Ferrovia Tirrenica Meridionale

linea ferroviaria italiana

La ferrovia Tirrenica Meridionale è il più importante collegamento ferroviario nord-sud tra la Sicilia, la Calabria e il resto della Penisola. Il suo itinerario costituisce la sezione meridionale del Corridoio scandinavo-mediterraneo della Rete trans-europea TEN-T[1]. La sua parte meridionale, tra Rosarno e San Lucido è utilizzata anche come itinerario merci RFI tra il Porto di Gioia Tauro e la dorsale adriatica.

Battipaglia-Reggio Calabria
Tirrenica Meridionale
Stati attraversatiBandiera dell'Italia Italia
InizioBattipaglia
FineReggio Calabria
AttivazioneDal 1883 al 1895
GestoreRFI
Precedenti gestoriSFM (1883-1906)
FS (1906-2001)
Lunghezza393 km
Scartamento1435 mm
ElettrificazionekV =
DiramazioniRosarno-PM San Ferdinando (Porto di Gioia Tauro)
Ferrovie

La linea, che fa parte della dorsale tirrenica Salerno-Reggio Calabria, è caratterizzata da un tracciato in buona parte vicino alla costa ed è percorribile da tutte le categorie di treni italiani.

Storia modifica

Data
d'inaugurazione[2]
Tratta
4 giugno 1883 01. Battipaglia-Agropoli
19 maggio 1884 15. Villa San Giovanni-Reggio Calabria
28 dicembre 1885 14. Scilla-Villa San Giovanni
26 aprile 1886 13. Bagnara-Scilla
4 maggio 1887 02. Agropoli-Vallo della Lucania
31 dicembre 1888 12. Palmi-Bagnara
3 febbraio 1889 11. Gioia Tauro (provv.)-Palmi
30 giugno 1889 03. Vallo della Lucania-Pisciotta
27 novembre 1890 10. Gioia Tauro (provv.)-Gioia Tauro (definit.)
21 dicembre 1891 09. Nicotera-Gioia Tauro
1 gennaio 1893 08. Ricadi-Nicotera
6 giugno 1894 07. Pizzo-Ricadi
30 luglio 1894 04. Pisciotta-Praja
15 novembre 1894 06. Gizzeria Lido-Pizzo
31 luglio 1895 05. Praja-Gizzeria Lido

Dalla ideazione al completamento della ferrovia (1861-1895) modifica

La ferrovia Battipaglia-Reggio Calabria che, a causa della difficile orografia delle regioni attraversate, comportava per lunghi tratti viadotti e gallerie impegnativi come quelli delle linee liguri venne costruita, tra il 1883 e il 1895, a semplice binario ed esercita con trazione a vapore dopo che erano già attivi i collegamenti ferroviari verso il sud via Metaponto e Ferrovia Jonica (collegando Reggio Calabria tramite Potenza a Roma e Milano e anche tramite la Ferrovia Adriatica da Taranto). Nel 1866 infatti la Società Vittorio Emanuele, che con la legge di riorganizzazione delle ferrovie del 1865 aveva ottenuta la concessione per le ferrovie calabro-sicule aveva iniziato, da Reggio Calabria e da Taranto, i lavori per la costruzione della Ferrovia Jonica, che si erano conclusi nel 1875, data in cui i due tronchi vennero saldati a Crotone. Tale completamento permetteva di andare da Napoli a Reggio Calabria in ferrovia, ma con un percorso molto lungo; da Battipaglia occorreva raggiungere Metaponto (via Potenza) e di lì invertire il senso di marcia tornando indietro lungo la costa e percorrendo tutte le tratte della linea Jonica di Basilicata e Calabria. A parte la deviazione verso est la linea era molto più lunga anche in conseguenza del fatto che la linea seguiva quasi pedissequamente la conformazione costiera jonica della Calabria, più lunga rispetto a quella tirrenica. Anche per questo motivo, la costruzione del più breve collegamento Tirrenico era stata richiesta da più parti. Già nel 1861 il ministro Peruzzi aveva proposto il collegamento, di grande utilità per Calabria e Sicilia e, nel 1870, la Camera del Regno aveva autorizzato il governo affinché procedesse alla sua costruzione. Gli studi vennero condotti dall'ingegnere Giordano per un itinerario da Eboli attraverso il Cilento e Vallo della Lucania fino a Sapri e Maratea e dall'ingegnere Gargiulo per un itinerario interno, più breve, attraverso il Vallo di Diano e la valle del Noce fino a Castrocucco. La scelta non fu facile e si ebbero accesi scontri in Parlamento tra le deputazioni lucana e campana fino a che nel 1879 con la Legge Baccarini non vennero recepite salomonicamente tutte e due. Data la riconosciuta importanza vennero ambedue inserite nella Tabella "A" tra le ferrovie da costruire a totale carico dello Stato. L'utilizzo della ferrovia per il trasporto degli agrumi, in quegli anni, iniziava ad intensificarsi dato che la tariffa speciale sui trasporti aveva ridato fiato al commercio degli agrumi. Si erano stipulati anche nuovi accordi con Francia, Austria-Ungheria e Svizzera e il traffico agrumario iniziava a spostarsi dall'America verso il centro-Europa passando così dal trasporto marittimo a quello con treni merci.

 
Veduta panoramica della ferrovia Tirrenica meridionale in corrispondenza della stazione di Agropoli-Castellabate
 
Veduta panoramica di Sapri; a mezzacosta è visibile il tracciato ferroviario che dopo un'ampia curva giunge alla stazione, sullo sfondo a destra
 
La ferrovia Tirrenica nel tratto di attraversamento dell'abitato di Cannitello, sullo Stretto di Messina

Il completamento della linea ferroviaria Battipaglia-Reggio Calabria avrebbe reso i trasporti ferroviari più rapidi e quindi più convenienti; tuttavia il fallimento della Società Vittorio Emanuele nel 1872 e l'incarico, dato dal governo, alla Società per le Strade Ferrate del Mediterraneo di completare la rete calabra, non permise un celere avvio dei lavori progettati. Si dovette attendere la riorganizzazione delle ferrovie con la legge e le convenzioni del 1885 che affidarono la rete alla suddetta società perché si riavviassero speditamente i progetti. Tra il 1883 e il 1887 erano state attivate infatti solo le tratte Battipaglia-Agropoli-Vallo della Lucania di 50 km e Reggio Calabria - Bagnara di 29 km. Nel frattempo iniziava anche la costruzione delle tratte dell'itinerario via Vallo di Diano, ma molto a rilento, giungendo a completare il tratto tra Sicignano degli Alburni e Lagonegro solo nel 1892 ma non proseguendo più oltre.

