François Marty

cardinale francese

Gabriel Auguste François Marty (Pachins, 18 maggio 1904Villefranche-de-Rouergue, 16 febbraio 1994) è stato un cardinale e arcivescovo cattolico francese.

Gabriel Auguste François Marty
cardinale di Santa Romana Chiesa
In fide et dilectione
 
Incarichi ricoperti
 
Nato18 maggio 1904 a Vaureilles
Ordinato presbitero28 giugno 1930
Nominato vescovo6 febbraio 1952 da papa Pio XII
Consacrato vescovo1º maggio 1952 dal vescovo Marcel-Marie-Joseph-Henri-Paul Dubois (poi arcivescovo)
Elevato arcivescovo14 dicembre 1959 da papa Giovanni XXIII
Creato cardinale28 aprile 1969 da papa Paolo VI
Deceduto16 febbraio 1994 (89 anni) a Villefranche-de-Rouergue
 

Biografia modifica

Nacque a Pachins, frazione del comune di Vaureilles, da una famiglia di agricoltori. Si fece chiamare François, nonostante il suo primo nome fosse Gabriel, per evitare l'omonimia con un compagno di classe.

Studiò al seminario di Rodez e poi all'Institute Catholique di Tolosa.

Fu ordinato presbitero il 28 giugno 1930 e si dedicò all'attività pastorale nella diocesi di Rodez, fino al 1951, quando fu nominato vicario generale.

Il 1º febbraio 1952 fu nominato vescovo di Saint-Flour e consacrato vescovo il 1º maggio dello stesso anno nella cattedrale di Rodez da Marcel-Marie Dubois, vescovo di Rodez, co-consacranti Aimédée-Alexis-Marie Maisonobe, vescovo di Belley e Alfred Coudere, vescovo di Viviers. Il 14 dicembre 1959 fu promosso arcivescovo titolare di Emesa e arcivescovo coadiutore di Reims. Succedette all'arcivescovo di Reims il 9 maggio 1960. Fu anche prelato della Missione di Francia dal 22 febbraio 1965 al 15 luglio 1968 e poi lo sarà nuovamente dal 6 maggio al 25 novembre 1975.

Fu vicepresidente della Conferenza episcopale francese dal 31 maggio 1966 al 26 maggio 1969, quando divenne presidente; mantenne l'incarico fino al 24 ottobre 1975. In questa veste applicò la riforma liturgica seguita al Concilio Vaticano II in modo drastico, imponendo obbligatoriamente e in modo esclusivo a partire dal 1º gennaio 1970 la nuova forma del rito e soltanto in lingua francese.[1]

Intanto, il 26 marzo 1968 era stato nominato e arcivescovo di Parigi.

Papa Paolo VI lo elevò al rango di cardinale nel concistoro del 28 aprile 1969. Il 30 aprile dello stesso anno ricevette il titolo di San Luigi dei Francesi. Dopo l'incontro tenutosi l'11 aprile 1969 nel convento del Divino Maestro ad Ariccia, fu protagonista di una serie di strette di mano pubbliche fra alti prelati e capi della Massoneria.[2]

Partecipò ad entrambi i conclavi del 1978, che elessero papa Giovanni Paolo I e papa Giovanni Paolo II.

Morì all'età di 89 anni in un incidente stradale: con la sua Citroën 2CV restò intrappolato in un passaggio a livello e fu investito da un treno. Fu sepolto nel cimitero di Pachins, accanto ai suoi genitori.

Genealogia episcopale e successione apostolica modifica

La genealogia episcopale è:

La successione apostolica è:

Note modifica

  1. ^ Roberto de Mattei, Il Concilio Vaticano II. Una storia mai scritta, p. 574.
  2. ^ Sandro Magister, Tra il papa e il massone non c'è comunione, su chiesa.espresso.repubblica.it, L'Espresso, 19 agosto 1999.

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Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN113143440 · ISNI (EN0000 0001 1033 0159 · BAV 495/94252 · LCCN (ENn50052499 · GND (DE119273500 · BNE (ESXX1023455 (data) · BNF (FRcb11914907x (data) · WorldCat Identities (ENlccn-n50052499