Ecfanto di Siracusa

filosofo greco antico

«Un certo Ecfanto di Siracusa affermava che non è possibile avere conoscenza certa delle cose che sono, e che egli diceva quello che gli pareva il vero. Gli elementi primi, onde hanno origine le cose sensibili, sono, diceva, indivisibili, e diversi tra loro per tre modi, per grandezza e per forma e per potenza: il loro numero è limitato, e lo spazio illimitato; i corpi sono mossi non dal loro peso o da urti, ma da una potenza divina che egli chiama anima e mente. Che il cosmo è dotato di mente, egli diceva, si può arguirlo dal fatto che, per la sua potenza divina, ha forma di sfera: centro del cosmo è la terra, che si muove intorno al suo asse in direzione d'oriente.»

Ecfanto di Siracusa o di Crotone[2] (in greco antico: Ἔκφαντος?; Siracusa, IV secolo a.C. – ...) è stato un filosofo siceliota della scuola pitagorica.

Biografia modifica

Vissuto intorno al IV secolo a.C., fu discepolo del concittadino pitagorico Iceta di Siracusa, ma si rifece anche alle teorie di Democrito e Anassagora. Ecfanto fu tra i primi a riconoscere la rotazione della terra intorno al suo asse da occidente verso oriente. L'Universo di Ecfanto è costituito dall'unione di corpi invisibili separati dal vuoto, degli atomi o corpuscoli che hanno forma, grandezza e potenza e il loro movimento è dovuto ad una forza derivata dalla mente e dall'anima. Sotto il suo nome ci sono giunti quattro ampi frammenti conservatici da Giovanni Stobeo da uno scritto Sulla regalità.[3]

Influenza modifica

La visione di Ecfanto influenzerà parecchio il pensiero di Giordano Bruno.

Note modifica

  1. ^ Ippolito - Refutatio contra omnes haereses - I Presocratici, testimonianze e frammenti, Laterza; 1994.
  2. ^ Giamblico, Vita di Pitagora.
  3. ^ Vincenzo Capparelli, Il messaggio di Pitagora, Edizioni Mediterranee, 1º gennaio 1990, ISBN 9788827205884. URL consultato il 23 settembre 2016.

Bibliografia modifica

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Collegamenti esterni modifica

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