Diocesi di Auckland

La diocesi di Auckland (in latino: Dioecesis Aucopolitana) è una sede della Chiesa cattolica in Nuova Zelanda suffraganea dell'arcidiocesi di Wellington. Nel 2022 contava 225.700 battezzati su 1.966.000 abitanti. È retta dal vescovo Stephen Marmion Lowe.

Diocesi di Auckland
Dioecesis Aucopolitana
Chiesa latina
Suffraganea dell'arcidiocesi di Wellington
 
VescovoStephen Marmion Lowe
Vescovi emeritiPatrick James Dunn
Presbiteri138, di cui 75 secolari e 63 regolari
1.635 battezzati per presbitero
Religiosi117 uomini, 194 donne
Diaconi12 permanenti
 
Abitanti1.966.000
Battezzati225.700 (11,5% del totale)
StatoNuova Zelanda
Superficie24.500 km²
Parrocchie68
 
Erezione13 maggio 1836
Ritoromano
CattedraleSan Patrizio
Indirizzo30 New St., St. Marys Bay, Auckland 1011; Private Bag 47904, Ponsonby, Auckland 1144, New Zealand
Sito webwww.aucklandcatholic.org.nz
Dati dall'Annuario pontificio 2023 (ch · gc)
Chiesa cattolica in Nuova Zelanda

Territorio modifica

La diocesi comprende le regioni di Auckland e di Northland e porzioni minori della regione di Waikato nell'Isola del Nord.

Sede arcivescovile è la città di Auckland, dove si trova la cattedrale di San Patrizio.

Il territorio si estende su 24.500 km² ed è suddiviso in 68 parrocchie, raggruppate in 7 decanati.

Storia modifica

Il vicariato apostolico dell'Oceania occidentale fu eretto il 13 maggio 1836 con il breve Pastorale officium di papa Gregorio XVI, ricavandone il territorio dalla prefettura apostolica delle Isole dei Mari del Sud, che fu contestualmente soppressa.

Nel 1841, si dichiarò un grave conflitto tra Jean-Baptiste François Pompallier e il suo superiore marista Jean-Claude Colin, per la gestione dei missionari. La Propaganda Fide per risolvere in parte il conflitto suddivise il vicariato in due e nominò nel 1843 Pierre Bataillon anch'esso vicario per l'Oceania centrale. Nel 1848, per rispondere alle gravi accusazioni contro Pompallier, il vicariato fu di nuovo diviso tra due amministratori apostolici: quello di Auckland rimasto a Pompallier e quello nuovo di Wellington attribuito al marista Philippe Joseph Viard che recuperò tutti i missionari di Pompallier. Le accuse portate da Viard non furono però convalidate da Roma.[1] Le cessioni di territori successive tra il 1842 e fino al 1848 trovano la loro origine in quel conflitto.

Il 23 agosto 1842 il vicariato apostolico cedette le Isole a nord del Tropico del Capricorno a vantaggio dell'erezione del vicariato apostolico dell'Oceania centrale (oggi diocesi di Tonga).

Il 19 luglio 1844 furono separati altri due vicariati apostolici: quello di Melanesia e quello di Micronesia.

A seguito di queste cessioni il vicariato apostolico dell'Oceania occidentale non mutò ufficialmente il proprio nome, anche se divenne noto come vicariato apostolico della Nuova Zelanda, in quanto oramai era il solo territorio rimasto di competenza del vicario apostolico.

Il 20 giugno 1848 il vicariato apostolico ha ceduto i territori a sud del 39º parallelo a vantaggio dell'erezione della diocesi di Wellington (oggi arcidiocesi) e nel contempo è stato elevato a diocesi con il nome attuale. Originariamente era immediatamente soggetta alla Santa Sede.

Il 10 maggio 1887 è entrata a far parte della provincia ecclesiastica dell'arcidiocesi di Wellington.

Il 6 marzo 1980 ha ceduto un'altra porzione del suo territorio a vantaggio dell'erezione della diocesi di Hamilton in Nuova Zelanda.

Cronotassi dei vescovi modifica

Si omettono i periodi di sede vacante non superiori ai 2 anni o non storicamente accertati.

Statistiche modifica

La diocesi nel 2022 su una popolazione di 1.966.000 persone contava 225.700 battezzati, corrispondenti all'11,5% del totale.

anno popolazione presbiteri diaconi religiosi parrocchie
battezzati totale % numero secolari regolari battezzati per presbitero uomini donne
1950 72.000 701.056 10,3 161 118 43 447 74 584 79
1957 102.463 861.481 11,9 201 143 58 509 81 740 92
1966 145.653 1.000.000 14,6 246 171 75 592 165 789 101
1970 176.197 1.135.168 15,5 250 169 81 704 255 778 100
1980 223.670 1.424.649 15,7 240 142 98 931 238 805 104
1990 139.234 1.004.238 13,9 138 81 57 1.008 165 390 65
1999 164.131 1.360.850 12,1 143 74 69 1.147 173 372 65
2000 170.132 1.378.000 12,3 157 78 79 1.083 184 363 65
2001 172.000 1.502.000 11,5 166 80 86 1.036 173 397 66
2002 175.000 1.532.000 11,4 164 77 87 1.067 1 175 374 66
2003 179.200 1.210.000 14,8 159 78 81 1.127 1 174 366 66
2004 181.360 1.610.000 11,3 159 75 84 1.140 2 168 361 66
2006 185.800 1.758.500 10,6 149 77 72 1.246 2 158 309 66
2012 198.700 1.692.000 11,7 165 85 80 1.204 6 155 288 69
2015 204.000 1.739.500 11,7 158 85 73 1.291 17 141 270 68
2018 216.510 1.881.550 11,5 162 85 77 1.336 16 142 236 69
2020 221.000 1.923.950 11,0 152 80 72 1.453 13 136 217 69
2022 225.700 1.966.000 11,5 138 75 63 1.635 12 117 194 68

Note modifica

  1. ^ Yannick Essertel, Les vicaires apostoliques en phase pionnière en Océanie au XIXe siècle : des stratèges de l'évangélisation, in Histoire et missions chrétiennes 2011/4 (n° 20), pp. 43-63.
  2. ^ Jean-Baptiste François Pompallier, S.M., già vicario apostolico dell'Oceania occidentale, fu amministratore apostolico dal 20 giugno 1848 al 3 luglio 1860, quando fu nominato primo vescovo di Auckland.
  3. ^ Nominato arcivescovo titolare di Amasea.
  4. ^ Nominato arcivescovo, titolo personale, titolare di Domnach Sechnaill.

Bibliografia modifica

  • (LA) Breve Pastorale officium, in Bullarium pontificium Sacrae congregationis de propaganda fide, tomo V, Romae, 1841, p. 139

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