Gabria

insediamento del comune sloveno di Aidussina

Gabria[1][2][3] (in sloveno Gaberje) è un paese della Slovenia, insediamento (naselje) del comune di Aidussina.

Gabria
insediamento
(SL) Gaberje
Gabria – Veduta
Gabria – Veduta
Veduta di Gabria dal borgo di San Daniele del Carso
Localizzazione
StatoBandiera della Slovenia Slovenia
Regione statisticaGoriziano
ComuneAidussina
Territorio
Coordinate45°50′20.44″N 13°53′09.76″E / 45.839011°N 13.886044°E45.839011; 13.886044 (Gabria)
Altitudine191,3 m s.l.m.
Superficie4,59 km²
Abitanti151 (2002)
Densità32,9 ab./km²
Altre informazioni
Cod. postale6222
Fuso orarioUTC+1
Cartografia
Mappa di localizzazione: Slovenia
Gabria
Gabria

La località, che si trova a 191,3 m s.l.m. ed a 21,6 km dal confine italiano, è situata sulle colline del Vipacco (Vipavski griči) a 8,7 km dal capoluogo comunale. È capoluogo di una delle 28 comunità locali in cui si suddivide il comune.[4]
L'insediamento è costituito anche dagli agglomerati di Spodnji Konec e Gornji Konec.[5]

Storia modifica

Dopo la caduta dell'Impero romano d'Occidente, e la parentesi del Regno ostrogoto, a seguito della Guerra gotica promossa dall'imperatore Giustiniano I entrò a far parte del Prefettura del pretorio d'Italia in mano ai bizantini.
Anche dopo la calata, nel 568, attraverso la Valle del Vipacco nell'Italia settentrionale dei Longobardi, seguiti poi da popolazioni slave, rimase nell'Istria bizantina.

Annientati i Longobardi nel 781, Carlo Magno, re dei Franchi, nel 788 occupò anche l'Istria bizantina inglobandola nel Regnum Italiae.
Nell'803 venne istituita la Marchia Austriae et Italiae che comprendeva il Friuli, la Carinzia, la Carniola e l'Istria; l'Istria venne così a far parte della Marca del Friuli come comitatus o contea.
Alla morte di Pipino nell'810, il territorio passò in mano al figlio Bernardo[6][7].
Con la morte di Carlo Magno nell'814 la carica imperiale passò a Ludovico I; questi, dopo aver deposto il nipote Bernardo, affidò poi il Regnum Italiae al suo primogenito Lotario, il quale già nell'828 (dopo aver deposto Baldrico, ultimo duca del Friuli, per non aver saputo difendere le frontiere orientali dagli Slavi) divise la parte orientale del Regno, in quattro contee (divenute poi marche): Verona, Friuli, Carniola e Istria (comprendente il Carso e parte della Carniola interna). Da allora le contee del Friuli e dell'Istria vennero conglobate nella nuova “marca d'Aquileia”, come parte del Regno d'Italia.

In seguito al Trattato di Verdun, nell'843, il suo territorio entrò a far parte della Francia Media[8] in mano a Lotario I e più specificatamente dall'846 della Marca del Friuli, in mano al marchese Eberardo a cui succedettero prima il figlio Urnico e poi l'altro figlio Berengario; anche dopo i trattati di Prüm e Meerssen rimase nel Regnum Italicum.

Cessato il dominio franco con la deposizione di Carlo il Grosso, Berengario, divenuto re d'Italia, passò il marchesato aquileiese al suo vassallo Vilfredo che venne poi nell'895 da lui nominato marchese del Friuli e dell'Istria.

Nel 952 l'imperatore Ottone I obbligò il re d'Italia Berengario II a rinunciare alle contee "Friuli et Istria" subordinandole al Ducato di Baviera tenuto dal suo fratellastro Enrico I; nel 976 passò al Ducato di Carinzia[9] appena costituito dall'imperatore Ottone II.

Nel 1077 passò al Principato ecclesiastico di Aquileia e poi ai Conti di Gorizia[10], in quanto "advocati" del patriarca, che acquisirono gradualmente una larga parte di tali territori, frazionati in feudi minori fra i loro ministeriali, i veri e propri strumenti di governo comitale sul Carso[11] e la vicina Istria[12].

Con il trattato di Schönbrunn (1809) entrò a far parte delle Province Illiriche.

Col Congresso di Vienna nel 1815 tornò in mano asburgica come comune autonomo[13] nella Contea di Gorizia e Gradisca (a sua volta inquadrata nel Regno d'Illiria sino al 1849 e successivamente nel Litorale austriaco). Il comune includeva anche il vicino villaggio di Bragnizza (Gorenja Branica, Dolenci o Dolanci). La località era nota in questo periodo col toponimo italiano di Gabria e con quelli sloveni di Gaberje o Gabrije.[14][15][16]

Nel 1920, in seguito alla prima guerra mondiale e al Trattato di Rapallo, il comune fu annesso al Regno d'Italia come il resto della Venezia Giulia. Il nome del paese venne dapprima modificato in Gaberie, per essere nuovamente rinominata Gabria nel 1923.[17] La circoscrizione territoriale rimase la medesima che in epoca asburgica, continuando a includere la frazione di Dolauci/Dolanzi (Gorenja Branica).[18][19] Dal punto di vista amministrativo il comune venne inizialmente inquadrato nella provincia di Gorizia passando nel 1923, allo scioglimento di questa, alla provincia del Friuli[20] e quindi nuovamente alla ricostituita provincia di Gorizia nel 1927. Gabria fu comune autonomo fino al 1928 quando il comune fu soppresso e il suo territorio fu aggregato a San Daniele del Carso.[21][17]

Nel 1947, in seguito alla seconda guerra mondiale e ai Trattati di Parigi, la località passò alla Jugoslavia. Dal 1991 fa parte della Slovenia.

