Faglia Liquiñe-Ofqui

La Faglia Liquiñe-Ofqui è un'importante faglia, lunga circa mille chilometri ed estesa in direzione nord sud, posta all'estremo sud del Cile, nella regione nord delle Ande patagoniche[1] e attualmente interessata da un'attività sismica.[2] Si tratta di una faglia trasforme di arco vulcanico a chiralità destra.

La faglia di Liquiñe-Ofqui

Caratteristiche modifica

L'etimologia deriva dalle due località poste nella zona iniziale e finale della stessa, le terme di Liquiñe a nord e l'istmo di Ofqui a sud, dove la placca antartica incontra la placca di Nazca e la placca sudamericana nel punto di giunzione tripla del Cile.

Il nome fu coniato da Francisco Hervé, I. Fuenzalida, E. Araya and A. Solano in 1979.[3] L'esistenza della faglia era stata suggerita dall'agente governativo cileno Hans Steffen attorno al 1900, che l'aveva descritta come un surco tectónico, cioè un solco tettonico.[3]

L'attività sismologica ha avuto negli ultimi tempi due manifestazioni importanti, nel 2007 il terremoto di Aisén e nel maggio del 2008 il risveglio del vulcano Chaitén, dopo circa diecimila anni di inattività.

Note modifica

  1. ^ Revista geológica de Chile, su scielo.cl, CRED. URL consultato il 1º luglio 1999.
  2. ^ D. Lange, Cembrano, J., Rietbrock, A., Haberland, C., Dahm, T. e Bataille, K, First seismic record for intra-arc strike-slip tectonics along the Liquiñe-Ofqui fault zone at the obliquely convergent plate margin of the southern Andes,, in Tectonophysics, vol. 455, 1–4, Tectonophysics, April 2008, p. 14, Bibcode:2008Tectp.455...14L, DOI:10.1016/j.tecto.2008.04.014.
  3. ^ a b Hauser, A. (1991). Hans Steffen, precursor del concepto falla Liquiñe-Ofqui, Revista Geológica de Chile, 18, 177-179.

Voci correlate modifica