28], ma ancora una volta non convince l'allenatore Pietro Maroso e il direttore sportivo Sandro Vitali[9][10].

L'affermazione: Juventus modifica
 
Gentile (a sinistra) e Roberto Bettega con la maglia della Juventus nel campionato 1974-1975.

Nell'estate del 1973 viene acquistato dalla Juventus, voluto da Giampiero Boniperti[9], per oltre 200 milioni di lire[28], in vista della sostituzione dell'anziano Sandro Salvadore[29]. Viene inizialmente impiegato come riserva di Giuseppe Furino, per la contemporanea presenza di Marchetti, Spinosi e Longobucco nel ruolo di terzino[10][28]. Esordisce in campionato in maglia juventina il 2 dicembre 1973, nella vittoria per 5-1 sul Verona, giocando proprio da mediano[10], e nei mesi successivi guadagna gradualmente maggior spazio in prima squadra, nonostante un evidente calo di forma nel finale[9][10]. In quella stagione disputa anche il derby della Mole, giocando in marcatura su Claudio Sala[30]: il duello si ripeterà più volte negli anni successivi[10][31].

 
Gentile agli sgoccioli della sua esperienza juventina, in un momento di relax al termine della stagione 1983-1984.

A partire dalla stagione 1974-1975 forma con Antonello Cuccureddu la coppia di terzini titolare[9][32]; inizialmente è impiegato sulla fascia sinistra[10] e in seguito, dopo l'affermazione di Antonio Cabrini, sulla destra, con compiti più difensivi[21]. Con l'altro giovane difensore Gaetano Scirea contribuisce alla conquista del suo primo Scudetto[33], tuttavia nel campionato 1975-1976, a causa di una squalifica e di attriti con l'allenatore Carlo Parola, perde temporaneamente il posto in squadra, sostituito da Marco Tardelli[34][35]. Nella stagione successiva, con Giovanni Trapattoni allenatore, torna titolare contribuendo a un nuovo Scudetto dei bianconeri[34][35] e alla vittoria in Coppa UEFA.

Conclude l'esperienza juventina nel 1984, dopo undici stagioni di militanza nelle quali vince complessivamente sei Scudetti, due Coppe Italia, una Coppa UEFA e una Coppa delle Coppe. Colleziona 283 presenze in campionato, e 415 in totale comprendendo la Coppa Italia e le coppe europee.

Il finale di carriera: Fiorentina e Piacenza modifica

Nell'estate del 1984, all'età di trentuno anni, lascia la Juventus per trasferirsi alla Fiorentina[36], approfittando della nuova normativa sullo svincolo dei giocatori[24]. L'esperienza in viola, durata tre stagioni, è costellata di difficoltà: inizialmente viene contestato dalla tifoseria, a causa del suo passato bianconero[37], e in seguito ha problemi con l'allenatore Aldo Agroppi[38], a causa della politica di svecchiamento da lui portata avanti a discapito dei giocatori più anziani[39].

 
Gentile (a destra) alla Fiorentina nel campionato 1984-1985, in marcatura sul sampdoriano Evaristo Beccalossi.

Svincolatosi dal club gigliato[40], trascorre alcuni mesi senza squadra, partecipando (insieme all'altro campione del mondo Marco Tardelli) al ritiro per calciatori disoccupati organizzato a Pomezia[41]. Nel dicembre del 1987 viene ingaggiato dal Piacenza, squadra neopromossa in Serie B: scende in campo in 20 occasioni, contribuendo alla salvezza del club prima di concludere definitivamente la carriera agonistica[24].

In carriera ha totalizzato 353 presenze e 9 gol in Serie A.

Nazionale modifica

Dopo il debutto nella nazionale Under-23, il 29 settembre 1974 contro i pari età della Jugoslavia[42], ha esordito con la nazionale maggiore il 19 aprile 1975, a ventuno anni, nella partita Italia-Polonia (0-0) disputata a Roma[43]. Nel corso del 1976 esce temporaneamente dal giro azzurro, avendo perso il posto da titolare nella Juventus[34] e a causa di alcuni dissapori con il commissario tecnico Fulvio Bernardini[44]. Tornato in azzurro, diventa titolare fisso con Enzo Bearzot[45], e realizza il suo primo e unico gol in nazionale l'8 giugno 1977, a Helsinki, nella partita vinta 3-0 contro la Finlandia[46].

