Elezioni parlamentari in Argentina del 2009

Le elezioni parlamentari in Argentina del 2009 si sono tenute 28 giugno per il rinnovo della metà dei seggi della Camera e di un terzo dei seggi del Senato federale, oltre che per diverse giunte municipali, tra cui quella di Buenos Aires.

Risultati modifica

Coalizioni e partiti Camera dei Deputati:
127 dei 257 seggi
Senato della Nazione:
24 dei 72 seggi
Voti % Deputati Voti % Senatori
Partito Giustizialista 2.778.326 14,50% 19
Fronte per la Vittoria 1.679.084 8,80% 14
Fronte Giustizialista 415.404 2,20% 6 -
Indipendenti 1.018.515 5,30% 8 -
Totale Kirchnerismo (Sinistra peronista) 5.891.330 30,80% 47 8
Accordo Civico e Sociale 3.794.853 19,80% 28 -
Unione Civica Radicale 639.818 3,30% 4 -
Fronte di Tutti 381.067 2,00% 3 -
Indipendenti 734.009 3,84% 6
Totale Accordo Civico e Sociale (Centro-sinistra) 5.549.747 28,94% 41 14
Proposta Repubblicana (Centro-destra) 3.391.391 17,70% 20 0
Progetto Sud 437.634 2,30% 4
Nuovo Incontro 402.502 2,10% 2
Indipendenti 255.566 1,30% -
Totale Sinistra (socialista) 1.092.702 5,70% 6 0
Indipendenti 3.208.917 16,77% 13 2
Totale 19.134.087   127 24
Totale elettorato 27.797.930
Voti emessi 20.123.715
Voti nulli 989.628 4,90%
Sources: Adam Carr's Website [1]

Be aware that parties operate under various labels and alliances in the provinces.

Contesto delle elezioni modifica

Dopo la schiacciante vittoria nel 2007, il governo aveva registrato un forte calo di consensi causato dal conflitto con le lobby agricole argentine sostenute dall'opposizione. Nel corso del 2008 si erano costituite diverse alleanze nell'ambito opposizione che avevano portato alla formazione di tre poli:

Il principale avversario per la coalizione di governo era rappresentata dalla Coalición Cívica e dai suoi alleati come l'Unione Civica Radicale ed i Socialisti, collocati in un'area generalmente di centrosinistra quindi vicina ideologicamente al governo.

In realtà queste forze politiche, che inizialmente nel 2003 avevano appoggiato l'azione politica di Néstor Kirchner, si sono progressivamente allontanate dal Fronte per la Vittoria accusando i Kirchner di corruzione e poca trasparenza nella gestione del governo. L'Alleanza Oppositrice ha insistito molto su questi temi in campagna elettorale, oltre che sul conflitto con il settore agroalimentare che provocò una forte crisi di consensi per Kirchner. Il centrodestra invece criticava il governo per le sue politiche considerate eccessivamente di sinistra e antiliberali mirate a rendere l'economia statalista.

La data delle elezioni, inizialmente fissata per il 25 ottobre, fu anticipata a giugno dal governo per accorparla alle elezioni amministrative. Questa decisione ha provocato una forte opposizione della Coalizione Civica e dei Radicali che hanno accusato i Kirchner di anticipare le elezioni per favorire il proprio schieramento. Altre forze politiche hanno espresso il loro timore di possibili frodi elettorali.

L'ex presidente Néstor Kirchner si è candidato alla Camera dei Deputati per la Provincia di Buenos Aires. In un comizio tenutosi il 28 aprile 2009, sostenne che se il suo partito non avesse ottenuto la maggioranza l'Argentina correva il rischio di ritornare alla situazione della crisi di dicembre 2001 scatenando le proteste dell'opposizione.

Il 30 aprile la Coalición Cívica, l'Unione Civica Radicale e il Partito Socialista hanno costituito l'Accordo Civico e Sociale ufficializzando la già costituita coalizione di centrosinistra alternativo a quello dei Kirchner.

Sondaggi di opinione modifica

I sondaggi pubblicati prima delle elezioni erano relativi quasi esclusivamente alla Capitale Federale e alla Provincia di Buenos Aires.

I sondaggi svolti da Babel Consultores Asociados nella capitale durante il mese di dicembre del 2008 indicavano il vantaggio della coalizione di centrodestra Unión-PRO con la candidata Gabriela Michetti con il 23% delle preferenze, seguita dal candidato dell'Unione Civica Radicale Aníbal Ibarra con il 17% , Jorge Telerman del Fronte Per la Vittoria con il 9% ed infine il responsabile per l'economia della Coalición Cívica Alfonso Prat-Gay con il 7%[2].

Tuttavia in seguito Aníbal Ibarra fu indagato e destituito per lo scandalo della distruzione del locale República Cromañón mentre Jorge Telerman si ritirò per scarso riscontro nei sondaggi e per questo motivo Fernando Solanas decise di presentarsi per l'alleanza Movimiento Proyecto Sur, che risultava terza nei sondaggi[3].

Nella Provincia di Buenos Aires, secondo un sondaggio pubblicato a marzo 2009, l'ex Presidente Kirchner del FPV-PJ era in testa con il 42-43% dei voti delle intenzioni di voto, seguito da Francisco de Narváez dell'Unión-PRO con il 20%, Margarita Stolbizer della CC con il 15-18%, Felipe Solá del Peronismo dissidente con il 16% e Martin Sabbatella con il 5%[4].