Nel 1887 venne completato il tracciato della ferrovia nel tratto tra Nicotera e Gioia Tauro e nel 1888 fu congiunto a Bagnara, ma solo nel 1894 Nicotera fu congiunta con Pizzo e Sant'Eufemia Marina, dal 1968 rinominata Lamezia Terme.

Nel 1895, dopo 20 anni di lavori, la ferrovia Battipaglia - Paola - Reggio Calabria veniva interamente completata. Erano stati eseguiti lavori molto impegnativi, con lo scavo di numerose e lunghe gallerie tra Agropoli e Scalea e tra Palmi e Villa San Giovanni e, soprattutto nelle parti centrali, anche di viadotti impegnativi allo scopo di contenere le pendenze altrimenti troppo penalizzanti. Solo tra Agropoli e Vallo della Lucania venne previsto il rinforzo in doppia trazione e con spinta in coda.

L'importanza della ferrovia per il territorio modifica

La linea tirrenica si dimostrò subito il mezzo di trasporto più celere e più economico e in continuo e costante aumento di traffico merci e viaggiatori. Veniva incrementata la potenzialità di trasporto rispetto ai tradizionali collegamenti via mare con i "vaporetti" che effettuavano il cabotaggio tra i piccoli porti della regione calabra e quelli di Salerno e Napoli e a quelli con le diligenze per il trasporto dei viaggiatori e con i lentissimi carriaggi a trazione animale.

Nacquero al seguito della ferrovia nuovi posti di lavoro, nuovi centri di sviluppo economico come Paola, Sant'Eufemia-Lamezia, che saranno i punti di origine delle linee trasversali in progetto per Catanzaro e per Cosenza e in seguito anche Gioia Tauro con la costruzione delle trasversali Calabro Lucane. Nacquero iniziative turistiche per zone come le Terme Luigiane di Acquappesa per le quali fu creata la fermata di Guardia Piemontese, alberghi a Paola e a Sapri, furono costruiti scali merci, stazioni, rimesse e depositi locomotive a Sapri, Paola, Sant'Eufemia ed officine per le riparazioni a Paola. Non venne invece realizzato, pur essendo previsto dalla Legge Baccarini del 1879, l'utile collegamento tra Cosenza e Nocera Terinese che avrebbe collegato i due mari, Jonio e Tirreno, tramite la già costruita Cosenza-Sibari realizzando l'importante collegamento trasversale tra l'itinerario Adriatico-Jonico e il sud[3].

Nascono le diramate e le trasversali modifica

Già a partire dal 1908 le amministrazioni comunali e i notabili del circondario taurense promossero riunioni per discutere e accelerare l'attuazione del progetto della ferrovia Gioia Tauro - Gioiosa Jonica e diramazioni; nel 1911, infine, il governo, con decreto n. 135 del 26 gennaio, approvò la costruzione della ferrovia, ma a scartamento ridotto. Nel 1917 venne completato il primo tratto di 13 km tra Gioia Tauro, Palmi e Seminara, prolungato nel 1928 fino a Sinopoli.

Con il Regio Decreto n.2119 del 24 luglio 1919 si fu stabilita anche la costruzione del tronco Gioia Tauro - Rizziconi - Radicena (Taurianova) e poi Cittanova. Il 1º giugno 1924 venne inaugurata la linea e, in seguito, prolungata fino a Cinquefrondi; tuttavia, iniziata anch'essa in forte ritardo e mai completata, non si realizzò il collegamento tra i due mari.

 
Automotrice ALn1900, proveniente da Cosenza via linea di valico a cremagliera, in arrivo alla Stazione di Paola nel 1971

Tra il 1907 e il 1911 iniziarono i lavori per la costruzione della linea Paola - Cosenza, con l'impianto a cremagliera "Strub", che a Castiglione Cosentino poi si diramava per Cosenza e per Sibari, raggiungendo la linea jonica per Metaponto e Taranto. Alcuni anni più tardi si realizzò, a Cosenza, anche il collegamento con San Giovanni in Fiore e con Catanzaro, ma l'averli realizzati a scartamento ridotto ne limitò fortemente le prestazioni e l'utilità.

Gli anni tra l'inizio del secolo e la seconda guerra mondiale (1900-1945) modifica

Nel 1925 venne inaugurato il raccordo per il Porto di Salerno, attivo fino al 2006, che si diramava dalla linea poche decine di metri prima dell'ingresso nella stazione di Salerno[4].

Nel 1939 venne completata l'elettrificazione fino a Reggio Calabria. I 1310 km a trazione elettrica da Milano rappresentarono al tempo un'opera di grandissimo rilievo che impegnava nell'esercizio un elevato numero di locomotive elettriche, 691 esemplari, ripartiti nei tre gruppi E.626, E.326 ed E.428[senza fonte].

Parallelamente, a seguito della positiva sperimentazione dei nuovissimi Apparati Centrali Elettrici sul tratto di linea Roma-Orte della linea Roma-Firenze, la Ferrovia Tirrenica fu una delle prime linee a vedere l'attivazione dei medesimi apparati in tutte le stazioni, del doppio segnalamento luminoso di protezione e partenza, dell'esercizio di Blocco mediante Blocco Elettrico Manuale e del Dirigente Centrale con ben quattro sezioni[5][6][7] che nel 1943 divennero cinque: Agropoli, Sapri, Paola, Tropea e Reggio Calabria[8].

Il secondo dopoguerra modifica

Uscita relativamente indenne dal secondo conflitto mondiale, la ferrovia riprese il suo ruolo di dorsale, rimanendo sostanzialmente immutata nelle dotazioni tecnologiche e di mezzi. Terminata la fase emergenziale degli anni '40, i traffici aumentarono sensibilmente e l'infrastruttura iniziò a mostrare i primi limiti, essendo stata costruita e rimasta a semplice binario.

La massiccia presenza di treni derrate, nonché di sempre più treni passeggeri carichi oltre ogni limite di viaggiatori diretti al Nord in cerca di fortuna, rese evidente che non era più possibile procrastinare il potenziamento infrastrutturale che però si sarebbe concretizzato negli anni a venire.

