Ferrovia Jonica

linea ferroviaria italiana

La ferrovia Jonica è una linea ferroviaria italiana che collega Taranto a Reggio Calabria attraverso la costa ionica di Puglia, Basilicata e Calabria. È gestita da RFI che la qualifica come complementare[1].

Taranto-Reggio Calabria
Jonica
Nome originaleFerrovia Jonica
Stati attraversatiBandiera dell'Italia Italia
InizioTaranto
FineReggio Calabria
Attivazionea tratte, dal 1866 al 1875
GestoreRFI
Precedenti gestoriSVE (1866-1872)
SFM (1872-1905)
FS (1905-2001)
Lunghezza472 km
Scartamento1435 mm
Elettrificazione3000 V CC (Taranto-Sibari e Melito P.S.-R. Calabria)
(In corso tra Sibari e Catanzaro Lido)
Diramazioni A Metaponto per Potenza e Battipaglia
A Sibari per Cosenza e Paola
A Catanzaro Lido per Lamezia Terme
Ferrovie

È stata costruita nella seconda metà dell'Ottocento.

Storia modifica

Costruzione modifica

Tratta Inaugurazione[2]
Reggio Calabria-Lazzaro 3 giugno 1866
Lazzaro-Bianco 1º ottobre 1868
Taranto-Marconia 28 febbraio 1869
Marconia-Trebisacce 18 agosto 1869
Trebisacce-Rossano 6 marzo 1870
Rossano-Cariati 16 giugno 1870
Bianco-Roccella Jonica 1º febbraio 1871
Roccella Jonica-Monasterace 1º luglio 1872
Cariati-Crotone 1º giugno 1874
Catanzaro Lido-Monasterace 20 maggio 1875
Crotone-Catanzaro Lido 15 novembre 1875

Nel 1865 la Società Vittorio Emanuele, che con la legge di riorganizzazione delle ferrovie aveva ottenuta la concessione per le ferrovie calabro-sicule, iniziò i lavori di costruzione della ferrovia jonica, primo e strategico (soprattutto dal punto di vista militare) collegamento ferroviario nord-sud, inaugurando il 3 giugno 1866 il primo tratto da Reggio Calabria a Lazzaro, lungo 16,464 km. I lavori proseguirono prolungandolo, il 1º ottobre 1868, fino a Bianconovo di ulteriori 59 km e aprendo, il 28 febbraio 1869, il tratto da Taranto a Metaponto di 43,387 km.

Nel 1872 si verificò tuttavia il fallimento della Società Vittorio Emanuele, per cui l'incarico di completare la linea calabra venne assunto dal governo, finanziandone il completamento e affidandone l'incarico esecutivo alla Società Italiana per le strade ferrate meridionali del gruppo Bastogi.

I lavori per la costruzione della ferrovia Jonica si conclusero il 15 novembre 1875 con l'apertura dell'ultimo tratto di 59,75 km tra Crotone (che allora si chiamava "Cotrone") e Catanzaro Lido (ai tempi Marina di Catanzaro); in tale data i due tronchi già costruiti vennero connessi e resi operativi.

L'anno successivo, il 1876, avvenne l'apertura a Sibari della diramazione per Spezzano Albanese, primo tratto della linea per Cosenza.

Esercizio della linea modifica

La ferrovia jonica risultò subito di grande importanza, anche in conseguenza del fatto che l'introduzione di una tariffa speciale sui trasporti agevolava il commercio degli agrumi mediante l'utilizzo del treno per il trasporto. Si erano stipulati allo scopo nuovi accordi con Francia, Austria-Ungheria e Svizzera e il traffico agrumario iniziava a spostarsi dall'America, mercato tradizionale, verso il centro-Europa, passando così dal trasporto marittimo a quello con treni merci. Il completamento della tratta ferroviaria rendeva i trasporti ferroviari più rapidi e quindi più convenienti.

