Dacia (abitazione)

abitazione russa sita in campagna

La dacia (in russo дача?, dača; ascolta) è un'abitazione russa situata in campagna e di solito posseduta dagli abitanti delle grandi città che la usano per trascorrervi le vacanze o per affittarle ad altri villeggianti.

La dacia di Boris Pasternak a Peredelkino.

Le dacie sono molto comuni in Russia e sono altresì molto diffuse in alcune repubbliche dell'ex Unione Sovietica e del Blocco orientale. Come risultato delle severe restrizioni cui furono soggette le dacie come dimensione e tipo durante l'era sovietica, alcune caratteristiche concesse, come gli attici e le verande a vetrate, divennero molto diffuse e spesso sovradimensionate. Nel periodo 1963-1985, in particolare, le limitazioni furono più rigide; la costruzione di un'abitazione per una famiglia singola in città e in campagna venne proibita nell'Unione Sovietica, e solo case ad un unico piano senza impianto di riscaldamento con una superficie calpestabile minore di 25 m² vennero permesse come dacie. Dal 1990 è stata eliminata ogni limitazione come dacia e viene stimato che circa un quarto degli abitanti delle grandi città possieda una dacia[1].

Chiunque occupi una dacia viene chiamato dačnik (in russo дачник?). Anche in altri Paesi, come in Cecoslovacchia, nella Germania Est e in Jugoslavia, era diffuso possedere case di campagna.

Storia modifica

Le prime dacie in Russia cominciarono ad apparire durante il regno di Pietro il Grande. Inizialmente erano casette estive site in campagna che venivano date ai vassalli leali dallo zar. In russo arcaico, la parola dača significa qualcosa di dato ed è affine al latino data. Durante l'illuminismo, l'aristocrazia russa usò le sue dacie per incontri culturali e sociali che venivano solitamente accompagnati da balli in maschera e mostre. La rivoluzione industriale vide una rapida crescita della popolazione urbana e l'incremento del desiderio dei residenti in città di sfuggire, almeno temporaneamente, all'inquinamento. Dalla fine del XIX secolo, la dacia diventò lo svago preferito estivo per la classe dominante e il ceto medio della società russa.

Dopo la rivoluzione bolscevica del 1917, la maggior parte delle dacie vennero nazionalizzate. Alcune furono convertite in case di villeggiatura per la classe lavoratrice, mentre altre, solitamente quelle di qualità migliore, vennero distribuite tra i funzionari prominenti del PCUS e della nuova ed emergente élite culturale e scientifica. Tutte le dacie salvo poche restavano proprietà dello Stato e il diritto ad usufruirne era solitamente revocato quando l'occupante si dimetteva o cadeva in disgrazia presso il governo. La dacia favorita di Stalin si trovava a Gagra, in Abcasia[2]. La costruzione di nuove dacie venne limitata fino ai tardi anni quaranta e necessitava di un'approvazione speciale da parte dei leader del PCUS.

Il periodo successivo alla seconda guerra mondiale vide una crescita moderata nello sviluppo delle dacie. Considerato che non c'era una legge effettiva che vietasse la costruzione di dacie, molti cominciarono ad occupare lotti di terra non utilizzati vicino alle città, alcune baracche, capanne ed edifici più importanti che servirono come dacie. Questa pratica di occupazione venne stimolata dal desiderio degli abitanti urbani, tutti residenti in condomini, di passare un po' di tempo vicino alla natura, ed anche di far crescere i propri frutti e la propria verdura. Quest'ultimo motivo era causato dal fallimento dell'economia pianificata del programma agricolo che non riusciva a provvedere abbastanza prodotti freschi. Col passare del tempo il numero degli occupanti crebbe geometricamente e il governo non ebbe altra scelta che riconoscere ufficialmente il loro diritto a coltivare "dilettantescamente". Nel 1955 venne introdotto un nuovo tipo di soggetto nel sistema giuridico sovietico, chiamato società di giardinieri (in russo садоводческое товарищество?; da non confondere con giardino comunitario). La società di giardinieri riceveva il diritto all'uso permanente della terra esclusivamente per fini agricoli ed il permesso di allacciarsi alla rete elettrica e idrica. Nel 1958 venne introdotta un'ulteriore forma di organizzazione, la cooperativa per la costruzione di dacie (DSK) (in russo дачно-строительный кооператив?), che riconosceva il diritto del singolo a costruire una piccola casa sulla terra locata dal governo.