Stante l'importanza dell'opera e la necessità di tempo per l'attuazione del progetto, fu deciso un primo intervento consistente nella creazione di numerosi posti di incrocio per aumentare quanto più possibile la capacità della linea. Fu così che tra il 1951 e il 1957 furono aperti i Posti di Movimento di Velia Scavi, Arcomagno, Belvedere Blanda, Antica Lampezia (in seguito rinominato Cetraro Porto), Coreca, Capo Suvero, Torrevecchia, Pizzo Prangi (in seguito rinominato semplicemente Prangi), Porto Salvo (in seguito rinominato Trainiti), Santa Domenica, Medma e Cava Ianculla i quali contribuirono fluidificare la circolazione, specialmente nei casi in cui i treni merci dovevano lasciare il passo ai più rapidi treni viaggiatori. Tali posti di incrocio e precedenza, eccettuati Trainiti e Santa Domenica, ebbero vita breve e furono soppressi al termine dei lavori di raddoppio.

I raddoppi modifica

A partire dal 1955 e fino ai tardi anni '60, si procedette al raddoppio del binario nei tratti Battipaglia-Praja, Scalea-Sant'Eufemia Diramazione e Rosarno-Villa San Giovanni, mediante il consolidamento della sede e delle gallerie esistenti, la costruzione di rettifiche di tracciato e la costruzione di viadotti e lunghe gallerie soprattutto nelle tratte tra Agropoli e Praia a Mare e tra Palmi e Villa San Giovanni.

Nel 1961 venne attivato il raddoppio del binario fra le stazioni di Gioia Tauro e di Villa San Giovanni; in tale occasione le stazioni e fermate intermedie di Taureana, Palmi, Bagnara e Favazzina vennero ricostruite con l'erezione di nuovi fabbricati viaggiatori[9].

Questa prima fase, conclusasi a fine anni '60, si lasciava alle spalle una linea profondamente modificata e quasi tutta a doppio binario eccettuati i tratti Praja-Scalea e Sant'Eufemia Diramazione-Rosarno, per i quali, sia per l'asperità del territorio, sia per via del progetto di una variante di tracciato, era prevista una seconda fase di lavori.

Nei primi anni '70 ebbe inizio la seconda fase di potenziamento strutturale con la costruzione di due tratte in totale variante rispetto al vecchio tracciato: la Praia-Scalea quasi interamente in nuova galleria a doppio binario, attivata alla fine del 1970 e, nel 1972, la cosiddetta direttissima tra Rosarno e Lamezia (allora Sant'Eufemia Diramazione) con innesto nel vecchio tracciato qualche chilometro prima dell'ex Posto di Movimento Torrevecchia e la creazione di un bivio con l'attivazione del nuovo Posto di Movimento Eccellente. Questo tracciato impose lo scavo di lunghe gallerie e la costruzione del lungo ed imponente Viadotto dell'Angitola. Il vecchio tracciato passante per Pizzo Calabro, Tropea e Nicotera non venne abbandonato, ma, privato dei Posti di Movimento attivati prima del raddoppio, resisi oramai inutili per via della nuova linea, rimase a semplice binario ed utilizzato per il traffico regionale o a media distanza, senza tuttavia essere sostenuto in alcun modo nonostante il notevole potenziale turistico.

Il piano integrativo modifica

Dopo quasi una decina d'anni di relativa calma, con la linea completamente raddoppiata, il Piano Integrativo degli anni '80 stanziò i fondi per nuovi lavori da compiersi tanto sulla linea principale quanto su quelle diramate.

La nuova linea ferroviaria Paola - Cosenza, di km 20,5 entrò in funzione il 31 maggio 1987 insieme alla nuova stazione di Cosenza percorrendo al posto del vecchio valico della "Crocetta", un lungo rettilineo sottostante la catena appenninica attraversata con la galleria "Santomarco" di km 15,332. La nuova ferrovia, oltre a portare beneficio per i viaggiatori e i pendolari della zona, ebbe la funzione di costituire un nuovo itinerario alternativo per i collegamenti tra Sicilia, Calabria, Puglia e Regioni adriatiche e nel complesso per quelli tra Sud e Nord.

L'intera ferrovia Battipaglia-Reggio Calabria vide il rifacimento integrale degli impianti di trazione elettrica e di sicurezza e segnalamento, con l'installazione di Apparati Centrali Elettrici ad Itinerari in luogo dei precedenti banchi elettromeccanici, l'attivazione del Blocco Automatico Banalizzato a Correnti Codificate (sulla linea principale) e del Blocco Elettrico Conta-Assi (sul breve tratto a semplice binario tra Lamezia Terme e Rosarno), il Controllo Centralizzato del Traffico, il completamento delle opere di raddoppio del binario tra le stazioni di Villa San Giovanni e Reggio Calabria e il generale impresenziamento di quasi tutti gli impianti.

L'epoca attuale modifica

I lavori relativi alla trasversale Lamezia-Catanzaro iniziati negli anni novanta si sono conclusi nel 2008 con la realizzazione di una variante e della nuova stazione di Catanzaro.

L'intera linea è interessata da un iter progettuale di adeguamento alle esigenze derivanti dal fatto che è parte integrante del Corridoio 1 Berlino-Palermo della Rete ferroviaria convenzionale trans-europea TEN-T; mentre è in dirittura di arrivo il quadruplicamento del tratto iniziale Salerno-Battipaglia, ancora incerta è la scelta tra la costruzione di importanti varianti di percorso e il potenziamento dell'attuale, a partire dalla tratta più problematica campano-lucana, attraverso il Cilento e fino alla foce del Noce-Castrocucco.

Il 12 dicembre 2010 le stazioni di Rutino, San Mauro la Bruca, San Nicola Varco e Torchiara vennero declassate a posti di movimento; contemporaneamente vennero soppresse le fermate di Cirella, Sangineto e San Nicola Arcella.[10]. Dal novembre 2014 la stazione di Villa San Giovanni-Cannitello risulta senza traffico[11][12].

Nel mese di dicembre 2018 fu attivata la variante di linea tra Palmi e Gioia Tauro che comprende un nuovo viadotto a doppio binario sul fiume Petrace alcune centinaia di metri a sud della stazione di Gioia Tauro nella quale sono state apportate importanti variazioni del piano binari[13].

Il progetto dell'alta velocità-alta capacità modifica

Per la ferrovia tirrenica meridionale è previsto un progetto di una nuova linea collegata con la linea a monte del Vesuvio.

