Daniel Pennac

scrittore francese

Daniel Pennac, pseudonimo di Daniel Pennacchioni (Casablanca, 1º dicembre 1944), è uno scrittore e docente francese.

Daniel Pennac nel 2017

Biografia modifica

Nato nel 1944 in una famiglia di militari di origini corse[1] e provenzali, passa la sua infanzia in Africa, nel sud-est asiatico, in Europa e nella Francia meridionale. Pessimo allievo, solo verso la fine del liceo ottiene buoni voti, quando un suo insegnante, nonostante la sua dislessia, comprende la sua passione per la scrittura e, al posto dei temi tradizionali, gli chiede di scrivere un romanzo a puntate, con cadenza settimanale.

Ottiene la laurea in lettere all'Università di Nizza nel 1968, diventando contemporaneamente insegnante e scrittore. La scelta di insegnare, professione svolta per ventotto anni, a partire dal 1970, gli serviva inizialmente per avere più tempo per scrivere, durante le lunghe vacanze estive. Pennac, però, si appassiona subito a questo suo ruolo.

Inizia l'attività di scrittore con un pamphlet e con una grande passione contro l'esercito (Le service militaire au service de qui?, 1973), in cui descrive la caserma come un luogo tribale, che poggia su tre grandi falsi miti: la maturità, l'uguaglianza e la virilità. In tale occasione, per non nuocere a suo padre, militare di carriera, assume lo pseudonimo Pennac, contrazione del suo cognome anagrafico Pennacchioni.

Abbandona la saggistica in seguito all'incontro con Tudor Eliad, con il quale scrive due libri di fantascienza (Les enfants de Yalta, 1977, e Père Noël, 1979) ma che hanno scarso successo commerciale. Successivamente, decide di scrivere racconti per bambini.

Scommettendo contro amici che lo ritenevano incapace di scrivere un romanzo giallo, nel 1985 pubblica Il paradiso degli orchi (Au bonheur des ogres), primo libro del ciclo di Malaussène. Comincia così la fortunata serie di romanzi che girano attorno a Benjamin Malaussène, capro espiatorio di "professione", alla sua inverosimile e multietnica famiglia, composta di fratellastri e sorellastre molto particolari e di una madre sempre innamorata e incinta, e a un quartiere di Parigi, Belleville.

Nel 1992, pubblica il saggio Come un romanzo (Comme un roman, in francese), manifesto a favore della lettura.

«L'uomo costruisce case perché è vivo ma scrive libri perché si sa mortale. Vive in gruppo perché è gregario, ma legge perché si sa solo. La lettura è per lui una compagnia che non prende il posto di nessun'altra, ma che nessun'altra potrebbe sostituire.»

Nel 1997 scrive Signori bambini (Messieurs les enfants), da cui verrà tratto un film di Pierre Boutron.

Il 26 marzo 2013 è stato insignito della laurea ad Honorem per il suo impegno nella pedagogia presso l'Università di Bologna[3]. Nella Lectio magistralis in occasione della laurea honoris causa, Pennac si sofferma a lungo nella spiegazione della parola passeur (letteralmente: facilitatore) per poi nella parte finale definire passeur supremo colui che non fa domande su cosa si pensa del libro appena finito di leggere perché le nostre ragioni di leggere sono strane quanto le nostre ragioni di vivere. E nessuno è autorizzato a chiederci conto di questa intimità.

Opere modifica

Romanzi modifica

Ciclo di Malaussène modifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Ciclo di Malaussène.
Raccolte modifica

Romanzi per ragazzi modifica

Serie Kamo modifica

(con illustrazioni di Jean-Philippe Chabot)

Saggi modifica

Racconti modifica

Fumetti modifica

Serie Le nuove avventure di Lucky Luke modifica

Teatro modifica

  • Signor Malaussène a teatro (Monsieur Malaussène au théâtre, 1996; adattamento dal romanzo).
  • L'avventura teatrale. Le mie italiane (Merci: Suivi de mes italiennes - Chronique d'une aventure théàtrale, 2006), Feltrinelli, 2007, ISBN 978-88-0749-059-0.
  • Le 6e Continent, Gallimard, «Collection Blanche», 2012.

Libri illustrati modifica

  • Le Grand Rex, 1980
  • Le vacanze, (Les Grandes Vacances, 1991; con fotografie di Robert Doisneau), ed. it. 2001
  • Le Sens de la Houppelande, 1991 (disegni di Jacques Tardi)
  • Vita di famiglia, 1993 (con fotografie di Robert Doisneau), ed. it 2018
  • Vercors d'en haut: La Réserve naturelle des hauts-plateaux, 1996
  • Némo, 2006
  • Scrivere (Écrire, 2007), Archinto, 2008, ISBN 978-88-7768-519-3.

