Gargetto

demo dell'antica Attica

Gargetto (in greco antico: Γαργηττός?, Garghettós) era un demo dell'Attica, situato ai piedi del versante settentrionale del monte Imetto, vicino al Pentelico, nei pressi della moderna Ieraka.

Gargetto
Informazioni generali
Nome ufficiale(GRC) Γαργηττός
Dipendente daAntica Atene, tribù Egeide, dal 307/306 a.C. al 201/200 a.C. Antigonide, trittia della Mesogea
Amministrazione
Forma amministrativaDemo
Rappresentanti4 (7 dal 307/306 a.C. al 224/223 a.C.) buleuti[1]
Cartografia
Gargetto è a destra, a sud del Pentelico

Etimologia modifica

Il nome del demo è di origine pregreca; si narrava che derivasse da un eroe padre di Ione (che diede la denominazione agli Ioni).[2] Si credeva che fosse in seguito migrato ad Elis, dove suo figlio diede il nome ad un gruppo di ninfe.

Mitologia modifica

Quando Egeo morì, Pallade ed i suoi figli si opposero alla salita al trono di Teseo, raccogliendo un esercito e facendolo marciare verso Atene. Mentre il grosso delle truppe procedeva verso la città, un contingente si fermò a Gargetto per tendere un'imboscata al re; l'araldo Leo di Agnunte tradì i congiurati e questi vennero massacrati da Teseo.[3] Quest'ultimo in seguito, mentre si stava dirigendo a vivere per il resto della vita a Sciro, si ermò a Gargetto e lanciò una maledizione contro i suoi nemici: da allora il luogo è stato chiamato Araterio (in greco antico: ἀρατήριον?, aratérion), cioè "luogo maledetto".

In seguito, quando gli Eraclidi furono cacciati dal Peloponneso, Euristeo marciò contro Atene per ottenere la resa dei figli di Ercole.[4] Ucciso, venne sepolto a Gargetto (meno la testa, che venne portata a Tricorinto. Euripide sostiene invece che l'eroe fosse stato sepolto a Pallene, di fronte al tempio di Atena Pallenide.[5][6]

Religione modifica

A Gargetto era presente un tempio di Dioniso in cui si celebravano culti misterici. Insieme ad Acarne, Peonide e Pallene faceva parte della confederazione religiosa di Atena Pallenide.

Note modifica

  1. ^ Traill, tavola II.
  2. ^ Pausania, VI, 22, 7.
  3. ^ Plutarco, Vite parallele: Teseo, 13.
  4. ^ Pseudo-Apollodoro, Biblioteca, II, 8, 1.
  5. ^ Strabone, VIII, 6, 19.
  6. ^ Euripide, Gli Eraclidi, 1031.

Bibliografia modifica

Fonti primarie
Fonti secondarie

Collegamenti esterni modifica

  • (EN) Gargettos, su ancientworlds.net. URL consultato il 16 novembre 2021 (archiviato dall'url originale il 22 agosto 2014). (fonte usata)
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