Da Ya Think I'm Sexy?

singolo di Rod Stewart del 1978

Da Ya Think I'm Sexy? è un singolo di Rod Stewart, pubblicato nel dicembre 1978. Scritto da Stewart e dal batterista Carmine Appice, il brano è stato prodotto da Tom Dowd. Nel 2004 la rivista Rolling Stone ha inserito la canzone alla posizione 308 della lista dei migliori brani di tutti i tempi[5].

Da Ya Think I'm Sexy?
singolo discografico
ArtistaRod Stewart
PubblicazioneDicembre 1978
Durata5:31
Album di provenienzaBlondes Have More Fun
GenereDisco
Pop rock
New wave
Eurodance
Funk rock[1]
EtichettaWarner Bros.
ProduttoreTom Dowd
Registrazione1978
Certificazioni
Dischi d'oroBandiera della Francia Francia[2]
(vendite: 519 000+)
Bandiera del Regno Unito Regno Unito[3]
(vendite: 500 000+)
Dischi di platinoBandiera degli Stati Uniti Stati Uniti[4]
(vendite: 2 000 000+)
Rod Stewart - cronologia
Singolo precedente
(1978)
Singolo successivo
Ain't Love a Bitch
(1979)

Negli anni la canzone è diventata oggetto di numerose cover, e nel 2017 lo stesso Stewart ha collaborato con i DNCE per una nuova versione del singolo.

Risultati in classifica modifica

Da Ya Think I'm Sexy? rimase per una settimana alla vetta della classifica dei singoli inglese nel dicembre del 1978, nella Irish Recorded Music Association, nella Canada Top Singles e quattro settimane in vetta alla classifica statunitense Billboard Hot 100, a cominciare dal febbraio 1979[6]. Nel resto del mondo, arrivò in prima posizione in Australia, Canada, Irlanda, Portogallo e Spagna; al secondo posto, invece, in Norvegia, Francia e Nuova Zelanda; al terzo in Italia; al sesto in Olanda; all'ottava in Svizzera ed Austria; alla nona in Germania.

Critiche modifica

La canzone attirò non poche critiche da parte di alcuni fan di Rod Stewart, che contestarono all'artista l'aver abbandonato un rock "puro" e di essersi fatto influenzare dalla musica disco. Stewart fece tuttavia notare che altri rispettati artisti come Paul McCartney e i Rolling Stones avevano canzoni indirizzate alla musica dance nel proprio repertorio.

Accuse di plagio modifica

Una causa per violazione di copyright fu intentata dal musicista brasiliano Jorge Ben, per plagio del proprio brano Taj Mahal: il caso è stato risolto "in via amichevole", secondo Ben. Stewart ammise un "plagio inconscio" del brano di Ben nella sua autobiografia del 2012. In seguito all'accaduto, l'artista britannico ha deciso di donare tutti i diritti d'autore dell'album Blondes Have More Fun all'UNICEF. Successivamente Stewart, sempre nella sua autobiografia, ammise anche che la melodia del celebre riff di sintetizzatori che caratterizza la canzone proveniva in realtà da un brano del cantante statunitense Bobby Womack chiamato (If You Want My Love) Put Something Down On It, sostenendo tuttavia che è legale riprendere la linea di arrangiamento di una canzone purché la linea melodica principale non venga copiata.[7]

Cover di Paris Hilton modifica

Do Ya Think I'm Sexy?
singolo discografico
ArtistaParis Hilton
Pubblicazione2007
Durata4:34
GenerePop
Musica leggera
Eurodance
EtichettaHeiress Records / Warner Music
NotePubblicato solo in radio e per lo spot di 3 Mobile, compagnia telefonica. Pubblicato solo in Italia.
Paris Hilton - cronologia
Singolo precedente
(2006)
Singolo successivo

Do Ya Think I'm Sexy? è il terzo singolo esclusivo per l'Italia di Paris Hilton. Pubblicato alla fine di febbraio del 2007, questa canzone ha riscosso un notevole successo grazie anche allo spot della compagnia telefonica 3 Mobile. Non è stato messo in commercio nessun CD singolo.

Note modifica

  1. ^ Disco music anni 70: Ecco i titoli delle canzoni discoteca che hanno segnato un epoca, su retronline.it. URL consultato il 25 marzo 2022.
  2. ^ Copia archiviata, su infodisc.fr. URL consultato il 7 dicembre 2022 (archiviato dall'url originale il 24 settembre 2014).
  3. ^ bpi.co.uk, https://www.bpi.co.uk/award/1603-1824-1.
  4. ^ riaa.com, https://www.riaa.com/gold-platinum/?tab_active=default-award&se=rod+stewart#search_section.
  5. ^ 500 Greatest Songs of All Time (Rolling Stone), su rollingstone.com. URL consultato il 26 giugno 2020.
  6. ^ Rod Stewart awards on Allmusic, su allmusic.com. URL consultato il 14 giugno 2021.
  7. ^ Rod Stewart, Rod: The Autobiography, 2012, pp. 225-226. URL consultato il 22 aprile 2020.

Collegamenti esterni modifica

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