Albi illustrati per bambini modifica

  • Qu'est-ce que tu attends, Marie? (con illustrazioni di Claude Monet), 1997
  • Il giro del cielo (Le Tour du ciel, in collaborazione con Jean-Claude Morice e con illustrazioni di Joan Miró), ed. it. 1997
  • Sahara, 1998

Altri scritti modifica

Premi modifica

Onorificenze modifica

«Per le arti e la letteratura»
— 2005
«Per il suo costante impegno sul fronte della pedagogia della lettura e della riflessività pedagogica, per aver posto la necessità del leggere al centro dell'azione educativa, per la sua mirabile attenzione allo sguardo, al vissuto, ai diritti propri dell’infanzia e dell’adolescenza, cui dedica le pagine più intense della sua produzione letteraria e saggistica, per la sensibilità sempre dimostrata nei confronti di coloro che meno riescono ad integrarsi all’interno delle istituzioni educative e per le strategie ideate e condivise per coinvolgere gli studenti meno ‘bravi’ in termini strettamente scolastici e conquistarli alla passione per la conoscenza»
— Alma Mater Studiorum - Università di Bologna
— 26 marzo 2013[16]

Note modifica

  1. ^ Antonio Fiore, Pennac: «Napoli mi è familiare come Marsiglia: potrei viverci», in Corriere del Mezzogiorno, 18 dicembre 2012. URL consultato il 15 settembre 2015.
  2. ^ Comme un roman, pag. 139 (in italiano Come un romanzo), Paris, 1992 Edizione Gallimard. La frase è citata e spiegata in un saggio di Gianbattista Bergamaschi pubblicato in data 10 novembre 2013 sul sito https://www.narrabilando.blogspot.com/ Archiviato il 15 aprile 2019 in Internet Archive. consultato il 31/03/2014 alle ore 18.30
  3. ^ Laurea ad honorem a Daniel Pennac, su magazine.unibo.it. URL consultato il 26 marzo 2013.
  4. ^ Il sorriso di… Daniel Pennac, su ilsorrisodi.ilfattoquotidiano.it. URL consultato il 3 febbraio 2021 (archiviato dall'url originale il 9 febbraio 2021).
  5. ^ (FR) Le Prix Mystère de la critique, su polars.org, 19 aprile 2005. URL consultato il 3 febbraio 2021 (archiviato dall'url originale l'8 febbraio 2007).
  6. ^ (FR) Christine Siméone, Le Prix du Livre Inter : une histoire de passion, su franceinter.fr, 28 ottobre 2013. URL consultato il 3 febbraio 2021.
  7. ^ Cristina Di Maggio, Daniel Pennac, il professore, su Metropolitan Magazine, 1º dicembre 2020. URL consultato il 3 febbraio 2021.
  8. ^ Vincitori Premi Internazionali Flaiano anno 1996, su premiflaiano.com. URL consultato il 3 febbraio 2021.
  9. ^ Daniel Pennac, su lanotadeltraduttore.it. URL consultato il 3 febbraio 2021.
  10. ^ Daniel Pennac [collegamento interrotto], su prixlitt.cluster002.ovh.net. URL consultato il 3 febbraio 2021.
  11. ^ Premi: Goncourt e Renaudot, vincono Leroy e Pennac, su ticinonews.ch, 5 novembre 2007. URL consultato il 3 febbraio 2021.
  12. ^ (FR) Vincy Thomas, Daniel Pennac, Grand prix littéraire Metropolis bleu, su Livres Hebdo, 29 febbraio 2008. URL consultato il 3 febbraio 2021.
  13. ^ Albo d'oro Premio Chiara alla carriera, su premiochiara.it. URL consultato il 4 maggio 2019.
  14. ^ (FR) L’Académie française sacre Daniel Pennac pour l’ensemble de son œuvre, su liberation.fr, 22 giugno 2023. URL consultato il 4 novembre 2023.
  15. ^ Carola Proto, A Daniel Pennac, che verrà a ritirarlo, il Raymond Chandler Award del Noir in Festival 2023, su comingsoon.it, 8 novembre 2023. URL consultato l'8 novembre 2023.
  16. ^ Laurea ad honorem a Daniel Pennac, su magazine.unibo.it. URL consultato il 3 febbraio 2021.

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN29539018 · ISNI (EN0000 0001 2125 8295 · SBN CFIV111707 · Europeana agent/base/81679 · LCCN (ENn90688293 · GND (DE119490692 · BNE (ESXX1080526 (data) · BNF (FRcb11919056v (data) · J9U (ENHE987007528914705171 · NSK (HR000132220 · NDL (ENJA00472904 · CONOR.SI (SL19498595 · WorldCat Identities (ENlccn-n90688293