Desiderio di Vienne

vescovo franco

Desiderio, in francese Didier (Autun, 550 circa – Priscianicum, 612 circa), è stato un vescovo franco, venerato come santo dalla Chiesa cattolica.

San Desiderio di Vienne
 

Vescovo e martire

 
NascitaAutun, 550 circa
MortePriscianicum, 612 circa
Venerato daChiesa cattolica
Ricorrenza26 maggio
Desiderio di Vienne
vescovo della Chiesa cattolica
Incarichi ricopertiArcivescovo di Vienne
 
Nato550 circa ad Autun
Consacrato vescovo590
Deceduto612 circa a Priscianicum
 

Biografia modifica

Nacque ad Autun intorno al 550. Membro di una famiglia aristocratica, ebbe una formazione accademica che lo rese centro vivo della cultura classica sotto i burgundi. Desiderio fu costretto all'insegnamento attivo per carenza di letterati, in ottemperanza alla salvaguardia e al mantenimento della cultura classica. Nel 590 fu nominato vescovo di Vienne.

Fu ferocemente attaccato da papa Gregorio Magno, per aver insegnato la grammatica latina (ma soprattutto la poetarum enarratio), pur essendo vescovo.[senza fonte]

Fu fatto assassinare, secondo la tradizione, dalla regina Brunechilde intorno al 612.[1]

Dal Martirologio Romano al 26 maggio:

«Nel territorio di Lione in Francia, passione di san Desiderio, vescovo di Vienne, che dalla regina Brunechilde, da lui redarguita per le sue nozze incestuose e altre depravazioni, fu dapprima mandato in esilio e poi, sempre per suo ordine, lapidato, meritando così la corona del martirio.»

Eppure, «la sua festa liturgica è fissata al 23 maggio[2][3][4]».

Note modifica

  1. ^ (FR) Jean-Irénée Depéry, Histoire hagiologique de Belley ou recueil des vies des saints et des bienheureux nés dans ce diocèse, édition Bottier, 1834, pp. 49 - 57 .Google livres
  2. ^ Antonio Borrelli, San Desiderio di Vienne Vescovo e martire, su santiebeati.it.
  3. ^ (FR) Saint Didier de Vienne évêque de Vienne (✝ v. 607), su nominis.cef.fr.
  4. ^ (FR) Saint Didier (+606) fêté le 23 mai, su eglise.catholique.fr. URL consultato il 27 settembre 2022.

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Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN30370405 · ISNI (EN0000 0000 1610 4745 · CERL cnp00561065 · LCCN (ENn2008044313 · GND (DE120580683 · BNE (ESXX1778654 (data) · J9U (ENHE987007299748205171 · WorldCat Identities (ENlccn-n2008044313