 
Gentile (a sinistra) in nazionale al campionato del mondo 1978, alle prese con l'argentino Mario Kempes.

Ha partecipato da titolare al campionato del mondo 1978 in Argentina, nel quale è stato considerato tra i migliori difensori della manifestazione, giocando inizialmente come terzino destro e, dopo l'infortunio a Mauro Bellugi, come stopper[47]; impiegato in marcatura su campioni quali Mario Kempes, Hans Krankl, Johnny Rep e Roberto Dinamite, ha impedito ai suoi diretti avversari di realizzare reti. In seguito è stato titolare al campionato d'Europa 1980 organizzato in Italia, segnalandosi nuovamente tra i migliori[5][48], e al vittorioso campionato del mondo 1982 in Spagna, dove si è fatto notare per le sue marcature a uomo su Maradona e Zico[4][5]. In entrambi i casi è stato ammonito, saltando così la semifinale vinta contro la Polonia[49]; rientra tra i titolari nella finale contro la Germania Ovest, nella quale viene impiegato in marcatura su Pierre Littbarski[4].

Ha disputato la sua ultima gara in nazionale il 26 maggio 1984, a trent'anni, nella partita amichevole Canada-Italia (0-2) giocata a Toronto, indossando nell'occasione la fascia da capitano.[50] In totale ha collezionato 71 presenze con gli Azzurri.

Dirigente e allenatore modifica

Terminata l'attività agonistica, Gentile è rimasto nel mondo del calcio, indirizzandosi inizialmente verso l'attività dirigenziale. Nella stagione 1990-1991 è tornato alla Juventus in veste di collaboratore, in particolare per la ristrutturazione del settore giovanile bianconero[51]. Tra il 1991 e il 1993 è direttore generale del Lecco[52], ricoprendo anche il ruolo di direttore sportivo dal marzo del 1992[53].

 
Gentile nel 2006, in veste di commissario tecnico dell'Italia Under-21.

In seguito è entrato nel Settore Tecnico della FIGC, come allenatore della nazionale Under-20[54][55]. Nel 2000 è inizialmente vice di Giovanni Trapattoni sulla panchina della nazionale A[9][55]; in ottobre sostituisce Marco Tardelli (nel frattempo passato all'Inter), come commissario tecnico della nazionale italiana Under-21[55]. Con la rappresentativa giovanile è arrivato alle semifinali nell'europeo di categoria del 2002, ha vinto l'edizione del 2004[56], conquistando nello stesso anno la medaglia di bronzo ai Giochi olimpici di Atene. Ha concluso la sua avventura sulla panchina degli Azzurrini con l'eliminazione ai quarti di finale nell'europeo del 2006[9].

Nel luglio dello stesso anno viene sostituito da Pierluigi Casiraghi per decisione del commissario straordinario della FIGC Guido Rossi e del suo vice Demetrio Albertini, nonostante i risultati ottenuti e le rassicurazioni sulla riconferma[9][57][58]. Negli anni successivi non ha allenato alcuna squadra[9], pur essendo stato in corsa per la sostituzione di Ciro Ferrara sulla panchina della Juventus[59], e per la panchina della nazionale libica, dopo la caduta di Gheddafi[60].

In un'intervista concessa alla Gazzetta dello Sport nel settembre del 2013, ha rivelato che nell'estate del 2006, prima di essere sostituito alla guida dell'Under-21, un grande club gli aveva offerto un ingaggio e Gentile ne aveva informato la Federcalcio, che gli chiese di aspettare: quando fu allontanato dalla guida degli Azzurrini, era nel frattempo sfumata anche la possibilità di allenare il grande club, sicché questi eventi lo spinsero a citare a giudizio la FIGC; ha quindi rifiutato le offerte di diverse società calcistiche ricevute dal 2006 in poi, perché se le avesse accettate non avrebbe potuto rivolgersi alla magistratura civile[61].