Fino al completamento della linea tirrenica la linea jonica rappresentò l'unico collegamento dall'estremo sud (e dalla Sicilia) verso il centro e il nord della Penisola e, a partire dal 1890, data in cui venne completata la linea Metaponto-Potenza-Battipaglia, l'essenziale collegamento con Napoli e Roma. L'apertura della linea tirrenica dirottò abbastanza presto una certa quantità di traffico sul nuovo itinerario; tuttavia la linea continuò ad avere la sua validità, in virtù del fatto che rappresentava pur sempre un buon collegamento per i numerosi centri costieri attraversati e uno sbocco per i passeggeri provenienti dall'interno con le ferrovie trasversali costruite negli anni successivi.

XX secolo: le trasversali e gli ammodernamenti modifica

Nel 1923 la stazione di Soverato venne collegata a Chiaravalle Centrale, nel 1930 Crotone a Petilia Policastro e il 1º agosto 1931 Marina di Gioiosa Jonica alla stazione di Mammola mediante tre linee ferroviarie a scartamento ridotto della Mediterranea Calabro Lucane (MCL), poi divenuta Ferrovie Calabro Lucane (FCL). Nel 1934 si aggiunse anche l'apertura della linea Catanzaro Lido-Cosenza, tuttora attiva, dello stesso gestore, ora divenuto Ferrovie della Calabria (FC), dando uno sbocco verso la ferrovia jonica ai numerosi comuni attraversati da queste quattro linee trasversali.

Il traffico ferroviario iniziò la sua flessione più consistente in seguito al raddoppio dei binari della linea tirrenica e alla costruzione delle varianti che ne abbreviarono il percorso, rendendolo più conveniente. Un ruolo negativo lo ebbe anche la sua mancata modernizzazione: solo a partire dagli anni settanta vennero sostituiti i binari e, negli anni ottanta e novanta, adeguati gli impianti tecnologici con l'attivazione di impianti ACEI di stazione, fino all'attivazione del blocco elettrico conta-assi.

Il 13 novembre 1989 venne elettrificata la tratta da Taranto a Sibari[3] per consentire l'effettuazione di treni a trazione elettrica in direzione di Cosenza, mentre il resto della linea rimase a trazione Diesel, con le soggezioni d'esercizio dovute alla scarsa potenza delle locomotive termiche.

Attualmente è in corso l'elettrificazione della ferrovia jonica a sud di Sibari.[4]

XXI secolo: riduzione dei costi (stazioni) e inizio dei lavori di elettrificazione modifica

 
Stazione ferroviaria di Monasterace Marina

La ferrovia jonica è stata al centro di dibattiti in seguito ai propositi di riduzione dei servizi offerti e finanche a quelli di una chiusura della lunga sezione intermedia a sud di Sibari. L'offerta si è così ridotta di anno in anno, fino alla soppressione, per vari anni, dei servizi a lunga distanza. Per ridurre i costi di esercizio è stato messo in atto un programma di riduzione del numero di stazioni, trasformandole in semplici fermate prive di deviatoi e, in alcuni casi, declassandole a posti di movimento e in altri sopprimendole del tutto. Nel 2006 fu attivata l'elettrificazione tra Melito Porto Salvo e Reggio Calabria allo scopo di implementare un servizio ferroviario metropolitano di superficie. Il 12 dicembre 2010 le stazioni di Gabella Grande, Isola Capo Rizzuto, Marconia, San Leonardo di Cutro e Thurio furono trasformate in posti di movimento e contemporaneamente vennero soppresse le fermate di Saline Joniche OGR, Pietrapaola e San Sostene[5]. Dal 9 dicembre 2012 sulla tratta Metaponto-Sibari fu ridotta la circolazione di gran parte dei treni e sostituita da corse con autobus sostitutivi[6].