Alture principali modifica

Svetega Petra hrib, 352 m; Ostri vrh, 422 m; Tibot, 392 m; Trešnik, 404 m

Corsi d'acqua modifica

Branica.

Note modifica

  1. ^ Cfr. il toponimo "Gabria" a p. 66 sull'Atlante geografico Treccani, vol I, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2008.
  2. ^ Gabria e Col S. Pietro in: Carta geologica delle Tre Venezie – Gorizia, Foglio 40a della Carta d'Italia al 100.000 dell'Istituto Geografico Militare – Firenze 1951
  3. ^ Gabria e il colle San Pietro in: Mappa della Comune di Gabria, nel Litorale, Circolo di Gorizia, Distretto Sta Croce – Catasto austriaco franceschino 1822
  4. ^ (SL) Krajevna skupnost Gaberje, su ajdovscina.si.
  5. ^ Geoportale della Repubblica Slovena - archivio ZKN, su gis.gov.si. URL consultato il 23 ottobre 2023 (archiviato dall'url originale il 31 agosto 2022).
  6. ^ Mappa dell'Impero carolingio all'ascesa di Ludovico I (814)
  7. ^ Mappa dell'Impero Carolingio con la Marca del Friuli nell'814 Archiviato il 31 maggio 2014 in Internet Archive. – The Historical Atlas by William R. Shepherd, 1923
  8. ^ la Francia Media (con l'Italia) (in verde) nell'impero carolingio con le tre principali suddivisioni dell'anno 843
  9. ^ La valle del Vipacco nella Marca d'Istria (Mgft. Histria) all'interno della Ducato di Carinzia intorno all'anno 1000 - ritaglio della mappa Heiliges Römisches Reich um 1000, Allgemeiner historischer Handatlas, Gustav Droysen
  10. ^ Gabria in: Carta delle Contee di Gorizia, di Gradisca, Distretto di Trieste e del Friuli veneto, dedicata all'Imperiale Regia Società d'Agricoltura delle medesime Contee nuovamente misurata e disegnata dal cesareo regio provincial Ingegnere Giannantonio Cappellaris, in Venezia per P. Santini, 1780, Carta 1.2
  11. ^ S. Rutar, Završniška gospoščina na Krasu, in Izvestjia Muzejska društva za Kranisko, letnik V (1895), pp. 127 : si attesta la donazione da parte dell'imperatore Corrado II al patriarca di Aquileia Poppone di tutto il territorio carsico (totam Carsiam) per aver respinto nel 1028 gli ungheresi che erano penetrati nella Carniola
  12. ^ P. Štih., op. cit., pp. 23-24; 78; P. Štih. Il posto dei ministeriali nell'organizzazione e nell'amministrazione dei conti di Gorizia in La contea di Gorizia nel Medioevo, a cura di S. Tavano, Gorizia 2002, p. 95.
  13. ^ Gemeinde Gabria, su vac.sjas.gov.si.
  14. ^ (DE) Vollständiges Ortschaften-Verzeichnis der im Reichsrathe vertretenen Königreiche und Länder nach den Ergebnissen der Volkszählung vom 31. December 1880 (1880), Alfred Hölder k. k. Hof- und Universitäts-Buchhändler, 1882, p. 153.
  15. ^ I.R. Commissione centrale di Statistica, Repertorio speciale dei luoghi nel Litorale Austro-Illirico (PDF), collana Specialortsreperorien der im österreichischen Reichsräte vertretenen Königreiche und Länder, Alfred Hölder k. k. Hof- und Universitäts-Buchhändler, 1894, p. 36.
  16. ^ Gemeindelexikon, der im Reichsrate Vertretenen Königreiche und Länder. Herausgegeben von der K.K. Statistischen Zentralkommission. VII. Österreichisch-Illyrisches Küstenland (Triest, Görz und Gradiska, Istrien). Wien 1910, su austriahungary.info. URL consultato il 23 ottobre 2023 (archiviato dall'url originale il 17 aprile 2014).
  17. ^ a b Variazioni amministrative del comune di Gabria, su elesh.it.
  18. ^ Censimento della popolazione del Regno d'Italia (1 dicembre 1921) (PDF), 3 "Venezia Giulia", 1926, p. 42.
  19. ^ (SL) Registro dei beni culturali sloveni, su geohub.gov.si.
  20. ^ Regio Decreto 29 marzo 1923, G.U. 27 aprile 1923, n.99
  21. ^ R.D. 2 febbraio 1928, n. 219

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