François-Henri Pinault

imprenditore francese (1962-)

François-Henri Pinault (Francese: [pino]) (Rennes, 28 maggio 1962) è un imprenditore francese.

François-Henri Pinault

Presidente e amministratore delegato di Kering dal 2005, è presidente di Groupe Artémis dal 2003. Sotto la sua guida, il gruppo Kering si è concentrato esclusivamente sui marchi di lusso dismettendo progressivamente i marchi di distribuzione al dettaglio e di sport, e diventando ad oggi il secondo gruppo commerciale nel settore del lusso a livello mondiale.

Biografia modifica

Famiglia modifica

François-Henri Pinault è il figlio di Louisette Gautier e François Pinault, fondatore di Pinault SA, oggi Kering.[1] François-Henri ha una sorella, Laurence, e un fratello, Dominique. È padre di quattro figli: François (nato nel 1997) e Mathilde (nata nel 2001), avuti con Dorothée Lepère durante il suo primo matrimonio;[2] Augustin James, nato nel 2006 da una relazione con la top model Linda Evangelista; Valentina Paloma, nata nel 2007 dalla relazione con l’attrice e produttrice cinematografica Salma Hayek.[3][4] Con quest’ultima François-Henri Pinault si è sposato il 14 febbraio 2009 nel sesto arrondissement, a Parigi.[5] Nell’aprile 2018 la coppia ha rinnovato i suoi voti di matrimonio a Venezia.[6]

Educazione modifica

Nel 1985 si laurea alla prestigiosa business school HEC Paris. Durante i suoi studi, co-fonda la compagnia CRM Soft Computing, società ancora operativa, con altri studenti del suo corso, e fa uno stage presso Hewlett-Packard a Parigi come sviluppatore di database. Dopo essersi laureato, effettua il servizio militare nel consolato francese a Los Angeles, momento nel quale studia con attenzione i settori della moda e delle nuove tecnologie.[7]

Inizio carriera modifica

Nel 1987 François-Henri Pinault comincia la sua carriera all'interno di Pinault SA, viene promosso a direttore del dipartimento di acquisizioni nel 1988, direttore di France Bois Industries nel 1989, e direttore della Pinault Distribution nel 1990. Negli anni novanta, mentre Pinault distribuzione diviene PPR, un'azienda importante nel settore della vendita al dettaglio, François-Henri Pinault divenne presidente di CFAO nel 1993 e Amministratore Delegato di Fnac nel 1997.[8]

Proprio in questi anni PPR iniziano le grandi acquisizioni, da Conforama (distributore francese di mobili) nel 1991, a Printemps (grandi magazzini a Parigi) nel 1992, il quale possiede anche il 54% di La Redoute (vendita per corrispondenza francese), e poi Fnac nel 1994. A questo punto la società cambia il nome in Pinault-Printemps-Redoute (PPR).

Nel 1999, PPR acquista Gucci e Saint-Laurent, e verso la fine del decennio i marchi Bottega Veneta, Balenciaga, Boucheron, Alexander McQueen e Stella McCartney si trovano pertanto sotto la direzione diretta dell’amministrazione di PPR. A maggio del 2003, François-Henri Pinault viene promosso a vicepresidente di PPR e presidente di Artemis, la società azionaria che controlla i beni della famiglia Pinault.[9]

Presidente e A.D. di Kering modifica

A marzo del 2005, diventa presidente e Amministratore Delegato di PPR. François-Henri Pinault concentra PPR sul business del lusso. Decide infatti di vendere i marchi di vendita al dettaglio di PPR, Conforama, CFAO, Printemps, Fnac e La Redoute, per dirigere le sue acquisizioni altrove. Il gruppo espande la sua gamma di marchi di lusso con l'acquisizione del marchio di orologeria svizzero Girard-Perregaux (2011), del marchio di sartoria italiano Brioni (2011), del marchio di gioielleria cinese Qeelin (2012), del marchio italiano Pomellato (2013), del marchio britannico Christopher Kane (2013), del designer Tedesco Tomás Maier e del marchio di orologeria svizzero Ulysse Nardin (2014). Kering entra anche nel business dell’abbigliamento sportivo con l'acquisizione di Puma (2007) e Volcom (2011).[10]

I marchi Gucci, Saint-Laurent, Bottega Veneta, Balenciaga, Boucheron, Alexander McQueen e Stella McCartney si trovano pertanto sotto la direzione diretta dell’amministrazione di PPR. Il gruppo espande la sua gamma di marchi di lusso con l'acquisizione del marchio di orologeria svizzero Girard-Perregaux (2011), del marchio di sartoria italiano Brioni (2011).