Il 21 febbraio 2013 venne attivata la fermata di Reggio Calabria Aeroporto a servizio dello scalo aeroportuale cittadino e il 9 giugno dello stesso anno la fermata di Annà. Tra il 2014 ed il 2015 furono trasformate in fermate dotate di segnalamento le stazioni di Marina di San Lorenzo, Roseto Capo Spulico, Nova Siri-Rotondella, Castellaneta Marina e Palagiano-Chiatona e fu definitivamente soppresso il Posto di Movimento di Marconia; in altre stazioni vennero bloccati in via temporanea i deviatoi tramite dispositivi fermascambio, come a Calopezzati. A partire dal cambio d'orario del 12 giugno 2016 furono private del servizio viaggiatori le stazioni di Calopezzati e Torre Melissa, mentre sulla tratta Sibari-Metaponto gli ultimi due regionali previsti furono limitati alla sola tratta da Sibari a Trebisacce. Le stazioni di Scanzano Jonico-Montalbano Jonico, Nova Siri-Rotondella, Rocca Imperiale, Monte Giordano, Roseto Capo Spulico e Amendolara-Oriolo rimasero quindi prive di servizi ferroviari viaggiatori (tranne per i regionali Metaponto-Cosenza dell'estate). Con l'orario entrato in vigore l'11 dicembre 2016 furono ripristinate le fermate di Calopezzati e Torre Melissa, che erano state soppresse in precedenza sulla Sibari - Catanzaro Lido (con ripristino del servizio ferroviario). Dal 13 giugno al 30 settembre 2017 la tratta Sibari - Catanzaro Lido venne chiusa per consentire lavori di ammodernamento, cosi da ridurre i tempi di percorrenza e renderla più sicura con l'eliminazione dei passaggi a livello. Sulla tratta furono istituiti autobus sostitutivi con gli stessi orari delle corse ferroviarie (già presenti a nord di Sibari, dove l'itinerario era già elettrificato).[7]

Il 30 agosto 2018 furono iniziati i lavori di elettrificazione della linea, a partire da Sibari in direzione di Melito di Porto Salvo, con la previsione di concluderli nel 2023[4]. La previsione di fine lavori, in seguito, è stata posticipata al 2026 anche a causa delle interruzioni dei lavori nei cantieri conseguenti alle disposizioni ministeriali relative alla pandemia di COVID-19[8].

Caratteristiche modifica

La ferrovia venne costruita a semplice binario ed è rimasta tale, eccetto le due tratte estreme che nel tempo sono state raddoppiate, la Reggio Calabria-Melito Porto Salvo e la Taranto-Bivio Metaponto di circa 4 km, quest'ultima considerata parte della linea ferroviaria Bari-Taranto. La linea è interamente attrezzata con BCA e SCMT ed è gestita con il sistema di Controllo Centralizzato del Traffico. L'elettrificazione è presente nel tratto Taranto-Sibari e nel tratto Melito di Porto Salvo-Reggio Calabria Centrale ed è in corso tra Sibari e Melito di Porto Salvo (propedeutico all'innalzamento del rango da B a C sull'intera ferrovia jonica).

È dotata di importanti collegamenti trasversali tra il versante jonico e quello tirrenico:

  • a Metaponto per Potenza, Battipaglia, Salerno e Napoli; l'itinerario, elettrificato, in atto è sottoutilizzato a causa della poca offerta di servizi (Intercity, Frecciarossa e Regionali, oltre che traffico merci)
  • a Sibari per Cosenza e Paola; l'itinerario, un tempo di interesse strettamente locale, dopo l'attivazione della nuova linea per Paola con la galleria di base "Santomarco" e l'elettrificazione, è divenuto il più importante collegamento trasversale della Calabria, incanalando traffico nord-sud sulla tirrenica meridionale e sottraendolo alla linea jonica da Sibari in giù.
  • a Catanzaro Lido per Lamezia; l'itinerario, non elettrificato e con forti pendenze, è scarsamente usato per la sua bassa potenzialità. Dalla fine del 2007 è in atto un progetto di potenziamento, non ancora completato, per eliminarne la difficile tratta di valico, con il rinnovo totale della linea e l'ammodernamento di molte stazioni.

