Flevopolder

polder e isola dei Paesi Bassi

Il Flevopolder è un polder e un'isola artificiale nella provincia del Flevoland nei Paesi Bassi. L'isola è la più grande dei Paesi Bassi e la più grande isola artificiale mai creata dall'uomo.[1]

Flevopolder
lmmagine satellitare del Flevopolder
Geografia fisica
Coordinate52°27′N 5°30′E / 52.45°N 5.5°E52.45; 5.5
Superficie970 km²
Geografia politica
NazioneBandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi
Provincia Flevoland
Demografia
Abitanti317 000 (2007)
Cartografia
Mappa di localizzazione: Paesi Bassi
Flevopolder
Flevopolder
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Geografia modifica

L'isola è circondata dalle acque interne dell'IJsselmeer, del Markermeer e dei più piccoli laghi di confine (in olandese Randmeren) Ketelmeer, Vossemeer, Drontermeer, Veluwemeer, Wolderwijd, Nuldernauw, Nijkerkernauw, Eemmeer, Gooimeer e IJmeer. Costituente, insieme alle municipalità di Noordoostpolder e Urk, la provincia del Flevoland, di questa ne è la parte più estesa e popolosa. Le città principali sono Almere e Lelystad, seguite, per numero di abitanti, da Dronten e Zeewolde.

Storia modifica

L'inizio della creazione del polder risale al 1924 con la costruzione della diga Amsteldiep, che collegava l'Olanda Settentrionale con l'isola di Wieringen. Successivamente, nel 1932, venne completata l'Afsluitdijk che collegava Wieringen con la Frisia, separando definitivamente lo Zuiderzee dal Mare del Nord e venendo a creare quello che sarebbe stato chiamato IJsselmeer.

Il primo polder ad essere prosciugato fu il Noordoostpolder che collegò nel 1942 le isole di Urk e Schokland alla terraferma. Successivamente vennero prosciugati i due polder che vennero a creare l'isola, il polder orientale, completato nel 1957 e il polder meridionale, completato nel 1968.

Nome modifica

Il nome dell'isola, come quello di tutta la provincia, derivano dal nome dello scomparso lago Flevo, esistito dall'epoca romana al pieno Medioevo nella stessa area.

Note modifica

  1. ^ (EN) Dutch Flevoland - The Largest Man-Made Island, su tourism-review.com, 28 aprile 2014. URL consultato il 22 novembre 2015.

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