Costanza d'Aragona (1183)

regina consorte d'Ungheria, regina consorte di Sicilia e imperatrice consorte del Sacro Romano Impero
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Costanza di Aragona (1183Catania, 23 giugno 1222) è stata prima la regina consorte d'Ungheria dal 1198 al 1204 e, sposando in seconde nozze Federico II di Svevia, fu regina consorte del regno di Sicilia (1209-1222) e imperatrice del Sacro Romano Impero (1212-1222).

Costanza d'Aragona
Sigillo dell'imperatrice Costanza d'Aragona
Imperatrice dei Romani
In carica22 novembre 1220 –
23 giugno 1222
PredecessoreMaria di Brabante
SuccessoreJolanda di Brienne
Regina consorte dei Romani
In carica25 luglio 1215 –
23 giugno 1222
Regina consorte di Sicilia
In carica15 agosto 1209 –
23 giugno 1222
PredecessoreSibilla di Medania
SuccessoreJolanda di Brienne
Regina consorte d'Ungheria
In carica1198 –
30 novembre 1204
PredecessoreMargherita di Francia
SuccessoreGertrude di Merania
Altri titoliRegina consorte d'Italia, Duchessa consorte di Svevia
Nascita1183
MorteCatania, 23 giugno 1222
Luogo di sepolturaCattedrale di Palermo
Casa realeCasa di Barcellona
PadreAlfonso II d'Aragona
MadreSancha di Castiglia
ConiugiEmerico d'Ungheria
Federico II di Svevia
FigliLadislao III d'Ungheria
Enrico VII di Hohenstaufen
ReligioneCattolicesimo

Biografia modifica

Constanza de Aragón y Castilla, nata nel 1183 [1], era figlia del re d'Aragona Alfonso il Casto e di Sancha di Castiglia (1154-1208), che era figlia del re di Castiglia, Alfonso VII.

Matrimonio con Emerico d'Ungheria modifica

Dopo la morte del padre nel 1196, il suo destino fu deciso dal fratello, il re d'Aragona Pietro II, che concordò il suo matrimonio con il re Emerico d'Ungheria. Perciò, a 14 anni, Costanza lasciò l'Aragona per l'Ungheria e, nel 1198 sposò Emerico, al quale diede un figlio, Ladislao, l'anno seguente (1199-1205).

Il 26 agosto 1204, Emerico, sentendo approssimarsi la morte, incoronò suo figlio per assicurargli la successione e lo affidò a suo fratello Andrea, al quale fece promettere di proteggerlo e aiutarlo a governare il Regno d'Ungheria fino alla maggiore età. Emerico morì tre mesi dopo, il 30 novembre.

Andrea, divenuto reggente, prese nelle sue mani tutto il potere mentre Costanza e il giovane re Ladislao si ritrovarono poco più che prigionieri, tanto che fuggirono a Vienna dove si rifugiarono presso la corte del Duca d'Austria Leopoldo VI di Babenberg.

Il piccolo Ladislao morì inaspettatamente il 7 maggio 1205. L'ex reggente e ora re Andrea reclamò il corpo del nipote che fece seppellire nella cripta reale a Székesfehérvár.

Costanza allora tornò in Aragona, nel Monastero di Sijena, che sua madre aveva fondato nel 1188 e nel quale si era ritirata dopo la morte del marito. Vi restò quattro anni.

Matrimonio con Federico II di Svevia modifica

 
Corona di Costanza (Palermo, Tesoro della Cattedrale)

Costanza trascorse i successivi anni nell'abbazia con la madre, fino a quando il re suo fratello concordò con il papa Innocenzo III il suo matrimonio con Federico Hohenstaufen, re del Regno di Sicilia, sotto la tutela del papa.

Le trattative per il matrimonio si erano già concluse nel 1208 a Saragozza, senza che i due sposi si fossero ancora incontrati. Costanza assunse il titolo di regina consorte di Sicilia. Nell'agosto del 1209 Costanza sbarcò a Palermo per i festeggiamenti delle nozze. Aveva circa 29 anni, mentre lo sposo 14[2][3]. Il 15 agosto fu celebrato il matrimonio a Messina.