Livello Nazionale modifica

Partito Gennaio 2009
Kirchnerismo 30,3%
Opposizione 28,9%

Provincia di Buenos Aires modifica

Sondaggio Data F.nte Just.
p. la Vict.
Unión-PRP ACyS NS/NR/NN
Analogías 6-Giu-2009[5] N. Kirchner 36,4% F.De Narváez 28,3% M. Stolbizer 22,5% 12,8%
Isonomía 7-Giu-2009[6] N. Kirchner 29,2% F.De Narváez 26,1% M. Stolbizer 13,9% 30,8%
Rouvier N. Kirchner 38,4% F.De Narváez 29,9% M. Stolbizer 20,1% 11,6%
Equis N. Kirchner 34,8% F.De Narváez 25,7% M. Stolbizer 22,3% 17,2%
CEOP N. Kirchner 33,0% F.De Narváez 24,8% M. Stolbizer 21,7% 20,5%
Poliarquía N. Kirchner 24,5% F.De Narváez 27,6% M. Stolbizer 12,6% 35,3%
Poliarquía[7] 21-Giu-2009 N. Kirchner 30,0% F.De Narváez 32,5% M. Stolbizer 13,2% 24,3%
CEOP[8] 22-Giu-2009 N. Kirchner 34,6% F.De Narváez 27,1% M. Stolbizer 15,5% 22,8%
Polarquía[9] 26-Giu-2009 N. Kirchner 35,4% F.De Narváez 37,9% M. Stolbizer 16,7% 10,0%

Capitale Federale modifica

Sondaggio Data F.nte Just.
p. la Vict.
Unión-PRP ACyS Proj. Sur NS/NR/NN
Analogías 7-Giu-2009[6] C. Heller 10,2% G. Michetti 32,6% A. Prat-Gay 21,5% F. Solanas 11,4% 24,3%
Rouvier C. Heller 12,4% G. Michetti 25,1% A. Prat-Gay 20,5% F. Solanas 11,2% 30,8%
OPMS C. Heller 10,4% G. Michetti 31,6% A. Prat-Gay 16,8% F. Solanas 9,2% 32,0%
Poliarquía[10] 14-Giu-2009 C. Heller 10,4% G. Michetti 31,6% A. Prat-Gay 16,8% F. Solanas 9,2% 32,0%
Poliarquía[11] 24-Giu-2009 C. Heller 10,2% G. Michetti 33,9% A. Prat-Gay 18,1% F. Solanas 17,7% 20,1%

Provincia di Santa Fe modifica

Sondaggio Data PJ-F.nte Just.
p. la Vict.
PJ ACyS NS/NR/NN
Analogías 7-Giu-2009[6] C. Leoni 6,7% C. Reutemann 38,3% R. Giustiniani 42,3% 12,6%

Provincia di Mendoza modifica

Sondaggio Data F.nte Just.
p. la Vict.
PD CONFE-ACyS NS/NR/NN
Analogías 7-Giu-2009[6] A. Bermejo 27,0% J. C. Aguinaga 14,5% E. Sanz 31,0% 27,5%

Risultati e conseguenze del voto modifica

I risultati hanno segnato una sconfitta per la coalizione di governo di centro-sinistra, Fronte per la Vittoria-Partito Giustizialista che ha perso la maggioranza assoluta alla Camera e al Senato. Néstor Kirchner ha vinto il seggio di deputato ma la sua coalizione è stata superata nella Provincia di Buenos Aires, il suo collegio, dal centrodestra di Francisco De Narvaéz ex peronista che aveva appoggiato la causa liberale e liberista del movimento del sindaco di Buenos Aires, Mauricio Macri, Proposta Repubblicana.

Anche il governatore della Provincia, Daniel Scioli, è stato eletto deputato federale. Nella Capitale il PRO ha vinto le elezioni con la sua candidata Gabriela Michetti, ed è arrivato a sorpresa il risultato del movimento Projecto Sur di Fernando Ezequiel Solanas che incarna il socialismo democratico e l'antiglobalizzazione ha ottenuto il secondo posto con il 24% sotto di soli 7 punti percentuali dalla coalizione guidata dalla Michetti.

La principale forza di opposizione, l'Accordo Civico e Sociale ha ottenuto più di cinque milioni e mezzo di voti su scala nazionale distanziando di poco la coalizione dei Kirchner con 5,9 milioni di voti. Per il centrodestra è stato un ottimo risultato, avendo ottenuto 3,5 milioni di voti pari al 18% dei voti e rilanciando la candidatura di Mauricio Macri per le elezioni presidenziali del 2011.

Carlos Reutemann candidato dissidente del peronismo si è posto alla guida di una coalizione di centrosinistra diversa da quella kirchnerista e radicale.

Cristina Kirchner prendendo atto che la sua coalizione era maggioranza relativa ma comunque minoritaria nel Paese ha deciso di instaurare un dialogo con le forze di opposizione rivolgendosi soprattutto al Projecto Sur per affinità ideologica e con il Proposta Repubblicana per la sua disponibilità.

Note modifica

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