Ermanno di Sassonia

viceduca e poi duca di Sassonia della stirpe dei Billunghi

Ermanno di Sassonia (900 o 912 – Quedlinburg, 27 marzo 973) è stato margravio della marca Billunga dal 936 fino alla sua morte. Divenne poi viceduca di Sassonia nel 953 nominato dal duca e imperatore Ottone I. Il nuovo imperatore Ottone II nominerà poi il figlio di Ermanno, Bernardo, duca effettivo.

Ermanno di Sassonia
Ritratto postumo di Ermanno di Sassonia da Lucas Cranach il Giovane, 1578~1580
Duca di Sassonia
In carica961 –
27 marzo 973
PredecessoreOttone II
SuccessoreBernardo I
Margravio della marca Billunga
In carica936 –
27 marzo 973
Predecessoretitolo creato
SuccessoreBernardo I
Nascita900 o 912
MorteQuedlinburg, 27 marzo 973
DinastiaBillunghi
PadreBillung di Stubenskorn
MadreErmengarda di Nantes
ConiugiOda
Ildegarda di Westerburg
FigliBernardo I di Sassonia
Liutgero (Liudger)
Matilde
Suanhilde (Schwanhild)

Biografia modifica

Era figlio di Billung, probabilmente conte della Sassonia orientale. Non è noto il nome della madre. Era fratello di Wichmann I, conte di Bardengau e di Wigmodien e di Amelung, vescovo di Verden. Un suo possibile parente (forse zio) era Bernardo, oppure lo era sua moglie Berta.

Incaricato nell'autunno del 936 del re Ottone di reprimere la rivolta dei Riadri, ottenne, come successore di Bernardo, la carica di princeps militiae l'importante compito di garantire la sicurezza del confine nord-orientale del regno lungo il corso inferiore dell'Elba, territorio che poi prese da lui il nome di marca dei Billung. A questa carica fu preferito Ermanno rispetto al fratello maggiore Wichmann, creando una situazione di conflitto all'interno della stirpe.

Quando nel 953 Ottone iniziò la sua campagna militare contro il figlio rivoltoso Liudolfo, nominò Ermanno Billung suo rappresentante (procurator regis) nel ducato di Sassonia. Con ciò Ermanno ottenne de facto la signoria del ducato di Sassonia, ma non fu chiamato duca, bensì comes (conte) e marchio (marchese o margravio). In quel periodo Ermanno riuscì a cacciare dalla Sassonia i nipoti Wichmann II il Giovane ed Ecberto di Ambergau, entrambi simpatizzanti del ribelle Liudolfo.

Nell'agosto 961 Ottone si recò a Roma, ove si fece incoronare imperatore da papa Giovanni XII ed anche durante questa assenza egli si fece rappresentare in Sassonia da Ermanno.

Nel 972 Ermanno fu ricevuto dall'arcivescovo Adalberto di Magdeburgo con gli onori dovuti ad un re (venne fatto sedere a tavola al posto di Adalberto e il letto di quest'ultimo fu posto a sua disposizione). L'imperatore andò in collera per questo, che egli riteneva un atto di arroganza, ma punì l'arcivescovo, lasciando indenne il suo rappresentante Ermanno.

Questi morì nel 973. Secondo Tietmaro di Merseburgo, il figlio di Ermanno, Bernardo, mentre trasportava il corpo di suo padre a Luneburgo, incontrò il cugino Bruno, vescovo di Verden, figlio di Wichmann I il Vecchio, e chiese supplicante che a suo padre fosse concessa l'assoluzione e fosse permesso la sepoltura nella chiesa. Bruno rifiutò.[1][2] Questo atto mostra l'ostilità tra i due rami dei Billung.[3]

Matrimonio e discendenza modifica

Ermanno Billung si sposò probabilmente due volte: in prime nozze con Oda († dopo il 973) ed in seconde nozze con Ildegarda. Ebbe probabilmente cinque figli:

Note modifica

  1. ^ David A. Warner, Ottonian Germany: The Chronicon of Thietmar of Merseburg, Manchester, Manchester University Press, 2001, pp. 115–116.
  2. ^ Tietmaro, Libro II, 31, in Cronaca di Tietmaro, collana Fonti tradotte per la storia dell'Alto Medioevo, traduzione di Matteo Taddei, Pisa University Press, p. 64, ISBN 978-8833390857.
  3. ^ Tietmaro di Merseburgo, Chronicon. L'anno mille e l'impero degli Ottoni, a cura di Piero Bugiani, collana Bifröst, traduzione di Piero Bugiani, Viterbo, Vocifuoriscena, 2020, p. 171, nota 144, ISBN 978-88-99959-29-6.

Bibliografia modifica

  • (DE) Althoff: Das Bett des Königs in Magdeburg. Zu Thietmar II,28, in: Helmut Maurer/Hans Patze (Hrsg.), Festschrift für Berent Schwineköper. Zu seinem 70. Geburtstag, Sigmaringen 1982, S. 141–153
  • (DE) Wolfgang Giese: Der Stamm der Sachsen und das Reich in ottonischer und salischer Zeit : Studien zum Einfluß des Sachsenstammes auf die politische Geschichte des Deutschen Reichs im 10. und 11. Jahrhundert und zu ihrer Stellung im Reichsgefüge mit einem Ausblick auf das 12. und 13. Jahrhundert. Wiesbaden 1979. ISBN 3-515-02787-4.
  • (DE) Widukind von Corvey: Die Sachsengeschichte des Widukind von Corvey, in Quellen zur Geschichte der sächsischen Kaiserzeit, übersetzt von Albert Bauer, Reinhold Rau (Freiherr vom Stein-Gedächtnisausgabe, 8), Darmstadt 1971, pp. 1-183.
  • (DE) von Merseburg: Chronik, übersetzt von Werner Trillmich (Freiherr vom Stein-Gedächtnisausgabe, 9), Darmstadt 1957.

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Controllo di autoritàVIAF (EN20518029 · ISNI (EN0000 0000 1581 5430 · CERL cnp00886919 · GND (DE120677709 · J9U (ENHE987007506383605171 · WorldCat Identities (ENviaf-20518029