Nel 2008 François-Henri Pinault creò la Fondazione Kering per difendere e promuovere i diritti delle donne e delle pari opportunità.[11][12]La fondazione supporta diverse ONG.[13] Da oltre 10 anni François-Henri Pinault è un attivo sostenitore della difesa dell’ambiente, è anche membro di “The B team”, un’organizzazione senza scopo di lucro pro-ambiente fondata da Richard Branson.[14][15] Nel 2015, Kering lancia il programma “Women in Motion” in collaborazione con il Festival di Cannes[16][17]. Ogni anno, durante il festival, vengono premiate figure femminili di spicco del mondo cinematografico, che con il loro lavoro e le loro battaglie ispirano le donne di tutto il mondo.[18][19]

A giugno 2013, François-Henri Pinault cambia il nome del gruppo da PPR a Kering.[10][20] Dal 2005 al 2017, i redditi del gruppo dalle attività di lusso crescono da 3 a 10 miliardi di euro. Nel 2018, François-Henri Pinault conferma l'uscita di Kering dal settore sport & lifestyle per dedicarsi esclusivamente al settore dei beni di lusso.[21]

Nel 2019 François-Henri Pinault è stato incaricato direttamente dal presidente francese Emmanuel Macron di studiare una strategia per ridurre l’impatto del settore del fashion sull’ambiente, e di organizzare un tavolo con i principali player internazionali per elaborare una moda sostenibile. Il Fashion Pact, di cui Pinault è il principale promotore, è stato poi presentato al G7 di Biarritz nel 2019.[22] Grazie all’esperienza di Pinault nel campo dell’ecologia, sono stati individuati degli standard comuni per arrivare a una produzione rispettosa dell’ambiente che si impegna a salvaguardare gli oceani, a contenere le emissioni e a ridurre l’impatto sull’ecosistema. Nel 2020 si è svolto il primo gruppo di lavoro, presieduto da Pinault, e attualmente sono 56 le aziende coinvolte.[23]

Presidente di Artemis modifica

Come presidente di Artemis, gruppo di investimento della famiglia Pinault, ha lavorato per la tutela del patrimonio artistico culturale. Dal 1998 Artemis possiede la squadra di calcio Stade Rennais[24], una squadra della Bretagna con sede nella zona di origine della famiglia, la casa d’aste Christie’s[25] e il prestigioso vigneto Chateau Latour.[26]

Oltre alla ristrutturazione e riapertura di palazzo Grassi e Punta della Dogana a Venezia[27], che ha visto protagonista l’esposizione della collezione della famiglia Pinault, il gruppo ha anche supportato il brand Gucci nell’apertura del Museo Gucci a Firenze[28]. Sempre nel campo dell’arte, Artemis ha poi portato a termine il progetto per riqualificare la Borsa di commercio di Parigi e renderla un museo di arte contemporanea, diventando il terzo sito espositivo della collezione Pinault.[29] Diverse sono state anche le donazioni che Pinault ha effettuato tramite Artemis, come 100 milioni di euro destinato alla ricostruzione di Notre Dame de Paris dopo il tragico incendio del 2019.[30]

Tornando al mondo dell’arte, nel 2020 François-Henri Pinault è stato premiato dalla città di Firenze con il Fiorino d'oro, segno di riconoscimento per i numerosi interventi di ristrutturazione del patrimonio artistico e culturale fiorentino compiuti dai brand del gruppo Kering, fortemente supportati da Pinault.[31]

