Elizabeth Berkley

attrice statunitense

Elizabeth Berkley, coniugata Lauren (Farmington Hills, 28 luglio 1974), è un'attrice ed ex modella statunitense.

Elizabeth Berkley al Los Angeles Art Show 2008

Biografia modifica

Elizabeth Berkley nasce a Farmington Hills, un sobborgo di Detroit (nel Michigan), il 28 luglio 1974 in una famiglia ebraica[1][2], secondogenita dei due figli di Fred Berkley, un avvocato, e di Jere Berkley, un'imprenditrice nel settore delle ceste da regalo. Suo fratello maggiore, Jason, è un neurologo. Nel 1988 si trasferisce con la famiglia a Los Angeles, in California, dove, ancora adolescente, ottiene piccole parti in serie televisive di successo (Il mio amico Ricky e La piccola grande Nell, tra le altre), prima di conquistare la notorietà presso il grande pubblico con la fortunata sit-com Bayside School, dove figura nei panni della studentessa modello Jessie Spano.

Dopo quattro anni, Elizabeth lascia la serie per dedicarsi al cinema, ma l'impatto con Hollywood non è facile: per due anni si ritrova relegata a recitare piccole parti in film trascurabili, intervallandole a partecipazioni in serie televisive come Baywatch e Una bionda per papà. Nel 1994, battendo attrici emergenti come Charlize Theron, Drew Barrymore e Denise Richards, ottiene il ruolo della ballerina/spogliarellista Nomi Malone nel controverso film di Paul Verhoeven Showgirls. Un promo del film viene presentato con successo al festival di Cannes, ma al momento dell'uscita nelle sale, nel settembre del 1995, la critica le riserva una delle peggiori stroncature di tutti i tempi. La carriera nascente di Elizabeth subisce un forte contraccolpo. Le vengono offerte nuove parti in film simili a Showgirls, ma lei preferisce ripartire dallo studio e dai provini.

Perde per un soffio ruoli importanti in Larry Flynt - Oltre lo scandalo e Armageddon - Giudizio finale, ma ottiene una parte in Il club delle prime mogli. Il film si rivela un successo inaspettato e la critica, dopo la feroce stroncatura di Showgirls, sembra rivalutare le sue doti recitative. Mentre la controversia del suo film di debutto continua comunque a lasciare segni (la Berkley vince i Razzie Award come peggior attrice" e peggior esordio"), l'attrice si ritrova sul set di film sempre più importanti: partendo dalla commedia corale Una bionda naturale (dove recita accanto a Steve Buscemi e Matthew Modine), affianca Al Pacino sul set di Ogni maledetta domenica - Any Given Sunday di Oliver Stone e viene diretta da Woody Allen in La maledizione dello scorpione di giada, con cui ritrova i favori della critica.

Tra il 2001 e il 2005 ottiene le recensioni migliori della sua carriera: prima con la performance nel film Roger Dodger (premiato al Tribeca Film Festival e alla Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia e osannato dalla critica), poi con la parte di Lynette in un acclamato episodio del serial Senza traccia, infine con il ruolo di Bonnie nello spettacolo di Broadway Hurlyburly, accanto a Ethan Hawke. La sua performance teatrale (che segue la fortunata traversata londinese di Lenny e il debutto a Broadway con Sly Fox) è talmente convincente che il New York Times le dedica un articolo in cui si complimenta con l'attrice e si scusa per averla troppe volte associata solo ed esclusivamente a Showgirls.

Tra la fine degli anni 2000 e gli inizi degli anni 2010, continua a lavorare come attrice con partecipazioni speciali in serie come Threshold, Law & Order: Criminal Intent, New Girl, ruoli cinematografici (tra cui il discusso S. Darko e l'indipendente Women in Trouble), il ruolo ricorrente di Julia Winston nella sesta stagione di CSI - Miami e il ruolo da protagonista nel film televisivo Un Natale fortunato. Nel 2013 partecipa alla diciassettesima edizione dello show Dancing with the Stars, venendo eliminata alla terzultima puntata.

Vita privata modifica

Dopo una relazione con l'attore e sceneggiatore Roger Wilson, nel 2003 si sposa con l'artista Greg Lauren, nipote dello stilista Ralph Lauren. Il 20 luglio 2012 nasce il loro primogenito, Sky Cole.

 
Elizabeth Berkley in un manifesto pro-vegetarianismo della PETA

Vegetariana,[3] è un membro attivo della PETA e della Humane Society, movimenti attivi contro il maltrattamento degli animali, nonché di altre associazioni quali la Best Friends Animal Sanctuary (che gestisce un ricovero di animali abbandonati) e la Motion Picture Home for the Aging. Dal 2006 gestisce un'associazione no-profit da lei stessa fondata, la Ask-Elizabeth Foundation, attraverso la quale organizza workshop e gruppi interattivi di autostima per le adolescenti nelle scuole americane.

Nel marzo del 2011 pubblica il suo primo libro basato su tale attività, Ask Elizabeth: Real Answers to Everything you Secretly Wanted to Ask About Love, Friends, Your Body... and Life in General, che nel giro di poche settimane scala le classifiche del The New York Times diventando un best seller. Nel 2011 la Candie's Foundation (associazione che si occupa di sensibilizzare le adolescenti sulla gravidanza giovanile) la premia durante il gala annuale Event to Prevent per il suo decennale lavoro svolto a favore della loro missione.

Filmografia modifica

Cinema modifica

Televisione modifica

Cortometraggi modifica

Teatro modifica

Riconoscimenti modifica

  • Candie's Foundation
    • 2011 Riconoscimento umanitario per il suo lavoro filantropico.

Doppiatrici italiane modifica

Nelle versioni in italiano delle opere in cui ha recitato, Elizabeth Berkley è stata doppiata da:

Note modifica

  1. ^ http://www.jewishjournal.com/arts/article/catch_a_rising_star_20010824/
  2. ^ Copia archiviata, su jwi.org. URL consultato il 25 novembre 2012 (archiviato dall'url originale il 28 marzo 2012).
  3. ^ peta2 // Out There // Who's the World's Sexiest Vegetarian 2008?, su peta2.com. URL consultato il 21 maggio 2010 (archiviato dall'url originale il 1º luglio 2012).

Bibliografia modifica

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN61747527 · ISNI (EN0000 0000 8141 2859 · LCCN (ENno97016352 · GND (DE142264156 · BNF (FRcb14039548w (data) · J9U (ENHE987007332101105171 · CONOR.SI (SL8336483 · WorldCat Identities (ENlccn-no97016352