Gli interventi indicati nel DPEF del luglio 2004 prevedevano che il termine della linea a monte del Vesuvio, nel comune di San Valentino Torio, coincidesse al punto di partenza del progettato proseguimento tra Salerno e Battipaglia, denominato "Quadruplicamento Salerno-Battipaglia", a sua volta collegato al progetto di costruzione della nuova linea (AC) dorsale tirrenica sino a Reggio Calabria. I due progetti non ebbero immediatamente seguito, ma vennero ripresi a febbraio 2021[14]

Il primo progetto prevedeva che il "Quadruplicamento Salerno-Battipaglia" avesse inizio prima del raccordo con la linea proveniente da Sarno; secondo un nuovo progetto, il "Quadruplicamento Salerno-Battipaglia" dovrebbe partire subito dopo il P.M. "Torricchio" bypassando l'attuale stazione di Salerno. Per servire la città di Salerno con l'alta velocità, nei pressi di Fisciano o Baronissi andrebbe realizzata una nuova stazione AV, come quella di Napoli Afragola, integrata con la ferrovia Salerno-Mercato San Severino, che garantirebbe continuità di collegamento con la stazione di Salerno "storica". La linea poi proseguirebbe verso sud bypassando Battipaglia, che sarebbe comunque sede di interconnessione con la Ferrovia Tirrenica Meridionale storica.[14]

A sud di Battipaglia la nuova linea correrebbe affiancata al tracciato della ferrovia Battipaglia-Potenza-Metaponto, diramandosi poi verso sud tra Eboli e Sicignano degli Alburni, proseguendo verso il Vallo di Diano e Lagonegro parallelamente all'autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria,[14] seguendo approssimativamente [14] il tracciato della ferrovia del Vallo del Diano.

Da Lagonegro, proseguendo verso Reggio Calabria, esistono due ipotesi di tracciato: la prima è il collegamento con l'attuale tirrenica meridionale, all'altezza di Praja a mare, dove sorgerebbe una nuova stazione AV di interscambio con l'attuale Ferrovia Tirrenica Meridionale;[14] la seconda prevedrebbe un collegamento diretto fino a Tarsia attraverso un lungo tunnel sotto il Pollino. Anche nel caso di passaggio da Praja, comunque, la linea rientrerebbe verso la Piana di Sibari con ricongiungimento a Tarsia; c'è anche un'ipotesi di un "ramo" verso Sapri[14], ma venne scartata per ragioni tecniche. Da Tarsia la nuova linea proseguirebbe verso sud parallelamente all'autostrada A3 praticamente fino a Reggio Calabria, passando per Cosenza, Lamezia Terme, probabilmente nei pressi dell'aeroporto,[14] Gioia Tauro e Villa San Giovanni[14]. L'ipotesi "Tarsia" sembra meno probabile a causa dei costi elevatissimi del tracciato in galleria che presenta delle serie incognite a causa delle caratteristiche orogeologiche delle aree interessate, la quale viene confermata dalla stessa RFI a dicembre 2023 con il nuovo tratto Praja-Paola[15].

I sette lotti previsti e in corso di progettazione sono:

  • Salerno-Battipaglia (lotto 0) - in corso di progettazione
  • Battipaglia-Praia (lotto 1) - in corso di progettazione
  • Praia-Tarsia (lotto 2) - progetto scartato
  • Praia-Paola (lotto 2) - nuovo progetto in corso
  • Tarsia-Cosenza (lotto 3) - non definito
  • Cosenza-Lamezia Terme (lotto 4) - non definito
  • Lamezia Terme-Gioia Tauro (lotto 5) - in corso di progettazione
  • Gioia Tauro-Villa San Giovanni (lotto 6) - in corso di progettazione.

I lotti indicati come prioritari sono il "Quadruplicamento Salerno-Battipaglia", la Battipaglia-Lagonegro e la stazione di Praja-Ajeta-Tortora con stazione di interscambio AV a Praja.[14]

Il 23 aprile 2021 fu annunciato che dal 26 aprile Italferr, società parte del gruppo FS, avrebbe fatto partire i rilievi geognostici del lotto 1 Battipaglia-Praja nei comuni interessati di Buccino, Sicignano degli Alburni, Battipaglia, Campagna, Eboli, Casaletto Spartano, Polla, Sala Consilina, Caggiano, Montesano sulla Marcellana, Padula, Casalbuono, Auletta, Atena Lucana, Trecchina, Maratea, Rivello, Lagonegro, Tortora e Praja a Mare. I rilievi sarebbero terminati per il mese di agosto 2021[16].

Dal 27 aprile 2021 iniziarono ad essere sviluppati i progetti del lotto 2 Praja-Cosenza[17].

L'amministratore delegato e direttrice generale di RFI affermò che la velocità di progetto sarà tra 250 e 300 km/h con un rallentamento a 160 chilometri l’ora in prossimità di Praja, i progetti di fattibilità dei primi due lotti (Battipaglia-Praia e Praia-Tarsia) dei sette complessivi della linea ad alta velocità Salerno-Reggio Calabria ultimati entro fine 2021, mentre i progetti per il resto dei lotti entro il giugno 2022.[18]

Ad ottobre 2021 l'amministratore delegato e direttrice generale di RFI annunciò i quattro lotti prioritari: Battipaglia-Praja (lotto 1), Praja-Tarsia (lotto 2), Tarsia-Montalto (lotto 3) e Montalto-Lamezia Terme (lotto 4)[19].

Il 25 novembre 2021 il presidente della regione Calabria chiese al ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili Enrico Giovannini di inserire il lotto di Gioia Tauro[20]. Lo stesso giorno, il ministro dichiarò che i progetti della Salerno-Reggio Calabria sarebbero stati pronti per fine anno[21].

Il 21 dicembre 2021 fu completato il progetto di fattibilità del lotto 1a (Battipaglia-Romagnano), parte del lotto 1, suddiviso in lotto 1b e 1c mentre il lotto 2, che è in progettazione, a giugno 2022.[22] Nello stesso mese viene dichiarato che la stazione AV sarà nel Vallo di Diano, presumibilmente nel comune di Buonabitacolo.[23]

Dal 1º marzo all'8 maggio 2022 si tenne il dibattito pubblico nei comuni interessati nel tratto del 1º lotto Battipaglia-Romagnano, dove gli stessi chiesero modifiche al tracciato, rispetto a quello presentato da RFI; le richieste sarebbero state valutate in conferenza di servizi entro il 16 giugno per far partire le gare e avviare i primi cantieri entro la metà del 2023[24].

Il 7 ottobre 2022 la regione Campania diede il via libera all’intesa Stato-Regione sulla localizzazione del lotto 1a (Battipaglia-Romagnano)[25]; per quanto riguarda i lotti 1b e 1c il dibattito pubblico fu sospeso il 10 Ottobre 2022[26] generando malumori locali nel Vallo di Diano[27].