Premi e riconoscimenti modifica

Note modifica

  1. ^ François Pinault pronto a passare il testimone al figlio François-Henri - Pambianconews notizie e aggiornamenti moda, lusso e made in Italy, su pambianconews.com. URL consultato il 14 luglio 2020.
  2. ^ (EN) Salma Hayek celebra le nozze per la seconda volta, su E! Online, Mon Apr 27 11:04:00 PDT 2009. URL consultato il 10 febbraio 2019.
  3. ^ (EN) Salma Hayek Has a Baby Girl, in People, 22 settembre 2007. URL consultato il 28 gennaio 2014.
  4. ^ (EN) Francois-Henri Pinault biography, in Browse Biography, 12 dicembre 2010. URL consultato il 5 maggio 2012.
  5. ^ Chi è Francois-Henri Pinault, l'imprenditore che ha donato 100 milioni per ricostruire Notre Dame, su Donna Glamour, 16 aprile 2019. URL consultato il 14 luglio 2020.
  6. ^ Sky TG24, Salma Hayek si 'risposa' con François-Henri Pinault a Bora Bora, su tg24.sky.it. URL consultato il 14 luglio 2020.
  7. ^ Da dove viene François-Henri Pinault - Il Post, in Il Post, 3 dicembre 2015. URL consultato il 9 dicembre 2017.
  8. ^ Benedetta Salsi, Il manager reggiano Marco Bizzarri alla guida di Gucci - QuotidianoNet, in QuotidianoNet, 13 dicembre 2014. URL consultato il 10 dicembre 2017.
  9. ^ Il gruppo Artemis, la holding di proprietà di François Pinault che ha in mano uno dei cinque Cru Classificati del bordolese, Château Latour, annuncia l’acquistato di Clos de Tart, celeberrimo Monopole Gran Cru a Morey Saint Denis in Borgogna, su WineNews. URL consultato il 15 luglio 2020.
  10. ^ a b Di Giulia Pacella, Demna Gvasalia, su ELLE, 7 ottobre 2015. URL consultato il 10 febbraio 2019.
  11. ^ Kering Foundation sostiene WeWorld, su WeWorld. URL consultato il 10 febbraio 2019.
  12. ^ FashionNetwork com, Dominique Muret, La Fondazione Kering contro la violenza sulle donne con il film “Brave Miss World”, su FashionNetwork.com. URL consultato il 10 febbraio 2019.
  13. ^ L'impegno di Kering contro la violenza sulle donne, su Moda24 - Il Sole 24 ORE. URL consultato il 13 luglio 2020.
  14. ^ Bénédicte Martin, Pinault, François, in Oxford Art Online, Oxford University Press, 26 marzo 2018. URL consultato il 13 luglio 2020.
  15. ^ François-Henri Pinault, su The B Team. URL consultato il 10 febbraio 2019 (archiviato dall'url originale il 29 gennaio 2019).
  16. ^ (EN) Kering e Festival di Cannes 2016 per Women in Motion, su ZoeMagazine.net, 18 marzo 2016. URL consultato il 10 febbraio 2019.
  17. ^ (EN) Kering e Festival di Cannes 2016 per Women in Motion, su ZOE Magazine, 18 marzo 2016. URL consultato il 13 luglio 2020.
  18. ^ Cannes 2015: l'anno delle donne, su Amica, 18 maggio 2015. URL consultato il 13 luglio 2020.
  19. ^ Festival di Cannes 2017: Women In Motion Awards Dinner, su Vogue Italia. URL consultato il 10 febbraio 2019.
  20. ^ FashionNetwork com IT, È ufficiale: PPR diventa Kering e intende imporsi come gruppo, su FashionNetwork.com. URL consultato il 13 luglio 2020.
  21. ^ Ppr diventa KeringIl logo è una civetta, su Repubblica.it, 22 marzo 2013. URL consultato il 10 febbraio 2019.
  22. ^ Maria Silvia Sacchi, La moda globale si allea sulla difesa dell’ambiente, su Corriere della Sera, 23 agosto 2019. URL consultato il 13 luglio 2020.
  23. ^ Fashion Pact, 24 nuove aziende firmano l’accordo per l’ambiente, su Il Sole 24 ORE. URL consultato il 13 luglio 2020.
  24. ^ Pierfrancesco Profili, Europa League, alla scoperta del Rennes - FOCUS, su Lazio News 24, 30 agosto 2019. URL consultato il 14 luglio 2020.
  25. ^ Christie's, su Enciclopedia dell'Economia Wiki. URL consultato il 14 luglio 2020.
  26. ^ Chateau Latour: Vino Rosso Francese Pauillac di Bordeaux su Tannico, su tannico.it. URL consultato il 14 luglio 2020.
  27. ^ Palazzo Grassi, Pinault diventerà unico proprietario, su La Nuova di Venezia, 22 giugno 2011. URL consultato il 14 luglio 2020.
  28. ^ Gucci Museo, tradizione e bellezza nel cuore di Firenze, su Artwave, 22 dicembre 2016. URL consultato il 14 luglio 2020 (archiviato dall'url originale il 14 luglio 2020).
  29. ^ L'ex borsa di commercio di Parigi diventerà un museo della Fondazione Pinault, su Il Post, 27 giugno 2017. URL consultato il 10 febbraio 2019.
  30. ^ Caterina Zanzi, Il lusso si mobilita per Notre-Dame, mega-donazioni firmate Kering e Lvmh - Pambianconews notizie e aggiornamenti moda, lusso e made in Italy, su pambianconews.com. URL consultato il 14 luglio 2020.
  31. ^ a b Moda, Fiorino d'Oro a François-Henri Pinault, su Repubblica TV - Repubblica, 7 gennaio 2020. URL consultato il 14 luglio 2020.
  32. ^ ORDRE DE LA LEGION D'HONNEUR, Décret du 31 décembre 1996 portant promotion et nomination. URL consultato il 14 luglio 2020.
  33. ^ GCC Global Leaders of Change Awards, su Vogue Italia. URL consultato il 10 febbraio 2019.
  34. ^ (EN) Alice B-B, Vanity Fair Nominates François-Henri Pinault to Its Hall of Fame, su Vanity Fair. URL consultato il 14 luglio 2020.
  35. ^ Simone Valenti, Classifica dei 100 top CEO del 2017 dell'Harvard Business Review | CuE, su Close-up Management Engineering, 11 dicembre 2017. URL consultato il 10 febbraio 2019.
  36. ^ Businessperson of the year, Fortune, su fortune.com. URL consultato il 14 luglio 2020 (archiviato dall'url originale il 28 novembre 2018).
  37. ^ (FR) 12 Français parmi les 100 meilleurs P-DG du monde, su HBR, 21 ottobre 2019. URL consultato il 14 luglio 2020.

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