Clotario IV (VII secolo719) è stato un re franco della dinastia dei merovingi, re di Austrasia (in contrapposizione a Chilperico II che in quei due anni governò Neustria e Burgundia) dal 717 fino alla sua morte.

Clotario IV
Re dei Franchi di Austrasia[1]
In carica717 –
719
PredecessoreChilperico II
SuccessoreChilperico II
NascitaVII secolo
Morte719
DinastiaMerovingi
PadreDagoberto II (presunto)
Teodorico III (presunto)

Origini modifica

Di chi fosse figlio Clotario non si hanno notizie precise[2]. Nell'Ex historia episcoporum autissiodorensium è scritto che alcune fonti lo davano figlio di Dagoberto II, per altre invece era figlio di Dagoberto III[3], mentre negli Annales Francorum Ludovici Dufour è scritto che verosimilmente poteva discendere dai re di Austrasia, Sigeberto e Dagoberto, ma possibilmente anche dai re di Neustria, Clodoveo e Teodorico ed infine c'era chi azzardava che era figlio di Dagoberto III[4].

Biografia modifica

Nel 715, la Neustria si era ribellata[5] al governo di Plectrude, reggente per conto del maggiordomo di palazzo di tutti i regni Franchi[6], Teodoaldo, e, nel corso della rivolta, si era data un maggiordomo di palazzo proprio[7]:Ragenfrido[8], che, alla morte del re dei Franchi Dagoberto III, aveva messo sul trono il già maturo merovingio, figlio di Childeberto II, Chilperico II[5][9], che era stato relegato in un monastero col nome di Daniele[9].
Chilperico II, secondo il continuatore anonimo del cronista Fredegario, dopo aver vinto la battaglia di Colonia, era stato riconosciuto re dei Franchi anche da Plectrude e Teodoaldo[10]; ma ad Amblava, vicino a Liegi, sulla via del ritorno, Chlperico II e Raginfredo furono sopraffatti da Carlo Martello[11], figliastro di Plectrude, che, dopo aver liberarato l'Austrasia, nel 717, rientrò a Colonia da vincitore[12], e Plectrude dovette cedergli tutti i poteri ed i titoli[13] che erano stati di suo padre[14], Pipino di Herstal.
Subito dopo, Carlo proclamò re di Austrasia, Clotario IV[15], in opposizione a Chilperico II[2].

La guerra civile tra la Neustria di Ragenfrido e Chilperico II e l'Austrasia di Carlo Martello e Clotario IV continuò e Chilperico II e Ragenfrido, dopo essere stati sconfitti anche a Vinciago[6][15], si allearono col duca d'Aquitania e duca di Guascogna, Oddone I[15], riconoscendogli il titolo di re[14] che intervenendo col suo esercito di Vasconi[14] partecipò alle battaglie contro il regno d'Austrasia[16] ed il suo maggiordomo di palazzo, Carlo Martello[17], sino alla battaglia di Soissons del 719, dove si diede alla fuga e riuscì a sfuggire[16] a Carlo Martello. Oddone si rifugiò ad Orleans[14], assieme a Chilperico II che riuscì ad attraversare la Loira, mettendo in salvo il tesoro reale[18].

Nel 719, Clotario IV morì[2][18][19].
Dopo la morte di Clotario, Carlo offrì un accordo di amicizia a Oddone I[16] in cambio della consegna di Chilperico II[18] che gli venne consegnato[14] col tesoro reale[17][20].
Dopo che Chilperico II era rientrato nel regno dei Franchi, Carlo Martello, lo riconfermò re[16] di tutti i Franchi[9].

Discendenza modifica

Di Clotario non si conosce alcuna discendenza.

Note modifica

  1. ^ In contrapposizione a Chilperico II
  2. ^ a b c (LA) Rerum Gallicarum et Francicarum Scriptores, tomus tertius: Ex Chronico Sigeberti monachi , pag 346 nota
  3. ^ (LA) Rerum Gallicarum et Francicarum Scriptores, tomus tertius: Ex historia episcoporum autissiodorensium , pag 639 nota
  4. ^ (LA) Rerum Gallicarum et Francicarum Scriptores, tomus tertius: Annales Francorum Ludovici Dufour , pag 698 a col.2
  5. ^ a b (LA) Rerum Gallicarum et Francicarum Scriptores, tomus tertius: Ex Chronico Sigeberti monachi , pag 345 E
  6. ^ a b (LA) Domus Carolingiae genealogia , Pag 311 37 – 43
  7. ^ (LA) Annales Marbacenses, pag 4 32-38
  8. ^ (LA) Chronicon Moissiacensis , Pag 290 18-24 Archiviato il 28 dicembre 2013 in Internet Archive.
  9. ^ a b c (LA) Rerum Gallicarum et Francicarum Scriptores, tomus tertius: Annales Francorum Ludovici Dufour , Pag 697
  10. ^ Fredegario, Fredegarii scholastici chronicum continuatum, Pars prima, auctore anonymo, CVI
  11. ^ (LA) Annales Mettenses, pag 22
  12. ^ (LA) Chronicon Moissiacensis , Pag 291 5-8 Archiviato il 28 dicembre 2013 in Internet Archive.
  13. ^ (LA) Chronicon Moissiacensis , Pag 291 9-17 Archiviato il 28 dicembre 2013 in Internet Archive.
  14. ^ a b c d e Fredegario, Fredegarii scholastici chronicum continuatum, Pars prima, auctore anonymo, CVII
  15. ^ a b c (LA) Rerum Gallicarum et Francicarum Scriptores, tomus tertius: Ex Chronico Hermanni contracti , pag 329 d
  16. ^ a b c d (LA) Rerum Gallicarum et Francicarum Scriptores, tomus tertius: Ex Chronico Sigeberti monachi , pag 346 a
  17. ^ a b (LA) Annales Mettenses, pag 26
  18. ^ a b c (LA) Chronicon Moissiacensis , pag Pag Pag 291 18-26 Archiviato il 28 dicembre 2013 in Internet Archive.
  19. ^ (LA) Rerum Gallicarum et Francicarum Scriptores, tomus tertius: Ex Chronico Hermanni contracti , pag 329 e
  20. ^ (LA) Rerum Gallicarum et Francicarum Scriptores, tomus tertius: Ex Chronico Sigeberti monachi , pag 346

Bibliografia modifica

Fonti primarie modifica

Letteratura storiografica modifica

  • Christian Pfister, "La Gallia sotto i franchi merovingi: vicende storiche", cap. XXI, vol. I (La fine del mondo antico) della Storia del Mondo Medievale, pp. 688–711.

Voci correlate modifica

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