Il 28 dicembre 2022 RFI pubblicò nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea la gara per la progettazione esecutiva e la realizzazione dei lavori del lotto funzionale Battipaglia-Romagnano per un valore di oltre 2,16 miliardi di euro, finanziati con risorse PNRR[28].

Il 12 maggio 2023 RFI bandì la gara per la progettazione esecutiva e la realizzazione dei lavori del lotto funzionale Battipaglia-Romagnano, con un valore di oltre 2 miliardi di euro, finanziati anche con risorse PNRR[29]. Il 16 giugno successivo furono affidati i lavori del lotto 1a, Battipaglia-Romagnano[30].

Il 7 ottobre 2023 il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici si espresse sul proseguimento del progetto di fattibilità dei lotti 1b e 1c, ma con alcuni aspetti da migliorare[31].

Dal 28 novembre 2023 al 18 gennaio 2024 si tenne il dibattito pubblico nei comuni interessati del tratto 1b e 1c Romagnano-Praja.

Caratteristiche modifica

La linea ferroviaria Battipaglia-Reggio Calabria venne costruita a semplice binario e a trazione a vapore. Si innestava alla preesistente linea Salerno-Battipaglia-Potenza ma divenne in breve tempo uno degli assi portanti del traffico ferroviario Nord-Sud anche in seguito all'istituzione del servizio di traghettamento dei rotabili attraverso lo stretto di Messina. Gradatamente, nel corso degli anni, venne raddoppiata nei tratti principali ed elettrificata negli anni trenta a 3000 volt a corrente continua.

Alla linea è stato collegato il Porto di Gioia Tauro, dotato di un parco ferroviario con sei fasci di binari, che consente il carico di sei treni per volta e l'inoltro sulla rete nazionale RFI di treni di container a carico completo.

Tra Battipaglia e Reggio Calabria è in funzione il blocco automatico a correnti codificate (BACC) e sull'Eccellente-Rosarno il blocco elettrico conta-assi. Entrambe le linee hanno il Comando Centralizzato del Traffico (C.T.C.).

Tra le stazioni della tratta Rosarno-Reggio Calabria si svolge anche il servizio ferroviario suburbano di Reggio Calabria.

Percorso modifica

 Stazioni e fermate 
 
per Salerno e Napoli
 
62+706 Battipaglia 68 m s.l.m.
     
per Potenza-Metaponto-Taranto
     
Linea AV/AC per Romagnano (in progetto)[32]
 
5+719 PM San Nicola Varco di Eboli 26 m s.l.m.
 
fiume Sele
 
13+269 Albanella 9 m s.l.m.
 
17+679 Capaccio-Roccadaspide 23 m s.l.m.
 
21+322 Paestum 17 m s.l.m.
 
26+399 Ogliastro Cilento 11 m s.l.m.
 
29+686 Agropoli-Castellabate 13 m s.l.m.
 
35+316 PM Torchiara 103 m s.l.m.
 
gall. Rutino (BP 4.320 m - BD 4.410 m)
 
41+368 PM Rutino 106 m s.l.m.
 
gall. Lustra (BP 1.022 m - BD 1.002 m)
 
fiume Alento
 
46+775 Omignano-Salento 42 m s.l.m.
 
50+069 Vallo della Lucania-Castelnuovo 25 m s.l.m.
 
53+541 Casal Velino 12 m s.l.m.
 
57+270 Raddoppio Velia Scavi * 1952/ † ?
 
58+684 Velia * 1936[33]/ † ?
 
60+697 Ascea 12 m s.l.m.
 
   
gall. Telegrafo (BP 1.017 m - BD 1.000)
   
gall. Fiumicello (BP 1.047 m - BD 3.273 m)
 
 
 
variante * 1964
         
gall. Acquabianca (BP 1.203 m)
     
gall. S. Macario (1.088 m)
     
67+876 Pisciotta † 1964 52 m s.l.m.
     
gall. Pisciotta (1.110 m)
 
 
 
69+419 Pisciotta-Palinuro * 1964 68 m s.l.m.
     
 
71+108 Caprioli 74 m s.l.m.
     
variante * 1964
 
 
 
gall. Caprioli (2.579 m)
     
 
74+558 PM San Mauro la Bruca 78 m s.l.m.
 
fiume Lambro
 
gall. Spina (BP 3.294 m - BD 3.278 m)
 
78+808 Centola-Palinuro-Marina di Camerota 60 m s.l.m.
 
fiume Mingardo
 
83+344 Celle Bulgheria-Roccagloriosa 75 m s.l.m.
 
gall. S. Cataldo (BP 5.133 m - BD 5.153 m)
 
90+942 Torre Orsaia 39 m s.l.m.
 
fiume Bussento
 
96+041 Policastro Bussentino 8 m s.l.m.
 
98+000 Capitello 20 m s.l.m.
 
101+558 Vibonati 10 m s.l.m.
 
104+789 Sapri 9 m s.l.m.
 
gall. Acquafredda (BP 3.896 m - BD 3.900 m)
 
confine Campania-Basilicata
 
 
111+092 Acquafredda 55 m s.l.m.
 
gall. Arma (BP 2.129 m - BD 2.128 m)
 
117+104 Maratea 88 m s.l.m.
 
gall. Maratea (BP 2.307 m - BD 2.324 m)
 
121+679 Marina di Maratea * 1916[34] 40 m s.l.m.
 
gall. Castrocucco (BP 2.622 m - BD 2.622 m)
     
Linea AV/AC per Romagnano (in progetto)[35]
     
fiume Noce / confine Basilicata-Calabria
 
129+281 Praja-Ajeta-Tortora 8 m s.l.m.
 
Raddoppio Arcomagno * 1951/ † 1970
 
135+083 San Nicola Arcella 21 m s.l.m.
     
variante di Scalea * 1970
 
 
 
gall. S. Giorgio (4.476 m)
     
 
 
 
140+169 Scalea-Santa Domenica Talao 19 m s.l.m.
   
 
 
fiume Lao
     
 
145+301 Marcellina-Verbicaro-Orsomarso 27 m s.l.m.
 
148+363 Grisolia-Santa Maria 22 m s.l.m.
 
151+897 Cirella-Majerà † 2010 10 m s.l.m.
 
155+661 Diamante-Buonvicino 21 m s.l.m.
 
162+500 Raddoppio Belvedere Blanda * 1951/ † ?
 
163+061 Belvedere Marittimo 9 m s.l.m.
 