La linea jonica è collegata al porto di Taranto e a quello di Reggio Calabria ed è posta in vicinanza al porto di Crotone, ma non vi è direttamente raccordata. È stata diverse volte annunciata l'intenzione, da parte della politica regionale, di collegare anche il porto di Corigliano alla ferrovia mediante un raccordo con il posto di movimento di Thurio. Tra Reggio Calabria e Melito di Porto Salvo è stato attivato nel 2007 un servizio ferroviario suburbano, esteso fino a Rosarno, che prevede una corsa ogni 30 minuti. Non sono più attivi, dalla fine degli anni sessanta i servizi ferroviari a scartamento ridotto delle Ferrovie Calabro Lucane, di collegamento della ferrovia costiera ai centri dell'entroterra, delle tre linee Crotone-Petilia Policastro, Soverato-Chiaravalle Centrale e Marina di Gioiosa Jonica-Mammola; progettati a suo tempo dalla Società per le Strade Ferrate del Mediterraneo (MCL) per collegare i due versanti tirrenico e jonico, ma non realizzati nelle tratte interne montane, sono stati sostituiti da autoservizi. Rimane invece attiva la tratta ferroviaria a scartamento ridotto delle Ferrovie della Calabria (ex FCL) Catanzaro Lido-Cosenza, limitatamente nelle due tratte terminali Catanzaro Lido (FC) - Soveria Mannelli con il Servizio ferroviario metropolitano di Catanzaro e Rogliano - Cosenza (FC/RFI). La tratta centrale Soveria Mannelli-Rogliano è attualmente espletata con autobus sostitutivi. Sono presenti tre depositi locomotive: Taranto, Reggio Calabria e Catanzaro Lido.

Percorso modifica

 Stazioni e fermate 
     
per Brindisi
     
per Bari (via Martina Franca)
 
114+529 Taranto 4 m s.l.m.
 
112+055 P.M. San Nicola
 
110+613
3+916
Bivio/P.C. Metaponto (termine doppio binario)
       
per Bari (via Gioia del Colle)
 
bretella merci per Bellavista * 2010
 
8+244 P.M. Cagioni * 1941[9] 5 m s.l.m.
 
fiume Tara
 
11+717 P.M. Pantano
 
fiume Patemisco
 
16+386 Palagiano-Chiatona 5 m s.l.m.
 
fiume Lenne
 
21+344 Lenne * 1953
 
fiume Lato
 
25+341 Castellaneta Marina 7 m s.l.m.
 
29+700 Bosco Pineto † 1994 5 m s.l.m.
 
33+895 Ginosa 5 m s.l.m.
 
torrente Galaso
 
confine Puglia-Basilicata
 
38+350 Salinella * 1953
 
fiume Bradano
 
43+217 Metaponto 4 m s.l.m.
     
per Battipaglia
 
fiume Basento
 
51+040 P.M. Marconia 9 m s.l.m.
 
fiume Cavone
 
59+178 Scanzano Jonico-Montalbano Jonico 13 m s.l.m.
 
fiume Agri
 
64+603 Policoro-Tursi 11 m s.l.m.
 
fiume Sinni
 
69+500 Sinni[senza fonte] * 1955
 
74+150 Nova Siri-Rotondella 6 m s.l.m.
 
confine Basilicata-Calabria
 
78+288 Rocca Imperiale 7 m s.l.m.
 
85+212 Monte Giordano 7 m s.l.m.
 
93+165 Roseto-Capo Spulico 9 m s.l.m.
 
97+992 Amendolara-Oriolo 10 m s.l.m.
 
102+840 Piana della Torre * 1953
 
107+701 Trebisacce 6 m s.l.m.
 
114+834 Villapiana Lido 6 m s.l.m.
 
117+244 Villapiana-Torre Cerchiara 5 m s.l.m.
 
122+237 Sibari (termine elettrificazione) 8 m s.l.m.
     
per Cosenza
 
fiume Crati
 
128+373 P.M. Thurio 10 m s.l.m.
 
136+943 Corigliano Calabro 34 m s.l.m.
 
143+300 Sant'Irene * 1954
 
148+227 Rossano 36 m s.l.m.
 
153+663 Toscano
 
fiume Trionto
 
160+129 Mirto-Crosia 15 m s.l.m.
 
164+940 Calopezzati 4 m s.l.m.
 
170+639 Pietrapaola † 2010 5 m s.l.m.
 
173+863 Mandatoriccio-Campana 6 m s.l.m.
 
179+904 Cariati 7 m s.l.m.
 
184+600 Sant'Angelo di Cariati * 1954
 
189+350 Crucoli 7 m s.l.m.
 
195+857 Marinella/Volvito * 1954
 
202+891 Cirò 14 m s.l.m.
 
210+187 Torre Melissa 8 m s.l.m.
 
