Cristoglie[1][2] (Hrastovlje in sloveno) è un insediamento di 154 abitanti del comune sloveno di Capodistria, nell'Istria settentrionale.

Cristoglie
insediamento
(SL) Hrastovlje
Cristoglie – Veduta
Cristoglie – Veduta
Panorama
Localizzazione
StatoBandiera della Slovenia Slovenia
Regione statisticaLitorale-Carso
ComuneCapodistria (comune)
Territorio
Coordinate45°30′38.88″N 13°54′03.6″E / 45.5108°N 13.901°E45.5108; 13.901 (Cristoglie)
Altitudine165,1 m s.l.m.
Superficie3,03 km²
Abitanti154 (31-12-2010)
Densità50,83 ab./km²
Altre informazioni
Linguesloveno
Cod. postale6275
Prefisso05
Fuso orarioUTC+1
TargaKP
Provincia storicaLitorale
Cartografia
Mappa di localizzazione: Slovenia
Cristoglie
Cristoglie
Affresco Danze macabre

Geografia modifica

Posto alle pendici del monte Chiusa (Vrh) (296 m s.l.m.), 25 km a sud-est di Capodistria, il paese è localizzato nell'alta valle del torrente Risano (Rižana), in un'area prevalentemente agricola, famosa soprattutto per la produzione del vino moscato.

Storia modifica

La località fu donata dall'imperatore Corrado II al patriarca di Aquileia. Nel XII secolo Cristoglie passò alla famiglia tedesca dei Neuhaus che lo mantenne sino al 1535, anno in cui il villaggio entrò a far parte dei domini della Repubblica di Venezia.

Monumenti e luoghi d'interesse modifica

Chiesa della Santissima Trinità modifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Chiesa della Santissima Trinità (Cristoglie).
 
Chiesa della Santissima Trinità

Su un'altura al margine meridionale del paese, si trova la chiesa romanica della Santissima Trinità (sloveno Sveta Trojica), costruita tra il XII ed il XIII secolo e fortificata con mura nel XVI.

L'interno a tre navate è affrescato con le seguenti raffigurazioni: nell'abside la Santissima Trinità; nelle absidiole minori gli Apostoli, i Re Magi e i santi protettori dalla peste Sebastiano, Rocco e Fabiano; sulla volta della navata centrale la Creazione; sui capitelli figure di Santi e nella volta delle navate laterali i dodici mesi; la parete orientata a sud è decorata con le scene della Passione di Cristo nella fascia superiore e con la danza macabra in quella inferiore.[3] Il ciclo degli affreschi più interessante si trova nella parte inferiore della parete sud, dove è rappresentata, come detto, una danza macabra. Il dipinto risale al XV secolo, un'epoca in cui l'Europa era falcidiata da numerose e terribili epidemie ed il tema della caducità della vita era molto sentito. L'autore degli affreschi fu il pittore Giovanni da Castua che ha lasciato la sua firma sia in caratteri latini che glagolitici. Questo ciclo di affreschi appartiene allo stile tardogotico.

Note modifica

  1. ^ Touring Club Italiano, Slovenia. Lubiana, i centri termali. Il parco del Triglav. Il Carso e la costa istriana, Iolo, Touring Editore, 2013, p. 82.
  2. ^ Dario Alberi, Istria. Storia, arte, cultura, Lint Editoriale, Lavis (TN) 1997, pp. 396-399.
  3. ^ Slovenia, Guide d'Europa, Touring Club Italiano, 1996, pag. 42.

Bibliografia modifica

  • Dario Alberi, Istria, storia, arte, cultura, Trieste, Lint.
  • Fabio Amodeo, Tutto Istria, Trieste, Lint.
  • Istria, Cherso, Lussino, guida storico-artistica, Trieste, Bruno Fachin Editorie.
  • Gaetano Longo, dis. Aldo Bressanutti, Terra d'Istria, Trieste, Lint.

Voci correlate modifica

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

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