Il 5 giugno 2014 viene ingaggiato come allenatore del Sion[62], ma il 10 dello stesso mese non si presenta al raduno della squadra[63] e, nei giorni successivi, inizia con la proprietà una controversia per la risoluzione del contratto[64].

Statistiche modifica

Presenze e reti nei club modifica

Stagione Squadra Campionato Coppe nazionali Coppe continentali Altre coppe Totale
Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Pres Reti
1971-1972   Arona D 34 4 - - - - - - - - - 34 4
1972-1973   Varese B 34 1 CI 3 0 - - - - - - 37 1
1973-1974   Juventus A 13 0 CI 7 0 CC 0 0 CInt 1 0 21 0
1974-1975 A 29 0 CI 6 0 CU 9 1 - - - 44 1
1975-1976 A 22 1 CI 4 0 CC 4 0 - - - 30 1
1976-1977 A 29 1 CI 9 0 CU 11 0 - - - 49 1
1977-1978 A 28 3 CI 4 0 CC 7 0 - - - 39 3
1978-1979 A 30 0 CI 7 0 CC 1 0 - - - 38 0
1979-1980 A 26 2 CI 4 0 CdC 8 0 - - - 38 2
1980-1981 A 27 0 CI 6 0 CU 4 0 TC 2 0 39 0
1981-1982 A 27 2 CI 4 0 CC 4 0 - - - 35 2
1982-1983 A 28 0 CI 10 0 CC 9 0 - - - 47 0
1983-1984 A 24 0 CI 5 0 CdC 8 0 - - - 37 0
Totale Juventus 283 9 66 0 65 1 3 0 417 10
1984-1985   Fiorentina A 29 0 CI 10 1 CU 3 0 - - - 42 1
1985-1986 A 19 0 CI 8 0 - - - - - - 27 0
1986-1987 A 22 0 CI 5 0 CU 2 0 - - - 29 0
Totale Fiorentina 70 0 23 1 5 0 - - 98 1
1987-1988   Piacenza B 20 0 CI 0 0 - - - - - - 20 0
Totale carriera 441 14 92 1 70 1 3 0 606 16

