Edoardo Giuseppe Rosaz

vescovo cattolico italiano (1830-1903)

Edoardo Giuseppe Rosaz (Susa, 15 febbraio 1830Susa, 3 maggio 1903) è stato un vescovo cattolico italiano, fondatore della congregazione delle suore Francescane Missionarie di Susa. È stato beatificato da papa Giovanni Paolo II nel 1991.

Edoardo Giuseppe Rosaz
vescovo della Chiesa cattolica
 
Incarichi ricopertiVescovo di Susa (1877-1903)
 
Nato15 febbraio 1830 a Susa
Ordinato diacono1º aprile 1854
Ordinato presbitero10 giugno 1854
Nominato vescovo31 dicembre 1877 da papa Pio IX
Consacrato vescovo24 febbraio 1878 dall'arcivescovo Lorenzo Gastaldi
Deceduto3 maggio 1903 (73 anni) a Susa
 
Beato Edoardo Giuseppe Rosaz

Vescovo

 
Nascita15 febbraio 1830 a Susa
Morte3 maggio 1903 (73 anni) a Susa
Venerato daChiesa cattolica
Beatificazione1991 da papa Giovanni Paolo II

Biografia modifica

 
Madonna Rocciamelone

Nacque da una famiglia immigrata a Susa dalla Moriana: la sua giovinezza fu segnata dal suicidio del padre, annegatosi nel Po, dalla morte in manicomio del fratello Carlo Vittorio e da quella a seguito di una crisi epilettica della sorella Clotilde.

Desiderando abbracciare il sacerdozio, aderì al terz'ordine secolare francescano ed entrò in seminario: per motivi di salute, completò gli studi a Nizza, dove fu ordinato nel 1854.

Il vescovo Antonio Odone lo nominò canonico cattedrale: nonostante l'opposizione del clero diocesano, nel 1862 Rosaz aprì il Ritiro per le ragazze abbandonate e, nel 1874, fondò la congregazione delle francescane missionarie per la loro educazione.

Da sacerdote si prodigò per assistere numerose giovani, che per problemi familiari o per povertà, vagavano chiedendo aiuto, raccomandandole ad amici sacerdoti, tra cui San Giovanni Bosco.

Fu preconizzato vescovo di Susa nel concistoro celebrato da papa Pio IX il 31 dicembre 1877 e ricevette la consacrazione episcopale il 24 febbraio 1878 dall'arcivescovo di Torino, Lorenzo Gastaldi, assieme con il vescovo di Acqui, Giuseppe Sciandra, e il vescovo di Alba, Eugenio Galletti. Per i primi tre anni di ministero episcopale, fu suo segretario Stefano Croce, poi parroco di Sant'Ambrogio di Torino dal 1881.

Favorì l'insediamento nella sua diocesi dei salesiani, dei francescani conventuali, dei lasalliani.

Inaugurò la chiesa del Suffragio e nel 1897 fondò il giornale diocesano Il Rocciamelone. Appoggiò la posa di una statua dedicata alla Vergine Maria a 3538 metri sul monte Rocciamelone, dal 1358 già luogo di culto mariano.

 
Statua dedicata al beato davanti alla Cattedrale di San Giusto di Susa.

Il culto modifica

La sua causa di canonizzazione fu introdotta il 26 luglio 1953.

Il 22 marzo 1986 papa Giovanni Paolo II ha decretato le sue "virtù eroiche", attribuendogli il titolo di venerabile.

Lo stesso pontefice l'ha proclamato beato il 14 luglio 1991, durante la sua visita pastorale a Susa.

La sua memoria liturgica ricorre il 3 maggio (dies natalis).

Le spoglie modifica

I resti del beato Edoardo Giuseppe Rosaz, dopo l'estumulazione e ricognizione avvenuta venerdì 6 maggio 2022, lunedì 31 ottobre 2022 si è svolta a Susa la cerimonia della traslazione delle reliquie dalla cappella dell’Immacolata, (all'interno del Centro beato Rosaz) in via Madonna delle Grazie, alla Cattedrale di San Giusto, la sua Chiesa madre, presso l’Altare laterale a lui dedicato.

La messa solenne è stata officiata da monsignor Renato Boccardo arcivescovo di Spoleto e Norcia (postulatore della causa di beatificazione), accompagnato dai vescovi emeriti di Torino e Susa, Cesare Nosiglia e Alfonso Badini Confalonieri, insieme con il vescovo di Ivrea Edoardo Aldo Cerrato.[1]

Genealogia episcopale modifica

La genealogia episcopale è:

Note modifica

  1. ^ Giorgio Brezzo, Il Beato Rosaz è tornato nella cattedrale di Susa, su La Valsusa - settimanale della Val di Susa e Val Sangone, 2 novembre 2022. URL consultato il 5 novembre 2022.

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Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN316421537 · ISNI (EN0000 0000 6237 4754 · SBN CUBV136742 · BAV 495/37689 · CERL cnp02247173 · GND (DE1176840061 · WorldCat Identities (ENviaf-316421537