218+818 Strongoli 11 m s.l.m.
     
raccordo Centrale a biomassa di Strongoli † 2021
 
223+372 Bucchi * 1954
 
fiume Neto
 
227+927 P.M. Gabella Grande
         
linea FCL per Crotone Porto † 1972
     
234+966 Crotone 6 m s.l.m.
     
linea FCL per Petilia Policastro † 1972
 
241+313 P.M. Isola Capo Rizzuto 39 m s.l.m.
 
245+68? Casa Caracalli
 
248+786 galleria Cutro (2.722 m)
 
251+509
 
251+725 Cutro 83 m s.l.m.
 
260+057 P.M. San Leonardo di Cutro 14 m s.l.m.
 
fiume Tacina
 
266+062 Roccabernarda 8 m s.l.m.
 
269+906 Botricello 16 m s.l.m.
 
273+947 Cropani 15 m s.l.m.
 
278+630 Sellia Marina 23 m s.l.m.
 
283+446 Simeri Crichi 15 m s.l.m.
 
fiume Alli
 
289+139 Alli * 1954
   
 
 
per Lamezia (vecchio tracciato, † 2008)
 
       
linea FC per Cosenza
     
294+720 Catanzaro Lido 8 m s.l.m.
       
fiume Corace
   
 
 
per Lamezia
 
300+968 Squillace 5 m s.l.m.
 
302+519 galleria Stalettì (1.586 m)
 
304+105
 
galleria Grillone (445 m)
 
307+370 Montepaone-Montauro 10 m s.l.m.
 
galleria Soverato (465 m)
     
312+930 Soverato 7 m s.l.m.
         
linea FCL per Chiaravalle Centrale † 1969
 
fiumara Ancinale
 
316+664 San Sostene † 2010 15 m s.l.m.
 
320+138 Sant'Andrea dell'Jonio 9 m s.l.m.
 
325+600 Badolato 8 m s.l.m.
 
330+282 Santa Caterina dell'Jonio 5 m s.l.m.
 
335+918 Guardavalle 7 m s.l.m.
 
fiumara Assi
 
340+736 Monasterace-Stilo 10 m s.l.m.
 
fiumara Stilaro
 
347+520 Riace 7 m s.l.m.
 
fiumara Precariti
 
354+858 Caulonia 8 m s.l.m.
 
360+671 Roccella Jonica 6 m s.l.m.
     
367+789 Gioiosa Jonica 9 m s.l.m.
         
linea FCL per Mammola † 1968
 
fiumara Torbido
 
371+931 Siderno 5 m s.l.m.
 
377+260 Locri 5 m s.l.m.
 
382+326 Sant'Ilario del Jonio 5 m s.l.m.
 
385+388 Ardore 6 m s.l.m.
 
389+167 Bovalino 6 m s.l.m.
 
396+573 Bianco 5 m s.l.m.
 
399+952 La Verda[10][11][12] * 1956
 
fiumara La Verda
 
400+699 Africo Nuovo 5 m s.l.m.
 
galleria Africo (385 m)
 
galleria Gallione (355 m)
 
405+019 Ferruzzano 8 m s.l.m.
 
411+310 Brancaleone 6 m s.l.m.
 
417+421 Capo Spartivento 7 m s.l.m.
 
galleria Palizzi (208 m)
 
423+961 Palizzi 7 m s.l.m.
 
galleria Capo San Giovanni (345 m)
 
429+730 Bova Marina 6 m s.l.m.
 
fiumara Amendolea
 
434+073 Condofuri 8 m s.l.m.
 
438+440 Marina di San Lorenzo 6 m s.l.m.
 
442+457 Melito di Porto Salvo (inizio doppio binario ed elettrificazione) 7 m s.l.m.
 
445+602 Annà * 2013
     
raccordi fascio Liquichimica e Porto di Saline Joniche
 
449+261 Saline di Reggio 9 m s.l.m.
   
raccordo O.G.R. Saline Joniche
   
450+400 Saline Joniche OGR † 2010
 
 
   
O.G.R. Saline Joniche † 2002
 
451+770 galleria Capo d'Armi (1.227 m)
 
452+997
 
455+689 Motta San Giovanni-Lazzaro 9 m s.l.m.
 