165+924 Sangineto † 2010 10 m s.l.m.
 
169+834 Capo Bonifati 14 m s.l.m.
 
gall. Torre Renzi (BP 1.203 m - BD 1.561 m)
 
177+650 Raddoppio Cetraro Porto * 1954/ † ?
 
177+895 Cetraro 10 m s.l.m.
 
181+147 Acquappesa 10 m s.l.m.
 
184+386 Guardia Piemontese Terme 8 m s.l.m.
 
191+104 Fuscaldo 10 m s.l.m.
 
197+001 Paola 10 m s.l.m.
     
per Cosenza
     
ex Bivio Cosenza †'30 vecchio tracciato per Cosenza † 1987
 
202+268 San Lucido Marina 9 m s.l.m.
 
206+386 Torremezzo di Falconara
 
209+853 Fiumefreddo Bruzio 9 m s.l.m.
 
213+742 Longobardi 9 m s.l.m.
 
218+993 Belmonte Calabro 10 m s.l.m.
 
222+351 Amantea 8 m s.l.m.
 
229+083 Coreca * 1953/ † ?
 
fiume Oliva
 
229+946 Campora San Giovanni-Serra Ajello 7 m s.l.m.
 
fiume Savuto
 
236+431 Nocera Terinese 5 m s.l.m.
 
242+165 Falerna 6 m s.l.m.
 
249+300 Capo Suvero * 1955/ † ?
 
249+832 Gizzeria Lido 5 m s.l.m.
 
253+871 Lamezia Terme Centrale 26 m s.l.m.
 
fiume Amato
     
per Catanzaro Lido
 
260+681 San Pietro a Maida-Maida 22 m s.l.m.
 
264+089 Curinga 32 m s.l.m.
 
268+391 PM Eccellente 17 m s.l.m.
     
linea via Tropea
     
Autostrada A2
     
fiume Angitola
     
gall. S. Caterina (1.184 m)
     
Autostrada A3
     
282+321 Vibo Valentia-Pizzo 146 m s.l.m.
     
gall. Stefanaconi (4.365 m)
     
gall. Francica (6.093 m)
     
300+792 Mileto 132 m s.l.m.
     
gall. Cisterna (1.016 m)
     
fiume Mesima
     
linea via Tropea
 
313+689
(0+000)
Rosarno 18 m s.l.m.
     
     
(4+809) PM San Ferdinando (Porto di Gioia Tauro)
 
318+402 Eranova † 2003 37 m s.l.m.
     
323+574 Gioia Tauro (FC) / Gioia Tauro (RFI) 31 m s.l.m.
 
   
per Cinquefrondi (FC) † 2011
     
per Sinopoli (FC) † 2011
     
variante * 2018
 
 
       
fiume Petrace
     
 
328+776 Taureana * 1923[36] 84 m s.l.m.
 
331+945 Palmi 85 m s.l.m.
 
   
gall. S. Elia Torre di Palmi (BP 2.477 m)
   
gall. S. Elia Janculla (BD 5.170 m)
   
gall. Janculla Leone Frana (BP 2.629 m)
 
 
363+644VL Cava Ianculla * 1955/ † ?
 
gall. S. Sebastiano (BP 1.657 m - BD 1.696 m)
 
342+384 Bagnara 18 m s.l.m.
 
347+285 Favazzina 21 m s.l.m.
 
351+478 Scilla 12 m s.l.m.
 
gall. Pacì (BP 1.754 m - BD 1.754 m)
 
gall. Alta fiumara (BP 1.087 m - BD 1.103 m)
 
357+038 Villa San Giovanni-Cannitello 9 m s.l.m.
     
variante * 2012
 
 
 
gall. Artificiale di Cannitello
     
     
360+102 Villa San Giovanni 6 m s.l.m.
     
Villa San Giovanni Mare
     
Invasature del Porto di Villa San Giovanni per la Sicilia
     
361+945 Villa San Giovanni Bolano
     
363+800 Reggio Calabria Catona 12 m s.l.m.
     
366+350 Reggio Calabria Gallico 13 m s.l.m.
     
368+128 Reggio Calabria Archi 17 m s.l.m.
     
369+168 Reggio Calabria Pentimele * 2016[37]
     
371+003 Reggio Calabria Santa Caterina 11 m s.l.m.
     
Reggio Calabria Mare † 2011
     
gall. Artificiale (1.749 m)
     
372+489 Reggio Calabria Lido 8 m s.l.m.
     
     
374+190 Reggio Calabria Centrale 6 m s.l.m.
     
per Taranto
 Tratta Eccellente-Rosarno (via Tropea) 
     
per Salerno
     
0+000 PM Eccellente 17 m s.l.m.
     
linea direttissima per Rosarno
 
   
271+882 PM Torrevecchia * 1954
     
3+845 Francavilla Angitola-Filadelfia 8 m s.l.m.
     
fiume Angitola
     
7+365 PM Prangi * 1954
     
gall. Pizzo (1.045 m)
     
12+048 Pizzo 9 m s.l.m.
     
per Mileto
     
15+167 Vibo Marina (RFI) / Vibo Marina (FCL) 5 m s.l.m.
     
19+136 PM Trainiti * 1951
     
23+802 Briatico 27 m s.l.m.
     
28+745 Zambrone 53 m s.l.m.
     
34+703 Parghelia 71 m s.l.m.
     
37+784 Tropea 83 m s.l.m.
     
41+065 Santa Domenica * 1954
     
45+234 Ricadi-Capo Vaticano 76 m s.l.m.
     
49+063 Coccorino 63 m s.l.m.
     
gall. Coccorino (2.360 m)
     
53+561 Joppolo 50 m s.l.m.
     
58+848 Nicotera 57 m s.l.m.
     
63+296 PM Medma * 1954
 
   
fiume Mesima
     
linea direttissima per Eccellente
     
67+299 Rosarno 18 m s.l.m.
     
per Reggio Calabria
Manuale · Legenda · Convenzioni di stile

La linea corre per quasi tutta la sua interezza sul litorale calabro-lucano-campano e lunghi tratti sono percorsi in galleria. A causa dell'orografia difficile nel tratto lucano e medio-campano e in quello estremo calabrese in alcuni casi i due binari non corrono paralleli ma si distaccano l'uno dall'altro con gallerie a una canna e ponti separati.

Tra Eccellente e Rosarno la linea tirrenica è stata modificata per realizzare il doppio binario e abbreviare il percorso e si dirama in due differenti tratte: la direttissima, a doppio binario, passante per Vibo Valentia e Mileto, e la linea vecchia, a binario unico, via Pizzo Calabro, Tropea e Nicotera.

