Etnomicologia

Branca dell'antropologia

L'etnomicologia è la disciplina scientifica che studia il rapporto dell'uomo con i funghi; un rapporto le cui origini affondano nell'Età della Pietra e che si è sviluppato in tutte le regioni geografiche abitate dall'uomo. Questa disciplina può essere considerata una branca dell'etnobotanica o dell'etnobiologia.

Le proprietà psicoattive dell' Amanita muscaria sono note da molto tempo.

Storia modifica

Tale branca dell'antropologia nasce negli anni '60 del 1900 su impulso dell'americano Gordon Wasson.

Suddivisioni modifica

L'etnomicologia si suddivide in sei sezioni, a seconda del tipo di funzione ricoperta nel rapporto umano con i funghi:

  • etnomicologia dei funghi eduli
  • etnomicologia tossicologica
  • etnomicologia medicinale
  • etnomicologia magica
  • etnomicologia dei funghi psicoattivi
  • etnomicologia manifatturiera

I metodi di raccolta dei funghi eduli e le credenze ad essi associati, i metodi di conservazione e di cottura e la relativa nomenclatura popolare, fanno parte dell'etnomicologia dei funghi eduli.

Le intossicazioni causate dal consumo accidentale di funghi velenosi e le relative terapie di cura sono di competenza della medicina tossicologica, mentre i motivi che hanno portato il raccoglitore a compiere l'errore di identificazione che ha causato l'intossicazione, sono di competenza dell'etnomicologia tossicologica. Anche l'avvelenamento intenzionale con funghi tossici per scopi criminali è di competenza, oltre che della legge e della medicina legale, dell'etnomicologia tossicologica.

L'utilizzo di funghi per scopi medicinali è di competenza della etnomicologia medicinale, e in diversi casi si intreccia con la etnomicologia magica, cioè con lo studio dell'uso dei funghi per scopi che possiamo generalmente definire magici.

Un rapporto particolare è quello che intercorre fra l'uomo e i funghi psicoattivi, allucinogeni o enteogeni, la cui storia e il cui studio sono di competenza dell'etnomicologia dei funghi psicoattivi. Il ricercatore Robert Gordon Wasson può essere considerato come uno dei padri fondatori di questa disciplina, e ispirò altri ricercatori quali Roger Heim, Gaston Guzmán, e studiosi non appartenenti all'ambiente accademico come Terence McKenna, James Arthur e Giorgio Samorini.

Si presentano infine casi di impiego di funghi per la fabbricazione di monili, vestiti, coloranti o come strumenti quali le esche per l'accensione del fuoco. Lo studio di questo rapporto strumentale con i funghi è di competenza dell'etnomicologia manifatturiera.

Bibliografia modifica

  • AA.VV. (2013) - Etnobotanica. Conservazione di un patrimonio culturale come risorsa per uno sviluppo sostenibile. Centro Universitario Europeo per i Beni Culturali di Ravello. Cap.VIII. ISBN 978-88-7228-724-8.
  • Camangi F., Stefani A., Sebastiani L., Lippi A., Petrucci P., Falaschi N. Etnomicologia – La Risorsa Fungo in Alta Valle del Vara la Valle del Biologico. CM Alta Valle del Vara e SSSA. 2008 ISBN 978-88-903469-0-3
  • R. Heim & R.G. Wasson, 1958, Les champignons hallucinogènes du Méxique, Archives du Muséum National d'Histoire Naturelle, Paris.
  • Mapes C., G. Guzmán & J. Caballero, 1981, Etnomicologia Purepecha, Sociedad Mexicana de Micologia, México D.F.
  • Samorini G., 2001, Funghi allucinogeni. Studi etnomicologici. Telesterion. Dozza Imolese BO. ISBN 88-87999-01-5
  • Wasson V.P. & R.G. Wasson, 1957, Mushroom, Russia & History, 2 voll., Pantheon Books, New York.

Collegamenti esterni modifica

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