Gli anni ottanta videro il picco del boom delle dacie, quando praticamente ogni famiglia benestante nel paese aveva una dacia di sua proprietà o passava i fine settimana e le vacanze nelle dacie di amici. Spesso disagiate e senza impianto idraulico le dacie erano comunque la migliore soluzione per i milioni di famiglie della classe lavoratrice per avere uno svago estivo a pochi soldi. Avere un appezzamento di terra offriva inoltre l'opportunità per gli abitanti di città di concedersi il piacere di coltivare le proprie piante. Al giorno d'oggi, le vacanze della festa dei lavoratori restano una caratteristica della vita russa che permette ai residenti in città un lungo fine settimana per piantare, seminare e controllare gli alberi da frutto, visto che il terreno si scongela dal lungo inverno russo. Dal momento che non ci sono altre festività nazionali lunghe abbastanza per dedicarsi alla piantumazione, molti datori di lavoro danno ai propri dipendenti un giorno di vacanza in più specificatamente per questo motivo.

Il collasso del comunismo nell'Unione Sovietica vide il ritorno alla proprietà privata. Da allora molte dacie sono state privatizzate e la Russia è ora la nazione con il maggior numero di proprietari di seconde case. La crescita degli standard di vita negli ultimi anni ha dato modo a molti proprietari di investire il proprio denaro in miglioramenti. Quindi, negli ultimi tempi, le dacie sono case completamente equipaggiate, utilizzabili come residenza permanente. L'economia di mercato ha trasformato la dacia in un bene, che generalmente riflette la condizione economica del suo proprietario e può essere liberamente commerciata nel mercato immobiliare.

In conseguenza al rapido incremento dell'urbanizzazione in Russia, molte case nei villaggi sono correntemente vendute per essere usate come dacie. Molti paesi russi ora hanno residenti temporanei, i dačnik. Alcuni villaggi sono stati completamente trasformati in insediamenti composti interamente di dacie, mentre alcuni vecchi insediamenti di dacie non appaiono come abitazioni temporanee. I vantaggi di acquistare una dacia in un villaggio sono solitamente: bassi costi, grandi appezzamenti di terra e grande distanza tra le case. Gli svantaggi possono essere: servizi di bassa qualità, meno sicurezza, e tipicamente una distanza maggiore per raggiungerle.

Agricoltura nelle dacie modifica

Gli appezzamenti delle dacie (solitamente non più ampi di 600 m²) sono troppo piccoli per far crescere l'ammontare necessario di frutta o verdura, quindi a volte questi prodotti sono coltivati in uno spazio separato dedicato esclusivamente a questo scopo. Ai tempi dei Soviet e a volte adesso, tali lotti di terra spesso sono costituiti da campi agricoli inutilizzati appartenenti a fattorie collettive. Comunque, nelle aree rurali, molti proprietari di dacie possiedono un grande appezzamento di terra e possono coltivare l'ammontare necessario di frutta e verdure nel proprio terreno.

Molti piccoli lotti, specialmente quelli acquistati recentemente, non sono usati per la coltivazione su larga scala. Al posto di tali attività sono frequentemente utilizzati per il giardinaggio e la semina di piante esotiche.

In virtù dell'alto costo dell'equipaggiamento, anche lotti relativamente estesi sono spesso coltivati manualmente usando attrezzi come la vanga e il forcone. In autunno le patate cresciute e gli altri raccolti vengono ammassati e trasportati in città dove vengono immagazzinati in cantina, rifugi sotterranei (solitamente siti in terreni inutilizzati) o nei garage.