459+408 Reggio Calabria Bocale * 1916[13] 6 m s.l.m.
 
462+210 Reggio Calabria Pellaro 7 m s.l.m.
 
466+356 Reggio Calabria San Gregorio 6 m s.l.m.
 
467+363 Reggio Calabria Aeroporto * 2013
 
fiumara Sant'Agata
 
469+866 Reggio Calabria OMECA
     
raccordo Stabilimento Hitachi Rail
 
fiumara Calopinace
 
472+270 Reggio Calabria Centrale 6 m s.l.m.
 
per Salerno
Manuale · Legenda · Convenzioni di stile

Fatti e incidenti modifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Incidente ferroviario di Crotone.

[16][17]

Note modifica

  1. ^ Rete ferroviaria italiana - Direzione commerciale ed esercizio rete Pianificazione e sviluppo rete Progettazione funzionale, Rete in esercizio (PDF), su rfi.it, Ferrovie dello Stato Italiane, dicembre 2015. URL consultato il 15 luglio 2016 (archiviato dall'url originale il 19 agosto 2016).
  2. ^ Prospetto cronologico dei tratti di ferrovia aperti all'esercizio dal 1839 al 31 dicembre 1926
  3. ^ Notizie flash, in I Treni Oggi, n. 100, Salò, ETR, gennaio 1990, p. 122.
  4. ^ a b Via all'elettrificazione della ferrovia jonica, investimento da 120 milioni, su corrieredellacalabria.it. URL consultato il 30 agosto 2018 (archiviato dall'url originale il 31 agosto 2018).
  5. ^ Circolare Compartimentale RFI 24/2010, Compartimento di Reggio Calabria
  6. ^ Trenitalia, in treno Orario regionale Calabria-Sicilia in vigore dal 15 giugno al 13 dicembre 2014, quadri orario 91
  7. ^ Donata Marrazzo, Calabria: accordo storico per rifare la Ferrovia Jonica, in Il Sole 24ore, 18 maggio 2017. URL consultato l'8 settembre 2017.
  8. ^ Matteo Lauria, Ferrovia jonica: Rfi assicura: «Entro il 2026 elettrificazione e riduzione dei passaggi a livello», in cosenzachannel.it, 19 dicembre 2023. URL consultato il 19 dicembre 2023.
  9. ^ Ferrovie dello Stato, Ordine di servizio n. 88, 1941.
  10. ^ Libro STRADE FERRATE DEL MEDITERRANEO Album dei Piani Generali delle stazioni, fermate, cave, cantieri, officine e diramazioni a Stabilimenti privati alla data 1º gennaio 1894, su trenidicarta.it, p. Tavola 208. URL consultato il 17 luglio 2021.
  11. ^ Camera dei Deputati - Atti Parlamentari - Legislatura XXVI - 1ª Sessione - Discussioni - Tornata del 19 dicembre 1921 (PDF), su storia.camera.it, p. 13 (2677).
  12. ^ Versante jonico, su RFI in Calabria. URL consultato il 17 luglio 2021.
  13. ^ Ferrovie dello Stato, Ordine di Servizio n. 148, 1916
  14. ^ Pantaleone Sergi, Una lunga frenata, poi lo schianto, in La Repubblica, 17 novembre 1989.
  15. ^ https://www.corriere.it/cronache/23_novembre_28/incidente-ferroviario-corigliano-rossano-passaggio-a-livello-c1d5ef26-8e1f-11ee-80d7-6428e39ac8b7.shtml
  16. ^ https://cosenza.gazzettadelsud.it/articoli/cronaca/2023/11/28/dramma-sui-binari-incidente-ferroviario-a-corigliano-rossano-due-vittime-3c8d232f-4aea-4d0b-88fd-db8b8701c561/
  17. ^ https://www.corrieredellacalabria.it/2023/11/28/scontro-treno-camion-incidente-ferroviario-corigliano-rossano-video/

Bibliografia modifica

  • Rete Ferroviaria Italiana. Fascicolo linea 145 (Metaponto-Reggio Calabria)

Voci correlate modifica

Altri progetti modifica