Emilia Bicchieri (Vercelli, 1238Vercelli, 3 maggio 1314) è stata una religiosa italiana dell'Ordine dei Predicatori, chiamati comunemente Domenicani. È conosciuta soprattutto per la fondazione di un monastero domenicano, di cui fu priora, nella sua città natale. Fu beatificata nel 1769 da Papa Clemente XIV.

Beata Emilia Bicchieri
 

Domenicana

 
NascitaVercelli, 1238
MorteVercelli, 3 maggio 1314
Venerata daChiesa cattolica
Beatificazione19 luglio 1769, Basilica di San Pietro, da papa Clemente XIV
Ricorrenza3 maggio; (4 maggio presso l'Ordine dei frati predicatori)

Biografia modifica

Terzogenita del nobile e facoltoso vercellese Pietro e di sua moglie Alasia di Biandrate, rimasta orfana in giovane età decise di dedicarsi alla vita religiosa[1]. Grazie all'eredità lasciatale dal padre, nel 1255 acquistò a sue spese un convento domenicano alla periferia di Vercelli, dove istituì un nuovo monastero che venne intitolato a Santa Margherita.

La ragazza vi si ritirò assieme ad alcune giovani compagne e fondò una comunità, seguendo inizialmente la regola di sant'Agostino[1]. Seguendo il consiglio dei padri domenicani, la comunità ottenne nel 1266 di entrare a far parte della famiglia domenicana, precisamente del secondo Ordine domenicano[1]. In seguito, nel 1273 e fino al 1278, Emilia Bicchieri divenne priora del monastero. Quando morì nel 1314 godeva già della fama di santità[1].

Culto modifica

Il papa Clemente XIV ne approvò il culto nel 1769. Nel 1811 le sue reliquie furono traslate dal monastero di Santa Margherita alla cattedrale di Vercelli.[2]

Il Martirologio Romano la ricorda con queste parole:

«A Vercelli, beata Emilia Bicchieri, vergine dell'Ordine di san Domenico, che, sebbene nominata più volte priora, svolse con letizia di spirito tra le sue consorelle i più umili servizi domestici.»

Miracolo eucaristico modifica

Nella biografia della beata si racconta che in una certa occasione, occupandosi di una consorella in gravi condizioni di salute, non si era accorta del trascorrere del tempo, arrivando in ritardo alla Messa e perdendo la Comunione. Si narra che, nel supplicare addolorata il Signore, un angelo le sarebbe apparso portandole l'Eucaristia.[3]

Note modifica

Bibliografia modifica

Voci correlate modifica

Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN87561257 · BAV 495/194302 · BNE (ESXX1777293 (data) · WorldCat Identities (ENviaf-87561257