Fedele Lampertico

economista, scrittore e politico italiano

Fedele Lampertico (Vicenza, 13 giugno 1833Vicenza, 6 aprile 1906) è stato un economista, scrittore e politico italiano.

Fedele Lampertico

Deputato del Regno d'Italia
Durata mandato25 novembre 1866 –
7 marzo 1870
LegislaturaIX, X
Gruppo
parlamentare
Destra storica
Sito istituzionale

Senatore del Regno d'Italia
Durata mandato06/11/1873 –
06/04/1906
LegislaturaXI
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoDestra storica
Titolo di studiolaurea

È stato definito un «grande agrario paternalista, leader indiscusso dell'oligarchia moderata, discreto ma onnipotente dominatore della vita pubblica locale».[1]

Biografia modifica

 
Monumento con statua di Fedele Lampertico, dello scultore Carlo Spazzi (1924), in piazza Matteotti a Vicenza
 
Vicenza, Palazzo Lampertico, in corso Palladio, dove nacque e visse lo statista

Frequentò il Liceo nella città natale ed ebbe come maestro l'abate Giacomo Zanella al quale rimase legato da profonda amicizia. Rimangono numerosi i carteggi Fedele Lampertico - Giacomo Zanella donati alla Biblioteca Bertoliana di Vicenza dallo stesso Lampertico. Studiò giurisprudenza a Padova dove si laureò nel 1855 con una tesi di statistica.

Nel 1866 le autorità austriache lo costrinsero a lasciare Vicenza, assieme a Paolo Lioy. Si trasferì a Milano, presso Emilio Treves.

Nel novembre dello stesso anno, subito dopo l'annessione del Veneto all'Italia, venne eletto come rappresentante del collegio di Vicenza alla Camera dei deputati del Regno d'Italia, fu rieletto per un secondo mandato nel marzo 1867 e restò in carica fino al 1870. Il 6 novembre 1873 fu nominato senatore.

Sedette nel Consiglio comunale di Vicenza ininterrottamente dal 1866 al 1905. Fu inoltre presidente del consiglio provinciale dal 1870 al 1905. Fu presidente della Congregazione[2] di Carità e fondatore della Società di Mutuo Soccorso degli artigiani vicentini, che presiedette fino al 1888. Dal 1874 al 1876 e poi anche tra il 1884 e il 1886 ed infine tra il 1894 e il 1897 fu anche presidente dell'Istituto veneto di scienze, lettere ed arti.

Antonio Fogazzaro, la cui moglie Margherita di Valmarana era nipote del Lampertico, si ispirò alla sua figura nel romanzo Piccolo mondo moderno.

Morì a Vicenza nel 1906. Il 7 aprile, il giorno seguente alla sua morte, il Consiglio comunale di Vicenza intitolò a lui una delle più centrali vie cittadine, quella che da secoli era chiamata contrà della calonega, cioè della canonica (della cattedrale). Varie lapidi furono poste in luoghi significativi della città: una nel Palazzo municipale[3], una sulla facciata della casa da lui abitata in corso Palladio n.ro 54, una terza nella Saletta della Società Generale di Mutuo Soccorso. Il 23 settembre 1924 gli fu eretto un monumento in piazza Matteotti[4].

Gli furono intitolati in città un Istituto comunale per l'infanzia e, nel 1960, l'Istituto professionale statale per l'industria e l'artigianato[5].

Opere modifica

 
Statuti del Comune di Vicenza, 1886

Studioso di statistica, di giurisprudenza e di economia, lasciò circa 400 pubblicazioni sui più svariati argomenti storici, sociali, giuridici, patriottici, letterari, statistici ed economici, diversi per mole ed importanza, che vanno dalla breve nota biografica al discorso, all'opuscolo, al libro e all'opera in più volumi, come trattati di diritto pubblico e privato e di statistica[6].

Si ricorda nel campo della statistica l'opera Sulla statistica teorica in generale e su Melchiorre Gioia in particolare (1870-1871) e nel campo dell'economia l'opera fondamentale rimasta incompiuta: Trattato sull'economia politica dei popoli e degli stati (5 volumi 1874-1884).

Si interessò anche di storia, soprattutto di storia veneta[7].

Onorificenze modifica

Note modifica

  1. ^ S. Lanaro, Neo-liberalismo e tradizionalismo sociale. Fedele Lampertico, in ID, Società e ideologie nel Veneto rurale (1866-1898), Roma 1976, p. 108.
  2. ^ http://www.donboscosanto.eu/memorie_biografiche/Scritti/Don_Bosco-Memorie_biografiche_Vol_17.html#A017003565/ Rapporti con Don Bosco
  3. ^ "Fedele Lampertico - onore di Vicenza e d'Italia - sapiente e ascoltato - consigliere del Comune - per LII anni - il Municipio - pose - MCMVII"
  4. ^ Giarolli, 1955, p. 210.
  5. ^ Storia IPSIA Lampertico Archiviato il 21 dicembre 2012 in Internet Archive.
  6. ^ Giarolli, 1955, p. 209.
  7. ^ Fedele Lampertico, I podestà di Vicenza. Anni 1200-1311, in Scritti storici e letterari, II, Firenze, 1883.

Bibliografia modifica

  • Emilio Franzina, Il poeta e gli artigiani. Etica del lavoro e mutualismo nel Veneto di metà '800, Padova, 1988.
  • Emilio Franzina, Fedele Lampertico. Carteggi e diari. 1842-1906, Venezia, Marsilio, 1996
  • Emilio Franzina, Una Clio domestica e nazionale: Fedele Lampertico e la storiografia delle piccole patrie nel 'nation building' italiano dell'Ottocento, Sandrigo, Artigrafiche Urbani, 2006
  • Lelio Bonin-Longare, Commemorazione di Fedele Lampertico: discorso tenuto all'Accademia Olimpica di Vicenza il 9 ottobre 1933 per il centenario dalla nascita, Vicenza, Officina tipografica vicentina, 1933
  • Felice Dall'Ara, Fedele Lampertico economista e filosofo: con lettere inedite ad Alessandro Rossi, Roma, 1958
  • Alberto De' Stefani, Gli scritti economici di Fedele Lampertico: discorso commemorativo letto nel giorno 5 di marzo 1907, Vicenza, Tip. S. Giuseppe, 1907
  • Giambattista Giarolli, Vicenza nella sua toponomastica stradale, Vicenza, Scuola Tip. San Gaetano, 1955.
  • Silvio Lanaro, Società e ideologie nel Veneto rurale (1866-1898), Roma, Edizioni di Storia E Letteratura, 1976
  • Sebastiano Rumor, Fedele Lampertico: studio bibliografico, Vicenza, Stab. tip. S. Giuseppe, 1898
  • Sebastiano Rumor, La vita e le opere di Fedele Lampertico, Vicenza, Tipografia S. Giuseppe, 1907

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Collegamenti esterni modifica

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