L'annuale processo di raccolto delle patate (e a volte anche la piantumazione) è un significativo evento nella vita russa. Viene comunemente chiamato "andare a patate" (in russo: ездить на картошку). Ai tempi dei soviet, visitare un terreno privato era chiamato "andare ai campi" (in russo: ездить на поля).

Molti russi preferiscono coltivare verdure da sé a causa dell'uso eccessivo di fertilizzanti e degli alti costi dei prodotti nei negozi. Oltretutto, coltivarsi le proprie derrate, è una tradizione russa di lunga data. Persino alcuni personaggi influenti russi praticano questa attività.

I metodi di trasporto che usa la gente per arrivare alle proprie dacie, oltre ovviamente all'automobile, sono gli autobus e i treni suburbani, gergalmente chiamati Električka (in russo электри́чка?). In ragione del fatto che un alto numero di persone viaggia verso la propria dacia nei fine settimana (specialmente in estate), i dintorni delle città vengono tipicamente afflitti da un pesante traffico e gli Električka e gli autobus si riempiono. Questo problema riguarda peraltro solo le grandi città, attorno a quelle più piccole simili problemi sono quasi inesistenti.

Gosdacia modifica

Le dacie di stato assegnate ai membri del governo, accademici, ufficiali superiori dell'esercito ed altre figure importanti sono chiamate "gosdacia" (in russo госдача?, abbreviazione di "государственная дача" — "dacia di stato"). Nella moderna Russia, l'amministrazione presidenziale continua a possedere numerose dacie nel paese che sono affittate, spesso non a prezzi di mercato, a funzionari del governo. Il presidente russo ha la residenza ufficiale della sua dacia a Zavidovo e Novo-Ogarëvo. Le gosdacie a Komarovo e Peredelkino a Mosca sono abitate da molti intellettuali e artisti sovietici. Vladimir Putin ha la sua dacia personale ad Ozero.

Dacie dell'élite modifica

In tempi moderni, l'ascesa di una nuova classe di nuovi ricchi nella società russa, i cosiddetti nuovi russi, ha aggiunto una nuova dimensione al concetto di dacia.

Con costi di costruzione che spesso raggiungono milioni di dollari, di fatto un ritorno ai tempi delle dimore di campagna nobiliari pre-rivoluzionarie, le dacie dell'élite del paese non reggono il confronto con quelle dell'era sovietica. La maggior parte delle dacie dell'élite sono costruite di cemento e mattoni a differenza di quelle del ceto medio che sono in massima parte fatte di legno. Assimilabili per dimensione e allestimento a ville e palazzi, esse diventano una complessa ostentazione di status sociale, ricchezza e potere. Questi nuovi simboli di prosperità sono progettati da architetti, solitamente in stile eclettico che rifletta i gusti dei proprietari, con l'aggiunta di numerosi articoli di lusso come statue di marmo, fontane e piante esotiche. Alcuni hanno attrezzature sportive di ultima tecnologia come piscine interne, campi da tennis multipli e stalle. Qualche dacia ha anche una piccola foresta con tanto di laghetto.

Molti magnati, imprenditori di successo, sportivi, popstar e boss mafiosi ora scelgono la dacia come residenza principale. Come risultato di ciò, queste sono spesso circondate da solidi recinti equipaggiati di filo spinato, telecamere di sorveglianza e/o sensori di movimento e, a volte, anche da guardie pesantemente armate.

Note modifica

  1. ^ Struyk, Raymond J. and Angelici, Karen (1996) The Russian Dacha phenomenon. Housing Studies 11:2, 233 – 250.
  2. ^ Abkhazia: where Stalin's ghost holds sway Archiviato il 18 settembre 2007 in Internet Archive.

Bibliografia modifica

  • (DE) Marina Rumjanzewa, Auf der Datscha. Eine kleine Kulturgeschichte und ein Lesebuch, Dörlemann Verlag, Zürich 2009. ISBN 978-3-908777-35-9

Voci correlate modifica

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