Presso le invasature del Porto di Villa San Giovanni è situato l'imbarco per la Sicilia e per il proseguimento con le ferrovie Palermo-Messina e Messina-Siracusa.

Linea diramata per Porto di Gioia Tauro modifica

Il 31 luglio 1996,[38] in accordo con la direzione del porto di Gioia Tauro, è stata attivata, dalla Stazione di Rosarno una vera e propria linea ferroviaria che termina nella località di San Ferdinando, ove è collocato un Posto di Movimento dove vengono composti e scomposti e arrivano e partono i treni container da e per il Porto. La circolazione tra quest'ultima e la linea Tirrenica viene quindi gestita come treno, diversamente da quanto accadeva quando lo stesso tratto era classificato semplicemente come "Raccordo ASI" e gestito in regime di manovra. L'attivazione degli impianti ha richiesto in totale 6 anni ed è partita dai segnali di partenza (Circolare RC 03/2000 del 5 Aprile 2000) e protezione (Circolare RC 13/2003 dell'8 Ottobre 2003) della Stazione di Rosarno per poi spostarsi nella località terminale della linea (San Ferdinando), con l'attivazione dei suoi impianti di segnalamento e trazione elettrica (Circolare RC 31/2005 del 30 Dicembre 2005), del Blocco Elettrico conta-assi (Circolare RC 24/2006 del 12/07/2006) per concludersi con la trasformazione del tratto in linea vera e propria, gestita col Comando Centralizzato del Traffico (C.T.C.) (Circolare RC 37/2006 del 10/12/2006), e della località di servizio in Posto di Movimento.

Al 7 marzo 2014 la situazione della linea è pressoché di abbandono con le Ferrovie dello Stato in contenzioso con l'autorità portuale di Gioia Tauro per il totale inutilizzo dell'infrastruttura attivata da neanche dieci anni e la mancata corresponsione del canone manutentivo[39].

Impianti ferroviari modifica

Depositi locomotive modifica

Officine di manutenzione e riparazione modifica

  • Officine di Reggio Calabria
  • Officine di Paola (soppressa)
  • Officine di Sapri (soppressa)

Grandi scali merci modifica

  • Battipaglia
  • Paola
  • Lamezia Terme
  • Gioia Tauro (soppresso)
  • Villa San Giovanni
  • Reggio Calabria

Problemi costruttivi nell'entroterra modifica

La linea ferroviaria collega la città di Reggio Calabria, all'estremità sud della Calabria, con la città di Salerno seguendo un tracciato in tanti tratti a ridosso della linea di costa ed in altri penetrando profondamente nel territorio mediante lunghe gallerie. La scelta progettuale della vicinanza alla costa, fu motivata dalla estrema asprezza del territorio attraversato per cui la si scelse ove possibile essendo l'itinerario più agevole. In altri tratti essendo la costa troppo ripida o a picco sul mare vennero costruite opere d'arte come lunghe gallerie e arditi viadotti, soprattutto nei tratti lucano e campano.

Fatti e incidenti modifica

  • Nel 1967 una mandria di bufali sconfinata sui binari nei pressi di San Nicola Varco provocò il deragliamento dell'espresso 904 e poco dopo un altro treno, l'espresso "Conca d'Oro" che giungeva in direzione opposta piombò sulle vetture del treno deragliato. Vi furono 12 morti e 74 feriti. Dopo il disastro le FS recintarono la strada ferrata[40].
  • Durante la cosiddetta "rivolta di Reggio Calabria" la linea tirrenica venne presidiata dall'esercito italiano nel tratto più meridionale, tra Gioia Tauro e Villa San Giovanni, a partire dall'ottobre del 1970. Soldati armati svolgevano servizio di guardia lungo i binari e in più di un caso la paura giocò un brutto scherzo: all'avvicinarsi dei fiochi fanali dei locomotori più vecchi, nel buio fitto della notte, qualcuno dei soldati impaurito sparò e un macchinista si vide sfiorare da un proiettile che si conficcò poi nelle lamiere della cabina di guida alle sue spalle[41].
  • Definito anche Strage di Gioia Tauro il deragliamento del treno direttissimo dalla Sicilia per Torino avvenuto, alle ore 17:10 del 22 luglio del 1970, poche centinaia di metri prima della stazione di Gioia Tauro. Le cause dell'incidente, mai definite chiaramente, nelle conclusioni del tribunale di Palmi vennero attribuite ad un attentato come ipotesi più probabile essendosi verificati altri analoghi episodi, per fortuna senza vittime, nel periodo dei cosiddetti "Fatti di Reggio". Il treno viaggiava a 100 km/h quando il macchinista, avvertito un forte sobbalzo della locomotiva, all'altezza dell'alto viadotto che precede la stazione, azionò il freno. La locomotiva e le prime cinque carrozze si fermarono sui binari ma le altre 12 carrozze deragliarono accatastandosi l'una sull'altra. La stazione venne devastata; il bilancio immediato fu di 6 morti e una settantina di feriti. I primi rilievi tecnici accertarono che mancava oltre un metro e mezzo di binario[42].
  • Il 21 novembre 1980 alle prime luci dell'alba l'espresso 587 deragliava tra le stazioni di Curinga ed Eccellente dopo aver tamponato un gruppo di 28 carri inspiegabilmente "persi" da un treno merci che era partito poco prima da Lamezia e diretto a Villa San Giovanni. Poco dopo l'espresso 588 che viaggiava verso nord investiva le vetture deragliate provocando una ventina di morti ed un centinaio di feriti. L'incidente era avvenuto a causa di una serie di inadempienze tecniche dei macchinisti del treno merci e del mancato accertamento della coda (la garanzia di treno completo) da parte del personale di movimento della stazione di Eccellente. Il disastro si sarebbe potuto evitare se sulla linea fosse stato installato il blocco automatico[43].
  • Il 15 ottobre 2004, intorno alle ore 7, il macchinista di un locomotore appartenente all'impresa lavori Ventura a causa di un malore cadde dal mezzo mentre questo era in movimento. Dalla stazione di Longobardi, la motrice senza guida percorse la linea in direzione nord per circa 170 km a velocità prossime a 100 km/h. Fu diramato l'allarme e bloccata la circolazione dei treni tentando in vari modi, ma inutilmente l'arresto del mezzo. Infine, sulla tratta in forte salita verso Rutino che fece diminuire la velocità del locomotore, fu instradato su un binario morto della stazione facendolo deragliare[44].