Cronologia presenze e reti in nazionale modifica

Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Italia
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Reti Note
19-4-1975 Roma Italia   0 – 0   Polonia Qual. Euro 1976 -
5-6-1975 Helsinki Finlandia   0 – 1   Italia Qual. Euro 1976 -
26-10-1975 Varsavia Polonia   0 – 0   Italia Qual. Euro 1976 -
22-11-1975 Roma Italia   1 – 0   Paesi Bassi Qual. Euro 1976 -
30-12-1975 Firenze Italia   3 – 2   Grecia Amichevole -
17-11-1976 Roma Italia   2 – 0   Inghilterra Qual. Mondiali 1978 -
22-12-1976 Lisbona Portogallo   2 – 1   Italia Amichevole -
8-6-1977 Helsinki Finlandia   0 – 3   Italia Qual. Mondiali 1978 1
8-10-1977 Berlino Ovest Germania Ovest   2 – 1   Italia Amichevole -
15-10-1977 Torino Italia   6 – 1   Finlandia Qual. Mondiali 1978 -
16-11-1977 Londra Inghilterra   2 – 0   Italia Qual. Mondiali 1978 -
3-12-1977 Roma Italia   3 – 0   Lussemburgo Qual. Mondiali 1978 -
21-12-1977 Liegi Belgio   0 – 1   Italia Amichevole -
25-1-1978 Madrid Spagna   2 – 1   Italia Amichevole -
8-2-1978 Napoli Italia   2 – 2   Francia Amichevole -
18-5-1978 Roma Italia   0 – 0   Jugoslavia Amichevole -
2-6-1978 Mar del Plata Italia   2 – 1   Francia Mondiali 1978 - 1º turno -
6-6-1978 Mar del Plata Italia   3 – 1   Ungheria Mondiali 1978 - 1º turno -
10-6-1978 Buenos Aires Italia   1 – 0   Argentina Mondiali 1978 - 1º turno -
14-6-1978 Buenos Aires Germania Ovest   0 – 0   Italia Mondiali 1978 - 2º turno -
18-6-1978 Buenos Aires Italia   1 – 0   Austria Mondiali 1978 - 2º turno -
21-6-1978 Buenos Aires Paesi Bassi   2 – 1   Italia Mondiali 1978 - 2º turno -
24-6-1978 Buenos Aires Brasile   2 – 1   Italia Mondiali 1978 - Finale 3º posto - 4º posto
20-9-1978 Torino Italia   1 – 0   Bulgaria Amichevole -
23-9-1978 Firenze Italia   1 – 0   Turchia Amichevole -
8-11-1978 Bratislava Cecoslovacchia   3 – 0   Italia Amichevole -
21-12-1978 Roma Italia   1 – 0   Spagna Amichevole -
24-2-1979 Milano Italia   3 – 0   Paesi Bassi Amichevole -
26-5-1979 Roma Italia   2 – 2   Argentina Amichevole -
13-6-1979 Zagabria Jugoslavia   4 – 1   Italia Amichevole -
26-9-1979 Firenze Italia   1 – 0   Svezia Amichevole -   46’
17-11-1979 Udine Italia   2 – 0   Svizzera Amichevole -
16-2-1980 Napoli Italia   2 – 1   Romania Amichevole -
15-3-1980 Milano Italia   1 – 0   Uruguay Amichevole -
19-4-1980 Torino Italia   2 – 2   Polonia Amichevole -
12-6-1980 Milano Italia   0 – 0   Spagna Euro 1980 - 1º turno -
15-6-1980 Torino Italia   1 – 0   Inghilterra Euro 1980 - 1º turno -
18-6-1980 Roma Italia   0 – 0   Belgio Euro 1980 - 1º turno -
21-6-1980 Napoli Cecoslovacchia   1 – 1 dts
(9 – 8 dtr)
  Italia Euro 1980 - Finale 3º-4º posto - 4º posto
24-9-1980 Genova Italia   3 – 1   Portogallo Amichevole -
11-10-1980 Lussemburgo Lussemburgo   0 – 2   Italia Qual. Mondiali 1982 -
1-11-1980 Roma Italia   2 – 0   Danimarca Qual. Mondiali 1982 -
15-11-1980 Torino Italia   2 – 0   Jugoslavia Qual. Mondiali 1982 -
6-12-1980 Atene Grecia   0 – 2   Italia Qual. Mondiali 1982 -
3-1-1981 Montevideo Uruguay   2 – 0   Italia Mundialito -
6-1-1981 Montevideo Paesi Bassi   1 – 1   Italia Mundialito -
25-2-1981 Roma Italia   0 – 3   Europa Amichevole -   42’
19-4-1981 Udine Italia   0 – 0   Germania Est Amichevole -
3-6-1981 Copenaghen Danimarca   3 – 1   Italia Qual. Mondiali 1982 -
23-9-1981 Bologna Italia   3 – 2   Bulgaria Amichevole -
17-10-1981 Belgrado Jugoslavia   1 – 1   Italia Qual. Mondiali 1982 -
14-11-1981 Torino Italia   1 – 1   Grecia Qual. Mondiali 1982 -
5-12-1981 Napoli Italia   1 – 0   Lussemburgo Qual. Euro 1984 -
23-2-1982 Parigi Francia   2 – 0   Italia Amichevole -
14-4-1982 Lipsia Germania Est   1 – 0   Italia Amichevole -
28-5-1982 Ginevra Svizzera   1 – 1   Italia Amichevole -
14-6-1982 Vigo Italia   0 – 0   Polonia Mondiali 1982 - 1º turno -
18-6-1982 Vigo Italia   1 – 1   Perù Mondiali 1982 - 1º turno -
23-6-1982 Vigo Italia   1 – 1   Camerun Mondiali 1982 - 1º turno -
29-6-1982 Barcellona Italia   2 – 1   Argentina Mondiali 1982 - 2º turno -
5-7-1982 Barcellona Italia   3 – 2   Brasile Mondiali 1982 - 2º turno -
11-7-1982 Madrid Italia   3 – 1   Germania Ovest Mondiali 1982 - Finale - 3º titolo mondiale
27-10-1982 Roma Italia   0 – 1   Svizzera Amichevole -
13-11-1982 Milano Italia   2 – 2   Cecoslovacchia Qual. Euro 1984 -
4-12-1982 Firenze Italia   0 – 0   Romania Qual. Euro 1984 -
12-2-1983 Limassol Cipro   1 – 1   Italia Qual. Euro 1984 -
16-4-1983 Bucarest Romania   1 – 0   Italia Qual. Euro 1984 -
29-5-1983 Göteborg Svezia   2 – 0   Italia Qual. Euro 1984 -
7-4-1984 Verona Italia   1 – 1   Cecoslovacchia Amichevole -   46’
22-5-1984 Zurigo Germania Ovest   1 – 0   Italia Amichevole -   70’
26-5-1984 Toronto Canada   0 – 2   Italia Amichevole - Cap.   59’
Totale Presenze (20º posto) 71 Reti 1

