De coloribus

opera dello Pseudo-Aristotele

Sui colori (Greek Περὶ χρωμάτων; Latin De Coloribus) è un trattato tramandato come opera di Aristotele, ma oggi unanimemente ritenuto spurio, viste le differenze sostanziali rispetto alle sue opere autentiche[1].

Sui colori
Titolo originaleΠερὶ χρωμάτων
Perì chromàton
Autorepseudo-Aristotele
1ª ed. originale
Editio princeps1497
Generetrattato
Sottogenerefilosofia
Lingua originalegreco antico

Struttura modifica

Tutti gli studiosi concordano sul fatto che questo breve trattato[2] non sia stato scritto da Aristotele; ma sebbene sia stato assegnato sia a Teofrasto[3] che a Stratone di Lampsaco, non ci sono prove su cui determinare la paternità. Probabilmente proviene da una delle scuole peripatetiche.

Come afferma l'autore alla fine del trattato, si intende piuttosto fornire dati per un esame dettagliato della teoria scientifica del colore, piuttosto che esporne una tesi completa. Tra le altre cose, naturalmente non c'è conoscenza del ruolo svolto dall'azione chimica; ma l'autore distingue tra colori primari e secondari e solleva dubbi sul fatto che il nero sia un colore[4]; è, inoltre, notevole che l'autore si sia reso conto che lo sviluppo del colore negli animali e nelle piante dipende in parte dal calore e sembra suggerire che il calore e l'umidità siano i fattori di controllo.

L'operetta ha più valore come raccolta di fatti osservati che per qualsiasi teoria sull'origine e sullo sviluppo del colore nella vita fisica[5].

Note modifica

  1. ^ H. B. Gottschalk, The de Coloribus and Its Author, in "Hermes", 92 (1964), pp. 78-79.
  2. ^ 791a-799b della Edizione di Bekker.
  3. ^ Per alcune affinità con il suo De odoribusː cfr. H. B. Gottschalk, The de Coloribus and Its Author, in "Hermes", 92 (1964), pp. 69, 83.
  4. ^ 791a 13-b 2.
  5. ^ Ad esempio nelle osservazioni sulle piante a 795b 2-797a 14.

Bibliografia modifica

  • H. B. Gottschalk, The de Coloribus and Its Author, in "Hermes", 92 (1964), pp. 59-85.
  • M. F. Ferrini, Pseudo Aristoteleː I colori, Edizione critica, traduzione e commento, Pisa, Edizioni ETS, 1999 (Testimonianze sulla cultura greca. Collana diretta da Franca Perusino, n. 1).
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