Note modifica

  1. ^ Corridoi TEN-T: Corridoio scandinavo – Mediterraneo, su rfi.it. URL consultato il 31 gennaio 2019.
  2. ^ Prospetto cronologico dei tratti di ferrovia aperti all'esercizio dal 1839 al 31 dicembre 1926
  3. ^ s:L. 29 luglio 1879, n. 5002, per la costruzione di nuove linee di completamento della rete ferroviaria del Regno
  4. ^ Rosario Serafino, IL RACCORDO SALERNO - SALERNO PORTO COMMERCIALE, su lestradeferrate.it, www.lestradeferrate.it. URL consultato il 15 dicembre 2011.
  5. ^ Ferrovie dello Stato, Ordine di Servizio n. 72, 1936
  6. ^ Ferrovie dello Stato, Ordine di Servizio n. 90, 1936
  7. ^ Ferrovie dello Stato, Ordine di Servizio n. 115, 1936
  8. ^ Ferrovie dello Stato, Ordine di Servizio n. 2, 1943
  9. ^ Ferrovie dello Stato, Ordine di Servizio n. 100, 1961
  10. ^ Circolare Compartimentale RFI 24/2010, Compartimento di Reggio Calabria
  11. ^ Il Dispaccio, Riapriamo la stazione di Cannitello.
  12. ^ Risulta presente in RFi FL 142.
  13. ^ Circolare Compartimentale RFI 39/2018, Compartimento di Reggio Calabria
  14. ^ a b c d e f g h i Ferrovie: Ecco il progetto della AV/AC Salerno-Reggio Calabria, in Ferrovie.it. URL consultato l'8 febbraio 2021.
  15. ^ Treni Salerno-Reggio Calabria: approvato progetto di due binari con velocità di tracciato di 300 km/h”, in Calabria Diretta News, 22 novembre 2023. URL consultato il 22 novembre 2023.
  16. ^ Ferrovie: AV Salerno - Reggio Calabria, via ai rilievi per iniziare i lavori 23 Aprile 2021
  17. ^ «L’alta velocità passerà da Cosenza». Il governo prepara un progetto “rivoluzionario” 27 aprile 2021
  18. ^ corrieredellacalabria.it Alta velocità Salerno-Reggio: costerà 22,8 miliardi di euro 8 giugno 2021
  19. ^ DA FS NEWS - Salerno-Reggio Calabria, una rete AV per lo sviluppo del Sud e del Paese 14 ottobre 2021
  20. ^ reggiotv.it Infrastrutture. Occhiuto incontra Giovannini: "Tanti progetti in cantiere per la Calabria" 25 novembre 2021
  21. ^ ilsole24ore.com Av, Giovannini: «Per fine anno da Rfi i progetti della Salerno-Reggio» 25 novembre 2021
  22. ^ ilsole24ore.com Alta velocità Salerno – Reggio Calabria, pronto il progetto di fattibilità del primo lotto 21 dicembre 2021
  23. ^ giornaledelcilento.it Alta velocità, Matera: «La stazione si farà nel Vallo di Diano, altro che Lagonegro» 21 dicembre 2021
  24. ^ giornaledelcilento.it Termina il dibattito pubblico sull’Alta Velocità SA-RC: «Cantieri da avviare entro metà del 2023» 8 maggio 2022
  25. ^ Alta velocità, la Regione dà il via libera 7 ottobre 2022
  26. ^ Alta velocità Salerno Reggio Calabria: sospensione Dibattito Pubblico lotto “Romagnano-Buonabitacolo” 10 ottobre 2022
  27. ^ L’Alta Velocità Salerno-Reggio Calabria rallenta proprio sul Vallo di Diano. La Cisl: “Opera necessaria” 13 ottobre 2022
  28. ^ Ferrovie: RFI lancia gara da 2,16 miliardi per la nuova linea AV Salerno - Reggio Calabria, in Ferrovie.it. URL consultato il 28 Dicembre 2022.
  29. ^ Aggiudicati da RFI lavori da 2 miliardi per l'AV Salerno-Reggio Calabria, in Ferrovie.it. URL consultato il 12 maggio 2023.
  30. ^ AV Salerno-Reggio: 13 miliardi per 207 Km. Affidato il primo lotto, ma il tempo stringe, in quicosenza.it. URL consultato il 16 giugno 2023.
  31. ^ Arriva un sì importante per il progetto di fattibilità dell’Alta Velocità tra Romagnano e Buonabitacolo. Stazione a Buonabitacolo, in italia2tv.it. URL consultato il 7 ottobre 2023.
  32. ^ Progetto di fattibilità tecnica ed economica del "Lotto 1a Battipaglia-Romagnano della linea AV Salerno-Reggio Calabria (CUP: J71J20000110008) e interconnessione con la linea esistente Battipaglia - Potenza" - Documentazione - Valutazioni e Autorizzazioni Ambientali - VAS - VIA - AIA, su va.minambiente.it. URL consultato il 28 marzo 2022.
  33. ^ Ordine di Servizio n. 52 del 1936
  34. ^ Ordine di Servizio n. 64 del 1916
  35. ^ Progetto di fattibilità tecnica ed economica dei Lotti 1b e 1c Romagnano-Buonabitacolo-Praja della linea AV/AC Salerno-Reggio Calabria, su condivisionext.rfi.it. URL consultato il 28 novembre 2023.
  36. ^ Ferrovie dello Stato, Ordine di servizio n. 108, 1923.
  37. ^ Circolare Compartimentale RFI 07/2016, Compartimento di Reggio Calabria
  38. ^ Breve raddoppio, in I Treni, anno XVII, n. 174, Salò, Editrice Trasporti su Rotaie, settembre 1996, p. 7, ISSN 0392-4602 (WC · ACNP).
  39. ^ RFI, nessun obbligo a partecipare gara gestione terminal Porto Gioia Tauro, su fsnews.it.
  40. ^ San Nicola Varco, Eboli: 9 novembre 1967 Tragico incidente ferroviario 12 morti 74 feriti, 10 novembre 1967. URL consultato il 4 ottobre 2014 (archiviato dall'url originale il 6 ottobre 2014).
  41. ^ Antonino Taverna, Appunti di viaggio 1969-1972
  42. ^ La strage di Gioia Tauro
  43. ^ Archivio video Rai
  44. ^ L'Unione Sarda.it: Locomotore viaggia per due ore senza guida

Bibliografia modifica

Voci correlate modifica

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