Palmarès modifica

Giocatore modifica

Club modifica

 
Gentile (in primo piano), con (sullo sfondo, da sinistra) Tardelli, Koetting e Cabrini, festeggia la vittoria della Juventus nella Coppa Italia 1982-1983.
Competizioni nazionali modifica
Juventus: 1974-1975, 1976-1977, 1977-1978, 1980-1981, 1981-1982, 1983-1984
Juventus: 1978-1979, 1982-1983
Competizioni internazionali modifica
Juventus: 1976-1977
Juventus: 1983-1984

Nazionale modifica

Spagna 1982

Individuale modifica

Italia 1980
Spagna 1982

Allenatore modifica

Nazionale modifica

Italia Under-21: Germania 2004
Italia Olimpica: Atene 2004

Individuale modifica

2006

Onorificenze modifica

«Campione italiano professionisti»
— Roma, 1975.[66]
«Campione mondiale»
— Roma, 1982.[66]
— Roma, 19 dicembre 2017.[67]

Opere modifica

Note modifica

  1. ^ Sebastiano Vernazza, Che fine ha fatto la razza dei terzini?, in La Gazzetta dello Sport, 2 settembre 2010.
  2. ^ Vanni Zagnoli, Il pallone racconta: Tarcisio Burgnich, su assocalciatori.it, 2 maggio 2019.
  3. ^ Rizzo, p. 696.
  4. ^ a b c d Bruno Bernardi, Gentile: "Abbiamo umiliato la zona", in La Stampa, 14 luglio 1982, p. 16.
  5. ^ a b c d Squadra del torneo 1980, su it.uefa.com.
  6. ^ a b Dario Ricci, Claudio Gentile "il libico": «Sogno di tornare a Tripoli come allenatore», su ilsole24ore.com, 21 febbraio 2011.
  7. ^ a b c d Gentile, Cerruti.
  8. ^ Max Cannalire, Claudio Gentile, 64 anni con la stima di tutti, tifosi bianconeri e non. Nonostante sia senza panchina, oggi..., su tag24.it, 4 ottobre 2017.
  9. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r Ritratti: Claudio Gentile, su ju29ro.com, 18 settembre 2009.
  10. ^ a b c d e f g h i j k l Stefano Bedeschi, Gli eroi in bianconero: Claudio GENTILE, su tuttojuve.com, 27 settembre 2017.
  11. ^ Gentile, mi chiamavano "Gheddafi", su famigliacristiana.it, 20 ottobre 2011.
  12. ^ Calcio, false fidejussioni in Lega Pro: indagato Claudio Gentile, su gazzetta.it, 19 marzo 2013.
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Bibliografia modifica

  • Sergio Rizzo, GENTILE, Claudio, in Enciclopedia dello sport, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2002.
  • Claudio Gentile, Alberto Cerruti, E sono stato Gentile, Milano, Rizzoli, 2016, ISBN 978-8817087445.

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