Nel 1211 nacque il suo secondo figlio ed erede di Federico II, Enrico, futuro re dei Romani.

La reggenza di Sicilia modifica

 
Il sarcofago romano di Costanza d'Aragona (Palermo, Cattedrale).

Il 9 dicembre 1212, Federico fu incoronato "re dei Romani" (titolo equivalente a Imperatore del Sacro Romano Impero) in opposizione a Ottone IV. Dal marzo del 1212, durante l'assenza del marito, Costanza rimase in Sicilia come reggente. Lo restò fino al 1220.

Il 22 novembre 1220, quando Federico fu incoronato Imperatore del Sacro Romano Impero da Papa Onorio III, Costanza divenne Imperatrice, e il marito tornò a Palermo.

La morte modifica

Costanza morì a Catania il 23 giugno 1222 a causa della malaria e venne tumulata nella cattedrale di Palermo, in un sarcofago romano, con una preziosa corona di fattura siculo-normanna riconducibile alle officine del palazzo reale di Palermo (la cosiddetta Corona di Costanza del Tesoro della Cattedrale). A questa corona sono accomunati dalla stessa fattura altre regalie, come il famoso mantello di Ruggero, conservato a Vienna.

Dopo la sua morte Federico promise al papa di sposare Jolanda di Brienne, erede al trono di Gerusalemme, e di partire per la crociata entro il 24 giugno del 1225.

Ascendenza modifica

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Raimondo Berengario III di Barcellona Raimondo Berengario II di Barcellona  
 
Matilde d'Altavilla  
Raimondo Berengario IV di Barcellona  
Dolce I di Provenza Gilbert I, conte di Gévaudan  
 
Gerberga di Provenza  
Alfonso II d'Aragona  
Ramiro II di Aragona Sancho Ramírez di Aragona  
 
Felicia di Roucy  
Petronilla di Aragona  
Agnese d'Aquitania Guglielmo IX d'Aquitania  
 
Filippa di Tolosa  
Costanza d'Aragona  
Raimondo di Borgogna Guglielmo I di Borgogna  
 
Etiennette de Longuy  
Alfonso VII di León  
Urraca I di León Alfonso VI di León  
 
Costanza di Borgogna  
Sancha di Castiglia  
Ladislao II l'Esiliato Boleslao III di Polonia  
 
Zbyslava di Kiev  
Richenza di Polonia  
Agnese di Babenberg Leopoldo III di Babenberg  
 
Agnese di Waiblingen  
 

Note modifica

  1. ^ Dizionario biografico Treccani
  2. ^ Ernst Kantorowicz, Capitolo primo - L'infanzia di Federico, in Federico II imperatore, collana Gli elefanti. Storia, traduzione di Gianni Pilone Colombo, Garzanti, Novembre 2018, p. 28, ISBN 978-88-11-67643-0.
  3. ^ Costanza d'Aragona, imperatrice, regina d'Ungheria e di Sicilia, su treccani.it.

Bibliografia modifica

  • Austin Lane Poole, Filippo di Svevia e Ottone IV,, in Storia del mondo medievale, vol. V, 1999, pp. 54-93.
  • E.F. Jacob, Innocenzo III,, in Storia del mondo medievale, vol. V, 1999, pp. 5-53.
  • Ernst H. Kantorowicz, Federico II imperatore, collana Gli elefanti. Storia, traduzione di Gianni Pilone Colombo, Garzanti, Novembre 2018, ISBN 978-88-11-67643-0.
  • Michelangelo Schipa, L'Italia e la Sicilia sotto Federico II, in Storia del mondo medievale, vol. V, 1999, pp. 153-197.
  • Maria Amalia Mastelloni, Il sarcofago antico di Costanza d'Aragona, in M. Andaloro (a cura di), Federico e la Sicilia, dalla terra alla corona. Arti figurative e arti suntuarie, Palermo, 1995, pp. 46-52.

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Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN80767804 · ISNI (EN0000 0000 9722 4510 · CERL cnp01154565 · GND (DE136421490 · BNE (ESXX5467072 (data) · WorldCat Identities (ENviaf-80767804